Camargue e Provenza in camper connubio perfetto in ogni periodo dell’anno e perché non andarci anche a Capodanno?? Cosa vedere e fare? Vi proponiamo un itinerario tra paesi e paesaggi che in inverno regalano un nuovo volto di sé.
Per il primo anno decidiamo di sfruttare il camper anche durante le vacanze Natalizie sperando in una temperatura lievemente più mite di quella che abbiamo qui in Piemonte.
La scelta, dettata anche dai pochi giorni a disposizione, ricade sulla Provenza e Camargue.
Per chi come noi preferisce il campeggio, ad aree o sosta libera, è consigliabile informarsi in anticipo su quali siano i camping aperti perché molti in inverno sono chiusi.
Nella zona in cui vorremo sostare sono sicuramente aperti il Camping Bagatelle di Avignone e il Camping La Brise di Saintes Maries de la Mer che riapre appositamente per le festività natalizie, richiudendo dopo il 6 gennaio.
LUOGHI VISITATI: Museo Haribo, Uzes, L’Isle sur-la-Sorgue, Petit Village Provencale – Le Paradou, Les Saintes Maries de-la-Mer, Etang du Vaccares
- 1. Primo Giorno – Bernezzo/Avignone
- 2. Giorno – Avignone/Museo Haribo/Uzes/Avignone
- 3. Terzo Giorno – Avignone/L’Isle sur la Sorgue/Avignone
- 4. Quattro Giorno – Avignone/Le Paradou/Les Saintes Maries de la Mer
- 5. Quinto Giorno – Les Saintes Maries de la Mer
- 6. Sesto Giorno – Les Saintes Maries de la Mer/Etang de Vaccares/Les Saintes Maries de la Mer
- 7. Settimo Giorno – Les Saintes Maries de la Mer/Bernezzo
- 8. Il Natale in Provenza e Camargue
- 9. Indirizzi Utili
– 1 GIORNO: Bernezzo (CN) – Avignone (517 Km)
Di buon mattino partiamo da casa verso la nostra prima tappa, il Camping Bagatelle di Avignone dove soggiorneremo per 3 notti.
Il Colle della Maddalena, che usiamo abitualmente per varcare il confine, d’inverno è quasi sempre chiuso e optiamo così per l’Autostrada Torino Savona. In ogni caso potete trovare tutte le informazioni dettagliate per varcare il confine nel nostro articolo Valichi e Trafori alpini
In prossimità di Frejus – Saint Raphael lasciamo l’autostrada e ci immettiamo sulla DN7 che ci condurrà fino ad Avignone. La strada è molto scorrevole ed attraversa i vigneti della Provenza regalando panorami magnifici e consentendoci di ridurre il costo dei pedaggi senza dover allungare troppo i tempi di percorrenza.
Anche il tempo, man mano che ci avviciniamo a destinazione, migliora e nel primo pomeriggio raggiungiamo Avignone ed il suo Camping.
Seppur in città siano presenti anche aree sosta, noi per maggior sicurezza preferiamo d’abitudine optare per il campeggio.
– 2 GIORNO: Avignone – Museo Bonbon Haribo – Uzes – Avignone (79 Km)
Questo secondo giorno lo dedichiamo alle dolcezze e, dopo colazione, con il camper ci dirigiamo al Museo de Bon Bon Haribo che si trova a Uzes.
Fuori dalla struttura è presente un ampio parcheggio con sezione riservata ai camper, che possono sostare gratuitamente durante gli orari di apertura.
Tariffe museo:
– € 7,50 adulti
– € 5,50 bambini 5-15 anni
Ogni pagante ha diritto ad un sacchetto di caramelle più un gettone da utilizzare allo Spazio Espositivo 4.Orari apertura:
– tutti i giorni tranne il lunedì 10:00-13:00 e 14:00-18:00
– agosto 7 giorni su 7 9.30-19:00
Il Museo, aperto dal 1996, permette di scoprire la storia del celebre marchio Haribo, offrendo uno spaccato sulla fabbricazione e distribuzione dei confetti dalla sua creazione ai giorni nostri e si articola su 4 spazi espositivi.
