In camper per un weekend in Val Trebbia, territorio dell’Emilia Romagna tra borghi, castelli e natura. I luoghi assolutamente da visitare e dove sostare con il camper.
L’Emilia Romagna è regione ricca di borghi e castelli incastonati nelle sue valli e la Val Trebbia è una di esse.
Posta nella provincia di Piacenza è la prima che si incontra provenendo dal nord Ovest ed è stata la nostra meta per un weekend in camper.
Dopo aver già trascorso in passato un Weekend tra i borghi di Parma e Piacenza, questa è stata l’occasione per andare alla scoperta di una valle a noi sconosciuta.
La Val Trebbia si è rivelata perfetta per trascorrere un paio di giorni tra buon cibo, natura, borghi e castelli deliziosi.
In questo articolo vi racconteremo cosa abbiamo visto e dove abbiamo sostato in camper, con la scelta di provare sia un’area sosta che un agricampeggio.
Il tempo non era molto perciò siamo stati costretti a scegliere soltanto un paio di località, perfette però per riempire un weekend.
LUOGHI VISITATI: Rivergaro, Rivalta Trebbia e Bobbio
GUIDE PER PREPARARSI AL VIAGGIO
– In viaggio tra i Castelli del Ducato
– Guide Emilia Romagna
- 1. Primo Giorno – Bernezzo/Rivergaro
- 2. Giorno – Rivergaro/Rivalta Trebbia/Bobbio
- 3. Giorno – Bobbio/Bernezzo
- 4. I dintorni della Valle Trebbia
- 5. Indirizzi Utili
– 1 PRIMO GIORNO: Bernezzo (CN) – Rivergaro (237 Km)
La prima meta scelta per il nostro weekend in camper in Val Trebbia è anche quella per il pernottamento.
Raggiungiamo l’Agricampeggio l’Urteia a Rivergaro, comune a pochi chilometri da Piacenza.
Partiamo da casa nel pomeriggio del venerdì, quindi arriviamo giusto in tempo per la cena e la notte.
La scelta dell’agricampeggio è stata dettata dalla curiosità, purtroppo però non abbiamo potuto usufruire della cena all’agriturismo; siamo fuori stagione ed è aperto soltanto il sabato e la domenica.
L’area campeggio è di evidente nuova realizzazione e il gestore è gentile e disponibile a fornire indicazioni.
Possiamo apprezzare le belle e ampie piazzole con a fianco uno spazio verde in cui poter posizionare il tavolino, un blocco sanitario al chiuso, con belle docce e ottimi spazi, e una zona barbecue.

