Visitare in camper il borgo di Rivalta Trebbia e il suo castello, uno tra più begli esempi medievali dell’antico Ducato di Parma e Piacenza. Informazioni utili e indicazioni per la sosta in campe
Il piccolo ma incantevole borgo medievale di Rivalta Trebbia e il suo castello sono stati la prima meta del nostro Weekend in camper in Val Trebbia.
A pochi chilometri da Piacenza, all’inizio della Val Trebbia, si trova questo bell’esempio di architettura medievale che ha avuto la sua fortuna con l’avvento della Dinastia dei Landi.
In questo articolo vi indicheremo cosa vedere e vi forniremo tutte le informazioni utili per la visita del castello e del borgo, nonché per la sosta con il camper.
PRIMA DI PARTIRE:
vi consigliamo di prenotare la visita al castello. Trovate i contatti sul sito ufficiale:
GUIDE PER PREPARARSI AL VIAGGIO
– In viaggio tra i Castelli del Ducato
– Guide Emilia Romagna
- 1. Cenni storici
- 2. Cosa vedere a Rivalta
- 3. Informazioni di visita al Castello
- 4. Visita e storia del castello
- 5. Fantasmi al castello
- 6. Dove sostare in camper
- 7. Cosa vedere nei dintorni
- 8. Come Arrivare
- 9. Indirizzi Utili
Cenni storici su Rivalta Trebbia
Il territorio di Rivalta Trebbia è stato abitato fin dall’antichità da popoli celti, liguri ed etruschi mentre una prima Torre viene eretta nei primi secoli d.C. portando alla nascita del borgo Ripa Alta da cui prende nome l’attuale frazione.
Nell’Alto Medioevo si vede l’inizio di una vera e propria fortificazione che culmina dopo l’anno 1000 quando giungono i primi progenitori della Famiglia Landi che dal 1300 si insediano in modo definitivo, sconfiggendo i Visconti.
La Rocca viene trasformata in dimora signorile e il borgo accresce d’importanza fino ad essere nominato Capoluogo di Comune.
Da metà del 1500 viene costituito il Ducato di Parma e Piacenza con il susseguirsi negli anni di saccheggi, battaglie ed assedi.
Nonostante ciò, il territorio torna in modo ricorrente ai Landi che ne mantengono la proprietà fino ai giorni nostri, abitando tutt’ora parte del castello.
Il borgo appare oggi come una manciata di edifici perfettamente conservati che fanno da contorno al Castello di cui è d’obbligo la visita.
Cosa Vedere a Rivalta
Rivalta Trebbia, lo abbiamo anticipato, è una piccola frazione del comune di Gazzola (PC) che vanta un impianto medievale intatto.
La visita del borgo si esaurisce in poco tempo date le sue ridotte dimensioni e i soli due viottoli principali.
L’accesso avviene attraverso alcune scale che conducono direttamente all’esterno di una locanda oppure dall’Antica Porta mentre da subito si ammira la cinta di mura perimetrale.
Svetta alto davanti a noi l’antico Torrione ancor dedicato ad Obizzo Landi e alto ben 36 metri.
Il nucleo si compone di pochi edifici: l’albergo con il bar/bistrot, due ristoranti, un negozio di artigianato che troviamo chiuso, una spa, la Chiesa di San Martino e alcune abitazioni private.
Il fascino si sprigiona da ogni singolo mattone, con i suoi angoli fioriti e un’ordine quasi maniacale.
Informazioni di visita al Castello
Il Castello di Rivalta Trebbia è una delle ragioni principali per cui si raggiunge questo borgo e la sua visita è davvero da non perdere.
Ma quali sono le informazioni che vi saranno utili conoscere per programmare al meglio la visita?
PRENOTAZIONE VISITE
Per poter visitare il Castello occorre partecipare ad una visita guidata in quanto esso è una proprietà privata.
Noi abbiamo prenotato inviando una mail all’indirizzo: info@castellodirivalta.it indicando il giorno di nostro interesse.
Ci sono stati proposti gli orari di visita disponibili e senza pagamento anticipato abbiamo potuto concordare la prenotazione.