Il primo spazio è dedicato alla storia della fabbricazione: nacque tutto dalla liquirizia.
L’industria di liquirizia di Uzès viene aperta nel 1862 grazie ad Henry Lafont.
Qualche anno più tardi si instaura un rapporto con la marca ZAN che sarà l’inizio della storia di Haribo.
Qui è possibile vedere alcune macchine che venivano usate nella produzione, nonché ricostruzioni con manichini della creazione dei confetti nei tempi passati.
Il secondo spazio è dedicato alla pubblicità e a come essa si è evoluta negli anni fino a comparire nel 1962 per la prima volta sulla televisione tedesca.
Nelle bacheche si possono trovare oggetti dell’epoca, e i vari tipi di confezionamenti dei prodotti.
Il terzo spazio espositivo è dedicato alla materia prima e a come lo zucchero, l’ingrediente principale di ogni confetto, può assumere caratteristiche differenti a seconda del suo impiego e miscela con altri elementi.
Nel quarto e ultimo spazio troviamo alcune macchine che ci riservano piacevoli sorprese: grazie ai gettoni consegnatici alla reception, è possibile ottenere degli ulteriori sacchetti omaggio di caramelle.
Sotto i nostri occhi vediamo come avviene l’insacchettamento: si parte da una bobina di pellicola elettrosaldata da cui vengono creati dei sacchetti riempiti da 30 gr. di bon bon.
Successivamente ogni sacchetto viene sigillato e tagliato, fino ad arrivare nelle nostre mani.
Dal museo si raggiunge la boutique dove è possibile acquistare ogni genere di caramella Haribo, nonché altri gadget come barattoli e magliette.
Impossibile resistere e non fare qualche “dolce acquisto” prima di ripartire per la visita di Uzes.
Troviamo un ampio parcheggio gratuito e segnalato, ideale anche per la sosta dei camper, subito prima del centro ed in prossimità dello Stade du Refuge.
Il centro è a circa 10 minuti di cammino.
Uzès è una graziosa cittadina situata nel dipartimento del Gard, incorniciata da vigneti che rendono il paesaggio circostante estremamente pittoresco.
E’ stata in origine una piccola fortificazione Gallo-Romana vedendo in seguito la presenza di comunità ebraiche e catare.
Il suo cuore medievale è un intersecarsi di stradine e viottoli tortuosi che raccolgono nel suo centro il Castello Ducale (Le Duché).
Le torri medievali sono uno degli aspetti che la caratterizza: ricordiamo la Tour Fenestrelle, unico esempio di torre campanaria a pianta rotonda, la Bermonde che appartiene al castello, la Torre del Vescovo e la Torre Reale.
Le Duché appare immediatamente in tutto il suo fascino, sembra una gemma perfettamente incastonata al centro di un gioiello.
I tetti delle torri riprendono lo stemma nobiliare donando ulteriore impatto al complesso.
Tuttavia, ci limitiamo ad osservarne l’esterno ed il cortile anche complice un biglietto di ingresso (€ 19,00 a persona) un po’ eccessivo a nostro parere.
Passeggiando per il centro raggiungiamo un altro fiore all’occhiello di Uzes, Place Aux Erbes la bella piazza porticata, su cui si affacciano edifici in pietra chiara, con persiane in tinte pastello; qui ogni mercoledì e sabato mattina si tiene il mercato cittadino dove le bancarelle offrono prodotti artigianali e del territorio.
Prima di lasciare la cittadina, trascorriamo ancora qualche tempo vagando senza meta tra le viuzze del paese: un vero piacere per gli occhi, che possono scorgere ad ogni angolo incantevoli botteghe e negozietti di tipico stile provenzale.
Sulla via del ritorno di fronte a noi si erge la Cathedrale Saint-Theodorit.
La cittadina è stata una piacevole ed inaspettata sorpresa; un luogo a cui dedicare una mezza giornata perdendosi semplicemente tra i suoi vicoletti.
