Diario di viaggio lungo la Riviera d’Ulisse in camper in inverno. Itinerario di una settimana comprensivo di tappe intermedie, consigli pratici e località visitate.
LUOGHI VISITATI: Arezzo, Gaeta, Formia, Itri, Sperlonga, Fondi, Terracina, Montepulciano (SI).
La nuova meta per le nostre vacanze di Natale è stata decisa: andremo alla scoperta della Riviera d’Ulisse in camper.
L’itinerario è stato pianificato e, con una settimana abbondante a disposizione, dopo una tappa intermedia in Toscana, visiteremo le località più interessanti della Riviera d’Ulisse e del primo entroterra dei Monti Aurunci, prima di concludere con una tappa di rientro sempre in Toscana.
L’inverno è una stagione particolare, queste zone sono prive del turismo estivo e possono essere esplorate con tranquillità e lontano dalla frenesia dell’alta stagione.
Il clima poi, decisamente più mite rispetto alle temperature del nord, per noi è perfetto, soprattutto per dedicarci alla visita di borghi e città.
In questo diario di viaggio vi racconteremo le tappe affrontate giorno per giorno, vi forniremo consigli e suggerimenti utili e vi indicheremo dove abbiamo sostato in camper e mangiato.
- 1. Dove si trova la Riviera d’Ulisse
- 2. Riviera d’Ulisse in inverno
- 3. Primo Giorno – Bernezzo/Arezzo
- 4. Secondo Giorno – Arezzo
- 5. Terzo Giorno – Arezzo/Gaeta
- 6. Quarto Giorno – Gaeta
- 7. Quinto Giorno – Gaeta/Formia/Itri/Gaeta
- 8. Sesto Giorno – Gaeta/Sperlonga/Fondi/Villa di Tiberio/Gaeta
- 9. Settimo Giorno – Gaeta/Terracina/Gaeta
- 10. Ottavo Giorno – Gaeta/Motepulciano
- 11. Nono Giorno – Motepulciano/Bernezzo
- 12. Indirizzi Utili
Dove si trova la Riviera d’Ulisse
La Riviera d’Ulisse è quel tratto di costa del Golfo di Gaeta che va da Gaeta stessa a San Felice Circeo nel basso Lazio e precisamente nella provincia di Latina.
Il Parco regionale Riviera di Ulisse si estende però maggiormente, raggiungendo nell’area interna Itri e sulla costa Formia e Minturno.
Il nome, che porta alla memoria storie di miti, deriva dalla leggenda secondo la quale Ulisse sia sbarcato proprio su queste coste, attratto dagli incantesimi della Maga Circe.
L’entroterra della zona è invece caratterizzato dai Monti Aurunci, catena montuosa del basso Lazio.
Tra i suoi comuni Itri, Fondi e Formia, raggiungibili facilmente dalla Riviera.
Riviera d’Ulisse in inverno
La Riviera d’Ulisse proprio per la sua posizione è meta gettonata in alta stagione quando le sue spiagge, molte delle quali premiate con la bandiera blu, sono prese d’assalto dal turismo e i borghi animati dai tanti visitatori.
In inverno, seppure il clima sia particolarmente mite, le cose cambiano: molte delle strutture ricettive chiudono per alcuni mesi e le attrazioni come musei e palazzi limitano le aperture al fine settimana.
D’altro canto se, come noi, siete interessati a visitare le località della zona, troverete una situazione ideale, temperature perfette per passeggiare tra i saliscendi dei borghi e tranquillità impagabile.
In ogni caso è comunque possibile trovare alcune aree sosta e parcheggi in cui sostare con il camper, principalmente a Gaeta e Sperlonga, mentre non abbiamo trovato veri e propri campeggi aperti.
SOSTARE IN INVERNO LUNGO LA RIVIERA D’ULISSE
Una soluzione, che adottiamo quando non abbiamo molti giorni a disposizione, è il noleggio auto.
Se le località che vogliamo visitare sono vicine tra loro ci fermiamo in una sola area e ci muoviamo poi con l’auto.
Anche in questa occasione abbiamo optato per tale soluzione.
L’Area di sosta scelta è stata l’Area Attrezzata Camper Quirino di Gaeta e l’autonoleggio il Formia Rent che ci ha portato direttamente l’auto all’area e ne ha effettuato il ritiro alla fine del noleggio.
Quirino Area Attrezzata Camper offre tutto quello che si cerca in un’area unita alla disponibilità e gentilezza di Luciana e Bruno, i gestori.
Si trova rispettivamente a 7 Km dal centro di Gaeta e a 8 Km da Sperlonga ed è ubicata sotto una pineta, il che la rende perfetta anche in estate.
Attraversando la strada si raggiunge la spiaggia di sabbia fine di Sant’Agostino, bandiera blu.
L’area dispone di allaccio elettrico, servizi di C/S, lavandini per stoviglie, wc e docce e i cani sono i benvenuti.
I gestori mettono inoltre a disposizone un servizio navetta per raggiungere Gaeta e Sperlonga, e forniscono nel contempo informazioni storiche sui luoghi stessi.
– 1° GIORNO: Bernezzo – Arezzo (459 Km)
La prima tappa di questo viaggio è stata scelta a circa metà strada, sia per spezzare il viaggio ma anche per visitare una città che avevamo in programma da un po’.
Stiamo parlando di Arezzo che sotto Natale si impreziosisce di una serie di eventi legati a questa festività, tanto da valerle il nome di “Città del Natale“.
La nostra permanenza sarà di due giorni e per la sosta scegliamo il Parcheggio Tarlati.
Il Parcheggio Tarlati è riservato ai camper durante il Natale, non offre servizi ma è vicino alle scale mobili che portano direttamente in centro Arezzo; è a pagamento con tariffa oraria o forfait € 8,00 per 24 h.
