Alsazia in Camper in estate: paesi da fiaba e testimonianze belliche

Alsazia in Camper: itinerario di visita tra gli idilliaci paesi della Route des Vins e le meno note testimonianze belliche testimoni di un passato non così lontano. Vacanza multitematica con un ritmo slow visitando villaggi e siti storici.



L’Alsazia in camper sarà la nostra vacanza estiva, a ritmo slow ma con la visita di diversi luoghi.
Abbiamo studiato un percorso che ci permette di non doverci spostare con il camper ogni giorno, unendo relax alla scoperta di vari luoghi. 
Questa regione, con i suoi paesini e città, circoscritti in un’area moderatamente ristretta, è infatti il luogo perfetto.

L’itinerario verterà sia sui classici siti da cartolina che su testimonianze belliche del periodo tra le due Guerre Mondiali. 

Come abbiamo costruito il nostro programma?

L’attenta ricerca e documentazione su internet e le immancabili guide Lonely Planet e Routard, che non mancano mai a casa nostra, sono state indispensabili.

Se anche voi volete pianificare un viaggio in Alsazia che non sia il classico tour che si legge in giro, allora non vi resta che proseguire nella lettura di questo articolo.

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LUOGHI VISITATI: Aosta, Lago di Gruyere, Mulhouse, Ecomusée d’Alsace, Bergheim, Ribeauvillé, Hunawihr, Kaysersberg, Kintzheim, Riquewihr, Chateau de Haut Koenigsbourg, Colmar, Eguisheim, Turckheim, Fort de Mutzig, Struthof-Natzwiler, Obernai, Strasburgo, Musée de l’Abri Hatten, Ouvrage du Four-a-chaux, Oberbronn, Fort de Schoenenbourg, Berna   

L’unico campeggio che prenotiamo in anticipo è quello di Mulhouse che rappresenterà la nostra prima tappa in territorio Alsaziano.

– 1° GIORNO: Bernezzo – Aosta – Lago di Gruyere/SVIZZERA  (394 Km)

Itinerario 1 Giorno

Il percorso da noi scelto per arrivare in Alsazia in camper è quello che attraversa la Svizzera passando dal Passo del Gran San Bernardo, valico di confine tra il territorio elvetico e la Valle d’Aosta che noi raggiungeremo tramite l’Autostrada A33 e quindi A5.

La domenica mattina del 4 Agosto, dopo essere passati in pesa, inizia la nostra vacanza.

Una delle preoccupazioni di quasi tutti i camperisti è infatti quella di mantenere il camper nel peso previsto dalla legge (spesso superato a causa di mezzi creati già al limite o dal carico che viene effettuato per la vacanza) pena il pagamento di multe e talvolta denuncia penale.

La Svizzera è notoriamente una di quelle Nazioni più restrittive in merito e pertanto preferiamo partire tranquilli, consci di rientrare nei limiti.

AOSTA

Ci fermiamo per il pranzo nella città di Aosta che già conosciamo per averla visitata in altre circostanze.

L’ottimo parcheggio della Telecabina Aosta-Pila, in prossimità della Stazione Ferroviaria, è perfetto per una sosta di qualche ora, grazie alla sua vicinanza con il centro (5 minuti di cammino). 

Piazza Emile Chanoux
Aosta – Piazza Emile Chanoux

Una passeggiata nel nucleo storico del Capoluogo Valdostano non può mancare.

Percorriamo l’animata via centrale che longitudinalmente collega Piazza Arco di Augusto, dove è dislocato l’omonimo Arco del 25 a.C., a Piazza della Repubblica.
Da qui si raggiungono i resti romani della Porta Praetoria e del Parco Archeologico del Teatro Romano, Piazza Chanoux dove sorge il Municipio ed il Complesso Medievale di Sant’Orso. 

Porta Praetoria
Aosta – Porta Praetoria

Una più dettagliata descrizione della città la trovate nel nostro articolo: Aosta cosa vedere in un giorno.

Nel pomeriggio riprendiamo il viaggio direzione Passo del Gran San Bernardo dove abbiamo intenzione di trascorrere la notte. 

Il Colle collega il comune di Saint-Remy in Valle d’Aosta con Bourg San Pierre in Svizzera raggiungendo i 2473 m. dopo gli ultimi 15 tornanti che si intraprendono lasciato il bivio che conduce al traforo. 

Il Passo è comunque fattibile anche per un mezzo di 7,50 m. come il nostro e regala dei panorami così incantevoli da togliere il fiato.

In ogni caso potete consultare tutte le opportunità di valico dall’Italia verso l’Europa, nel nostro articolo Valichi e Trafori.

Vista panoramica del Passo del Gran San Bernardo

Raggiunta la vetta, dobbiamo purtroppo constatare che, complice la splendida giornata,  tutta l’area parcheggio che costeggia  il laghetto e l’ospizio (dove vengono allevati i cani San Bernardo fin dal XVI secolo) è stracolma e non troviamo un minimo spiazzo in cui sostare.

Il repentino cambio di programma ci obbliga a proseguire e cercare un’alternativa per la notte in territorio elvetico.
Superiamo la dogana al momento deserta e ridiscendiamo il passo. 

Un primo campeggio individuato sul Lago Lemano, nei pressi di Veveyè al completo e ci dirigiamo così in un’area sul Lago di Gruyere in cui è consentita la sosta camper anche per la notte.

L’area è un semplice parcheggio, direttamente sul lago e senza servizi, dove sono già presenti altri camper, ma vista l’ora e la stanchezza ci accontentiamo. 

Uno dei tanti laghi in Svizzera: Lago di Gruyere
Lago di Gruyere

– 2° GIORNO: Lago di Gruyere – Mulhouse  (189 Km)

Itinerario 2 Giorno

In Svizzera, essendoci procurati la Vignetta Autostradale presso l’ufficio ACI della nostra città (maggiori informazioni sulle vignette e autostrade in questo articolo: Bollini e vignette per l’Estero), percorriamo le Autostrade A12, A1 e A3.

Troviamo poco traffico e in tarda mattinata raggiungiamo il Camping de l’Ill di Mulhouse, già prenotato, dove pernotteremo due notti. 

Il Campeggio ha personale cordiale e offre piazzole in erba molto ampie, servizi puliti, una piscina e giochi bimbi.
E’ inoltre comodo al centro grazie alla presenza sia di una pista ciclabile, che costeggia il fiume, che della fermata del tram. 

Campeggio de l'ill di Mulhouse
Campeggio – Mulhouse

Dopo pranzo prendiamo le bici e seguendo la pista ciclabile in una decina di minuti raggiungiamo il centro.

Mulhouse, a lungo contesa dalla vicina Germania, si trova nel sud dell’Alsazia nel Dipartimento dell’Alto Reno ed il suo nome significa “casa del mulino“.
Spesso snobbata dalle guide turistiche è in realtà una cittadina vivace con un bel centro storico che merita una visita.

Partiamo da Place de la Reunion dove è dislocata una fontana con la statua di un alabardiere, simbolo di Guardia.
Qui si affacciano importanti edifici quali il Municipio, il Tempio di Saint-Etienne, la Pharmacie au Lys, la Maison Mieg e le belle dimore dai colori vivaci. 

Piazza della Reunion salotto di Muhouse
Mulhouse

Il Municipio, in stile rinascimentale, risale al XVI secolo ed è caratterizzato da una doppia scala e da splendidi affreschi.
Al suo interno è ospitato il Museo Storico di Mulhouse che propone una collezione di mobili, gioielli, costumi dal paleolitico ai giorni nostri.

Facciata del municipio di Mulhouse
Municipio – Mulhouse

Il Tempio di Saint-Etienne, in stile neogotico, è anche chiamato “la Cattedrale di Mulhouse“.
E’ il tempio protestante più alto di Francia; costruito su una precedente chiesa cattolica del XII secolo, presenta magnifiche vetrate.