E’ sufficiente raggiungere la biglietteria pochi minuti prima dell’orario per i controlli di rito e il pagamento.
BIGLIETTI E ORARI
Sono previste tre possibilità di visita, tutte con guida, anche se a noi è stata proposta la seconda, che reputiamo ad ogni modo la migliore.
- VISITA DI CIRCA 30 MINUTI: comprende la facciata, il cortile, il piano terra con cucina, sala da pranzo e salone d’onore, cantina e prigioni
- VISITA DI CIRCA 1 ORA E MEZZA: comprende la prima visita con l’aggiunta del piano nobile con camere da letto, mostre, galleria e sala da biliardo e torre
- VISITA DI CIRCA 2 ORE: uguale alla precedente con guida personale.
Tariffe indicative che vi consigliamo sempre di verificare su sito ufficiale https://www.castellodirivalta.it/:
VISITA 30 MINUTI
– € 10,00 interi
– € 8,00 bambini 6-12 anniVISITA 1 ORA 30 MINUTI
– € 12,00 interi
– € 10,00 bambini 6-12 anniVISITA 2 ORE
– € 25,00 interi
– € 14,00 bambini 6-12 anniOrari di visita:
– in settimana solo su prenotazione
– sabato: da novembre a febbraio 11:00-14:00-15:20-16:40; da marzo a ottobre: 9:45-11:00-14:00-15:20-16:40-18:00
– domenica: da novembre a febbraio 10:30-12:00-14:00-15:20-16:40; da marzo a ottobre: 9:45-10:30-12:00-14:00-15:20-16:40-18:00
ATTENZIONE:
Il pagamento può essere fatto solo in contanti in quanto sono sprovvisti di POS.
In caso diverso, come è successo a noi, verrete invitati ad andare a pagare all’hotel dove è presente il POS, previo rilascio di un biglietto per il pagamento.Uno degli aspetti che ci ha fatto particolarmente piacere è la possibilità di visitare il Castello anche con i cani, purché al guinzaglio.
Visita e Storia del Castello
In base a studi sembrerebbe che già in epoca Romana nella zona di Rivalta esistesse una Torre di Guardia, diventata successivamente sede di un presidio militare longobardo.
Ciò che è certo è che tra il IX e X secolo vengono eretti alcuni fortilizi tra cui probabilmente il Castello di Rivalta di cui si avranno notizie sicure dall’anno mille.
La proprietà della struttura si è alternata passando dai monaci di San Severino di Piacenza alle Famiglie Malaspina nel XII secolo, dei Pallavicino a metà del 1200 e infine dei Landi, gli attuali proprietari dal XIV secolo.
Nel corso dei secoli, con l’avvicendarsi dei proprietari, sono stati apportati numerosi rimaneggiamenti che l’hanno trasformato da uno dei più importanti baluardi Emiliani ad un’elegante residenza tutt’ora abitata.
La presenza di una scritta Sveva all’ingresso “Svevo sanguine laeta”, ricorda il legame di parentela della casata con la famiglia Landi.
PARCO E INGRESSO
Una volta superata la biglietteria e il piccolo book-shop, presenti in un edificio annesso al complesso del castello, si esce nuovamente nel bel parco che circonda la struttura fortificata.
Superiamo quindi un piccolo ponte che attraversa il fossato.
Il ponte era in precedenza un ponte levatoio mentre il fossato non è mai stato riempito d’acqua ma realizzato unicamente come sbalzo per alzare le mura della struttura fortilizia.
Davanti a noi si trova l’ingresso vero e proprio al castello mentre alzando ulteriormente lo sguardo possiamo ammirare la bella Torre circolare, anche chiamata Torresino.
CURIOSITA’:
Il progetto del Torresino è attribuito all’architetto Pietro Antonio Solari che, dopo essersi occupato della ristrutturazione del castello, si recherà in Russia per contribuire alla realizzazione del Cremlino.
PIANO TERRA E CORTILE
Una volta oltrepassata la porta d’ingresso della struttura, ci troviamo nel cortile interno con un doppio loggiato.