Altra possibilità è l’Area Attrezzata con servizi di C/S in Via Pier Luigi da Palestrina mentre l’Area Camper in Via Duccio di Boninsegna non è agibile nelle festività perché occupata dalle giostre.
Avendo raggiunto l’area durante la notte, abbiamo tutta la giornata da dedicare alla visita di Arezzo e ad un po’ di relax.
Le scale mobili si trovano a circa 500 metri dal parcheggio e conducono a Piazza del Duomo.
Iniziamo con la visita della Cattedrale dedicata ai Santi Pietro e Donato realizzata a partire dal 1278 in stile gotico.
Sono occorsi alcuni anni per il suo completamento mentre la facciata in stile neogotico, è stata costruita a inizio del 1900 per sostituire quella rimasta incompiuta.
Il campanile invece è il quarto in quanto i precedenti sono stati demoliti per varie vicissitudini.
Gli interni sono a tre navate e presentano notevoli spunti di interesse, da una meravigliosa Arca di San Donato, opera in marmo intarsiato che custodisce all’interno il corpo di San Donato, a opere tra cui la Maddalena di Piero della Francesca e l’altare di San Silvestro per arrivare infine al Monumento Funebre a Papa Gregorio X, una pregevole arca sepolcrale in stile gotico.
L’ingresso alla Cattedrale è gratuito mentre è a pagamento il Museo Diocesano che si trova nel Palazzo Vescovile vicino.
E’ possibile acquistare i BIGLIETTI PER IL MUSEO DIOCESANO a cui viene combinata la visita alla Cattedrale con audioguida in italiano
Lasciato il Duomo ci dirigiamo a sud dove incontriamo il Palazzo dei Priori in cui ha sede il Municipio e la Torre dell’Orologio, percorriamo Via Andrea Cesalpino fino a raggiungere Via Cavour lungo la quale si affaccia l’importante Basilica di San Francesco, nota per ospitare il ciclo della Vera Croce di Piero della Francesca.
La nostra meta è però la Galleria d’Arte Contemporanea nella quale è allestita, per le festività natalizie, la Brick House Art: un’esposizione su tre piani interamente dedicata ai Mattoncini Lego.
Per gli amanti del genere, come noi, è una vera chicca con riproduzioni di importanti monumenti italiani, quadri e villaggi natalizi.
Conclusa la visita alla Mostra dei Lego proseguiamo con la scoperta del centro di Arezzo, attraverso alcune delle vie più importanti come Corso Italia, la via dello shopping e le laterali Via de’ Redi e Via de’ Cenci, ricche di locali tipici.
E’ proprio in uno di questi locali che ci fermiamo per il pranzo: la nostra scelta ricade sulla Fiaschetteria Le Chiavi d’Oro che propone un tipico menù toscano.
Non c’è nulla di meglio per inaugurare il lato gastronomico di questa nostra vacanza.
Nel pomeriggio proseguiamo il tour della città raggiungendo il Palazzo dei Priori, sede del Municipio, la Torre del Municipio, la Casa del Petrarca e infine uno dei simboli di Arezzo, Piazza Grande.
La Piazza medievale è stata realizzata nel 1200 ed ha una particolare forma inclinata a trapezio.
Qui si tengono la tradizionale Giostra del Saracino e la Fiera Antiquaria e su di essa si affacciano importanti edifici come il Palazzo delle Logge, il Palazzo della Fraternità dei Laici e la romanica Pieve di Santa Maria Assunta, mentre al suo interno si trovano la Colonna Infame e la Fonte Pubblica, una bella fontana in marmo di stile neoclassico.
La Piazza, in questo periodo, è sede del tradizionale Mercatino Natalizio con le baite tirolesi che propongono prodotti enogastronomici e articoli da regalo.
Sulla strada del rientro abbiamo modo di apprezzare anche il medievale Palazzo Pretorio, ora sede della Biblioteca Municipale, la cui facciata e impreziosita dagli stemmi delle famiglie nobili dell’epoca.
Con l’arrivo del buio ritorniamo in centro per poter ammirare le tanto decantate Christmas Light, una serie di installazioni luminose proiettate sui principali edifici e su Piazza Grande.
Non possiamo che essere anche noi d’accordo sulla loro bellezza, in grado di impreziosire ulteriormente un nucleo storico già di per sé straordinario.
Concludiamo la nostra giornata raggiungendo il Parco del Prato nel quale sono presenti ulteriori baite che propongono cibo e prodotti del Natale, una ruota panoramica e altre installazioni luminose.
– 2° GIORNO: Arezzo
E’ il giorno di Natale e allora ce la prendiamo con tutta calma; raggiungiamo il centro di Arezzo sempre dalle scale mobili e ci concediamo una colazione in una delle pasticcerie storiche: Bar Stefano – Gli Svizzeri in Corso Italia.
Passeggiamo senza una meta precisa visto che molte delle attrazioni sono ovviamente chiuse.
Ritorniamo in camper per il pranzo e per un po’ di relax mentre nel pomeriggio risaliamo verso il Parco del Prato.
Non possiamo farci mancare un bel giro sulla Ruota Panoramica prima di dirigerci verso la Fortezza Medicea.
Quest’imponente struttura difensiva risale al XVI secolo ed è ubicata sul colle San Donato, dal quale si gode uno splendido panorama.
La struttura è di forma pentagonale e fa parte dell’impianto difensivo della città che comprende le possenti mura, per la maggior parte ancora intatte.
La fortezza, e il suo complesso con i camminamenti, è visitabile a pagamento e, in occasione degli eventi natalizi, ospita la Casa di Babbo Natale.
