Cercate la Primavera tutto l’anno?
Allora non vi rimane che visitare le Isole Canarie. Vi raccontiamo il nostro viaggio di Natale a Lanzarote, che ci ha fatto innamorare perdutamente di sè, e Fuerteventura, tanto selvaggia quanto affascinante
Una settimana di ferie a disposizione nel periodo invernale e la voglia di trascorrere le vacanze in un clima decisamente più caldo, ci fa optare per un Natale alle Canarie.
LUOGHI VISITATI: Playa Blanca, La Geria, Monumento al Campesino, Teguise, Orzola, Parco Nazionale de Timanfaya, Giardino dei Cactus, Jameos de Agua, Cueva de los verdes, Mirador del Rio, Papagayo, Los Hervideros, Charco de los Clicos, Costa de El Golfo, Corralejo, La Oliva
La nostra scelta ricade su Lanzarote a cui assoceremo un paio di giorni, prima della ripartenza, a Fuerteventura.
In questo periodo, infatti, non ci sono voli diretti per Lanzarote e quindi atterreremo a Fuerteventura.
Prenotiamo con un paio di mesi di anticipo sia il volo che il soggiorno: a Lanzarote l’hotel prescelto è il Corbeta con trattamento All Inclusive mentre a Fuerteventura l’Oasis Dunas con trattamento di mezza pensione.
Per poterci muovere con più comodità abbiamo infine noleggiato, sempre dall’Italia, un’auto. L’agenzia di Autonoleggio è la Cicar che offre ottime soluzioni a prezzi abbordabili.
In questo articolo troverete il nostro diario di viaggio in cui vi racconteremo giorno per giorno che cosa abbiamo visitato e vi forniremo alcune indicazioni utili.
GUIDE PER PREPARARSI AL VIAGGIO
– Isole Canarie: Lonely Planet
– Isole Canarie: Altre Guide
PRIMA DI PARTIRE:
per non perdere tempo potete acquistare in anticipo alcune escursioni, direttamente qui:– ESCURSIONE AL SUD DI LANZAROTE
– ESCURSIONE AL NORD DI LANZAROTE
- 1. Primo Giorno: Bernezzo / Milano / Fuerteventura / Lanzarote
- 2. Secondo Giorno: Playa Blanca / La Geria / Campesino / Teguise / Orzola / Playa Blanca
- 3. Terzo Giorno: Playa Blanca / Timanfaya / Giardino dei Cactus / Jameso del Agua / Cueva de los Verdes / Playa Blanca
- 4. Quarto Giorno: Playa Blanca / Mirador del Rio / Playa Blanca
- 5. Quinto Giorno: Playa Blanca / Papagayo / Los Hervideros / Charco de los Clicos / Costa de El Golfo / Playa Blanca
- 6. Sesto Giorno: Playa Blanca / Corralejo (Fuerteventura)
- 7. Settimo Giorno: Corralejo / La Oliva / Corralejo
- 8. Ottavo Giorno: Corralejo / Milano Malpensa / Bernezzo
- 9. L’attività vulcanica
- 10. Cesar Manrique
- 11. Indirizzi Utili
1° GIORNO: Bernezzo (CN) – Milano Malpensa – Fuerteventura – Lanzarote
Partiamo da Cuneo in direzione Aeroporto Milano Malpensa in serata vistoche il nostro volo per Fuerteventura è previsto per la primissima mattina.
Atterriamo a Fuerteventura in mattinata e subito ci dirigiamo allo sportello del noleggio auto Cicar.
Quest’agenzia consente di traghettare l’auto in altre isole delle Canarie e permette il pagamento in contanti.
Optiamo per un’assicurazione completa che copre da ogni tipo di sinistro e che pertanto non richiede la trattenuta di somme ulteriori dalla carta di credito.
Per maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale: https://www.cicar.com/IT
Ritiriamo la macchina e ci dirigiamo al porto di Corralejo dove prendiamo il traghetto per l’isola di Lanzarote: qui trascorreremo i primi 5 giorni.
Lanzarote è l’isola più a nord delle Canarie e deve il suo nome al navigatore che la scoprì nel 1312: Lanzerotto Malocello.
E’ stata nominata dall’Unesco Riserva della Biosfera e, grazie anche all’intervento dell’architetto Cesar Manrique, può vantare un patrimonio naturalistico di straordinaria bellezza, primo fra tutti il Parco Nazionale di Timanfaya.
Raggiunta la destinazione cerchiamo il nostro albergo per il check-in.
L’hotel prescelto è il Corbeta Hotel con formula All inclusive; si tratta di una struttura con annesso un meraviglioso giardino tropicale con piscine e svariati bungalow con funzione di stanze.
Rimaniamo da subito positivamente impressionati per la location e successivamente avremo conferma dell’ottima sistemazione, pulizia e buon cibo.
(in fase di stesura del diario segnaliamo che l’hotel ha cambiato nome e gestione).