La Pharmacie au Lys è un importante edificio medievale che dal 1649 ospita una farmacia mentre la Maison Miegcaratterizzata da splendidi trompe l’oeil e da una torretta, risale al XVI secolo ed ebbe sempre illustri proprietari.

Proseguiamo la nostra passeggiata lungo le vie attorno alla piazza con bei palazzi storici ed edifici dai muri dipinti, altra tradizione di questa città fin dal XVI secolo.

Da segnalare la presenza di tre torri, che sono ciò che resta della cinta muraria presente in epoca medievale: le Torri Nessel e du Diable si trovano a sud ovest della città vecchia, la Tour Bollwerk nella parte opposta.

Sempre nel nucleo storico è possibile visitare uno dei tanti musei di Mulhouse: il Museo delle Belle Arti.

Place de la Reunion
Mulhouse – Place de la Reunion

Sono proprio i Musei il fiore all’occhiello della città, alcuni di assoluta rilevanza Europea, tanto da averle valso il nome di “Città dei Musei“.

La Cité de l’Automobile è il Museo che presenta la più grande collezione di automobili al mondo: la collezione Schlumpf con più di 400 autovetture su una superficie di 25.000 mq.

La Cité du Train, che visiteremo l’indomani, è il Museo Ferroviario più grande d’Europa.

Electropolis, vicino alla Cité du Train, è il Museo dell’Elettricità più grande d’Europa e racconta la storia dell’energia elettrica fino ai giorni nostri.  

Il Musée de l’Impression sur etoffes racconta la storia della stampa su tessuto, attirando ogni anno artisti e progettisti.

Da segnalare infine il Kunsthalle Mulhouse, l’Ecomusée Textile-Parc Wesserling e, poco distante da Mulhouse, il Musée du Papier Paint che racconta la storia della carta da parati.

Se si avesse ancora tempo non bisogna dimenticare il Parco Zoologico e botanico che ospita più di 1200 animali.

Terminata la nostra esplorazione del centro, rientriamo in campeggio per un tuffo in piscina prima di cena.

– 3° GIORNO: Mulhouse e Museo Ferroviario

Trascorreremo l’intera giornata a Mulhouse dedicando la mattina alla Cité du Train.

Presso la Reception del Campeggio acquistiamo il Mulhouse City Pass.

Il Mulhouse City Pass è una tessera attraverso la quale è possibile accedere gratuitamente ad un’attrazione tra quelle elencate, usufruire dell’ingresso ridotto ad altre, viaggiare gratis per tre giorni su tutti i mezzi pubblici e beneficiare di sconti, aperitivi ed una visita guidata  (maggiori informazioni su questo Pass al fondo del diario di viaggio)

Vicino al Complesso sportivo, in prossimità del campeggio, si trova la fermata del tram.
Qui una fitta ed efficiente rete di trasporto consente di raggiungere vari punti della città tra cui la Cité du Train. 

Muniti del nostro City Pass, viaggiamo gratuitamente sul Tram e accediamo al Museo dei Treni.

Tariffa Cité du Train (aggiornamento anno 2024);
– € 15,00 adulti,
– € 11,00 bambini 4-17

Raggiungiamo la nostra destinazione poco prima dell’apertura.

Ingresso al Museo Ferroviario di Mulhouse

La Cité du Train è, come già accennato, il Museo Ferroviario più grande d’Europa e tra i primi 10 al mondo; con una superficie di 60.000 mq. raccoglie il patrimonio storico della SNCF (Ferrovie Nazionali Francesi) con un percorso che va dal 1827 ai giorni nostri.

La visita ha inizio accedendo dapprima ad un’area spettacolo  tematizzata, dove si farà un salto nel passato osservando 27 pezzi da collezione, interamente immersi in una scenografia d’epoca a dir poco sensazionale.

Una locomotiva esposta al Museo Ferroviario di Mulhouse
Interni di una carrozza letto esposta al Museo di Mulhouse

Il secondo padiglione espositivo racconta l’evoluzione ferroviaria fino ai giorni nostri, completando l’area precedente con altri 64 elementi dalla prima locomotiva a vapore del 1844 al TGV del 2013.

Locomotiva al Museo Ferroviario di Mulhouse

Il terzo spazio si compone di 16.000 mq. esterni con esposizioni temporanee e permanenti ed alcune animazioni ferroviarie ludiche. 

Tra le attività troviamo Le P’tit Train, un piccolo trenino; Locomotive 232 U 1 Hudson per comprendere il funzionamento della locomotiva; Sala dei Modellini; Le Mini Express d’Alsace.

Una delle attrazioni esterne del Museo Ferroviario di Mulhouse

Concludiamo la nostra visita al museo, che ci ha impegnato tutta la mattina e che raccomandiamo in quanto uno tra i migliori incontrati.
Con il tram ci dirigiamo in centro città, alla quale dedicheremo parte del pomeriggio e dove mangeremo un kebab.

Terminiamo la giornata rilassandoci in camper mentre il tempo sta visibilmente peggiorando.

– 4° GIORNO: Mulhouse – Ecomusée d’Alsace – Riquewihr  (60 Km)

Itinerario 4 Giorno

Lasciata Mulhouse proseguiamo il nostro tour dell’Alsazia in camper.
Ci dirigiamo verso la prima tappa di giornata, l’Ecomuseo d’Alsazia di Ungersheim distante poco più di 15 Km. (segnaliamo che, a fianco di questo sito, sorge il Parc du Petit Prince, dedicato all’omonimo libro di Saint-Exupery e primo parco tematico aereo al Mondo).

ECOMUSEO D’ALSAZIA

Arriviamo in loco poco prima dell’apertura e troviamo un ampio parcheggio anche per camper (sosta notturna consentita).

Tariffa Ecomuseo (aggiornamento anno 2024):
– € 16,50 adulti – € 15,50 online
– € 11,00 bambini 4-17 – € 10,00 online
Possibile tariffa ridotta per chi ha il Mulhouse City Pass come noi.
Potete acquistare i biglietti e verificare orari aggiornati sul sito ufficiale: https://www.ecomusee.alsace/

Visitare l'Ecomuseo d'Alsazia
Ecomuseo d’Alsazia

L’Ecomusée d’Alsace, uno dei più grandi Ecomusei d’Europa, ospita in un parco 75 edifici dell’inizio del XX secolo, smontati dai loro villaggi d’origine e rimontati seguendo i metodi tradizionali, allo scopo di preservare e trasmettere il patrimonio regionale.

Preparatevi a rivivere l’ambiente di un intero villaggio alsaziano d’altri tempi: fattorie, botteghe artigiane con fabbri, bottai, falegnami, ceramisti pronti a mostrare i loro mestieri.

Gli interni del negozio all'Ecomuseo d'Alsazia
Una delle abitazioni dell'Ecomuseo d'Alsazia

In questo luogo idilliaco non potevano certo mancare la scuola, il mulino, il forte e numerosi orti.

Aula dell'epoca all'Ecomuseo d'Alsazia
Torretta fortificata all'Ecomuseo d'Alsazia

Da non dimenticare le animazioni quotidiane di artigiani all’opera, le visite in calesse ed in barca e le varie dimostrazioni.
Purtroppo, causa maltempo, in questa giornata sono più che dimezzate.

La situazione meteorologica peggiora iniziando a piovere copiosamente ed obbligandoci a rientrare in camper con largo anticipo. 

Da quanto visto riteniamo che un’intera giornata non sia affatto sprecata per questo luogo.

Sotto il temporale ripartiamo e, dopo una breve sosta per il pieno di gasolio ed un po’ di spesa, raggiungiamo il Camping de l’Ill di Colmar.
Lo troviamo però al completo e dovendoci fermare tre notti scegliamo di invertire il nostro programma passando alla tappa successiva: il Camping Riquewihr

Bello il Campeggio, in splendida posizione offre ampie piazzole ed un blocco servizi pulito e recente.

Il bel campeggio di Riquewihr
Campeggio di Riquewihr

La pioggia termina soltanto in serata e noi ne approfittiamo per concederci un po’ di relax.