Tariffa:
– € 8,00 adulti
– bambini gratis
Visto il giorno di festa usufruiamo di una tariffa ridotta e ci concediamo un po’ di tempo per passeggiare lungo i camminamenti, tra i bastioni, e ammirare il panorama, prima di raggiungere le sale adibite a casa di Babbo Natale e villaggio degli elfi.
Usciti dalla Fortezza, concludiamo la nostra ultima sera ad Arezzo facendo qualche acquisto gastronomico presso le casette del Mercatino di Natale e gustare così una Cena Natalizia un po’ diversa.
– 3° GIORNO: Arezzo – Gaeta (347 Km)
Salutiamo la splendida Arezzo e riprendiamo il viaggio per raggiungere la meta della nostra vacanza, la Riviera d’Ulisse e precisamente Gaeta.
Verso l’ora di pranzo arriviamo a destinazione: siamo giunti all’Area Quirino di Gaeta di cui vi abbiamo parlato a inizio articolo.
Nel pomeriggio usufruiamo del servizio navetta di Bruno e ci facciamo condurre in centro Gaeta, ricevendo dal nostro accompagnatore le prime nozioni storiche relative alla città e ai suoi monumenti.
Iniziamo da uno dei simboli della città, la Montagna Spaccata.
In questo suggestivo complesso si trovano le note fenditure della roccia, la Grotta del Turco e il Santuario della Santissima Trinità.
Oltrepassato il portale di ingresso percorriamo un corridoio scoperto che rappresenta la via crucis e in cui si possono apprezzare, alle pareti, delle maioliche che rappresentano le varie stazioni; da notare come ognuna sia accompagnata da frasi in versi.
Successivamente scendiamo i gradini che conducono nella fenditura della Montagna Spaccata.
Per il credo cristiano la spaccatura si è formata a seguito della Morte di Cristo mentre per la scienza risale a parecchie migliaia di anni prima e sarebbe dovuta ad un terremoto.
Lungo la scalinata di notevole impatto scenografico, possiamo ammirare alcune iscrizioni e disegni traslucidi nella roccia mentre l’elemento più particolare è l’impronta di una mano.
Leggenda narra che un turco miscredente si sia appoggiato alla roccia e che essa si sia ammorbidita e liquefatta all’istante, formando l’impronta visibile tutt’oggi.
Proseguendo il percorso arriviamo ad una piccola cappella, eretta a seguito della caduta di un macigno incastratosi nella fenditura e che ora ne fa da cupola.
La Cappella è dedicata a San Filippo Neri in quanto proprio in questo luogo amava ritirarsi in meditazione.
Una volta risaliti non dobbiamo fare molta strada per arrivare alla Grotta del Turco.
Attualmente è possibile scendere poco più di 60 gradini mentre l’intero percorso sarebbe di oltre 300.
La grotta è così chiamata in quanto nel Medioevo, sembrerebbe che proprio i Turchi trovassero qui riparo per poi attaccare le navi di passaggio e da qui il detto “mamma li Turchi“.
Tornati sui nostri passi incontriamo l’ultimo elemento di questo complesso, il Santuario della Santissima Trinità risalente al XI secolo.
La visita al Complesso della Montagna Spaccata è gratuita ma, se preferite, è possibile partecipare ad un TOUR GUIDATO ed essere accompagnati da una guida che vi descriverà dettagliatamente la storia del sito.
Conclusa la visita alla Montagna Spaccata ci incamminiamo lungo la strada che conduce alla Gaeta Medievale.
Si è fatto ormai buio e abbiamo così modo di apprezzare le Luminarie di Gaeta, l’importante evento che si tiene da fine ottobre a metà gennaio e che decora con vere e proprie sculture illuminate e proiezioni su facciate di muri e palazzi, l’intera città.
Passeggiando sul lungomare ritroviamo tra le installazioni quella dell’Amerigo Vespucci, l’Acquario e la Star Avenue mentre le proiezioni sono dedicate alla Marina Militare.
Ultima meta prima di rientrare in camper è la Casa di Babbo Natale che si trova in Via Annunziata, poco oltre la Cappella dell’Immacolata Concezione che, per le sue ricche decorazioni, è definita Cappella d’Oro.
La Casa di Babbo Natale offre un percorso in varie salette che piace molto a nostro figlio: la cucina, la camera da letto, il villaggio polare e molto altro.
Saliamo quindi al secondo piano dell’edificio dove possiamo ammirare una Mostra di Presepi, tra i quali è possibile votare il nostro preferito.
La Casa di Babbo Natale e la Mostra dei Presepi sono a pagamento ad un costo di € 4,00 tariffa unica.
– 4° GIORNO: Gaeta
Solo da domani noleggeremo la macchina e pertanto questa giornata la dedichiamo alla visita di Gaeta e a un po’ di relax.
La mattina utilizziamo nuovamente il servizio navetta per raggiungere il centro e riprendiamo la scoperta della Gaeta Medievale, vista solo in modo approssimativo il giorno prima.
La Gaeta Medievale è anche definita Gaeta Vecchia e mentre da un lato si affaccia sul lungo mare, con una splendida passeggiata che offre paesaggi degni di un quadro, dall’altro si inerpica sulla collina retrostante, attraverso vicoli, vicoletti, scalini e gradinate fino al Castello Angioino-Aragonese.
Purtroppo dobbiamo fare i conti con il periodo “fuori stagione” e la chiusura infrasettimanale della maggior parte dei siti.
Il Castello Angioino-Aragonese, così chiamato perché formato da un blocco più basso realizzato durante la dominazione Angioina e uno più alto, eretto con gli Aragonesi, fuori stagione apre ad esempio solo in alcuni periodi.
Iniziamo la nostra passeggiata prima dal lungomare, che percorriamo fino alla Caserma della Scuola Nautica, e proseguiamo poi imboccando i vari vicoli interni.