Dopo la sistemazione nel bungalow ed essere andati in esplorazione dell’hotel si è fatta l’ora di cena.
La sera ne approfittiamo per una prima passeggiata nella vicina cittadina di Playa Blanca che raggiungiamo con l’auto e con cui inauguriamo il nostro Natale alle Canarie.
– 2° GIORNO: Playa Blanca – La Geria – Monumento al Campesino – Teguise – Orzola – Playa Blanca (147 Km)

Iniziamo di buon mattino con la scoperta di Lanzarote e la prima tappa saranno i famosi vitigni della Geria.

I vitigni della Geria prendono il nome proprio dalla Geria: una buca conica scavata in strati di ghiaia vulcanica a diversi metri di profondità, al centro della quale viene piantata la vite.
Fila dopo fila, queste cavità dai colori verde, nero e ocra, creano un paesaggio naturale unico al mondo e permettono la produzione di eccellenti vini bianchi.

Rimaniamo incantati da questo panorama così particolare e dall’aspetto quasi lunare; è incredibile come l’uomo sia riuscito a sfruttare in modo proficuo anche una zona apparentemente infruttuosa come questa.
Se volete approfondire la conoscenza del luogo e soprattutto visitare alcune cantine, in cui degustare i famosi vini, allora potete partecipare ad un tour guidato.
Questo TOUR DEI VIGNETI E DELLE CANTINE, ad esempio, dura 4 ore e comprende la visita di tre cantine con relativa degustazione: Los Bermejos, Rubicon con un casolare del XVIII secolo e El Grifo la cantina più antica delle Canarie.
Lasciamo la Geria continuando a percorrere incredibili strade panoramiche che lasciano senza parole.
I colori, che spaziano tra tutte le tonalità del rosso, del marrone e dell’ocra, vengono intervallati da spicchi di verde delle palme e dal bianco candido delle casette.
Una delizia per gli occhi!

MONUMENTO AL CAMPESINO
Ci inoltriamo fino all’area che ospita il Monumento al Campesino.
Il Monumento al Campesino è opera dell’architetto Cesar Manrique ed è dedicato ai “campesinos” i contadini di Lanzarote.
Quest’opera astratta vuole simboleggiare l’armonia tra uomo e natura dove la natura è fonte di vita e l’uomo ne è figlio.
La figura dell’agricoltore si immedesima così in un sacerdote, uno sciamano che fa fiorire la natura.
Il materiale di costruzione è composto da serbatoi idrici da barca e la struttura si trova nel centro geografico dell’isola.
In prossimità del Monumento si trova la Casa Museo del Campesino, un complesso a entrata libera che mostra una casa tipica degli agricoltori dell’epoca e alcune botteghe di lavorazioni artigianali.

TEGUISE
Dopo la visita del monumento al Campesino procediamo in direzione della città di Teguise e del Museo della Pirateria.

Il Museo della Pirateria è situato all’interno della Fortezza di Santa Barbara, sulla cima del vulcano di Guanapay.
E’ stata costruita a partire dalla metà del XV secolo come rifugio dagli attacchi dei pirati, che a quell’epoca colpivano l’isola.
La fortezza non fungeva solo da punto di avvistamento dei pirati ma anche come rifugio per la popolazione durante gli assalti militari.
Il museo della Pirateria è dedicato proprio a questo fenomeno.
Tariffe indicative:
– € 3,00 adulti
– gratis -12 anniPer maggiori informazioni su tariffe ed orari è possibile consultare il sito ufficiale: https://museodelapirateria.com/

Nella prima sala si può trovare una ricostruzione in scala del vecchio centro storico della città di Teguise.
Nella seconda sala vi sono descrizioni e reperti dei più importanti saccheggi subiti dall’isola.
All’interno degli stretti passaggi sono ubicate le rappresentazioni dei più importanti pirati internazionali mentre nella sala delle armi è possibile ammirare la riproduzione di pistole, sciabole, cannoni e galeoni.

Il panorama che si può ammirare dall’alto della Fortezza è bellissimo; il paesaggio a tratti lunare viene interrotto soltanto dai piccoli agglomerati urbani.
Terminata la visita al museo ci dirigiamo verso il centro della città di Teguise.
Teguise, la vecchia capitale di Lanzarote, si trova nel cuore dell’isola e vanta oltre 500 anni di storia.
Dal 1980 è stata dichiarata Conjunto Historico-Artistico Arquitectonico ed il suo immancabile fascino la rende una città tutta da visitare.
A questo luogo è legata la tradizione dei Diavoletti, figure simbolo di virilità e fecondità, che secondo la leggenda ballavano nelle notti tra Natale e l’Epifania.
Il giorno successivo si tenevano messe di ringriamento per aver superato la notte.
Oggi la tradizione viene portata avanti durante il Carnevale e le maschere dei diavoletti sono state perfezionate ed abbellite.
L’edificio più importante è probabilmente la Chiesa di Nuestra Senora de Guadalupe costruita all’inizio del XVI secolo.
La chiesa è una fusione di stili ed ha subito numerosi incendi tra cui quello del 1909 in cui viene distrutto l’archivio parrocchiale.

Il centro cittadino con i suoi negozietti e locali, è un piccolo quadro che sembra trovarsi lì quasi per caso, lontano dal resto del mondo.
Di spicco è anche il bellissimo El Molino perfettamente conservato.