– 3 GIORNO: Avignone – L’Isle sur-la-Sorgue – Avignone (56 Km)
La giornata appare da subito limpida seppur ventosa e sensibilmente più fredda rispetto ai giorni precedenti.
Decidiamo comunque di andare a visitare il paese di Isle sur-la-Sorgue di cui avevamo sempre sentito parlare in modo positivo.
Vicino alla Stazione, in uno spazio misto ma sufficientemente ampio, è possibile sostare gratuitamente con il camper anche di notte
Da qui il centro è raggiungibile in 5 minuti di cammino.
L’Isle-sur-la-Sorgue è una cittadina abbracciata dal fiume Sorgue, da cui deriva il nome, utilizzato in passato come mezzo di difesa nonché fonte di approvvigionamento idrico e di cibo.
La vicinanza del fiume ha portato alla creazione di numerosi mulini che sono una delle caratteristiche di questo borgo.
Anticamente la città ha fatto parte per alcuni secoli di una regione dipendente direttamente dallo Stato Pontificio (Comtat Venaissin) prima di tornare sotto il controllo francese con la Rivoluzione.
Situata nel dipartimento della Vaucluse, viene attraversata da numerosi canali tanto da farle prendere l’appellativo di Venezia della Provenza.
L’Isle sur-la-Sorgue è inoltre famosa per l’essersi specializzata nel mercato del brocante (oggetti usati), ospitando due enormi mercati annuali che la rendono, per quei giorni,
Capitale Europea dell’usato; a far da cornice vi sono gli ulteriori mercati domenicali, in grado di attirare anch’essi numerosi turisti.
Il giovedì mattina invece si tiene il mercato dei prodotti tipici che rallegra le vie cittadine con le sue bancarelle colorate ed i profumi di formaggi e salumi.
Passeggiare tra i suoi vicoli, ricchi di negozietti, è un’esperienza rilassante che permette di immergersi in uno dei tanti tipici paesi provenzali dove la tranquillità regna sovrana.
Degna di nota è la Collegiale di Notre Dame des Anges in parte ricostruita nel XVII secolo mentre l’aspetto più caratteristico è dato dalle ruote idrauliche dei mulini, alcune di esse ancora visibili lungo i canali della cittadina.
L’ufficio turistico offre una pianta della città in cui è possibile percorrere appunto la VIA DEI MULINI.
La giornata fredda e ventosa ci fa optare per il rientro in camper senza riuscire a percorrere per intero il cammino dei mulini ma ci ripromettiamo di tornare in stagione più adatta, quando anche la presenza dei dehors, lungo i canali, rende piena giustizia alla bellezza del luogo.
– 4 GIORNO: Avignone – Le Paradou – Les Saintes Maries de-la-Mer (93 Km)
Lasciamo di buon mattino Avignone per affrontare la seconda parte della nostra vacanza che avrà come base Les Saintes Maries de-la-Mer.
Ci dirigiamo verso la prima tappa della giornata La Petit Provence un’esposizione dei famosi e meravigliosi Presepi Provenzali, situata nel piccolo borgo di Le Paradou.
Questi presepi sono delle vere e proprie riproduzioni di villaggi Provenzali formati dalle conosciutissime statuine chiamate Santons.
Tariffe:
– € 9,00 adulti
– € 5,50 bambini 6-11 anniOrari apertura:
10:00-12:30 e 14:00-18:00/19:00 in base alle stagioniIl Museo dispone di ampio piazzale adatto al parcheggio anche dei camper.
Il museo presenta un vero villaggio Provenzale animato da oltre 400 santons in scala 1/6 in uno spazio espositivo di 500 mq.
I migliori creatori di Santons hanno impiegato più di 8000 ore di lavoro per realizzare i 32 edifici e questo intero mondo in miniatura.
Restiamo semplicemente a bocca aperta tanta è la bellezza e accuratezza di queste riproduzioni, nulla è lasciato al caso: veniamo catapultati in questo fiabesco villaggio, per qualche attimo siamo fuori dal tempo, in un mondo fantastico che sembra animarsi.
