Guida alla Visita della Piccola Frazione di Pollenzo che da più antica città Romana del Piemonte si è trasformata in Capitale Mondiale delle Scienze Gastronomiche.
Pollenzo data la sua posizione strategica, strizza l’occhio alle Langhe.
Si trova infatti a meno di 5 Km da Bra e ad altrettanti dall’inizio delle splendide Colline artefici di Vini Pregiati ed inserite tra il Patrimonio Mondiale Unesco.
Tale ubicazione però non sempre è un punto a favore: chi ci passa affianco solitamente prosegue oltre, diretto a località più note, e negli itinerari di Visita delle Langhe viene snobbata e poche volte inserita.
La ragione potrebbe essere spiegata nelle sue ridotte dimensioni, oggi è infatti solo una Frazione di Bra, o dal trovarsi in zona pianeggiante e quindi non particolarmente scenografica alla vista.
Sta di fatto che finalmente anche noi siamo riusciti a visitarla e in questo articolo ve la vogliamo raccontare; siamo certi che cattureremo la vostra curiosità.
Vi anticipiamo sin da subito che il tempo necessario alla visita, come vedremo fra poco, non è molto e pertanto il nostro consiglio è quello di abbinare qualche bella località delle Langhe come Barolo con il Museo del Vino, La Morra considerata la Terrazza delle Langhe, Serralunga d’Alba con il suo particolare Castello oppure ancora il Castello di Grinzane Cavour noto per essere stato di proprietà del Conte di Cavour Camillo Benso.
Cenni storici di Pollenzo
Pollenzo, un tempo chiamata Pollentia, ha origini antichissime tanto da essere considerata la più antica citta Romana del Piemonte.
La sua fondazione è da datarsi nel II secolo a.C. con tutti i crismi dell’Oppidum Romana, ossia una città fortificata.
Qui si trovava un anfiteatro, un teatro, i templi e un acquedotto; la posizione, vicino al Fiume Tanaro l’ha resa un importante nodo strategico, permettendole di raggiungere una notevole influenza per ben due secoli.
Particolarmente apprezzate erano il vasellame e la lana prodotta in questo territorio.
Pollentia è stata anche teatro di una storica battaglia tra Romani e Visigoti, la Battaglia di Pollenzo, con la vittoria dei primi.
Il declino della Romana Pollentia inizia nel V secolo con un contestuale abbandono degli abitanti a favore di nuclei più prosperi come la vicina Bra.
Nei secoli successivi Pollenzo vede un susseguirsi di dominatori: dapprima entra in possesso dell’Abbazia Benedettina di Breme, successivamente assiste alla contesa tra i comuni di Asti e Alba e infine entra sotto il dominio dei Visconti che iniziano la realizzazione di un Castello.
Nel ‘500 l’intero territorio è ceduto ai Savoia che ridonano lustro alla città attraverso il restauro del Castello e la realizzazione dell‘Agenzia Reale Carlalbertina, un’azienda agricola d’avanguardia.
Nel 1999 l’Agenzia Reale passa in mano a Slow Food che dopo un importante restauro la trasforma nella Sede dell’Università di Scienze Gastronomiche, istituto di assoluta fama mondiale che accoglie studenti da ogni parte del globo.
Visitare Pollenzo
Come abbiamo anticipato a inizio articolo visitare Pollenzo non richiede molto tempo in quanto la Frazione ha dimensioni ridotte.
Non rimane quasi più nulla di quello che era l‘Anfiteatro, oggi inglobato tra cascine private.
Dal parcheggio principale sito in Piazza Edoardo Mosca ci immettiamo in Via Amedeo di Savoia, percorrendola fino alla Piazza Vittorio Emanuele II, il fulcro della nostra visita.
Qui la prospettiva cambia totalmente e ci ritrova catapultati in un’atmosfera d’altri tempi dove il rosso del mattone è il protagonista indiscusso.
Tutte le strutture principali, in stile neogotico si affacciano sulla Piazza, come se dovessero proteggersi da ciò che si estende all’esterno.
CHIESA DI SAN VITTORE MARTIRE
Posta alla nostra sinistra, l’antica Pieve di San Vittore è una delle prime strutture che spicca quando raggiungiamo la Piazza.
Risale al V secolo ma viene totalmente demolita nel 1846 a seguito della trasformazione del borgo voluta da Carlo Alberto di Savoia.
E’ realizzata in mattoni rossi in stile neogotico e presenta una pianta a tre navate con volte a crociera.
Sulla facciata frontale si trova il portale e sopra di esso una loggia con archi trilobati; a completare il tutto una serie di statue che spiccano tra le guglie e le altre decorazioni.
A sinistra e sulla parte posteriore della chiesa si innalza il Campanile a base quadrata.
Gli interni sono anch’essi scenografici come l’esterno.
Le volte sono a crociera con copertura in coppo piemontese mentre i pavimenti del presbiterio sono originali in marmo e quelli delle navate di inizio ‘900.
I banchi e i confessionali sono di ebano intarsiato mentre tra i dipinti si trova la rappresentazione del martirio di San Vittore, opera di Bellosio.
Il coro ligneo che si può ammirare proviene dall’Abbazia di Staffarda su volere del Re Carlo Alberto.
Di quest’abbazia vi abbiamo parlato nell’articolo Visitare l’Abbazia di Staffarda.
CASTELLO DI POLLENZO
Di fronte a noi ecco far capolino la sagoma del Castello di Pollenzo, residenza Sabauda inserita tra i Siti Patrimonio Unesco.