Nel pomeriggio riprendiamo l’auto e ci spingiamo fino a nord dell’isola e precisamente nella cittadina sul mare di Orzola.
ORZOLA
Orzola è un pittoresco villaggio di pescatori che ha saputo mantenere il suo aspetto genuino e rilassante.
Numerosi sono i ristoranti di pesce che si possono trovare mentre, per gli amanti della spiaggia, la sua sabbia bianca è l’ideale per crogiolarsi al sole.
Da qui è anche possibile imbarcarsi per alcune isole come La Graciosa.
Se avete tempo, potete decidere per un’ESCURSIONE ALLA GRACIOSA IN VELIERO.
In alternativa potete anche decidere di prendere il traghetto di A/R per la Graciosa e poi trascorrere la giornata in relax.
Il biglietto può essere acquistato in loco ma anche da QUESTO LINK.

Sulla via del ritorno facciamo una breve sosta in prossimità del Giardino dei Cactus di cui ne posticipiamo la visita al giorno successivo.
3° GIORNO: Playa Blanca – Timanfaya – Playa Blanca – Giardino dei Cactus – Jameos del Agua – Cuevas del Los Verdes – Playa Blanca (176 Km)

E’ il giorno di Natale e come festeggiarlo se non con la visita delle più belle meraviglie naturali che Lanzarote offre?
La nostra prima tappa è il fiore all’occhiello dell’isola ossia il Parco Nazionale de Timanfaya.

Il Parco Nazionale di Timanfaya si estende per 5000 ettari, fa parte delle Riserve della Biosfera Unesco ed è uno dei luoghi più caratteristici di Lanzarote e di tutte le isole Canarie .
Per preservare la zona è possibile accedere soltanto a determinate aree ed in alcune di esse, solo con tour guidati.

Quando si arriva con la propria auto si raggiunge l’Isolotto di Hilario, il fulcro turistico del parco.
Qui il personale preposto mostra attraverso geyser artificiali l’importante rilascio di calore dei vulcani dormienti.

Vicino ad esso troviamo il Ristorante El Diablo, progettato dall’architetto Cesar Manrique, che offre tra le sue specialità carne cotta alla griglia sfruttando il calore del vulcano.
Uno dei modi migliori per scoprire il parco è partecipare ad un tour in bus che conduce il turista in un paesaggio marziano, tra coni, tubi vulcanici e antiche colate di lava verificatesi tra il 1730 e 1736.
Tariffe indicative:
– € 12,00 adulti
– € 6,00 ragazzi 7-12 anniPer maggiori informazioni su tariffe ed orari è possibile consultare il sito ufficiale: https://cactlanzarote.com/en/centre/montanas-del-fuego-timanfaya
Se volete unire la visita di Timanfaya ad altri siti come quello dello Jameos del Agua e non siete automuniti, allora potete scegliere un TOUR GUIDATO IN BUS in cui verrete recuperati direttamente in una delle località più note di Lanzarote.
Altrimenti potrete optare per un TOUR DI TIMANFAYA E DELLA GERIA con degustazione di Malvasia.
Infine, quest ultimo TOUR TIMANFAYA, JAMEOS DEL AGUA E CUEVA DE LOS VERDES prevede la visita a tutti e tre i siti.
La vista è surreale e ci lascia letteralmente a bocca aperta, sembra di essere approdati su un altro pianeta o in un altra epoca e la bellezza che questo luogo riesce a sprigionare è indescrivibile.


Per chi è appassionato di Trekking, è imperdibile l’ESCURSIONE A PIEDI CON GUIDA PROFESSIONISTA che accompagna il gruppo su questo territorio così unico.
Terminata la nostra visita al parco, sulla strada del ritorno ci fermiamo a Echadero de Camellos, una zona al confine dove partono carovane di cammelli sui quali è possibile salire per un ulteriore tour molto particolare.
L’escursione dura circa una ventina di minuti ed è divertente.
Il panorama ci mostra nuovamente splendidi coni vulcanici dai meravigliosi colori, colate di lava e pendii di cenere.

Concludiamo la nostra passeggiata in cammello che è quasi ora di pranzo e torniamo così in albergo.
JARDIN DE CACTUS
Nel pomeriggio partiamo alla scoperta di altre perle dell’isola dirigendoci come prima tappa al Giardino dei Cactus.

Il Jardin de Cactus nasce negli anni ’70, anche se viene inaugurato solo nel 1990, grazie all’architetto Cesar Manrique che ha portato la sua attenzione sulla località di Guatiza.
Qui diverse conche, che si erano create a seguito della prolungata estrazione di ceneri vulcaniche, erano poi state utilizzate come discariche.
L’architetto insiste per far ripulire l’area e realizzare il Centro di Arte, Cultura e Turismo “Il Giardino dei Cactus”.

Il giardino crea un’armonia totale tra il paesaggio e l’opera artistica, perfettamente integrata nel territorio.
All’entrata, un imponente cactus metallico ed una porta in ferro battuto fanno da anteprima all’interno.
Il percorso è quasi un labirinto che si sviluppa attorno ad una struttura centrale di forma circolare a ricordare quella dei crateri; da qui su una serie di terrazze degradanti sono disposte le diverse varietà di cactus.
Si trovano circa 7200 esemplari appartenenti a 1100 specie provenienti da tutto il mondo.