Gaeta è detta anche la città dalle 100 chiese e infatti non fatichiamo ad incontrarne alcune: la Chiesa di San Giovanni Evangelista a Mare è la prima e presenta un affaccio sul mare, successivamente possiamo apprezzare la Basilica Cattedrale che, oltre al bel Campanile del XII secolo di stile romanico, posto alle spalle della Chiesa, vanta una meravigliosa cripta chiamata Succorpo di Sant’Erasmo in stile barocco napoletano.
Anche questa la troviamo chiusa e dobbiamo accontentarci di ammirarne la facciata esterna in stile neogotico.
Continuiamo a passeggiare tra i vicoli che ci regalano scorci suggestivi e ci fanno fare un balzo indietro nel tempo: qui tutto sembra rimasto come allora, forse solo un po’ invecchiato.
Posto in posizione più elevata ed estremamente scenografica si trova il Tempio di San Francesco d’Assisi.
Questa chiesa, costruita in stile gotico nel XIV secolo per volere di Carlo II d’Angiò e successivamente modificata in stile neogotico nel XIX secolo, presenta un’importante scalinata e una vista mozzafiato.
Degno di nota è anche il Santuario della Santissima Annunziata della cui Cappella d’Oro abbiamo già accennato.
L’edificio si trova alle porte della Vecchia Gaeta ed è stato realizzato nella prima metà del 1300.
Particolare la facciata con un orologio in maiolica e un campanile a vela.
Se invece preferite essere accompagnati da una guida durante la visita del centro storico, dovete sapere che esistono delle escursioni di un paio d’ore che potrebbero fare al caso vostro come QUESTA CHE PREVEDE LA CANCELLAZIONE GRATUITA.
Ormai lasciataci alle spalle la Gaeta Medievale, ne approfittiamo per concederci una pausa pranzo.
Nel pomeriggio andiamo alla scoperta del secondo centro storico di Gaeta, quello relativamente più recente che si trova ad ovest del primo ma che conserva alcuni angoli caratteristici dal fascino antico.
Dopo aver percorso una parte del lungo mare e raggiunta la Fontana di San Francesco, che si veste a festa durante le luminarie ospitando spettacolari giochi di luci e acqua, ci immettiamo nella Via Indipendenza.
Altro luogo da non perdere a Gaeta è una via d’altri tempi da cui si diramano vicoletti.
Si trovano piccoli negozietti e i panni stesi vanno da una facciata all’altra delle abitazioni.
Anche questa via è coinvolta dalle luminarie natalizie e nelle sue piazzette si possono incontrare alcune installazioni come la Torre di Pisa o la Tour Eiffel.
Concludiamo così la nostra visita di Gaeta, cittadina ricca di storia che va scoperta poco per volta, lentamente come lento scorre il tempo tra i suoi edifici e le sue vie.
– 5° GIORNO: Gaeta – Formia – Itri – Gaeta (32 Km)
In mattinata ci viene consegnata l’auto che avremo a noleggio per tre giorni e possiamo così iniziare la nostra visita in autonomia dei dintorni.
La prima meta di giornata è Formia che dista appena 8 Km da Gaeta.
Formia si trova nel centro del Golfo di Gaeta e le sue origini sono da far risalire ad un epoca remota a cui si aggiungono le varie leggende legate ad Ulisse, secondo cui sarebbe sbarcato proprio su queste coste.
Nei documenti storici appare invece nel 388 a.C. quando viene insignita del titolo di Civitas Sine Suffragio che in sostanza le garantiva la cittadinanza della Repubblica Romana.
E proprio con i Romani la città assume una certa importanza, basti pensare al passaggio della Via Appia e ai resti delle numerose ville come la casa di campagna di Cicerone, che qui ha trovato la morte ad opera di sicari.
Formia è stata pesantemente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale in quanto posizionata sulla linea Gustav.
Buona parte del suo patrimonio è andato purtroppo distrutto.
Ancora oggi si divide in Rioni con una parte bassa, lungo la costa, e una in collina, la zona Medievale chiamata Castellone.
La nostra visita si articola proprio in quest’area e dopo aver lasciato la macchina in un parcheggio custodito ci apprestiamo a salire la ripida Via del Castello.
Parcheggiamo al Parcheggio Portuense in Via Cristoforo Colombo.
Il parcheggio a pagamento è custodito, si paga al gestore ma non è adatto ai camper.
Per i camper la soluzione più vicino è il Parcheggio di Porto Caposele, in Via Porto Caposele a circa 1 Km dal centro storico; è a pagamento in alta stagione.
Una volta in cima ci troviamo dinnanzi alla Torre del Castellone, una delle due torri rimaste del vecchio Castello di cui è andata distrutta anche l’imponente cinta muraria.
La Torre risale al XIV secolo e presenta una forma ottagonale con tre stratificazioni.
Ridiscendiamo quindi tra gli intricati viottoli di Largo Sant’Anna e Via Rampa Capo Castello.
Qui è possibile apprezzare la parte più antica di Formia in cui si trovano ancora alcuni frammenti di fortificazione.
Incontriamo la Chiesa di Sant’Anna del X secolo, aperta solo in alcuni giorni dell’anno e raggiungiamo il Cisternone Romano, uno dei simboli della città.
Quest’antica cisterna d’acqua risale al periodo Romano ed è la seconda più grande d’Italia.
Dopo un restauro è stata riaperta al pubblico ma purtroppo solo nel weekend.
Non possiamo pertanto apprezzarne gli interni, che dalle guide turistiche si prospettano suggestivi ed affascinanti.