Particolarmente decorato, il cortile presenta capitelli, medaglioni di terracotta, fregi e cornici.
Il cortile è l’ultima parte in cui possiamo fotografare in quanto all’interno non è permesso.
Da qui si può accedere alle sale del Piano Terra mentre da uno scalone esterno, posto alla nostra sinistra, si raggiunge il primo piano.
Tra le sale del PIANO TERRA quelle che visitiamo sono:
– il Salone d’Onore riccamente e splendidamente decorato, tra cui spiccano stemmi della casata e un pregevole soffitto ligneo;
– la Sala da Pranzo con un importante tavolo e una preziosa collezione di argenteria.
CURIOSITA’:
La particolare conformazione della sala da pranzo, che presenta spigoli arrotondati fino al soffitto, permetteva a persone poste agli estremi opposti della stanza e girate di schiena, di sussurrare contro la parete sentendosi l’un l’altro ma senza essere uditi dagli altri presenti.
– la Cucina del Rame, non l’unica del castello, chiamata così per i bei pezzi da collezione in rame che si possono ammirare.
CANTINA E PRIGIONI
Dopo la visita del piano terra, scendiamo stretti e ripidi gradini fino a raggiungere la grande Cantina attualmente utilizzata per matrimoni ed eventi.
I soffitti a botte e la particolare realizzazione permettono una temperatura costante tutto l’anno, motivo per cui venivano conservati vini e altre derrate alimentari.
Più avanti scendiamo ancora alcuni gradini fino a raggiungere le Prigioni, angusti anfratti in cui i prigionieri, che venivano gettati da apposite aperture sul soffitto, rimasti senza cibo e acqua, non avevano possibilità di sopravvivere.
PRIMO PIANO
Una volta risaliti ci ritroviamo nel cortile interno e da qui, salendo lo scalone esterno, arriviamo al loggiato del primo piano, da cui si diramano numerose stanze.
Possiamo ammirare le seguenti sale:
– la Galleria da cui dipartono salottini più piccoli in cui un tempo si poteva discutere delle varie materie, scegliendo in base alle proprie preferenze, in quale sostare;
– la Camera Rossa con un bel letto a Baldacchino e pregevoli arredi;
– la Camera Verde che, come la precedente, prende il nome dal colore dei tessuti utilizzati. Qui ha soggiornato la Principessa Margaret d’Inghilterra, sorella minore della Regina Elisabetta II.
– la Sala della Musica in cui oltre a interessanti strumenti spicca un’incredibile collezione di Vedute Ottiche. Quelle che risalgono al ‘700 sono le cartoline d’un tempo che rappresentavano i luoghi visitati dai nobili che intraprendevano il Grand Tour.
CURIOSITA’:
Queste cartoline sono state realizzate con una particolare e finissima seta e con una speciale retroilluminazione, permettono di creare una veduta notturna una volta spenta l’illuminazione della stanza.
MUSEI
Tra il primo piano e il collegamento con la Torre, all’interno del castello sono presenti alcuni piccoli Musei di notevole interesse.
– La SALA DELLE ARMI è il primo di questi e conserva una raccolta di armi che vanno dal XV al XVIII secolo.
Particolari le armature, tra cui spiccano quelle giapponesi mentre gli oggetti più preziosi della raccolta sono alcuni vessilli e bandierine risalenti alla Battaglia di Lepanto, che sono tra l’altro gli unici rimasti di quella battaglia.
– La SALA DEL COSTUME MILITARE conserva un’incredibile raccolta di divise militari originali.
Le divise sono più di 90 e spaziano tra le varie epoche fino a quelle più recenti; appartengono alla collezione privata della famiglia Landi e ad altri collezionisti.
– La SALA DELL’ARTE SACRA E DELLE ESPLORAZIONI è la più particolare, conservando al suo interno curiosi oggetti.
Quelli esotici, tra cui una tarantola imbalsamata e piumaggi di uccelli oggi estinti, sono stati portati in Italia dall’esploratore Ermanno Stradelli, originario della provincia di Piacenza, il cui padre era stato insignito del titolo di Conte da Maria Luigia d’Austria.