Al centro del giardino è presente una serie di monoliti che sono testimonianza dell’antica attività estrattiva della cenere.

Perfettamente mimetizzate nel paesaggio si trovano alcune costruzioni con tetto a cupola: negozio di souvenir, caffetteria, spazio espositivo.
Nell’interno della caffetteria si vede nuovamente il segno di Manrique con le sue opere d’arte.

Di notevole impatto scenico e bellezza è infine il mulino che svetta sopra il giardino e da cui si gode di un bellissimo panorama.
Tariffe indicative:
– € 6,50 interi
– € 3,25 ragazzi 7-12 anniOrari indicativi:
– tutti i giorni 10:00-17:00Per maggiori informazioni su tariffe ed orari, oltre che per l’acquisto online dei biglietti, è possibile consultare il sito ufficiale: https://cactlanzarote.com/
Attraverso il TOUR CESAR MANRIQUE che va alla scoperta, in una giornata, dei luoghi principali di Cesar Manrique, è anche possibile visitare il Jardin de Cactus.
L’escursione è particolarmente indicata se non avete poco tempo oppure se non siete automuniti in quanto essa prevede il trasporto in bus con tanto di recupero presso i principali punti di Lanzarote.
La seconda tappa del pomeriggio è lo Jameos del Agua.
JAMEOS DEL AGUA
Jameos del Agua è un complesso di grotte sotterranee che si sono venute a creare circa 3000/4500 anni fa in seguito all’eruzione del Vulcano Monte della Corona.
La colata ha portato alla formazione di un tunnel lavico di 6 Km il cui tetto negli anni ha subito vari crolli generando dei buchi, attraverso la quale passa la luce (Jameo vuol significare infatti “foro che si presenta con il crollo del tetto”).
L’architetto Manrique, ispirato da questa particolare conformazione, inizia un’opera per unificare arte e natura, realizzando un Giardino Botanico, un Auditorium, un Ristorante ed una Piscina.


Questo luogo, oltre alla presenza di particolari piante tropicali, è l’unico al mondo che permette di vedere i Granchi Albini Cechi residenti nella grotta.

Anche qui restiamo stupefatti di come Manrique sia riuscito ad armonizzare la sua arte con l’ambiente circostante e la natura, creandone un tutt’uno che sembrerebbe nato già così.
Splendido è infine il panorama che si può ammirare dal sito, con lo sguardo che spazia sulla costa.
Noi abbiamo visitato lo Jameos del Agua in autonomia ma è possibile partecipare ad un TOUR DEI JAMEOS DEL AGUA + TIMANFAYA, effettuare ben tre visite con il TOUR DEI JAMEOS DEL AGUA + CUEVA DE LOS VERDES + TIMANFAYA, fare il TOUR COMPLETO di un’intera giornata, visitare I LUOGHI DI CESAR MANRIQUE oppure effettuare un’escursione del nord dell’isola con il TOUR AL NORD DI LANZAROTE.
Tariffe indicative solo ingresso:
– € 10,00 interi
– € 5,00 ragazzi 7-12 anniOrari indicativi:
– tutti i giorni 10:00-17:15 (ultima visita)Per maggiori informazioni su tariffe ed orari è possibile consultare il sito ufficiale: https://cactlanzarote.com/
Conclusa questa visita ci dirigiamo al sito successivo, la Cueva de los verdes distante meno di un chilometro.
CUEVA DE LOS VERDES
La Cueva de los verdes è una grotta formatasi, come per i Jameos del Agua, a causa dell’eruzione vulcanica di Monte Corona più di 5000 anni fa.
E’ lunga più di sei chilometri ed è visitabile per circa 2 e la sua bellezza sta nella particolarità e nella sua luce suggestiva.
Giunti all’interno si può osservare come la grotta sia divisa in due gallerie e da diversi corridoi e lagune.
In epoca antica veniva utilizzata per sfuggire ai pirati ed ora dispone anche di un incredibile auditorium realizzato per poter accogliere diverse manifestazioni musicali.
E’ una delle grotte più grandi d’Europa ed è direttamente collegata al Jameos del Agua.


Il tour all’interno della grotta dura circa un’ora e si può osservare come l’ambiente sia rimasto tutt’oggi incontaminato nonostante l’artista Jesus Soto sia intervenuto per la creazione di alcuni ambienti.
Ci si potrebbe soffermare per ore ad osservare e scattare fotografie, tanta la magnificenza di questo sito.
Possiamo affermare senza ombra di dubbio che sia uno dei più bei luoghi da noi visti.
Anche in questo caso sono disponibili numerosi tour combinati che consentono di raggiungere la Cueva de los Verdes e le altre località in bus, come indicato nel paragrafo precedente.
Tariffe indicative:
– € 10,00 interi
– € 5,00 ragazzi 7-12 anniOrari indicativi:
– tutti i giorni 10:00-16:00 (ultima visita)Per maggiori informazioni su tariffe ed orari è possibile consultare il sito ufficiale: https://cactlanzarote.com/
Ricordatevi che trattandosi di una visita dentro una grotta sono consigliate calzature comode con una suola antiscivolo.
La temperatura si attesta attorno ai 18° tutto l’anno e non necessita pertanto di un abbigliamento troppo caldo.
Rientriamo verso l’hotel che il sole sta tramontando regalandoci gli ennesimi ed indimenticabili panorami spettacolari di questa vacanza.
4° GIORNO: Playa Blanca – Mirador del Rio – Playa Blanca (142 Km)

In questo nuovo giorno ci rechiamo nel punto opposto dell’isola per scoprire un’altra delle mete più note di Lanzarote: Il Mirador del Rio.