Orari indicativi di apertura:
– da settembre a maggio: venerdì e sabato 16:30-19:30, domenica 10:30-12:30 e 16:30-19:30
– da giugno a agosto: da martedì a domenica 18:00-23:00
Sulla strada abbiamo ancora modo di visitare la piccola Chiesa di San Rocco del 1474 e infine oltrepassare la Seconda Torre rimasta del Castello, la Porta degli Spagnoli, anche detta Torre dell’Orologio per la presenza di un orologio in maiolica del settecento.
La zona bassa di Formia non ci attrae particolarmente da un punto di vista storico e pertanto riprendiamo l’auto e ci dirigiamo ad Itri.
Sulla strada si trova la Tomba di Cicerone, un mausoleo funebre posto vicino al luogo in cui sorgeva la villa di campagna dell’oratore.
Seppur non sia certo che questo sia stato il luogo di sepoltura dello stesso, è sicuro che qui abbia trovato la morte.
ITRI
Percorrendo la Via Appia raggiungiamo Itri dopo meno di 9 Km.
Parcheggiamo In Corso Vittorio Emanuele II vicino al Distributore di Benzina Eni, praticamente sotto il centro storico di Itri.
Gli spazi ristretti ci fanno propendere per sconsigliare la sosta ai camper.
Per i camper la soluzione migliore è il Parcheggio Vico Uso in Via Campoli, un piazzale sterrato anch’esso vicino al centro storico.
Essendo ora di pranzo decidiamo di provare la cucina dell’Osteria Murat che propone piatti della tradizione come pappardelle al cinghiale ed altre prelibatezze.
L’ottimo rapporto qualità-prezzo ce la fa consigliare.
Itri si trova in una Vallata dei Monti Aurunci e le sue origini, visti i reperti ritrovati, risalgono all’epoca preistorica.
Il primo centro abitato è invece del 914, è stato prima sotto il Ducato di Gaeta e quindi sotto la Contea di Fondi.
Il nucleo medievale è tradizionalmente posto su un cucuzzolo e che in questo caso corrisponde al Colle Sant’Angelo.
La città è nota per aver dato i natali a Michele Pezza, Alias Fra’ Diavolo ed in suo onore ora sorge il Museo del Brigantaggio, che purtroppo troviamo chiuso.
Il Museo si trova nella parte bassa di Itri, in Corso Appio Claudio.
Orari indicativi di apertura:
– giovedì: 15:30-18:30
– sabato e domenica: 10:00-13:00 e 17:00-20:00
Non potendo visitare il Museo ci indirizziamo verso il Centro Medievale, un autentico labirinto di stradine e scalinate in salita che raggiungono la cima dove si trova il Castello e hanno inizio oltrepassata Porta Ripa.
Gli edifici e l’intero complesso che ci si presenta davanti sono di rara bellezza e, complice il silenzio attorno a noi, ci riportano ad un tempo ormai passato.
Il nostro consiglio è di prendersi tutto il tempo per risalire fino al Castello, godendo degli splendidi scorci che vengono offerti.
Degna di nota è la Chiesa di San Michele Arcangelo del XI secolo che, con il bel campanile in stile arabo-normanno, rappresenta l’edificio di culto più antico di Itri.
Altrettanto interessanti sono i ruderi della Chiesa di Santa Maria Maggiore che presenta però ancora intatto il Campanile.
L’edificio più importante è sicuramente l’imponente Castello Medievale, la cui costruzione ha avuto inizio nel 882.
Il complesso è formato da tre torri principali, un’imponente cinta muraria e una parte abitativa.
Le tre torri sono state realizzate in momenti diversi: la prima pentagonale risale all’epoca della prima edificazione della fortezza, la seconda quadrata è del 950 quando l’intero complesso è stato rafforzato mentre l’ultima, di forma cilindrica appartiene ad un’epoca successiva ed è anche chiamata Torre del Coccodrillo
Il nucleo abitativo è stato l’ultimo ad essere realizzato.
Oggi il castello ospita eventi e manifestazioni e purtroppo non è sempre aperto, tant’è che noi l’abbiamo trovato chiuso.
Difficile fornire indicazioni sugli orari di apertura, il nostro consiglio è quello di informarsi direttamente in loco.
Conclusa la visita di Itri riprendiamo la macchina per tornare all’Area Sosta.
Itri è stata davvero una piacevole sorpresa ed è assolutamente da non perdere, se si pianifica una visita in queste zone.
– 6° GIORNO: Gaeta – Sperlonga – Fondi – Villa di Tiberio – Gaeta (43 Km)
Non dobbiamo fare molta strada per raggiungere la prima meta di giornata, la cittadina di Sperlonga si trova infatti a poco più di 8 Km. dall’Area sosta.
Parcheggiamo nel parcheggio pubblico di Via Itri 127 a due passi dal centro storico.
Il parcheggio è a pagamento con parchimetro ed è sufficientemente ampio anche per il camper di cui non vediamo divieti.
Se dovete pernottare con il camper vi consigliamo però di recarvi in un’area sosta come ad esempio Agrimare Camping aperto tutto l’anno.
Sperlonga si rivela da subito una piccola perla bianca, in contrasto con l’azzurro del cielo e del mare che, ad un primo sguardo parrebbe uscita da uno dei tipici paesaggi greci.
E’ una piccola cittadina della Riviera d’Ulisse le cui origini risalgono al Paleolitico.
E’ però con l’arrivo dei romani che vede il suo periodo di massimo splendore, basti pensare che molti imperatori come Tiberio, hanno fatto erigere qui le loro ville e la Villa di Tiberio sarà la nostra ultima meta di giornata.
Successivamente, anche a causa dei pirati, la popolazione ha iniziato a costruire sulla Collina di San Magno che però riceveva ripetuti danneggiamenti.
Oggi l’attuale borgo è quello del 1700-1800 e per la sua bellezza è stato inserito tra i Borghi più belli d’Italia.