Il centro di Rivergaro è raggiungibile a piedi in meno di 10 minuti, dista infatti circa 600 mt.; nelle immediate vicinanze anche il fiume Trebbia e il parco naturale in cui fare piacevoli passeggiate.
– 2 GIORNO: Rivergaro – Rivalta Trebbia – Bobbio (41Km)
Lasciamo l’agricampeggio e Rivergaro per dirigerci verso la nostra prima meta di giornata: il borgo di Rivalta Trebbia con il suo castello.
Rivalta Trebbia si trova a meno di 10 Km da Rivergaro, sulla sponda occidentale del Fiume Trebbia.
Un ampio piazzale si trova proprio di fronte all’ingresso del borgo.
E’ gratuito e si può non solo sostare con il camper ma anche pernottare.
Il piccolo borgo di Rivalta Trebbia è un autentico gioiello in perfetto stato di conservazione.
Ha mantenuto intatti gli edifici medievali che abbracciano il castello ancora abitato dai Conti Landi.
La visita inizia dopo il parcheggio, varcando l’arco di ingresso; la prima sensazione che abbiamo è quella di ritrovarci in un luogo di altri tempi e il silenzio, data l’ancor minima affluenza di visitatori, l’amplifica ulteriormente.
Il centro è davvero piccolo, una torre alta 36 m., un pugno di case e tre o quattro stradine: un albergo, un bar, un paio di locande, una chiesa in stile Romanico-ligure, tutto perfettamente ordinato e curato.
Tutto ruota attorno al Castello, dimora visitabile all’esterno e all’interno di cui noi abbiamo prenotato la prima visita disponibile della giornata.
Tariffe indicative per visita guidata:
– € 12,00 interi
– € 10,00 bambini 6-12 anniOrari indicativi:
– dal lunedì al venerdì 11:00 e 15:30 su prenotazione
– sabato: 11:00, 14:00, 15:20 e 16:40 da novembre a febbraio; 9:45, 11:00, 14:00, 15:20, 16:40 e 18:00 da marzo a ottobre
– domenica: 10:30, 12:00, 14:00, 15:20 e 16:40 da novembre a febbraio; 9:45, 10:30, 12:00, 14:00, 15:20 e 16:40 e 18:00 da marzo a ottobreE’ consigliabile la prenotazione oltre che consultare il sito ufficiale per gli orari e le tariffe attuali: https://www.castellodirivalta.it/
Il Castello è dimora privata, abitata ancora oggi dai Conti Zanardi Landi ma molte delle sue stanze sono visitabili.
Le sue origini risalgono all’anno 1000 ma ha subito nel corso dei secoli numerosi interventi tra cui quelli del XIV secolo, del XV e del XVII secolo che vedono gradualmente la trasformazione in residenza signorile.
Alla fine del ‘900 gli ultimi lavori di restauro portano la Rocca ad essere aperta al pubblico.
Di fatto il borgo di Rivalta ed il Castello sono di proprietà della famiglia Landi dal 1300, escludendo alcune piccole parentesi transitorie.

Durante la visita possiamo apprezzare alcune stanze del piano terra, la cantina e le prigioni ai piani interrati, camere da letto, sala d’armi, museo del costume, delle esplorazioni e dell’arte sacra, nonché la torre con veduta sulla vallate.
Una curiosità: la torre circolare del castello è stata progettata dall’architetto Pietro Antonio Solari che si è occupato successivamente di parte della realizzazione del Cremlino a Mosca.
La visita guidata che dura circa un’ora e mezza è imperdibile e permette di conoscere la storia non solo della dimora ma di tutto il borgo e del territorio circostante.
Prima di lasciare il borgo di Rivalta Trebbia è d’obbligo la pausa pranzo e quale miglior modo di farla se non quella al Ristorante La Rocchetta?
Il locale propone piatti tipici della zona come i fantastici salumi piacentini accompagnati da gnocco fritto ed altre prelibatezze.
Ciliegina sulla torta l’ottimo rapporto qualità prezzo che, non solo ci induce a consigliarlo, ma si assicura un futuro nostro ritorno quando si presenterà l’occasione.
Sazi e soddisfatti ci rimettiamo in moto per la nostra ultima meta del weekend, in cui pernotteremo anche la notte: il borgo di Bobbio.
BOBBIO
Il Borgo di Bobbio si trova sempre in Val Trebbia , in provincia di Piacenza, a circa 30 Km da Rivalta Trebbia ed è il centro più importante della vallata.
Raggiungerlo significa percorrere pittoresche strade paesaggistiche, un susseguirsi di sinuose colline in cui spiccano piccole borgate o singoli casali tipici.
Bobbio ha origini antichissime, si calcola infatti che sia stato abitato sin dall’età della pietra.
E’ con la fondazione dell’Abbazia nel 614, ad opera del monaco irlandese San Colombano, che accresce di importanza, diventando uno dei centri religiosi più influenti di tutto il nord Italia.
L’Area di Sosta camper si trova a circa 500 metri dal centro storico.
E’ a pagamento, tariffa di alcune ore o forfettaria per 24 ore (€ 10,00), ha servizi di carico e scarico, area giochi bimbi e si trova vicino al fiume.
Sono presenti colonnine per l’allacciamento elettrico a tariffa oraria (importo max € 2,00 per 8 ore, incrementabile successivamente).