Ancora incantati terminiamo la visita del museo accedendo alla boutique dove è possibile effettuare qualche acquisto; vorremmo portarci via tutto il negozio ma ci limitiamo ad acquistare la riproduzione di un bellissimo mulino a vento che andrà ad incrementare la nostra collezione di casette ed edifici tipici.
Seppure il biglietto di ingresso possa risultare un tantino elevato possiamo dire che ne è valsa davvero la pena.
Ritorniamo al nostro camper e partiamo alla volta di Saintes Maries de-la-Mer ed il suo Camping La Brise.
La strada D570 che da Arles conduce a Saintes Maries de-la-Mer fa immergere fin da subito il visitatore nella vera Camargue, offrendo panorami selvaggi ed incredibilmente pittoreschi.
Non è difficile scorgere ai lati delle strade, cavalli bianchi, tori neri e fenicotteri.
Lungo la via è inoltre possibile trovare ristoranti, residence e maneggi che tra le altre attività propongono passeggiate a cavallo o in 4×4 alla scoperta della Camargue.
Arriviamo in campeggio poco prima di pranzo e ci sistemiamo in un ampia piazzola.
Il Camping La Brise è molto grande quindi non è necessario prenotare perché si trova solitamente sempre posto, dispone di blocchi igienici al chiuso, piscine estive, e area bar e negozietto generi di prima necessità aperti in alta stagione; la sua comodità inoltre è data dall’essere a pochi minuti a piedi dal centro.
Segnaliamo che in città sono presenti anche aree sosta camper e vari parcheggi.
Nel tardo pomeriggio decidiamo di fare una prima esplorazione del paese che già conosciamo avendolo visitato in passato.
Imbocchiamo il lungomare che conduce al centro e che ci offre degli scorci di rara bellezza e romanticismo.
Passeggiamo, senza una meta precisa, per le vie del paese affollate di turisti venuti per le festività e assistiamo ad una simpatica sfilata di un gruppo in costume che, con musica vivace, rallegra l’atmosfera.
Si alza il vento e decidiamo di rientrare in camper per la cena.
– 5 GIORNO: Saintes Maries de-la-Mer
Questa giornata la dedichiamo al relax e alla visita della cittadina.
Saintes Maries de la Mer è considerata la capitale della Camargue e si adagia sul delta del Petit Rhone (il ramo del Rodano che si dirige verso Sud-Ovest).
E’ quasi completamente circondata dall’acqua e nonostante sia una piccola cittadina è il punto turistico di riferimento per chi vuole visitare queste zone, ricca di negozietti e locali tipici.
L’edificio più importante è sicuramente la Chiesa fortificata di Saintes Maries de-la-Mer.
La sua realizzazione risale al IX Secolo quando viene costruita su un precedente edificio del VI secolo, ma solo successivamente è stata fortificata per difenderla dai predoni; nel XV secolo assunme l’attuale nome divenendo un importante santuario.
Ancora oggi è meta di pellegrinaggio dei Gitani che vengono a venerare la loro Santa: la serva Sara la Nera, arrivata in questi luoghi insieme alle “Marie” Maria Salome e Maria Jacobé.
All’interno ammiriamo il tipico presepe provenzale fatto con i Santons e scendiamo nella cripta dove si trova la statua di Santa Sara.
Al lato della chiesa è possibile salire sul tetto ed avere una visuale a 360° sulla città ed il territorio circostante.
L’accesso al tetto avviene da ingresso separato al costo di € 3,00.
Durante l’inverno gli orari di accesso sono ridotti e quando visitiamo la chiesa l’accesso al tetto è chiuso.
Tra i vicoli della cittadina, altro edificio degno di nota è il Museo Baroncelli che espone oggetti della cultura contadina.
Passeggiamo per il paese facendo qualche acquisto tra i tanti negozi di prodotti tipici che spaziano dagli articoli per la casa a prodotti enogastronomici (sale e riso della Camargue, vini provenzali, salumi di toro, pesti e salse…).
Caratteristiche di queste zone sono le casette bianche dalle persiane colorate che si armonizzano perfettamente con il territorio.
La piazzetta adiacente alla chiesa, ospita per queste festività un piccolo mercatino di Natale che propone oggetti artistici e il classico vin brulé.