Iniziamo con la visita del centro che non ha particolari attrazioni da visitare, come musei o palazzi, ma il bello di Sperlonga è proprio perdersi tra le sue vie, andare alla ricerca di scorci mozzafiato, soffermarsi sugli affreschi che dipingono le facciate, intrufolarsi nei negozietti degli artigiani e infine fermarsi su una delle terrazze ad osservare il mare.
Arriviamo all’estremità del promontorio dove si trova la Torre Truglia, fortificazione costruita nel 1532 ma ricostruita poco meno di cent’anni dopo a seguito della distruzione ad opera del Barbarossa.
Oggi la Torre viene aperta per eventi culturali ed artistici.
Concludiamo la nostra visita di Sperlonga con una passeggiata sul lungomare da cui si può ammirare la splendida spiaggia di sabbia, annoverata tra le bandiere blu e in estate presa d’assalto dai turisti.
FONDI
La seconda tappa di giornata è Fondi, territorio abitato da Aurunci e Volsci.
Le prime notizie ufficiali sono però quelle di quando ha ricevuto, come Formia, la cittadinanza Romana.
A questo si aggiunge la ricchezza dovuta alla produzione di vino e al passaggio della Via Appia che ha permesso la crescita della città.
Parcheggiamo in uno dei parcheggi blu in Via Gramsci, in prossimità del centro, zona non adatta ad essere raggiunta in camper.
Per parcheggiare con il camper si può optare per Piazza della Croce Rossa in prossimità dello stadio.
Essendo ormai ora di pranzo raggiungiamo l’Antica Trattoria da N’dino che si trova in centro e propone piatti della tradizione, sia di mare che di terra.
La visita di Fondi non può che iniziare dal suo Simbolo, il Castello Caetani risalente al XIV secolo.
Quest’imponente struttura si pone proprio all’inizio del centro storico e svetta per imponenza, impossibile non vederlo.
E’ caratterizzato da una torre cilindrica e varie torri angolari, è stato di proprietà dei Caetani, dei Colonna e dei Gonzaga con cui probabilmente ha visto il suo periodo di maggior splendore.
Oggi il Castello ospita il Museo Civico; si possono visitare i vari piani fino a raggiungere la terrazza da cui si ha una splendida vista sulla città.
A fianco al Castello si trova il Palazzo del Principe.
Oltrepassiamo la porta di ingresso al centro storico e raggiungiamo poco più avanti il Duomo di San Pietro risalente al XIII secolo.
All’interno si trovano il sepolcro del Conte Caetani, una croce lignea e alcuni mosaici cromateschi del XIII secolo.
Proseguendo in Corso Appio Claudio, una delle arterie principali del centro storico di Fondi, si trova un’altro edificio di culto come la Chiesa di Santa Maria in Piazza realizzata alla fine del 1400 su una precedente del 1100.
La facciata è in stile rinascimentale ed è preceduta da una scalinata in basalto .
Gli interni a tre navate presentano due pulpiti marmorei, un’interessante pala d’altare e tra gli altri alcuni quadri.
Passeggiamo nel centro storico che ancora mantiene l’aspetto urbano tipico Romano.
Al suo interno si trova anche il quartiere Giudea che ha ospitato la comunità ebraica.
La Casa degli Spiriti, edificio del XVIII-XIX secolo in cui è ubicato il Museo Ebraico ha svolto un tempo la funzione di lazzaretto.
Conclusa la visita di Fondi riprendiamo la strada del ritorno fermandoci a 5 Km dall’Area Quirino per visitare la nostra ultima meta di giornata: La Villa di Tiberio.
VILLA DI TIBERIO
La Villa di Tiberio è un’immensa villa del I secolo d.C. edificata per l’omonimo Imperatore romano e si trova nel comune di Sperlonga, proprio lungo la litoranea Via Flacca.
Dall’altro lato della strada si trova un ampio spiazzo dove parcheggiamo.
Lo spiazzo è sufficiente per sostare anche con il camper.
La visita della Villa di Tiberio comprende anche il Museo Archeologico che custodisce reperti rinvenuti nel 1957 durante la realizzazione della strada litoranea.
Ciò che possiamo ammirare oggi sono ovviamente solo i resti di quella che doveva essere un’ampia villa formata da una serie di ambienti rivolti verso il mare, con al centro un cortile porticato in cui si trovavano un forno per il pane e una fornace.
Ad essa si aggiunge una scenografica grotta con una vasca d’acqua marina, che rappresentava la pescheria, e un’isola al centro che fungeva da sala da pranzo estiva.
Mentre visitiamo i resti della villa possiamo anche ammirare la bella spiaggia e la vista sulla vicina Sperlonga.
Seppur piccolo, merita una visita anche il Museo Archeologico che è comunque compreso nel biglietto d’ingresso.
Si possono osservare vari reperti originali e alcune ricostruzioni di statue; tra i più notevoli i gruppi scultorei di Scilla e Polifemo tra i più grandi di tutta l’antichità.
Tariffe solo visitia:
-€ 5,00 interi
– € 2,00 ridotti
Orari indicativi di apertura:
– dal giovedì alla domenica: 8:30-19:30
E’ inoltre possibile partecipare ad una Visita Guidata e da QUESTO LINK potete acquistare in anticipo i biglietti
Si conclude così la nostra giornata di visite, rientriamo all’Area che è quasi buio.
– 7° GIORNO: Gaeta – Terracina – Gaeta (73 Km)
Questa è l’ultima giornata in cui avremo l’auto a noleggio e decidiamo pertanto di visitare la cittadina di Terracina.
Parcheggiamo lungo la centrale Via Roma, a pochi passi dal centro storico.
Il parcheggio è a pagamento con parchimetro ma non è adatto ai camper.