– 5° GIORNO: Riquewihr – Bergheim – Ribeauvillé – Hunawihr – Riquewihr  (16 Km)

Itineario 5 Giorno

Ci svegliamo con una splendida giornata, l’ideale per il nostro giro in bici previsto lungo una porzione della Route des Vins.

La Route des Vins d’Alsace è una delle Strade dei Vini più antiche di Francia nonché tra le più pittoresche con i suoi castelli e paesi degni di un libro di fiabe;  si estende per circa 170 Km da Thanna sud, fino a Marlenheima nord di Strasburgo, attraversando 70 villaggi viticoli, molti dei quali inseriti nel circuito dei Più bei Villaggi di Francia.

Uno dei panorami della Route des Vins d'Alsace

Numerose le piste ciclabili presenti in questa zona che consentono di raggiungere la maggior parte delle località.

Pedalare lungo queste stradine è un’esperienza irripetibile: un susseguirsi quasi ininterrotto di viti rendono il panorama armonioso.
Qua e là spuntano tra il verde piccoli paesini che sembrano voler dominare ciò che li circonda.
Alziamo gli occhi al cielo ed osserviamo tra i campi, non dobbiamo attendere molto ed ecco far capolino le splendide cicogne, simbolo indiscusso della regione.

Molti tratti di queste vie ciclabili sono perlopiù pianeggianti e pertanto a misura di famiglie con bimbi al seguito. 

Le numerose cicogne presenti in Alsazia

BERGHEIM

Raggiungiamo Bergheim dopo circa una mezz’ora di pedalata tra splendidi paesaggi.

Questa cittadina medievale, ancora ai margini del turismo di massa, è racchiusa da un cinta muraria del XIV secolo e presenta tutte le tipicità alsaziane come case a graticcio multicolore e gerani che traboccano da finestre e balconi.

Di pianta quasi rettangolare, Bergheim ha subito l’occupazione romana per poi diventare proprietà dei Duchi di Lorena.
Rientra infine tra i possedimenti della famiglia Ribeaupierre che, dopo una parentesi agli Asburgo, ne riprende il controllo.

Scorcio della bella cittadina di Bergheim

Il centro è attraversato longitudinalmente dalla Grand Rue, che a sua volta si intreccia con numerose strade acciottolate.
Presenta una piazza con la fontana del 1721, la Chiesa de Notre Dame de l’Assomption e all’estremità occidentale la Porte Haute, unica porta cittadina rimasta intatta.

Le case dei viticoltori sono presenti tra le mura cittadine ed alcune di esse sono datate tra il XV e il XVII secolo.

Da segnalare infine la Rue de Remparts che consente una passeggiata tra i bastioni. 

Colori sulle facciate delle case di Bergheim

Questo primo assaggio di paesi Alsaziani è un’ottima presentazione di quello che vedremo.

Riprendiamo le bici e ci dirigiamo verso la seconda meta della giornata.

RIBEAUVILLE’

Ribeuvillé, a metà strada tra Bergheim e Riquewihr, è un altro di quei paesi che sembra essere uscito direttamente da un libro per bambini, con i suoi incantevoli edifici a graticcio, le chiese medievali, i nidi delle cicogne sui tetti e la scenografica vista sui tre castelli.

Visitare Ribeauvillé
Ribeauvillé

Sono proprio i castelli che, come attenti guardiani, controllano la zona sottostante e restano visibili da chilometri di distanza.

Raggiungibili anche a piedi attraverso un percorso tra le vigne, incontriamo per primo Saint-Ulrich.
Dimora della famiglia di Ribeaupierre è il più imponente, antico e meglio conservato.
Risale al XI secolo ed è arroccato su una collina di 500 m., protagonista di un devastante incendio nel XVII secolo conserva ancora il torrione e alcune sale.

Il secondo castello è Girsberg, costruito nel XIII secolo, con finalità difensive che conserva ancora il torrione in pietra.

L’ultimo, quello di Haut Ribeaupierre, che sorge a 600 m. e viene realizzato nel XII secolo come baluardo difensivo a quello di Saint-Ulrich.
Ha avuto un ruolo importante durante la Guerra dei Cent’anni e conserva ancora un torrione.

I tre castelli di Ribeauvillé
I tre castelli

Il cuore pulsante del centro di Ribeauvillé è la Grand Rue su cui si affacciano splendide dimore rinascimentali, si incontrano chiese medievali, fontane e piazzette.

Iniziamo la nostra passeggiata dalla Maison d’Octroi, un tempo dogana e oggi Ufficio del Turismo, vicino alla quale sorge la Fontana del Vignaiolo, simbolo dell’arte vinicola della città.

Uno degli edifici più noti è la Pfifferhus (Casa dei Pifferai) che risale al 1663.
Sulla sua facciata l’iscrizione “Ave Maria Gratia Plena” fa riferimento al pellegrinaggio al Santuario di Dusembach.

Numerose sono le leggende che si tramandano, legate a pifferai e menestrelli, e che rivivono ancora oggi nella tradizionale Festa dei Menestrelli, che si tiene nel primo weekend di settembre. 

Ribeauvillé è considerata la città dei menestrelli

Altro simbolo della città è la Tour des Bouchers (Torre dei Macellai) il cui nome deriva dall’attività di macellai svolta lì vicino.
Costruita in due momenti differenti fino a raggiungere i 29 m. era parte delle mura cittadine fungendo da campanile, torre di avvistamento e prigione.
Nella parte superiore è presente lo stemma dei signori di Ribeaupierre.

La Tour des Bouchers uno dei simboli di Ribeauvillé

Vicino alla Torre si trova la Piazza del Municipio con l’omonimo  Hotel de Ville in stile classico datato 1773, una fontana iscritta nell’elenco degli edifici storici e la Chiesa del Convento degli Agostiniani del XIII secolo, con portale e navata gotica

Tra gli altri edifici di culto: la Cappella di Santa Caterina usata come luogo di sepoltura dei padroni di queste terre ed oggi adibita a sede di mostre temporanee e la Chiesa di San Gregorio del XIII secolo in stile gotico.

Durante la nostra visita non possiamo dimenticare di segnalare la graziosa Place de la Sinne, circondata da belle case e con una fontana.
La statua della fontana personifica la città di Ribeauvillé, e Place de la Republique con una fontana a forma di leone e un piccolo canale che corre lungo la strada. 

E’ sufficiente passeggiare con lo sguardo rivolto verso l’alto per scorgere dimore storiche dalle deliziose facciate e pittoreschi nidi di cicogne. 

Scorcio del centro storico di Ribeauvillé

Giunta l’ora di pranzo ci concediamo il primo pranzo Alsaziano presso l’ottimo Restaurant au Cerf.
Assaggeremo uno dei piatti più tipici: “la Choucroute” a base di carne di maiale e crauti, forse un po’ eccessivo per i nostri gusti. 

Terminato il pasto ridiscendiamo la Grand Rue fino a Place du General de Gaulle da cui parte Le Petit Train

Il trenino turistico dispone di un’audioguida e ci porta fino alla cittadina di Hunawihr, attraversando gli splendidi vigneti che circondano la zona. 

Tariffe (aggiornamento anno 2024):
– € 8,00 adulti,
– € 6,00 bambini 6-14 anni

I vigneti e le colline attorno a Ribeauvillé

HUNAWIHR

Hunawihr è un piccolo villaggio di poco più di 600 abitanti che rientra nel circuito dei Plus Beaux Villages de France, grazie alla sua posizione immersa tra le vigne, le colorate case a graticcio, una chiesa molto particolare e le numerose cicogne.

Il paese è stato fondato da Hunon che, con la moglie Hune nel VII, la fa diventare loro dimora di campagna.
E’ stata proprio la moglie, canonizzata successivamente come patrona delle lavandaie, a dare il nome al luogo.