Il Mirador del Rio è uno spettacolare belvedere, unico nel suo genere che si affaccia sullo stretto lembo d’acqua che separa Lanzarote con l’isolotto di La Graciosa.
Anche in questo loco è visibile il tocco artistico di Cesar Manrique.

Al Mirador è presente un bar, i cui interni sono stati progettati sempre da Manrique, e una terrazza panoramica.
Tariffe indicative:
– € 5,00 interi
– € 2,50 ragazzi 7-12 anniOrari indicativi:
– tutti i giorni 10:00-16:40Per maggiori informazioni su tariffe ed orari è possibile consultare il sito ufficiale: https://cactlanzarote.com/
Ci soffermiamo a mirare queste bellezze per l’intera mattinata, rientrando in hotel solo per il pranzo.
Anche il Mirador del Rio può essere visitato partecipando all’escursione che tocca i luoghi principali che hanno visto l’opera di Cesar Manrique.
Il resto della giornata lo dedichiamo al relax e allo shopping a Playa Blanca.
5° GIORNO: Playa Blanca – Papagayo – Playa Blanca – Los Hervideros – Charco de los Clicos – Costa de El Golfo – Playa Blanca (63 Km)

E’ ormai l’ultima giornata intera che trascorreremo a Lanzarote e decidiamo pertanto di sfruttarla appieno.
Partiamo di prima mattina in direzione delle note spiagge di Papagayo, uno dei più bei tratti di costa dell’isola.

Il Papagayo è formato da una serie di sette spiagge di dimensione variabile, situate nella Costa del Rubicon nel sud est di Lanzarote.
Le spiagge di sabbia bianca sono separate da rocce naturali di pietra lavica e sono chiamate: Playa de Afe, Playa de Mujeres, Playa del Pozo, Playa de la Cera, Playa de Papagayo, Caleta del Congrio e Playa de Puerto Muelas.

Playa de las Mujeres è la più grande ed è la prima che si incontra.
La spiaggia è lunga più di 400 metri e molto larga; inerpicandosi sulle rocce è possibile avere la visuale di tutte le altre.
Playa de Papagayo è invece l’ultima che si incontra e probabilmente la più famosa ed affollata.
E’ molto riparata grazie alle ripide scogliere che la circondano.

LOS HERVIDEROS
Nel pomeriggio riprendiamo l’auto e ci dirigiamo sulla costa sud ovest dell’isola raggiungendo come prima tappa Los Hervideros.

Los Hervideros è una località caratterizzata da scogliere rocciose a picco sull’Atlantico che, percosse dalle onde della corrente, generano una sorta di nebbia e vapore (da qui “hervir” che significa bollire).
E’ uno scenario naturale meno conosciuto di altri luoghi dell’isola ma particolarmente affascinante.
Los Hervideros è caratterizzato anche da una serie di grotte e cavità naturali dalle quali si può godere dello spettacolo delle onde.


Passeggiamo ammirando lo spettacolo naturale che si prospetta dinnanzi ai nostri occhi entrando in una di queste grotte naturali: qui sembra di essere sospesi tra mare e terra, lambiti unicamente dal vento e dagli schizzi delle onde.
CHARCO DE LOS CLICOS E EL GOLFO
La seconda tappa del pomeriggio è il lago verde di Charco de Los Clicos venutosi a creare nel cratere di un antico vulcano e oggi dichiarato Riserva Naturale.
Il suo caratteristico colore verde è provocato dalle alghe che si trovano sul fondo e contrasta con il colore nero della spiaggia de El Golfo e con l’azzurro del cielo e del mare.

Successivamente riprendiamo l’auto per costeggiare tutta questa zona di costa conosciuta come El Golfo a cui appartiene anche il lago.
Le spiagge di El Golfo si trovano nella costa sud ovest di Lanzarote e sono separate dal lago verde; la loro bellezza sta proprio nel colore della sabbia nera vulcanica e dal mare che tende ad essere sempre agitato.
La zona è molto rocciosa e le spiagge non hanno lettini, servizi ed altre strutture ma sono rimaste assolutamente selvagge.
E’ ormai tardo pomeriggio quando rientriamo in hotel per la cena.
Sarà la nostra ultima serata a Lanzarote e la passiamo nuovamente a passeggio per Playa Blanca.