Tra i reperti di Arte Sacra spicca un cristo nudo, una rarità per l’epoca.
TORRE
Dopo aver salito una ripida scala a chiocciola, raggiungiamo la sommità della Torre da cui si può apprezzare una splendida vista a 360° sulla vallata.
Questa struttura ha una forma circolare in quanto si riteneva che tale forma fosse più difficile da colpire.
Come abbiamo anticipato a inizio articolo, l’architetto che ha curato la progettazione è stato Pietro Antonio Solari, successivamente trasferitosi in Russia per partecipare alla realizzazione del Cremlino.
Fantasmi al Castello di Rivalta Trebbia
Come ogni castello che si rispetti, anche quello di Rivalta Trebbia vanta un suo fantasma.
A dire il vero le leggende e storie legate a questa dimora sono più di una, ma quella più conosciuta e raccontata, è legata al Fantasma del Cuoco Giuseppe.
Questo cuoco, di cui si decantavano le virtù culinarie, a quanto pare era anche un dongiovanni a cui piacevano le belle donne.
Le particolari attenzioni rivolte alla moglie del maggiordomo non sono però piaciute a quest’ultimo che come atto di vendetta lo uccide, cercando di mascherare la morte per suicidio.
La presenza del Cuoco Giuseppe si è manifestata in alcune occasioni nel castello, così come durante l’ultima visita della Principessa Margareth.
In questo frangente, a quanto si dice, improvvisamente tutti gli oggetti elettronici sarebbero impazziti per qualche tempo.
Dove sostare a Rivalta Trebbia
Subito fuori dal borgo, al di là della statale, si trova un ampio parcheggio gratuito, adatto anche per camper a cui è consentita la sosta notturna.
– Area Parcheggio, Via San Martino – 29010 RIVALTA TREBBIA (PC) (GPS 44.949688, 9.589269)
Se invece siete alla ricerca di una vera e propria area di Sosta, la più vicina è quella che si trova a Ponte dell’Olio a circa 20 Km da Rivalta e vicina al fiume Nure.
L’area dispone di servizi di C/S e allaccio elettrico.
– Area Sosta Camper Nure, Piazzale Albertelli – 29028 PONTE DELL’OLIO (PC) (GPS 44.864476, 9.635060) Tel. +39 377 9562032
L’ultima Area che vi vogliamo consigliare, rimanendo in Val Trebbia, è quella di Bobbio, vicina al borgo, completamente automatizzata e dotata di allaccio elettrico e servizi di C/S
– Area Sosta Camper Bobbio, Via Genova – 29022 BOBBIO (PC) (GPS 44.763479, 9.384818)
Cosa Vedere nei dintorni di Rivalta Trebbia
I dintorni di Rivalta Trebbia custodiscono varie località meritevoli di visita a partire dalla cittadina di Piacenza che dista appena 16 Km.
Proseguendo invece in Val Trebbia a 12 Km si trova il borgo di Travo ed il Parco Archeologico-Villaggio Neolitico mentre a 30 Km. Bobbio, considerato uno dei borghi più belli d’Italia.
Spostandoci invece verso est, a 16 Km si trova Grazzano Visconti un borgo costruito a inizio ‘900 su modello medievale, a 33 Km il Castello di Gropparello e a 36 Km Castell’Arquato, altro splendido borgo.
Come Raggiungere Rivalta Trebbia
Rivalta Trebbia è una frazione del Comune di Gazzola in Provincia di Piacenza.
Da Piacenza è possibile percorrere la SP28 fino a Molinazzo e quindi attraversare il Ponte di Tuna e imboccare l’SP40 fino a destinazione.
In alternativa, sempre da Piacenza, si può percorrere la SP7 fino a Tuna e proseguire sulla SP40.
Indirizzi Utili
MANGIARE
– Ristorante La Rocchetta, Borgo di Rivalta – 29010 RIVALTA TREBBIA (PC) (GPS 44.94949, 9.59055)
SITI UTILI
https://www.rivalta-trebbia.it/
https://www.castellodirivalta.it/