La principale attrazione è la Chiesa fortificata di St. Jaques le Majeur ma non si deve dimenticare le Jardin des Papillons (casa delle farfalle) ed il Centre de reintroduction de Cicognes dove questo animale è protetto.

La bella chiesa fortificata di Hunawihr
Chiesa di Hunawihr

Concluso il giro in trenino riprendiamo le nostre bici per rientrare in campeggio dove trascorriamo il resto della giornata in completo relax. 

– 6° GIORNO: Riquewihr – Kaysersberg – Riquewihr  (13 Km)

Itinerario 6 Giorno

Anche la giornata di oggi sarà dedicata all’esplorazione dei paesi circostanti, a bordo delle nostre bici elettriche.

Il meteo è nuovamente dalla nostra parte e dopo colazione partiamo alla volta del primo villaggio: Kaysersberg.  

Uno dei paesi più belli d'Alsazia è Kaysersberg

KAYSERSBERG

Kaysersberg ha tutte le carte in regola per contendere a Riquewihr e Ribeauvillé il titolo di miglior paesino dell’Alsazia, tant’è che nel 2017 è stato eletto “Villaggio Preferito dai Francesi”. 

Immaginatevi un affascinante paese medievale incastonato come una gemma preziosa tra armoniosi vigneti, strade pittoresche che si intersecano tra loro, fiori ovunque, un fiumiciattolo che vi scorre accanto, e lo attraversa passando sotto un ponte fortificato, ed avrete un’idea di cosa vi riserva questo luogo incantato. 

Kaysersberg significa “collina dell’Imperatore”, nome che gli fu dato da Federico II di Svevia dopo che lo acquistò nel XIII secolo; non vi è modo migliore di visitare il villaggio se non quello di passeggiare tra le sue viuzze lasciandosi trasportare in un passato di dame e cavalieri.  

La via principale di Kaysersberg
Le case a graticcio di Kaysersberg

La Chiesa di Sainte Croix fu eretta tra il 1230 e il 1500, presenta un campanile con 5 campane e il timpano del portale in stile romanico.

Il Ponte Fortificato in pietra venne eretto agli inizi del 1500, sostituendone uno precedente in legno, per collegare la città vecchia alla città alta. 

Il ponte si erge sul fiume Weiss offrendo paesaggi da cartolina per chi si affaccia da questo luogo.

Ad avvolgere Kaysersberg come in un abbraccio, i vitigni di tocai, importato dall’Ungheria, in grado di produrre un ottimo Pinot Grigio. 

Poco prima di pranzo riprendiamo le bici per dirigerci a Riquewihr il prossimo paese in programma, pienamente soddisfatti della visita di questo luogo che resterà tra i nostri preferiti dell’intera vacanza.

Lungo la strada attraversiamo il piccolo villaggio di Kintzheim che con le sue mura, le torri rimaste intatte e per nulla affollato dai turisti, si rivela in tutto il suo splendore.

Il villaggio di Kintzheim

RIQUEWIHR

Riquewihr è un altro di quei paesi che si contende il titolo di più bello d’Alsazia ed il numero di turisti, che lo visita ogni anno, gli da ampiamente ragione.

Annoverato nel circuito dei “Plus Beaux Villages de France” ha ispirato per la sua magia i disegni del cartone animato “La Bella e la Bestia” di Walt Disney nonché il lungometraggio animato di Hayao Miyazaki “Il Castello Errante di Howl“. 

Quando raggiungerete questo piccolo di villaggio di poco più di 1200 anime, non potrete che innamorarvene e convincervi di essere entrati in una fiaba.

Il nome deriva da un proprietario terriero soprannominato “Richo” che nel VIII secolo gestiva un vitigno su questo sito.
Per anni rimane sotto il dominio dei Wurtemberg mentre durante la Guerra dei Trent’anni soffre terribilmente per carestia, epidemie, razzie ma riesce a conservare tutto il suo patrimonio, ancora visibile ai giorni nostri. 

Scorcio del pittoresco villaggio di Riquewihr

La cittadina fortificata da doppia cinta muraria è circondata da vigne e quando si oltrepassa una delle sue porte d’ingresso ci si trova davanti un dedalo di viuzze, splendide case dai colori vivaci erette tra il XV e XVII secolo, insegne in ferro battuto, fontane e antichi pozzi.

Numerose le dimore inserite nei monumenti storici o comunque degne di nota per la loro particolarità: la Maison du Cloutier, Maison “Le Gratte Ciel” o Jung-Selig, Maison Zimmer, Maison Conrad Ortlieb

Tipiche insegne in ferro battutto a Riquewihr

La via principale che attraversa tutto il centro storico è Rue General de Gaulle.
Nelle ore centrali è un brulicare di turisti che estasiati si osservano attorno dove tutto sembra una cartolina.

Una delle vie del centro di Riquewihr

Anche le stradine laterali sono una sorpresa, riservando ulteriori scorci inaspettati che completano il quadro, tra  antiche corti e balconi traboccanti di fiori.

Come non parlare infine del simbolo di Riquewihr: il Dolder, una torre di guardia medievale in pietra, alta 25 m. ed eretta nel 1291.
In passato fungeva anche da porta di ingresso e da torre campanaria.

Oggi ospita il Museo di Storia Locale e conserva la particolarità di avere due facce: da fuori si presenta come un’imponente struttura difensiva mentre se si proviene da centro paese appare come un’abitazione con fiori e decorazioni in legno.

Facciata interna del Dolder di Riquewihr

Poco oltre il Dolder, troviamo la Porta Alta del XIII, XIV secolo costruita per rafforzare le difese militari e la Tour de Voleurs (Torre dei Ladri) sempre del XIII secolo.
Oggi quest’ultima è museo in cui si possono visitare la Camera delle Torture e la stanza degli interrogatori. 

Arrivando in paese all’ora di pranzo non potevamo che raggiungere da subito una delle tipiche Win Stub (birrerie/osterie) e dedicarci successivamente alla visita del centro.

La nostra scelta è ricaduta sul Le Tir Bouchon  dove assaggeremo per la prima volta la tradizionale Flammekueche o Tarte Flambée (sorta di pizza molto sottile ricoperta da panna acida, formaggio bianco, cipolle e pancetta), così buona da accompagnarci per il resto del nostro soggiorno Alsaziano.

Anche qui a Riquewihr è presente le Petit Train e noi non possiamo farci mancare un giro turistico.

Tariffe (aggiornamento anno 2024);
– € 8,00 adulti,
– € 65,00 bambini 6-14 anni

Il percorso prevede, oltre al passaggio in paese, la visita dei vigneti circostanti che ci regalano, tra l’altro, una splendida visuale dall’alto della cittadina.

Vista panoramica di Riquewihr dai vigneti

Concluso il tour in trenino facciamo ancora una passeggiata per il centro prima di rientrare in campeggio.

– 7° GIORNO: Riquewihr – Haut-Koenigsbourg – Riquewihr – Colmar (50 Km)

Itinerario 7 Giorno

Giunti al termine del nostro soggiorno a Riquewihr, lasciamo il camping per recarci in uno dei luoghi più visitati d’Alsazia: il Castello di Haut-Koenigsbourg.

Dopo aver superato il centro abitato di Saint Hippolyte, una strada si inerpica fino a raggiungere il sito.
I parcheggi misti si trovano ai lati della via ma vi consigliamo di arrivare presto per non dover lasciare il vostro mezzo troppo distante.

Tariffe (Aggiornamento anno 2024);
– € 12,00 adulti,
– € 8,00 bambini 6-17 anni

Il Castello di Haut Koenigsbourg
Castello di Haut Koenigsbourg

HAUT KOENIGSBOURG

Su uno sperone roccioso a 755 m. di altezza si erge fiero il Castello di Haut-Koenigsbourg la cui sagoma è visibile a chilometri di distanza, da nord a sud percorrendo la Route des Vins, vigile silenzioso su tutta la valle sottostante. 