Playa Blanca era inizialmente un piccolo borgo di pescatori sulla punta più meridionale dell’isola ma con il tempo è cresciuta fino a diventare la seconda località di Lanzarote.
Il nome deriva dalla spiaggia situata proprio nel mezzo della città.
Il suo lungomare, ricco di localini, è il luogo ideale per una passeggiata anche a chiaro di luna.
Siamo rimasti affascinati da questo villaggio non troppo caotico e che ha saputo, nonostante la crescita, conservare il suo antico aspetto.
6° GIORNO: Playa Blanca – Corralejo (Fuerteventura)
Oggi è previsto il trasferimento a Fuerteventura dove trascorreremo gli ultimi due giorni prima del rientro a casa.
Dopo la colazione ed aver recuperato i bagagli, ci dirigiamo con tutta calma al porto di Playa Blanca dove, con il traghetto, raggiungeremo Corralejo.

Facciamo due passi al porto prima di imbarcarci e ne approfittiamo per un ultimo saluto a questa cittadina che ci è rimasta nel cuore.
La traversata verso Fuerteventura dura circa una mezz’ora ed è estremamente piacevole, offrendo splendidi panorami e vista sulle isole.
Raggiungiamo Fuerteventura che si è ormai fatta ora di pranzo e dopo aver mangiato un pasto rapido al bar del porto, ci dirigiamo verso l’Hotel Oasis Duna, a Corralejo, che ci ospiterà per due notti con trattamento di mezza pensione.
Fuerteventura è l’isola più antica delle Canarie e la seconda isola più grande, deve le sua fama principalmente alle sue spiagge e al suo mare, nonché alle strade sterrate ed i sentieri panoramici tra campi lavici, vulcanici e barrancos.
Oltre alle famose spiagge può annoverare alcune chicche architettoniche: Pajara e la Chiesa, Betancuria con la Cattedrale, l’affascinante penisola di Jandia, il bel paesino di Lajares, il centro più movimentato di Corralejo, il vulcano di Tindaya, i paesi caratteristici con i mulini a vento.
L’hotel Oasis Duna è accogliente e dispone di monolocali ubicati in blocchi, all’interno di un bel giardino tropicale.
Anche il cibo offerto si rivelerà di nostro gradimento ed orientato ad una clientela internazionale.
Il centro della città, nel quale facciamo una passeggiata, è raggiungibile comodamente a piedi dall’hotel.
Corralejo è una città situata all’estremo nord di Fuerteventura e fa parte del comune di La Oliva.
Il suo nome deriva dall’insieme delle parole “corral” e “lejo” che significa “il recinto più lontano”.
E’ un antico paese di pescatori con il quartiere antico dove vivevano i Majoreri (gli abitanti dell’isola) ed un quartiere moderno sviluppatosi negli ultimi anni.
Ciò che la rende famosa è indubbiamente la Grandes Playas di Corralejo con le sue immense dune, a pochi minuti dal centro.
7° GIORNO: Corralejo – La Oliva – Corralejo
Il nostro penultimo giorno di vacanza lo dedichiamo alla scoperta di alcune zone di Fuerteventura.
Avendo a disposizione l’automobile è molto comodo muoversi in autonomia ma, nel caso in cui ne fosse sprovvisti, non preoccupatevi, esistono varie escursioni che permettono in un giorno di andare alla scoperta di molte località dell’isola.
L’ESCURSIONE A LA OLIVA, BETANCURIA E DUNE DI CORRALEJO dura circa 8 ore, si svolge in minubus e la guida è in Italiano.
IL TOUR A CORRALEJO, EL COTILLO E AJUY permette in 8 ore di scoprire il nord dell’isola; la guida è sempre in italiano.
Dopo colazione riprendiamo la nostra auto e senza una meta precisa imbocchiamo la strada principale che dal Corralejo porta a sud dell’isola.
Il Panorama si presenta a tratti con aspetto lunare e sullo sfondo gli ormai noti vulcani.

Superato il centro di La Oliva, alla nostra sinistra scorgiamo due bellissimi mulini a vento che sembrano usciti da un quadro.
I Mulini sono ricorrenti su quest’isola, trovandosi dislocati un po’ ovunque.

Il paesaggio appare come un quadro, tanta la sua perfezione, e noi non possiamo fare a meno che scattare quante più foto possibili.
Riprendiamo la via principale e raggiungiamo una delle costruzioni più famose di La Oliva: Casa de los Coroneles.
La casa è una residenza storica, costruita nel XVIII secolo, ed è stata per quasi 150 anni la residenza dei governatori militari dell’isola.
E’ situata a sud est del villaggio ma purtroppo il nostro arrivo non coincide con gli orari di apertura al pubblico e dobbiamo limitarci ad osservarla dall’esterno.

Il vento si sta alzando mentre noi riprendiamo la strada del rientro facendo un ultima sosta in prossimità della famosa spiaggia del Corralejo.
Le Spiagge del Corralejo si distinguono per ampiezza e sono contraddistinte da sabbia bianchissima e finissima perdendosi nelle distese del Parco Naturale delle dune di Corralejo.
Alcune porzioni sono lasciate esposte ai venti per garantire sicuro divertimento agli amanti di surf, windsurf e kite.
Purtroppo il vento si è fatto così forte che non riusciamo ad addentrarci nella spiaggia ma dobbiamo limitarci a fotografarla dalla strada che si sta man mano ricoprendo di sabbia portata dalle folate.