Vicino al mare si trova infine una grande arena in cui si tengono durante l’anno le corride secondo lo stile della Camargue. Nel periodo Natalizio è invece stata adibita a piccola arca di Noè con esposizione di animali tra i quali cavalli, pony e oche.
La Place de Gitan, adiacente al Municipio, offre due spettacoli equestri giornalieri gratuiti dove è possibile osservare splendidi cavalli alle prese con esibizioni di vario genere.
Anche in questa giornata gruppi in costume variopinto, allietano la città con le musiche allegre e coinvolgenti.
Per pranzo decidiamo di fermarci in uno dei tanti locali tipici del posto; la nostra scelta ricade su Le Rouget che si rivela degno delle nostre aspettative e che ci offre ottime cozze ed uno squisito filetto di toro.
Dopo un po’ di relax nel tardo pomeriggio torniamo in centro dove è previsto l’Abrivadocon le fiaccole, una sfilata di mandriani sui tipici cavalli bianchi, che conducono i tori lungo le vie del paese.
Saintes Maries de la Mer, alle luci della sera, appare ancora più incantevole: la chiesa assume un fascino del tutto particolare e romantico.
– 6 GIORNO: Saintes Maries de-la-Mer- Etang de Vaccares – verso Salin de Giraud – Saintes Maries de-la-Mer (116 Km)
La mattina dell’ultimo dell’anno, dopo la colazione, decidiamo di effettuare con il camper un giro panoramico della Camargue, addentrandoci fino alla periferia di Salin de Giraud per poi ritornare indietro.
Meta alternativa è sicuramente il bel Parc Ornitologique du Pont du Gau (3 Km prima di Saintes Maries de la Mer) che prevede due percorsi pedonali rispettivamente da 3 e 7 Km.
Partendo dal campeggio, imbocchiamo la D85A che si immette nuovamente alla D570 nei pressi di PIOCH BADET e successivamente sulla D37 e quindi D36B che costeggia l’Etang de Vaccares fino alla periferia di Salin de Giraud.
Il paesaggio è a dir poco spettacolare e selvaggio e non è difficile scorgere tori, cavalli, fenicotteri ed altri volatili.
La strada, seppur si addentri in zone paludose, è perfettamente percorribile ed agevole e presenta, qua e là, spiazzi in cui sostare per fotografare ed osservare la fauna.
L’area che costeggia l‘Etang de Vaccares è la più scenografica: un silenzio quasi irreale fa da contorno a viste mozzafiato che dividono lo sguardo tra il blu del cielo e l’azzurro dell’acqua.
Non ci si stanca di fotografare, cercando di catturare al meglio quello che il panorama ci regala ma ben consci che sarà difficile trasmettere le emozioni che proviamo.
Quando siamo in prossimità del villaggio di Salin de Giraud, ci immettiamo sulla D36 per rientrare al campeggio.
Le bellezze della Camargue non terminano mostrandoci l’aspetto più rurale tra cui le sue casette tipiche in tetto di paglia.
Ritorniamo alla base e dopo aver lasciato il camper in campeggio ci regaliamo nuovamente un altro pranzo al Le Rouget con l’intenzione di provare nuove specialità.
Alle 19:00 presso il Municipio sono previsti i fuochi d’artificio per festeggiare il nuovo anno.
Queste zone promuovono i festeggiamenti durante la giornata piuttosto che allo scoccare della mezzanotte.
Fortunatamente arriviamo con un po’ di anticipo, in breve tempo la piazza e la via adiacente si riempiono di persone.
Per circa venti minuti vengono lanciati fuochi d’artificio a suon di musica con proiezione di luci sulla facciata del Municipio; lo spettacolo è decisamente coinvolgente e dopo qualche titubanza iniziale è apprezzato anche da nostro figlio.
A conclusione dello spettacolo, il sindaco offre presso l’Arena, un aperitivo con flute di champagne a tutti i cittadini; un modo simpatico per augurare a tutti un Buon Anno.