Viene eretto nel XII secolo per conto di Federico II di Svevia che ne intuisce l’importanza strategica sulla Strada dei Vini (da nord a sud) ma anche sulla Via del Sale e dell’Argento (da ovest ad est). 

Il castello passa negli anni tra le mani di varie famiglie fino a divenire triste protagonista della guerra dei Trent’anni subendo saccheggi, incendi e quindi l’abbandono.

Nel 1899 entra a far parte dei domini di Guglielmo II di Hohenzollern (l’Alsazia era all’epoca sotto l’amministrazione tedesca) che affida a Bodo Ebhardt il suo imponente restauro, durato dal 1900 al 1908.

L’intento dell’Imperatore non era quello di trasformarlo in residenza ma in Museo del Medio Evo, in grado di rappresentare al meglio le caratteristiche dell’epoca e diventare simbolo dell’Impero Germanico.

Ironia della sorte, a restauro ultimato, nel 1919 la Francia rientra in possesso dei beni della corona tedesca e pertanto anche del castello. 

Vista del castello dell'Haut Koenigsbourg

Non appena raggiungiamo l’edificio ci rendiamo conto della sua imponenza e grandezza che ci fa sembrare davvero piccoli di fronte ad esso.

Iniziamo la visita varcando la Porta di Ingresso dove ci attendono due persone in costume, vestite come guardie dell’epoca.
Superiamo la Saracinesca e ci troviamo nel Cortile dove ci sono gli edifici che assicuravano l’autonomia del castello e la copia di una Fontana del XV secolo.

Porta di accesso al castello di Haut Koenigsbourg
Edifici appartenenti al castello di Haut Koenigsbourg

Un ulteriore Porta con annesso Ponte Levatoio conduce al vero e proprio corpo di guardia in cui è presente un Pozzo profondo 62 m.

Al Pian Terreno si trovano le Cucine e la Dispensa

Una Scala poligonale conduce al mastio e alle Scale a chiocciola dirette agli appartamenti sia a nord che a sud.

Al Secondo Piano sono presenti gli Appartamenti dotati di un caminetto o una stufa con splendide piastrelle in rilievo; quelli più confortevoli sono orientati a sud.
Allo stesso piano è presente la Sala del Kaiser e la tribuna della Cappella sottostante.

Le belle stufe in ceramica presenti nel castello di Haut Koenigsbourg
Arredi nelle stanze del castello di Haut Koenigsbourg

Il Primo Piano presenta alcune stanze tra cui la Sala d’Armi con alabarde, armature, balestre e una grande stufa in ceramica verde, la Sala dei Trofei di Caccia e la Cappella.  

Ci dirigiamo al Grande Bastione costruito come scudo e difesa dagli assalitori che provenivano da ovest.
Sono presenti copie di cannoni datati tra il XV e XVII secolo e dalle feritoie è possibile godere di una vista spettacolare sui Vosgi e la vallata sottostante. 

Per ultima, la parte esterna ci consente di ammirare le possenti mura, i camminamenti ed il mastio ed andare alla scoperta del piccolo Giardino Medievale

Camminamenti di ronda ed esterno al castello di Haut Koenigsbourg

Quando inizia il maggior afflusso di turisti, siamo giunti alla conclusione della nostra visita; ottima la scelta di arrivare al castello in prima mattinata per poter godere appieno di quanto il sito offre.

RIQUEWIHR

Riprendiamo il camper e decidiamo di ritornare a Riquewihr per il pranzo e per un’ultima passeggiata tra queste vie che hanno saputo incantarci.

Troviamo parcheggio in uno degli stalli misti con pagamento ad ore, poco fuori dal centro; ideale per la sosta di poche ore.  

Prima cinta muraria del villaggio di Riquewihr

Senza una meta precisa girovaghiamo tra le viuzze che già conosciamo e che riescono comunque a riservarci nuovi e splendidi scorci.

Ne approfittiamo per curiosare in uno dei negozi più visitati di Riquewihr.
In questo luogo ogni giorno è Natale: ci troviamo nel meraviglioso mondo di Féerie de Noel dove si trovano decorazioni natalizie per tutti i gusti e portafogli.

Impossibile congedarsi definitivamente da questa cittadina senza essersi fermarti per il pranzo; questa volta optiamo per il Restaurant La Dime e la sua Tarte Flambée.


Nel primissimo pomeriggio riprendiamo il camper e partiamo alla volta di Colmar e precisamente del Camping de l’Ill, precedentemente prenotato e in cui ci fermeremo per tre notti.
Nel periodo di alta stagione è assolutamente consigliabile la prenotazione se non si vuole rischiare di trovarlo al completo.

Il Campeggio è in ottima posizione, sulla riva del fiume Ill, con buon blocco sanitari, piazzole discrete di varie metrature (quelle per camper non molto ampie), piscina e fermata bus in prossimità dell’ingresso o comoda pista ciclabile.

Alla reception è inoltre possibile acquistare un carnet di 10 biglietti per il bus. 

Dopo esserci sistemati e riposati decidiamo di fare una prima incursione della città.
Optiamo per il bus e, scendendo alla fermata “Theatre”, siamo in pieno centro e poco distanti dall’Ufficio del Turismo.

Le case colorate a graticcio e i canali di Colmar
Colmar

COLMAR

Colmar è molto probabilmente la cittadina più conosciuta nonché la più visitata d’Alsazia, divenendo addirittura la terza destinazione Europea durante i Mercatini di Natale.

Il suo centro medievale è un labirinto di viuzze su cui si affacciano case a graticcio dai colori pastello, canali e pittoreschi ponticelli.

L’aria romantica che si respira catapulta il visitatore in un  piccolo mondo fantastico dove ogni elemento prende vita.

Il suo ricco patrimonio storico testimonia il controverso passato che negli anni l’ha vista contesa tra Francia e Germania.
Rimangono ora le sue tracce millenarie che spaziano dal Medioevo, al Rinascimento, terminando con il Classicismo.  

Raggiunto il centro iniziamo la nostra visita salendo a bordo di uno dei tanti trenini turistici che l’attraversano e che sono in grado di fornire le principali informazioni storiche ed artistiche, oltre che una visione d’insieme del luogo.

Tariffe Petit Train Blanc (aggiornamento anno 2024):
– € 8,00 adulti,
– € 6,00 bambini 6-14 anni

Abbiamo così la possibilità di osservare alcune costruzioni più decentrate che, con poco tempo a disposizione, normalmente non si vedrebbero.
Ne sono un esempio la Corte d’Appello e la Torre Idrica.

Concluso il tour proseguiamo a piedi, senza una meta precisa, lasciandoci trasportare dall’ispirazione del momento.

Sulla Place de Dominicans sorge l’omonima Chiesa che conserva il capolavoro di Martin Schongauer “La Madonna nel Roseto” (ingresso a pagamento).
Proseguendo lungo Rue de Seurriers si arriva alla piazza più importante della città: Place de la Cathedrale. 

L’intero quartiere è punteggiato da splendidi palazzi dai colori pastello, impreziositi da antiche insegne in ferro battuto o da decorazioni vivaci e talvolta bizzarre.

Gli edifici a graticcio introno alla Piazza della Cattedrale

Il fulcro della Piazza è l’edificio di culto più importante: La Collegiale di St. Martin.
La chiesa è in stile gotico, in arenaria gialla con il campanile dal pinnacolo in rame e l’interno formato da tre navate.

La facciata della cattedrale di Colmar
La Collegiale di St. Martin

Poco distante, tra Rue des Merchands e Rue Merciere si erge una delle dimore più rappresentative: La Maison Pfister,.
Questo palazzo borghese, in pietra e legno decorato, è stato fatto costruire nel 1537 per Louis Scherer arricchitosi con lo sfruttamento delle miniere d’argento.
La dimora prende successivamente il nome dalla famiglia che vi abita tra il 1841 e 1892.

Affiancata alla Maison Pfister è presente la Maison zum Kragen, splendida casa del XV secolo con una scultura del mercante.