Il paesaggio è quanto di più remoto e selvaggio si possa immaginare e sotto alcune angolazioni, non fosse per il mare, ci sembrerebbe di essere piombati nel bel mezzo del deserto.
Nostro malgrado dobbiamo risalire in auto e torniamo in hotel.
Il pranzo ed il pomeriggio lo trascorriamo nel centro di Corralejo; per mangiare scegliamo il Poco Loco Grill, che scopriremo gestito da un italiano, dove gusteremo della carne squisita.
A metà pomeriggio il tempo peggiora ed inizia a piovere, ritorniamo così in hotel dove ci dedicheremo a preparare i bagagli.
8° GIORNO: Fuerteventura – Milano Malpensa – Bernezzo (CN)
Siamo ormai giunti al termine di questa meravigliosa vacanza natalizia alle Canarie.
Abbiamo potuto scoprire due isole incantevoli con un clima invidiabile; Lanzarote ci ha catturato tanto da farci fantasticare su un nostro futuro trasferimento dopo la pensione.
In mattinata lasciamo l’hotel e ci dirigiamo in Aeroporto per sbrigare le ultime formalità prima dell’imbarco e restituire l’auto a noleggio.
Raggiungeremo l’Italia nel pomeriggio e casa verso sera.

L’attività Vulcanica
L’attività vulcanica che ha colpito Lanzarote, principalmente tra il 1730 e 1736, ha portato alla creazione di nuovi paesaggi e alla distruzione di alcuni villaggi.
Nel 1736 gli abitanti hanno organizzato una processione cristiana per chiedere alla Vergine Maria di fermare il flusso di lava.
Nell’occasione è stata piantata una croce e come per miracolo la lava si ferma proprio poco prima di raggiungere la croce stessa.
In quel luogo verrò edificata una cappella in onore della Vergine dei Vulcani.
Il paesaggio che è stato plasmato dalla lava è diventato al contempo unico ed è una delle ragioni per cui l’isola, insieme alle altre dell’arcipelago, viene visitata ogni anno da migliaia di turisti.
Cesar Manrique
Cesar Manrique (1919-1992) nasce a Lanzarote e diventa un artista multidisciplinare: pittore, scultore, architetto.
Dopo aver studiato a Madrid e aver esposto le sue opere in tutto il mondo si trasferisce negli anni ’60 in importanti metropoli come a New York.
Pochi anni dopo ritorna a Lanzarote per stabilirsi definitivamente ed avviare il suo progetto più ambizioso: usare l’isola come sua tela coniugando le sue idee artistiche con l’ambiente.
Nel 1978 riceve il Premio Mondiale per l’Ecologia e il Turismo.
Oggi Lanzarote deve in gran parte la sua fortuna proprio a Manrique che ha lasciato la sua impronta in tutti i siti più visitati dell’isola.
Indirizzi Utili
– Corbeta Hotel – Avenida Faro Pechiguera 1 – PLAYA BLANCA (Lanzarote) (GPS 28.865566, -13.838560) Al momento della realizzasione del diario, l’hotel ha cambiato nome in Elba Hotel.
– Hotel Oasis Duna – Calle Maxorata 2 – LA OLIVA, CORRALEJO (Fuerteventura) (GPS 28.729365, -13.869231)
MANGIARE
– Poco Loco Grill, Calle de Aristides Hernandez Moran 1 – CORRALEJO (Fuerteventura) (GPS 28.734837, -13.869191)
http://www.cactlanzarote.com/
https://www.holaislascanarias.com/
https://www.cicar.com/
mi sono sempre ripromessa di tornare alle Canarie dove sono stata ormai… dieci anni fa.. ma prima o poi lo farò mi ispirano troppo queste isole vulcaniche
Non sono mai stata alle Canarie anche se, sia dalle tue foto e racconti, che da immagini viste in precedenza, trovo ci siano diversi luoghi interessanti. In particolare sembrano molto belle le distese di lava che creano magnifici paesaggi lunari
Volevo andarci per Capodanno, poi mi sono ridotta all'ultimo. Chissà per l'anno prossimo
Un on the road completo con paesaggi fantastici e selvaggi. A tratti mi ha ricordato il Portogallo.
Lanzarote è nel mio cuore da molto. l'ho visitata tanto tempo fa e spero di tornare per rivedere il vulcano e le sue terre brulle!
Non sono mai stata, ma vorrei davvero mettere le Canarie sulla mia lista del 2020 dei luoghi da visitare. Connubio tra mare e natura: per me niente di meglio!
Io amo le Canarie e vado a Tenerife quattro volte l'anno circa. Aspetto proprio la fine delle feste per partire.
Cactus, vulcani, paesaggi lunari… quante sorprese!!! E quanta voglia di partire 😍
Complimenti per il post dettagliato e le bellissime foto, mai stata alle Canarie ma da come vedo, ne vale la pena
Noi ce ne siamo innamorati, mi piacerebbe in futuro visitare le altre isole che ci mancano.
I paesaggi di Lanzarote sono incredibili, soprattutto se si pensa al fatto che l'isola non è così grande.
Ma che fortuna. Tenerife mi manca all'appello ma se è anche solo bella la metà di Lanzarote dev'essere fantastica.
Se avrai la possibilità te le consiglio assolutamente, almeno le due che abbiamo visitato noi.