E’ ormai pomeriggio quando arriviamo all’area; qualche minuto per sistemarci prima di partire alla scoperta del borgo.
Bobbio vanta numerosi riconoscimenti tra cui il titolo di Borgo tra i più belli d’Italia, Bandiera Arancione del Touring Club e in ultimo il titolo di “Borgo dei Borghi” vinto nel 2019 grazie alla trasmissione di Rai 3 “Kilimangiaro”.
Giunti nel suo centro storico il primi edifico che possiamo apprezzare è l’Abbazia di San Colombano, che fa parte del complesso Monastico.
Il complesso nasce nel 614, come anticipato poco fa, ed è stato per tutto il medioevo uno dei maggiori centri monastici, mentre l’Abbazia, costruita su una precedente chiesa, viene realizzata tra il 1456 e il 1522.

Gli interni vantano affreschi, un importante pavimento a mosaico e la cripta in cui riposa San Colombano.
Percorrendo parte del perimetro dell’edificio, si raggiunge il Monastero che ospita all’interno il Museo dell’Abbazia.
Noi lo troviamo chiuso visto il periodo di bassa stagione ma sembrerebbe davvero degno di visita.
Gli interni custodiscono reperti che vanno dall’Epoca Romana al Rinascimento, raccontando la storia del complesso monastico.
Tariffe indicative cumulative con il Museo Mazzolini:
– € 6,00 interi
– € 4,00 ridottiChiuso da novembre a febbraio
E’ consigliabile consultare il sito ufficiale per gli orari e le tariffe attuali: www.sulleormedisancolombano.it/il-museo-dellabbazia/
Sempre nell’area del Monastero si trova anche il Museo della Città, uno spazio interattivo, dedicato prevalentemente ai più piccoli, che si pone come obiettivo quello di raccontare le opere e la storia legate a San Colombano.
Tariffe indicative:
– € 3,00 interi
– € 2,00 ragazzi 7-14 anniOrari indicativi:
– sabato, domenica e festivi ore 10:30-12:30 e 15:30-18:30
In ultimo, sempre nella stessa area, si trova il Museo Mazzolini il cui ingresso è compreso con il Museo dell’Abbazia.
In questo spazio espositivo sono raccolti numerosi dipinti appartenuti alla collezione privata di Rosa Mazzolini e a quella, da lei ereditata, dei fratelli Simonetti, medici milanesi.

Lasciato il Monastero ci dirigiamo verso Contrada di Porta Nova, l’arteria principale che collega Piazza San Francesco, in cui si trova il Monastero omonimo e poco più in là il Santuario della Madonna dell’Aiuto, a Piazza del Duomo.
La via è la più animata del centro storico con numerosi negozi, botteghe e begli edifici medievali, ma è d’obbligo citare altre pittoresche vie come Contrada di Porta Alcarina e la Contrada dell’Ospedale.
Piazza Duomo è davvero una piccola perla del borgo nella quale la protagonista è la Cattedrale di Santa Maria Assunta.
L’edificio in stile romanico risale agli inizi dell’anno 1000 ma ha subito alcuni rifacimenti negli anni, come la sua facciata modificata a metà del 1400.

Gli interni, più bassi rispetto al piano della piazza, sono splendidamente decorati in stile neobizantino e si presentano con tre navate.
Scendendo ulteriormente una manciata di scalini si possono trovare alcuni sarcofagi.

Altro edificio che meriterebbe una visita ma che noi, per mancanza di tempo non raggiungiamo, è il Castello Malaspina dal Verme.
Questa struttura fortificata era presente già nel 1300 ed è appartenuta inizialmente ai Malaspina, prima di entrare nelle mani dei Conti Dal Verme.
Il castello ha subito alcuni ammodernamenti ed ingrandimenti nel corso dei secoli, come quelli che lo hanno trasformato in dimora a metà del 1500 proprio ad opera di Gian Maria dal Verme.
E’ oggi visitabile e si possono ammirare il camino e il mastio.