Difficile scegliere quale edificio sia il più bello, ogni stradina del centro storico riesce ad appagare la vista con deliziose case a graticcio e insegne antiche.

Percorsa la Rue de Merchands raggiungiamo in breve tempo la Place de l’Ancienne Douane che vede la presenza di un altro edificio famoso “Il Koifhus“.
Costruito nel XV secolo e considerato il centro economico e politico della città (magazzino, mercato e centro doganale).
La piazza è adiacente a Place du Vieux Marché aux Fruits (l’antico mercato della frutta). 

Koifhus
Colmar – Koifhus

A pochi passi dall’antica dogana si trovano due tra i quartieri più emblematici di Colmar, testimoni delle attività svolte in passato all’interno di essi: Il Quartiere dei Conciatori (Tanneurs) e il Quartiere dei Pescatori (in Quai de la Poissonerie).

Il Quartiere dei Conciatori ospita canali e case a graticcio del XVII e XVIII secolo, senza fondamenta o cantine ma con bancarelle ai piani superiori utilizzate per l’essiccazione delle pelli; un edificio in mattoni del 1865 accoglie il Mercato Coperto

Il Quartiere dei Pescatori presenta come il suo vicino, case a graticcio e canali.
Qui vivevano i barcaioli e i pescatori della città che utilizzavano il fiume Lauch, che fiancheggia gli edifici, come zona di pesca.

Quartiere Pescatori
Colmar – Quartiere Pescatori

Naturale prosieguo del Quartiere dei Pescatori è La Petit Venise, la zona più conosciuta di Colmar e nonché la più pittoresca.
Fa parte del Quartiere di Krutenau (degli orticoltori) ed era originariamente abitata da viticolori, barcaioli e orticoltori.

Oggi è possibile effettuare delle visite, su piccole imbarcazioni, che consentono di esplorare in modo alternativo l’area.
Al nostro arrivo però la coda di turisti in attesa di imbarcarsi è così lunga da farci desistere.

Scorcio dei pittoreschi quartieri lungo il canale Lauch

Per cena non possiamo che provare uno dei locali tipici.
La nostra scelta ricade sulla WinStub Schwendi ottima brasserie nella quale gustiamo un’altrettanto ottima Tarte Flambée.

Conclusa la cena ritorniamo sui nostri passi per raggiungere il bus che ci riporterà in campeggio.
Ne approfittiamo per scoprire altre attrattive della città tra cui la Maison de Tetes.
Questo palazzo borghese del 1609 è costruito in stile Rinascimentale Renano e deve il suo nome alla decorazione della facciata con 105 maschere grottesche.

Gli appassionati di Musei non potranno certo tralasciare il Museo Bartholdi situato nel luogo di nascita dello scultore.
L’artista è noto per aver realizzato la Statua della libertà (la riproduzione in scala della statua è presente in una delle rotonde che conducono a Colmar provenendo da Strasburgo).

La riproduzione della scultura di Bartholdi tra Colmar e Strasburgo

Altro Museo di primaria importanza è il Musée Unterlinden situato in un antico convento vicino all’Ufficio del Turismo.

Nel Museo sono presenti oggetti di archeologia, di arti decorative, di tradizione popolare, pale d’altare e opere di pittori moderni quali Monet e Picasso.  

– 8° GIORNO: Colmar – Eguisheim – Turckheim – Colmar (30 Km)

Itinarario 8 Giorno

La giornata di oggi la dedicheremo alla visita di altri due paesi caratteristici della Route des Vins, Eguisheim e Turckheim.
Lo faremo in modo un po’ alternativo: su uno dei bus turistici cabriolet in stile Hop-On Hop-Off il Kutzig (è possibile ricevere la brochure informativa con relativi orari anche all’Ufficio del Turismo).

Tariffe Bus (aggiornamento anno 2024):
– € 29,00 adulti
– € 19,00 bambini 3-12 anni
Percorso bus (2 percorsi circolari, uno in senso orario e l’altro antiorario):
Colmar, Ribeauvillé, Hunawihr, Riquewihr, Kaysersberg, Turckheim, Eguisheim, Voegtlinshoffen

Considerando gli orari bisogna tenere presente che non sarà fattibile visitare tutte le località.

Da Colmar la partenza è presso la Stazione che noi raggiungiamo in bici.
Ogni fermata è indicata sulla brochure informativa o sul sito che abbiamo indicato nella sezione “Indirizzi Utili” al fondo del diario di viaggio.

Tipiche Maison a Colombage del centro
Eguisheim

EGUISHEIM

La prima nostra tappa è il villaggio fortificato di Eguisheim tanto piccolo quanto idilliaco. 

Se cercate un borgo che vi lasci a bocca aperta e vi faccia pensare di essere involontariamente entrati in un libro di fiabe medievali, allora non vi resta che visitare questo luogo la mattina, prima dell’arrivo dei numerosi turisti.

Entrato a far parte dei Villaggi più belli di Francia, Eguisheim è unica per la sua forma circolare con doppia fortificazione.

Iniziando a percorrere la meravigliosa Rue de Remparts, su cui si affacciano pittoresche case a graticcio, si entrerà nel suo incantevole “Girotondo”.

Le case tradizionali fino al XVI secolo erano prive di colore ma realizzate unicamente in pietra, legno e coperte con calce bianca o “tochis” (miscela di paglia e fango).
Su alcune si trovano dei pannelli in cui è raccontata man mano la storia e la vita della città.

Uno degli scorci più fotografati di Eguisheim

La Grand Rue attraversa longitudinalmente il centro e ci conduce alla piazza principale Place Saint Leon, dedicata a Bruno d’Eguisheim divenuto Papa Leone IX e nato in questo villaggio.

Sulla Piazza si innalzano gli edifici più importanti: la Chapelle St-Leon e le Chateaux St-Leon, nonché la Fontaine Saint Leon tra le più grandi d’Alsazia.

Place Saint Leon
Eguisheim Place Saint Leon

La Chapelle St-Leon conserva le reliquie del Santo, eletto papa nel 1049, ed è splendidamente affrescata con la narrazione della vita di Leone IX.

Il Castello di San Leone, dove nacque Leone IX, risale al VIII secolo ed è contornato da una cinta muraria ottagonale.

Passeggiare sulle stradine acciottolate di questo borgo, riporta ad antico passato dove le stesse erano calcate dagli zoccoli di cavalli montati da prodi cavalieri o attraversate da dame in abiti eleganti.

Qui sono ancora presenti abitazioni di vignaioli e bottai sui cui tetti nidificano le cicogne.

Le cicogne sono su tanti tetti alsaziani

E’ tarda mattinata quando riprendiamo il bus per recarci nella seconda e ultima tappa di giornata.

TURCKHEIM

Siamo a Turckheim, antica cittadina imperiale la cui origine attuale è da attribuire all‘Abbazia Benedettina di Munster.

Circondata da vigneti possiede una caratteristica unica: la Ronda del Guardiano notturno a cui è possibile assistere da maggio ad ottobre.
Ogni sera infatti, il guardiano in costume d’epoca, con alabarda, lanterna e corno si incammina per le strade del villaggio per la sua consueta Ronda.

Si è fatta ora di pranzo e prima di immergerci nella visita del villaggio facciamo una sosta al Restaurant de la Tour dove ci attende l’ennesima e deliziosa Tarte Flambée.

Scorcio tipico del villaggio di Turckheim
Turckheim

L’accesso al centro avviene attraverso l’imponente e pittoresca Porte de France del 1330, classificata monumento storico.
Superata la stessa lo sguardo si apre su Place Turenne.

Ci troviamo nel cuore di Turckheim dove si armonizzano perfettamente case dai colori sgargianti, una tipica fontana, il Corpo di Guardia, l‘Hotel de Ville in stile rinascimentale e il campanile della Chiesa di Sant’Anna del XII secolo con il tetto in tegole smaltate.     