Noi ci siamo innamorati di Lanzarote per la sua diversità di paesaggi in un area relativamente limitata.
Il Portogallo è nella mia lista dei desideri ma non ho ancora avuto modo di visitarlo; i paesaggi che offre Lanzarote ti posso dire che sono particolarissimi, mai visti prima di allora.
Ti auguro allora di riuscire a programmare per il prossimo anno, non te ne pentirai.
Sono paesaggi assolutamente unici e indescrivibili, quello che mi ha stupito è la grande varietà in un margine relativamente ristretto.
Ti ringrazio e ti confermo che valgono assolutamente il viaggio, almeno per quanto riguarda Lanzarote che abbiamo visitato più dettagliatamente. Di quelle che mi mancano, a sentirne parlare, sono altrettanto meritevoli.
Siamo stati solo a Gran Canaria noi, ottimo clima anche se poi l'isola ci ha un po deluso perchè non offre tante cose da fare.. Ci piacerebbe vedere anche le altre isole
Lanzarote ci ha incantato proprio per la grande varietà di cose da vedere e per i paesini pittoreschi; se dovessi riprogrammare un viaggio alle Canarie ti consiglio di valutare quest'isola. (noi l'abbiamo preferita a Fuerteventura)
A metà febbraio stavo per prenotare Fuereteventura, poi sono rimasta bloccata dal Covid, sarà forse per l'anno prossimo. Mi hai fatto venire ancora più voglia di andarci!
Vedrai che prima o poi riuscirai ad andarci. A noi è piaciuta tantissimo Lanzarote mentre a Fuerteventura purtroppo abbiamo potuto dedicare poco tempo. Ci ritorneremo
Sono stata a Lanzarote un paio d'anni fa nel tuo stesso periodo e devo dire che l'ho amata molto. Vorrei tornarci perché è una di quelle isole che ti rimane un po' dentro…
Concordo; noi ce ne siamo innamorati sia per la bellezza del territorio che per il clima praticamente perfetto per i nostri gusti
Meravigliose le Isole Canarie ! Sono stata a Lanzarote a febbraio del 2019 e spero tanto di tornarci, casomai in autunno, quando le temperature sono un po' più caldo (a febbraio tirava parecchio vento e la massima era di 20°C). Peccato che in una settimana non sia riuscita a vedere il museo del Campesino – sembra proprio bello – e a fare un salto a Fuerteventura. Le spiagge di Corralejo mi ispirano molto!
Noi siamo stati fortunati perché non abbiamo mai trovato vento, se non un giorno a Fuerteventura, e le temperature erano perfette per i nostri gusti.
Se tutto va bene (tamponi permettendo) andrò a Lanzarote tra un mese. Non vedo l'ora. Mi sto leggendo tutti i tuoi post che sono ricchissimi di informazioni e… speriamo di partire
Lanzarote è semplicemente stupenda; io me ne sono innamorata e ti auguro davvero di riuscire a partire
Questa era la destinazione per il mio Natale 2019 poi ha vinto la nostalgia per l'Italia e la famiglia, ma vorrei andarci presto, anche perchè mi sono presa molti appunti dal tuo viaggio soprattutto piace anche a me l'architettura che richiama l'armonia tra uomo e natura.
Ti consiglio di andarci quando avrai la possibilità perché è davvero una meta meravigliosa. Io ho amato particolarmente Lanzarote.
Non ho ancora avuto l'occasione di andare alle Canarie, onestamente tra tutte le isole quella che mi incuriosisce di più è Fuerteventura, però devo dire che dopo aver letto il tuo articolo anche Lanzarote non mi sembra niente male!Il Parco Nazionale di Timanfaya deve essere bellissimo, terrò presente
Io e mio marito ci siamo letteralmente innamorati di Lanzarote e per i nostri gusti non c'è paragone con Fuerteventura ma è anche vero che noi amiamo visitare e non fare vita da spiaggia, e Lanzarote in questo settore ha tantissimo da vedere.
Ciao, vorrei passare la settimana di Natale a Lanzarote. Come tempo (anche se non si può mai sapere) è possibile anche fare un po di vita da spiaggia? Il vento è molto forte?
Ciao, noi quando siamo stati lì abbiamo trovato una temperatura diurna attorno ai 20 – 22 gradi. Volendo si può stare in spiaggia anche se non si trovano le classiche temperature estive che ci sono da noi e l'acqua, essendo oceano è decisamente freddina. Siamo stati fortunati anche in merito al vento perché a Lanzarote non l'abbiamo mai trovato mentre a Fuerteventura uno dei giorni era molto ventilato quindi quasi impossibile stare in spiaggia.
Ok grazie. Si qualche anno fa abbiamo passato il Natale a Fuerteventura ed era particolarmente ventoso., quindi difficile da prevedere ovviamente. Tra le varie opzioni stavo optando per l'hotel Riu Paraiso essendo vicino all'aeroporto e in posizione strategica per girare l'isola da nord a sud.
Credo anche io che Fuerteventura sia mediamente più ventosa di Lanzarote. L'hotel in posizione strategica è sempre l'ideale se se intende visitare. Fateci sapere, al vostro ritorno, com'è andata.