Scendiamo infine verso il fiume, dove si trova il simbolo di Bobbio: il Ponte Gobbo la cui singolare forma lo rende incredibilmente panoramico e tra gli elementi più fotografati.
Questo ponte totalmente in pietra lungo più di 270 metri, è anche chiamato Ponte Vecchio o Ponte del Diavolo, ma è principalmente noto con il primo nome, dato dalla particolarità della sua struttura irregolare con altrettanti 11 archi di diverse dimensioni.
Seppur non abbia una data certa di realizzazione è sicuramente romano; ha successivamente subito rifacimenti e allungamenti arrivando ad assumere poco per volta la struttura che possiamo ammirare oggi.
Uno degli aspetti che ne accresce il fascino è la leggenda che si porta dietro e che lo lega al Diavolo.
LA LEGGENDA DEL PONTE GOBBO:
Si narra che il Ponte nasca da un accordo tra San Colombano, rattristato del non poter raggiungere Bobbio durante le piene del Trebbia e il Diavolo, che ne promette la costruzione in cambio dell’anima della prima persona che lo avrebbe attraversato.
La struttura viene realizzata in una sola notte grazie all’aiuto 11 diavoletti che ne sostengono le arcate ma che, a causa della differente statura, creano la diversità tra di esse.
San Colombano mantiene la promessa ma utilizza uno stratagemma e fa passare per primo un cane (alcuni dicono fosse un orso); il Diavolo, adirato dall’oltraggio subito, dà un calcio al ponte, facendo sì che oltre alla diversità delle arcate diventi anche storto.

Dopo esserci concessi un po’ di relax sul ponte, osservando il bel panorama del borgo e del fiume, torniamo in camper per poi riuscirne per cena e concludere la giornata con un buon tagliere di salumi del Piacentino.
– 3 GIORNO: Bobbio – Bernezzo (222 Km.)
Il nostro weekend è giunto al termine e in mattinata ripartiamo destinazione casa.
La Val Trebbia si è rivelata un’ottima scelta che vista la relativa vicinanza è perfetta da visitare in un weekend anche con bambini..
Numerose sono altresì le località meritevoli di visita, nelle immediate vicinanze, così come i tanti castelli disseminati tra le provincie di Piacenza e Parma.
Se siete amanti del genere e del Medioevo, questo è il luogo che fa per voi.
I dintorni della Valle Trebbia
Se i vostri giorni a disposizione sono superiori ai nostri e alla visita della Valle Trebbia volete abbinare qualche altra località nei dintorni, sappiate che non avrete che l’imbarazzo della scelta.
Lungo la vallata, prima di arrivare a Bobbio, si trova il Villaggio Neolitico di Travo, che piacerà sicuramente anche ai bambini ma che noi non abbiamo potuto scoprire in quanto in bassa stagione è chiuso.
Una nostra precedente mini vacanza ci aveva invece portato alla scoperta del delizioso e pittoresco borgo di Grazzano Visconti, distante appena 9 Km da Rivergaro (la nostra prima tappa di questo weekend), dello splendido Castell’Arquato distante a sua volta da Grazzano meno di 30 Km. e delle cittadine di Roncole Verdi e di Fontanellato nel parmense.
Se volete leggere l’intero diario non vi resta che cliccare QUI altrimenti potete valutare ulteriori località quali il castello di Gropparello a meno di 30 Km ad est di Rivergaro, i castelli di Paderna o di Cerreto a circa 20 km a nord est o la stessa cittadina di Piacenza.
Indirizzi Utili
– Agricampeggio l’Urteia, Viale Guglielmo Marconi 56 – 29029 RIVERGARO (PC) (GPS 44.91859, 9.59874) Tel. +33 0523 956711
– Area Sosta Camper Bobbio, Via Genova – 29022 BOBBIO (PC) (GPS 44.763479, 9.384818)
– Ristorante La Rocchetta, Loc. Borgo di Rivalta – 29010 RIVALTA TREBBIA (PC) (GPS 44.94949, 9.59055)
– Parcheggio Rivalta Trebbia, Strada Provinciale 40 – 29010 RIVALTA TREBBIA (PC) (GPS 44.949765, 9.589386) A PAGAMENTO
SITI UTILI
https://www.rivalta-trebbia.it
https://www.castellodirivalta.it/
http://www.comune.bobbio.pc.it/
https://visitpiacenza.it/val-trebbia/