Se siete in camper il luogo più vicino è il parcheggio in Via Amerigo Vespucci nei pressi del porto.
Terracina ha origini preistoriche e il suo nome deriva probabilmente da un nome Etrusco ma il suo massimo splendore l’ha avuto in epoca Romana già dal VI secolo a.C.
Il passaggio della Via Appia ne ha accresciuto l’importanza e qui sono stati costruiti il foro Emiliano e vari edifici pubblici e religiosi.
Oggi Terracina si compone della parte alta, che corrisponde al nucleo più antico, ancora ricco di testimonianze romane e di una parte bassa, di più recente costruzione con l’area balneare meta ambita dal turismo estivo.
La parte alta è ovviamente l’oggetto della nostra attenzione.
Raggiunto il centro medievale, il primo colpo d’occhio che abbiamo è sulla Piazza del Municipio, luogo in cui si ergeva il Foro Emiliano.
Qui si possono notare una parte dell’originale Via Appia e la pavimentazione e rimasta pressoché intatta.
Sulla piazza si affacciano il Duomo di San Cesareo, il Palazzo Vescovile, la Torre dei Rosa e Palazzo Venditti e i resti dell’antico anfiteatro romano.
Il Duomo di San Cesareo, o Concattedrale, è stato originariamente realizzato nel 1074 ma successivamente modificato tra il XII e XIII secolo; gli interni a tre navate presentano dei bei pavimenti cromateschi.
Il Palazzo Venditti era un tempo Palazzo Civico, risale al XIII secolo ed è caratterizzato da un arco al di sotto del quale passava la Via Appia.
Il Palazzo Vescovile, seppur di epoca carolingia, è stato ristrutturato nel medioevo.
La Torre Frumentaria, anche chiamata Torre dei Rosa presumibilmente per via della famiglia che la possedeva, risale al XII-XIII secolo.
I resti dell’antico Teatro sono stati rinvenuti a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale mentre più a nord è ancora in parte visibile il Capitolium, sempre di età romana.
Camminando tra le antiche vie acciottolate non è difficile scorgere vecchie porzioni di mura romane e medievali, alcune inglobate con gli edifici e palazzi medievali con le tipiche Case Torri.
Nella parte più alta sorge infine quel che resta del Castello Frangipane, ossia il Maschio principale.
Il castello è stato realizzato in più epoche, inizialmente nel X secolo e successivamente nel XV secolo.
La torre rimanente la troviamo chiusa, probabilmente ospita solo sporadici eventi ma non riusciamo ad avere informazioni certe.
Ultimo edificio di spicco è la Chiesa del Purgatorio, ubicata nei pressi di porta Maggio, all’estremità opposta di dove siamo arrivati.
La chiesa costruita alla fine del 1700 presenta una facciata un po’ particolare con stili barocco – spagnoleggianti.
Spostandosi di qualche km da Terracina, sul Monte Sant’Angelo, nel complesso dei monti Ausoni, sorge infine un altro dei simboli della città, il Tempio di Giove Anxur.
Da qui si può godere di una vista panoramica incredibile, soprattutto nelle giornate limpide.
I tempio è visitabile.
Tariffe orientative:
-€ 7,00 interi
Orari indicativi di apertura:
– tutti i giorni: 9:00-19:00
Si conclude così la nostra visita di Terracina che, se da una parte abbiamo trovato ricca di un patrimonio storico da preservare, dall’altra con dispiacere abbiamo visto parecchia trascuratezza, la speranza che sia dovuto solo al periodo di bassa stagione.
Prima di rientrare all’Area Sosta ci dirigiamo ad Itri per pranzare nuovamente all’Osteria Murat che ci era particolarmente piaciuta la volta precedente e che, anche in questo caso, non ci delude.
Il pomeriggio restituiamo l’auto a noleggio e trascorriamo il resto della giornata nella bella spiaggia di Sant’Agostino.
Visto che l’indomani sarà anche il momento della nostra partenza non possiamo concludere il viaggio lungo la Riviera d’Ulisse senza una cena a base di pesce.
Luciana e Bruno dell’Area Quirino ci consigliano la Trattoria Longato dall’ottimo rapporto qualità prezzo in un ambiente famigliare.
– 8° GIORNO: Gaeta – Montepulciano (309 Km)
Siamo quasi giunti alla conclusione del nostra vacanza nella Riviera d’Ulisse e dobbiamo iniziare il viaggio di rientro.
Scegliamo nuovamente una tappa intermedia in terra toscana e questa volta optiamo per Montepulciano.
Parcheggiamo al Parcheggio 5, riservato ai Camper, in Piazza Pietro Nenni.
Il parcheggio è a pagamento, tariffa a ore o forfait € 10,00 per 24 h.
Se non ci fosse più posto, poco più in basso c’è un parcheggio sterrato gratuito.
Montepulciano è un tipico paese medievale sulle colline toscane.
Posto a 600 mt. sul livello del mare è conosciuto per la produzione del suo vino nobile omonimo.
Come molti altri borghi di questo tipo, il centro storico è formato da una groviglio di vie che risalgono verso la fortezza, ubicata nella parte più alta.
Entriamo nel nucleo più antico superando Porta al Prato e ci ritroviamo sulla via principale Via Gracciano del Corso su cui si affacciano edifici storici e palazzi rinascimentali e un susseguirsi di Enoteche, Ristoranti e negozietti.
Lungo questa arteria, anche chiamata Il Corso, superiamo la Colonna del Marzocco e alcuni palazzi nobiliari come Palazzo Avignonesi e Palazzo Bucelli, prima di raggiungere la piccola Chiesa di Sant’Agostino del 1200 ad una navata.
Quasi di fronte alla chiesa si trova la particolare Torre di Pulcinella sovrastata dalla statua omonima.