La Piazza e la porta di Turckheim

Il piccolo Museo Mémorial des Combats de la poche de Colmar è dedicato agli avvenimenti accaduti attorno a Colmar nell’inverno tra il 1944 e 1945.
Il museo è ubicato in un’antico caveau del XVIII secolo e contiene reperti e fotografie.

Tariffe Museo Mémorial des combats de la poche de Colmar (aggiornamento anno 2024):
– € 6,00 adulti
– € 4,00 ragazzi 8-16 anni

Non ci ha entusiasmato in particolar modo ma è comunque degno di visita in quanto realizzazione unica in Alsazia.

Il Museo Memoriale de la Poche de Colmar nel centro di Turckheim

Usciti dal Museo facciamo un’ultima passeggiata in centro prima di ritornare alla fermata dove il bus ci riporterà a Colmar. 

– 9° GIORNO: Colmar

La giornata di oggi la dedicheremo interamente alla città di Colmar, e siccome il tempo minaccia pioggia, decidiamo di raggiungere il centro in bus.

Scegliamo di recarci subito alla Petit Venise così da poter effettuare il tour in barca senza lunghe code. 

Come indicato in precedenza, questo quartiere è il più pittoresco della città.
Si estende da dietro il Koifhus fino ai ponti di Turenne e Saint-Pierre e fa parte del Quartiere di Krutenau.  

Tra i canali del fiume Lauch a Colmar

Vi sono un paio di compagnie che effettuano questo tour su barche dal fondo piatto; noi ci rechiamo all’imbarcadero che si trova presso il ristorante La Krutenau.

Tariffe orientative tour in barca (aggiornamento anno 2024):
– € 8,00 adulti
– € 4,00 bambini 4-10 anni
Il percorso ha durata di circa 30 minuti.

Nonostante sia iniziato a piovere poco dopo esserci imbarcati, è stata un’esperienza davvero piacevole che ci ha permesso di osservare Colmar sotto un nuova angolatura, attraversando zone altrimenti nascoste ai turisti, dove il silenzio e la natura riprendono il loro posto.

I canali del fiume Lauch e l'escursione in barca

Concluso il giro in barca proseguiamo la nostra passeggiata nel centro, dove ogni angolo ci riserva una sorpresa: una facciata insolitamente decorata, un insegna in ferro battuto particolare, una composizione di fiori che regala una chiazza di colore più accesa delle altre.

All’ora di pranzo decidiamo di restare fedeli alla Winstub Schwendi, scoperta due giorni prima, prima di rientrare in campeggio visto il tempo notevolmente peggiorato.

Siamo in Alsazia e qui, abbiamo ormai imparato, il tempo varia di continuo passando dalle nubi, al sole, alla pioggia in poco tempo.
Verso metà pomeriggio infatti torna il sereno e noi non vogliamo sprecare le ultime ore a disposizione, riprendiamo le bici e torniamo in centro.

Immancabile qualche ultimo acquisto e come dimenticare di fare una visita al Villaggio Hansi

In uno dei tanti pittoreschi edifici del centro è ospitato il Museo di Hansi e la sua boutique, dedicati al famoso artista Francese noto per i disegni legati alla tradizione Alsaziana.

Biglietto museo Hansi (aggiornamento anno 2024):
– € 5,00 adulti
– € 3,00 ragazzi 5-13 anni

Uno dei disegni dell'artista alsaziano Hansi

La boutique propone la riproduzione di un mini villaggio con grande varietà di prodotti tipici e souvenir.

Altro edificio di culto nel quale ci imbattiamo è l’Eglise Saint-Matthieu chiesa protestante, dallo stile austero, costruita a partire dal 1292.
Essa presenta la vetrata più antica della città, un soffitto ligneo decorato e il trecentesco jubé. 

In prossimità della Chiesa troviamo un luogo molto frequentato della città: la Place du 2 Fevrier e il Polo Media Culturale Edmond Gerrer.

Il Polo Media Culturale Edmond Gerrer a Colmar

– 10° GIORNO: Colmar – Fort de Mutzig – Struthof – Obernai (125 Km)

Itinerario 10 Giorno

Salutiamo Colmar e proseguiamo il nostro viaggio verso nord.
La giornata sarà mentalmente impegnativa in quanto la dedicheremo a strutture che hanno segnato l’Alsazia durante il periodo bellico.

FORT DE MUTZIG

Iniziamo con il Forte di Mutzig: la prima fortezza moderna al Mondo.

Il Forte di Mutzig e la fortezza Tedesca più grande al Mondo

Questa fortificazione viene costruita dai Tedeschi nel 1893 per volere del Kaiser Guglielmo II allo scopo di difendere Strasburgo dalle offensive Francesi in Alsazia.
Comprende 22 torrette blindate su un’estensione di 254 ettari.

Struttura estremamente moderna per l’epoca è dotata di cucine, camerate, pozzi, ospedale, centrali elettriche, panifici per un totale di oltre 50 opere tra forti, batterie, postazioni di artiglieria, trincee e ripari di combattimento. 

E’ stata una delle fortezze più grandi d’Europa con 8.000 truppe in presidio della città di Strasburgo.

Foto storica all'interno del Forte di Mutzig in Alsazia

L’area mette a disposizione un ampio parcheggio anche per camper e poco distante partono i tour guidati in lingua francese o tedesca.

Tariffe ingresso Forte Mutzig (aggiornamento anno 2024):
– € 12,00 adulti
– € 6,00 bambini 6-16 anni

La visita dura circa h. 2:30 e si articola lungo 2 Km.

Noi optiamo per la prima visita della mattina in lingua francese.

La fortezza è attualmente territorio militare dopo essere stata utilizzata dall’esercito per addestramenti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale agli anni 60.
Non avendo mai subito un’attività importante è uno dei siti meglio conservati.

Le cuccette presenti nel Forte di Mutzig in Alsazia

Dopo i sotterranei raggiungiamo la parte esterna dove ammiriamo le posizioni di combattimento: trincee di tiro con il loro osservatorio e le torrette mobili.

Postazioni di tiro al Forte di Mutzig

Conclusa la visita, pranziamo in camper prima di raggiungere la seconda meta di giornata nonché la più difficile dell’intera vacanza a causa di ciò che rappresenta.

CAMPO DI CONCENTRAMENTO STRUTHOF

Siamo all’ex Campo di Concentramento di Natzweiler-Struthof unico campo di concentramento nazista costruito in territorio francese.

Il campo si trova a circa 50 Km ad ovest di Strasburgo sui monti Vosgi, in una località “lo Struthof” un tempo rinomata destinazione montana.
E’ rimasto operativo dal 1941 al 1944; a settembre viene evacuato con la deportazione dei prigionieri a Dachau mentre il 23 novembre è liberato dalle forze americane.

Nasce inizialmente come campo di lavoro in quanto, poco distante, era stata rilevata la presenza di una cava di granito rosa, ma inizia ad ospitare ben presto sperimentazioni mediche e pseudoscientifiche.
Vengono costruiti una camera a gas ed un forno crematorio diventando uno dei peggiori campi del Terzo Reich.

Ha ospitato circa 40.000 uomini di cui 22.000 hanno perso la vita.

Poco prima dell’ingresso al sito sorge il Centro Europeo del resistente deportato.
L’edificio del 2005 rende omaggio a coloro che hanno lottato contro l’oppressione e vuol essere luogo di memoria della deportazione.
Le esposizioni presenti vogliono altresì essere di introduzione alla visita del campo.

Fuori dal campo è presente un ampio parcheggio anche per camper.

Tariffe Campo di Concentramento (aggiornamento anno 2024):
– € 8,00 adulti,
– € 4,00 ragazzi 10-18 anni

L'ingresso al campo di concentramento di Natzweiler-Struthof

L’accesso al vero e proprio campo avviene da quello che era l’ingresso originale dove è ancora presente il cancello ed il filo spinato, un tempo elettrificato, che prosegue circoscrivendo l’intero campo ed alternandosi unicamente alle sole torrette di guardia.