– 7 GIORNO: Saintes Maries de-la-Mer – Bernezzo (414 Km)
La mattina, di buon’ora, seppure a malincuore salutiamo Saintes Maries de la Mer e ripartiamo verso casa, dandoci appuntamento al prossimo viaggio e portando con noi tutte le emozioni che questa vacanza ha saputo regalarci.
Percorriamo il tratto verso Arles rubando gli ultimi panorami Camarguesi da cartolina.
Il giorno dopo si lavora e, volendo arrivare a casa il prima possibile, questa volta facciamo tutta autostrada fino a Ventimiglia per poi optare per il Colle di Tenda che ci permette di ridurre di un centinaio di chilometri il tragitto.
Questo viaggio ci ha permesso di unire il relax alla visita di luoghi che ancora non conoscevamo, e che ci hanno sorpreso in positivo, e di ritrovare una Provenza e una Camargue sotto vesti invernali.
I colori pastello che avvolgono la Regione danno l’impressione di luoghi senza tempo, romantici e delicati, mai eccessivi ed in grado di infondere tranquillità e pace.
Il Natale in Provenza e Camargue
Per tradizione il Natale in Provenza dura dal 4 dicembre Santa Barbara al 2 febbraio la Candelora, quando si disfa il presepe.
Tuttavia non aspettatevi di trovare l’atmosfera “fiabesca” dell’Alsazia, ma allestimenti più sobri e meno appariscenti.
I Presepi con i Santon vanno ad allietare ogni paese mentre l’aspetto culinario è caratterizzato dal cenone della Vigilia “gros souper” pasto magro ma abbondante, dai 13 dessert e la Galette de Rois dolce tradizionale dell’Epifania, a base di sfoglia e frangipane, con all’interno una fava che porterà fortuna a chi la troverà nella sua fetta.
I SANTONS
I Santons, ossia piccoli Santi, sono statuine in argilla emblematiche della Provenza decorate e abbigliate con un’accuratezza incredibile e inserite in ambientazioni dove non manca davvero nulla… case, animali, oggetti.
I formati solitamente sono 3: il santon Pulce alto da 1 a 3 cm., il santon tradizionale alto quanto un pollice e il santon grande alto dai 18 ai 20 cm.
Ogni artigiano o santonnier crea alcune figure ispirandosi alla tradizione e in ogni presepe degno di nota si troveranno almeno 50 personaggi ben noti.
I 13 DESSERT
I 13 dessert, che rappresentano Gesù e i 12 apostoli, sono serviti alla Vigilia dopo il Gros Souper e, secondo tradizione, dovranno essere assaggiati, accompagnati da Vin Brulée, da ogni commensale come simbolo di buon augurio per l’anno venturo.
Alla base dei 13 dessert ci sono 4 prodotti rappresentanti 4 mendicanti dei diversi ordini religiosi cattolici che han fatto voto di povertà più altri dolci in base alla zona:
– uva passa per i Domenicani;
– noci e nocciole per gli Agostiniani;
– mandorle per i Carmelitani;
– fichi secchi per i Francescani.
Indirizzi Utili
DORMIRE
– Camping Bagatelle, Allée Antoine Pinay 25 – AVIGNONE (GPS 43.953532, 4.798656) Tel. +33 4 90 86 30 39
– Camping La Brise, Rue Marcel Carrière – 13460 SAINTES MARIES DE LA MER (GPS 43.455816, 4.436340) Tel. +33 4 90 97 84 67
MANGIARE
– Le Rouget, Avenue Frédéric Mistral 13 – 13460 SAINTES MARIES DE LA MER (GPS 43.451367, 4.426514)
SOSTARE
– Parcheggio de l’Escalette Uzes, Route de l’Escalette – 30700 UZES (GPS 44.006758, 4.420092) FREE, Avenue Frédéric Mistral 13 – 13460 SAINTES MARIES DE LA MER (GPS 43.451367, 4.426514)
– Parcheggio L’Isle sur-la-Sorgue, Avenue Julien Guigue 10/A – L’ISLE SUR-LA-SORGUE (GPS 43.917789, 5.047170) FREE, Avenue Frédéric Mistral 13 – 13460 SAINTES MARIES DE LA MER (GPS 43.451367, 4.426514)
SHOPPING
– Haribo Musee du Bonbon, Pont des Charrettes – 30700 UZES (GPS 43.993276, 4.423037)
SITI UTILI
www.museeharibo.fr
http://www.saintesmaries.com/
un piacere è stato conoscervi e leggere il vostro racconto
Grazie Manuela. E' stato un piacere anche per noi!!