La sua realizzazione risale alla fine del 1300 quando Pollenzo entra a far parte dei possedimenti dei Visconti.
Antonio Porro ne ordina la costruzione che è affidata all’ingegnere Andrea da Modena.
Verso il 1500 subentrano i Marchesi di Romagnano, una delle principali famiglie feudali piemontesi dell’epoca, che ne trasformano sostanzialmente l’aspetto, facendo diventare l’edificio una dimora feudale.
Questa non sarà l’ultima modifica: con l’epoca Carlo Albertina, infatti, l’intera Pollenzo viene di fatto rimaneggiata seguendo un progetto neogotico con alcune sfaccettature classicheggianti che coinvolge il Castello e tutto il Borgo.
Dell’esterno del castello rimane intatto praticamente solo il Donjon, di 46 metri, mentre il resto e gli interni subiscono una importante modifica acquistando un aspetto decisamente più sfarzoso.
I lavori sono seguiti da numerosi architetti di spicco per l’epoca come l’Architetto Pelagio Palagi, che si occupa prevalentemente del castello.
Con la caduta della Monarchia, molte delle Residenze Sabaude, così come questa, sono state oggetto di contese giudiziarie ma di fatto sono rimaste a privati.
Il Castello di Pollenzo è stato proprietà dei discendenti di Casa Savoia prima di essere venduto, nel 1972, ad una famiglia di industriali, restando pertanto privato e attualmente non aperto al pubblico.
AGENZIA DI POLLENZO
L’Agenzia Carlalbertina è una struttura, anch’essa inserita come complesso nel Patrimonio Unesco, nata nella prima metà del 1800 su volere di Re Carlo Alberto.
Questa doveva essere un’innovativa azienda agricola in grado di inglobare e migliorare l’attività agricola e vinicola della zona.
Il progetto comprendeva tra gli altri la bonifica del territorio e la realizzazione di nuove cascine.
La struttura si presenta con il classico stile della corte medievale a cui, come per il castello, hanno lavorato alla realizzazione importanti architetti e progettisti.
Alla fine del 1900 il Presidio Slow Food ha deciso di restaurare e trasformare l’agenzia in un centro dedicato all’enogastronomia e dal 2004 è diventata Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, unica al Mondo rivolta interamente al cibo.
Il ruolo di primissimo piano raggiunto dall’Università fa si che ogni anno annoveri studenti provenienti da ogni parte del globo.
la fama dell’università porta con sè anche la non economicità delle tasse da pagare per potervi accedere.
studiare in questo ateneo è davvero per pochi eletti.
L’Agenzia Reale, oltre ad ospitare l’Università di Scienze Gastronomiche accoglie il Ristorante e Albergo dell’Agenzia e la Banca del Vino.
L’Albergo non poteva che essere di un certo livello e in questo caso ci troviamo davanti ad un quattro stelle con centro fitness e piscina estiva, il cui nome delle camere ricorda ciascuno uno tra i pregiati vini che si producono nel territorio delle Langhe.
La Banca del Vino nasce sempre da un progetto di Slow Food con l’intenzione di realizzare una memoria del vino pregiato italiano attraverso il deposito di alcuni dei migliori vini che resteranno a memoria degli anni futuri.
La Banca del Vino è aperta al pubblico con i seguenti orari indicativi:
– dal lunedì al sabato 10:00-19:00
è consigliabile verificare le chiusure durante le festività sul sito Ufficiale: https://www.agenziadipollenzo.com/
SITO ARCHEOLOGICO
Non sono rimaste molte tracce della Pollentia Romana tant’è che lo stesso Anfiteatro è stato inglobato da quello che è oggi il Borgo del Colosseo, con cascine nate sui resti della cavea.
I maggiori reperti trovati sono ora ospitati nel Museo di Bra mentre nei sotterranei della Banca del Vino si trova un monumento funerario datato tra il I e il II secolo d.C.
Nel Parco dell’Agenzia sono infine state trovate tracce di insediamenti tardo-antichi e medievali che possono essere osservati direttamente durante una passeggiata.
Visitare Pollenzo: Dove Parcheggiare e Sostare in camper
Se decidete di Visitare Pollenzo dovete sapere che è presente un ampio parcheggio a circa 300 mt dai siti di interesse di cui vi abbiamo parlato, in cui si può sostare anche con il camper.
Il Parcheggio è su asfalto e non ha servizi per C/S ma è perfetto per qualche ora, il tempo necessario alla visita.
Parcheggio Pollenzo – Piazzale Edoardo Mosca – 12042 Pollenzo (GPS 44.684691, 7.892986)
Visitare Pollenzo: Cosa Vedere nei Dintorni
Pollenzo si trova in una posizione ideale per visitare molte località dei dintorni che distano pochi chilometri e consentono pertanto di completare una potenziale giornata.
Come abbiamo già precisato, infatti, la Frazione è piccola e richiede poco tempo per andare alla sua scoperta.
Se volete puntare a qualche cittadina allora Bra si trova a meno di 5 Km. mentre Alba a 13 Km.
Preferite un escursione in qualche Borgo o Castello delle Langhe?
Roddi si trova a meno di 8 Km., Grinzane Cavour con il suo castello a 12 Km., La Morra a 9 Km., Barolo con il Castello e il Museo del Vino a 15 Km e infine Serralunga d’Alba e Castello a 23 Km.
Oltre a queste località ce ne sono molte altre, noi abbiamo preferito indicare quelle che conosciamo meglio e reputiamo maggiormente degne di nota.