La cosa è molto curiosa vista l’origine napoletana di tale maschera.
Continuiamo nella nostra risalita proseguendo su quella che diventa Via Voltaia del Corso e che offre anch’essa pregevoli palazzi e Chiese tra cui Palazzo Cervini, realizzato su volere del Cardinale Cervini diventato poi Papa Marcello II e la Chiesa del Gesù.
Svoltiamo a destra per imboccare Via del Teatro che ci condurrà in Piazza Grande, la principale di Montepulciano.
In questa splendida piazza si affacciano alcuni degli edifici più belli.
Il Palazzo del Comune che ricorda il Palazzo della Signoria di Firenze, il Palazzo del Capitano del Popolo, il Palazzo Grifi con di fronte l’omonimo pozzo, Palazzo Nobili Tarufi e infine il Duomo rimasto incompiuto e realizzato tra la fine del 1500 e i primi trent’anni del 1600.
Nel periodo Natalizio Piazza Grande è occupata dalle baite del tradizionale Mercatino di Natale, così come parte di Via San Donato.
Quest’ultima culmina con la Fortezza Medicea in cui, per l’occasione, è ospitata la Casa di Babbo Natale.
Lungo Via San Donato si trova anche il Museo della Tortura in cui è custodita una collezione privata di oggetti originali, risalenti all’epoca dell’inquisizione.
Con la Fortezza Medicea si conclude anche la visita di Montepulciano, rapida visto il poco tempo a disposizione ma così piacevole da convincerci a ritornare appena si presenterà l’occasione.
Ridiscendendo facciamo qualche acquisto di prodotti tipici toscani tra cui qualche “Schiacciata” che sarà il nostro insolito cenone di fine anno.
Come abbiamo anticipato Montepulciano è conosciuta per la produzione del vino Nobile oltre che per altre prelibatezze gastronomiche.
Con più tempo a disposizione o in alternativa alla visita del borgo è possibile partecipare ad alcune degustazioni:
- il TOUR DELLE CANTINE CON DEGUSTAZIONE consente di scoprire alcune delle principali etichette del luogo
- il TOUR DEL VINO E DEL PECORINO permette di abbinare il pregiato vino ad un altrettanto noto formaggio.
Stanchi per la settimana di viaggio attendiamo l’arrivo del nuovo anno in area sosta senza tornare in centro dove è prevista la festa in piazza.
– 9° GIORNO: Montepulciano – Bernezzo (493 Km)
Il nostro viaggio, che ci ha portato alla scoperta della Riviera d’Ulisse, è giunto al termine, la mattina lasciamo Montepulciano e ci dirigiamo verso casa.
Sono stati otto giorni intensi che ci hanno permesso di vedere luoghi incantevoli che ancora non conoscevamo.
Ognuno è stato in grado di meravigliarci e stupirci positivamente raccontandoci tradizioni e storia, offrendoci paesaggi, profumi e atmosfere uniche.
Un itinerario invernale ovviamente diverso rispetto a quello che si presenterebbe in estate ma che, a nostro avviso, merita di essere fatto proprio in questo periodo per apprezzare alcune sfaccettature che verrebbero diversamente oscurate.
Indirizzi Utili
– Parcheggio Tarlati, Via Guido Tarlati 42 – 52100 AREZZO (GPS 43.472952, 11.883271) A pagamento, tariffa oraria o 24h
– Quirino Area Sosta Camper – Via Flacca Km. 21/700 – 04024 GAETA (LT) (GPS 41.229758, 13.499962) Tel. +39 328 3736209
– Parcheggio 5 per camper – Piazza Pietro Nenni – 53045 MONTEPULCIANO (SI) (GPS 43.095975, 11.787206) A pagamento
– Fiaschetteria Le Chiavi d’Oro, Via de’ Redi – 52100 AREZZO (GPS 43.46388, 11.88115)
– Osteria Murat, Piazza Armando Diaz 6/7 – 04020 ITRI (LT) (GPS 41.290548, 13.531611) Tel. +39 0771 721290
– Antica Trattoria da N’Dino, Via G. Garibaldi 26 – 04022 FONDI (LT) (GPS 41.35795, 13.42694) Tel. +39 0771 511435
– Trattoria Longato, Via S. Agostino – 04024 GAETA (LT) (GPS 41.232278, 13.524230)
– Parcheggio Portuense – Via Cristoforo Colombo 20 – 04023 FORMIA (LT) (GPS 41.254637, 13.605412) A PAGAMENTO (no camper)
– Formia Beach Parking – Via Porto Caposele 23 – 04023 FORMIA (LT) (GPS 41.250196 13.598084) A PAGAMENTO CON PARCHIMETRO, adatto ai camper
– Itri Parcheggio – Corso Vittorio Emanuele II – 04020 ITRI (LT) (GPS 41.290269 13.533358) GRATUITO (non adatto ai camper)
– Parcheggio Vico Uso – Via Campoli – 04020 ITRI (LT) (GPS 41.287862, 13.531661) GRATUITO (adatto ai camper)
– Parcheggio Pubblico – Via Itri – 04029 SPERLONGA (LT) (GPS 41.259595, 13.437886) A PAGAMENTO CON PARCHIMETRO
– Parcheggi Blu – Via Antonio Gramsci – 04022 FONDI (LT) A PAGAMENTO CON PARCHIMETRO
– Parcheggi Blu – Via Roma – 04019 TERRACINA (LT) A PAGAMENTO CON PARCHIMETRO
– Parcheggio dal porto – Via Amerigo Vespucci – 04019 TERRACINA (LT) (GPS 41.284990, 13.254602) A PAGAMENTO IN ALTA STAGIONE
bellissimo
Grazie mille, è sempre un piacere avere riscontri positivi.