Bellissimo racconto.. spero di riuscire a replicarlo quest'anno.. Buon proseguimento! Susy e Franco
Ti ringrazio tantissimo. Sono posti davvero belli in ogni stagione e vi auguro di poter replicare anche voi.
Buoni chilometri
L'articolo è molto bello e comprensivo…. ma quello che mi ha colpito sono i 13 dessert. Non ne avevo mai sentito parlare e mi incuriosisce.
se non fosse per i miei due gattacci avremmo già fatto un tour del genere in camper davvero bellissimo bravi
Conosco poco la zona perché ci fermiamo sempre in Costa Azzurra. Sicuramente merita, anche in inverno!
La zona è bellissima meno inflazionata e più autentica. Se si è amanti della natura vale veramente la pena.
Per il camper sono effettivamente zone perfette, poco caos, paesi e cittadine a misura d'uomo.
Io anche prima di questo viaggio nel periodo Natalizio non ne avevo mai sentito parlare ed invece ho poi scoperto che è una tradizione che loro sentono particolarmente.
Avete fatto davvero un bellissimo giro, un buon itinerario da prendere come spunto!
Adoro la Provenza e la Camargue, infatti questo tour lo trovo davvero bellissimi, i miei complimenti!
Ti ringrazio. Anche a noi sono zone che piacciono molto e abbiamo la fortuna di essere relativamente vicini.
Quelle zone sono davvero belle e i paesi/paesini sono tantissimi, quindi c'è l'imbarazzo della scelta.
Sono mete straordinarie e ognuno di loro particolari a modo loro, fantastico l'esposizione di un villaggio in grande scala e con dettagli minuziosi
Hai ragione, sono mete davvero meritevoli e sono talmente tanti i paesini che meritano che a noi ne mancano ancora parecchi, nonostante abbiamo già fatto vari viaggi in quelle zone.
Ho fatto anch'io Camargue e Provenza in camper molto tempo fa. Sono posti spettacolari in estate ma in inverno riservano comunque le loro bellezze
Io devo dire che preferisco queste zone in inverno ed in primavera quando non hanno ancora tantissimo turismo.
Che bella la Camargue! Noi siamo stati solo mezza giornata ad Avignone quando siamo stati in Provenza ma non abbiamo avuto tempo di andare oltre. E che bello che ci siete andati in camper! Chissà se prima o poi ne avremo uno anche noi…
La Camargue e la Provenza sono zone bellissime sia se si ha il camper ma anche se le si vuole visitare lentamente con l'auto. L'offerta è vastissima tra luoghi naturalistici, paesini idilliaci, cittadine storiche…
Conosco benissimo quelle zone… mi sento a casa in quei posti. leggere del tuo bellissimo itinerario mi ha commosso e riempito di nostalgia, se penso che esattamente a Pasqua dell'anno scorso ero alla fiera antiquaria dell'Ile sur la Sorgue… Quanto mi manca il cielo blu della Provenza, spero di riuscire a tornarci al più presto.
Anche noi adoriamo quelle zone, sarà la vicinanza e sarà perché alcuni miei parenti abitano lì. Isle sur la Sorgue vorrei tanto vederla in primavera. Speriamo di tornarci presto.
Sapevo dell'ossessione dei tedeschi per la Haribo ma non immaginavo che in Francia esistesse un museo simile! Che dire poi della Camargue, l'ho visitata nel 2017 e ancora oggi ne conservo uno splendido ricordo! Una bella idea per Capodanno!
Il Museo Haribo è molto carino, sopratutto per i bambini e gli adulti golosi. La Camargue è una delle mie zone preferite; splendida in ogni stagione