Varcato l’ingresso, ci troviamo dinnanzi uno spiazzo terrazzato su cui erano sistemate le baracche. 

Le baracche del Campo di Concentramento di Natzweiler-Struthof

Attualmente sono presenti solo più quattro edifici dedicati a museo, area docce e camerate, a forno crematorio, alle prigioni e ad altre terribili testimonianze come il tavolo destinato alla dissezione dei cadaveri e il cavalletto per le bastonate.

Strumenti agghiaccianti al Campo di Concentramento di Natzweiler-Struthof

Nella parte all’aperto spiccano tristemente il palo per le impiccagioni, frequentemente utilizzato nel campo, e alcune lapidi a ricordo.

A completamento del sito è presente un’opera scultorea ed un sacrario, in fase di restauro al momento della nostra visita.

Il palo impiccagioni nel campo di concentramento di Natzweiler-Struthof

Distaccati dal campo si trovano la Villa del Comandante con la piscina, il frutteto e l’orto e a circa un chilometro la Camera a gas, che vista la stanchezza di Tommy non visitiamo.
Quest’ultima è raggiungibile sia a piedi attraverso un sentiero oppure in auto provenendo dalla strada principale.

Lasciamo il campo inevitabilmente provati: difficile capacitarsi delle atrocità che può compiere il genere umano; anche l’aria che si respira sembra voler gridare all’orrore ma è necessario non dimenticare.   

Ultima tappa di giornata è la cittadina di Obernai nella quale sosteremo per due notti.

Raggiungiamo nel tardo pomeriggio il Camping Municipale Le Vallon de l’Ehn, prenotato un paio di giorni prima.
La struttura è ottima con ampie piazzole in erba, buon blocco sanitari e vicino al centro (circa dieci minuti a piedi).

OBERNAI

La sera con una piacevole passeggiata ci rechiamo ad Obernai, cittadina di poco più di 11.000 abitanti situata ai piedi dei Vosgi e del famoso Mont Sainte-Odile, sul quale si trova un convento tutt’oggi visitato da moltissimi pellegrini. 

Cittadina medievale, imperiale e viticola, è un condensato d’Alsazia con le sue mura, le torri fortificate, le pittoresche case a graticcio e le numerose cantine .

Il bel centro storico di Obernai

Percorriamo Rue du Général Gouraud, l’arteria principale che attraversa longitudinalmente l’intero centro, fino ad arrivare alla Place du Marché.
Ci troviamo nel fulcro della vita cittadina su cui si affacciano splendide dimore a colombage, il cinquecentesco Hotel de Ville, la Torre Campanaria del XVI secolo, la fontana e la Halle aux Blés la borsa del grano.  

La Piazza del Mercato fulcro di Obernai

Imbocchiamo Rue Chanoine Gyss che dalla piazza conduce all’imponente Chiesa di Saints Pierre et Paul.
La chiesa è una delle chiese cattoliche più grandi d’Alsazia, costruita nel 1872 rimpiazzando una precedente chiesa gotica del XV secolo.

Lungo la via si supera il Pozzo dei Sei Secchi in stile rinascimentale mentre poco distante dalla chiesa svetta la Tour d’Enceinte.

Torniamo sulla via maestra  e proseguiamo fino ai bastioni fortificati, al Piccolo Canale de l’Ehn e alla Vecchia Sinagoga.

Da qui Obernai assume un nuovo volto, più raccolto e quasi austero, i colori svaniscono e le tonalità si fanno più neutre.  

Una porzione della cinta muraria inglobata nelle case di Obernai

– 11° GIORNO: Obernai – Strasburgo – Obernai (125 Km)

Itinerario 11 Giorno

Obernai è l’ideale per poter successivamente raggiungere la più caotica Strasburgo con i mezzi pubblici.
Oltre al treno che collega la metropoli in circa mezz’ora, parte un ottimo servizio di bus con fermata poco distante dal campeggio (zona Piscina), che in un’ora circa ci conduce direttamente in Rue des Halles vicinissima al centro.

Biglietto bus:
– € 2,50 singola tratta
– € 5,00 A/R adulti e bambini dai 5 anni in su

Strasburgo in camper

Strasburgo è la città dai mille volti dove modernità e storia si fondono dando vita ad un connubio perfetto; una città semplicemente meravigliosa che con molta probabilità riuscirà a stupirvi e stregarvi così come ha fatto con noi.

La sua storia è millenaria, quasi 2000 anni nasce come accampamento romano per poi passare sotto molte dominazioni tra cui quella Allemanna, Unna e Franca fino ad arrivare al Giuramento del 4 Febbraio 842 pronunciato dai figli di Ludovico il Pio. 

Il Medioevo diventa trampolino di lancio per la città, che grazie alla sua posizione strategica, assume un ruolo commerciale e culturale di primaria importanza, come testimoniato dall’immensa Cattedrale, iniziata nel 1015 e conclusa nel 1439, che rappresentava l’edificio più alto al mondo fino alla fine del 1800.

Verso la fine del 1600 e fino al termine della Seconda Guerra Mondiale, Strasburgo è terreno di contesa tra Francia e Germania, passando più volte da uno stato all’altro.

Oggi, oltre ad essere il capoluogo Alsaziano, rappresenta la settima città più grande di Francia e vanta la paternità della “Marsigliese“, divenuto poi inno nazionale.

Strasburgo ha molto da offrire, il tempo a disposizione di ognuno sarà l’ago della bilancia sulla scelta di cosa visitare.
Il centro storico, situato su un’isola del fiume Ill, è facilmente visitabile a piedi e pertanto anche un solo giorno può essere sufficiente per scoprirne le principali bellezze.

La fermata del nostro bus è nel piazzale sito in Rue des Halles.
Percorrendo Rue du Noyer raggiungiamo in pochi minuti Place Kleber, uno dei nodi nevralgici della città e dedicata al Generale Jean-Baptiste Kleber.
Su questa piazza si affacciano eleganti palazzi come l’edificio in stile Classico l’Aubette, molti dei quali ospitano importanti catene di abbigliamento e boutique ed ogni Natale si innalza l’albero gigante.

L'edificio Aubette di Strasburgo

Lasciata la piazza ci addentriamo nella parte più storica della città.
Gli edifici iniziano ad assumere la classica conformazione Alsaziana a cui ci siamo abituati: tetti spioventi, case a graticcio talvolta storte e dalle facciate multicolori, insegne in ferro battuto.

Ben presto ci troviamo innanzi a quello che può essere considerato il simbolo di Strasburgo, l’immensa Cattedrale di Notre Dame che si innalza fiera, come a voler raggiungere il cielo, nell’omonima Place de la Cathedrale. 

Panoramica della Cattedrale di Strasburgo
Cattedrale di Notre Dame

La Piazza è già di per sé uno scrigno di tesori, oltre all’edificio di culto, si annoverano infatti la Casa Kammerzell edificio del 1571 in stile rinascimentale con una splendida facciata in legno intarsiato e la Pharmacie du Cerf, la farmacia più longeva di Francia, risalente al XIII secolo.  

La Cattedrale di Notre-Dame è stata costruita in pietra Arenaria dei Vosgi tra il 1015 e il 1439, inizialmente in stile romanico per poi proseguire in stile gotico secondo le linee dell’epoca ma non è mai stata terminata in quanto manca la seconda guglia.

Dall’esterno, il primo elemento che salta all’occhio è la guglia alta 142 metri che ha rese l’edificio il più alto del mondo fino al 1874.
Successivamente lo sguardo si posa sulla facciata incredibilmente decorata.

I tetti e i decori della Cattedrale di Notre Dame di Strasburgo
La sagoma della Cattedrale di Notre Dame di Strasburgo

L’interno possiede un rosone e magnifiche vetrate del XII e XIV secolo, una navata tipicamente gotica, un importante organo e l’orologio astronomico vero capolavoro, che può essere osservato in funzione tutti i giorni alle 12.30 (ingresso a pagamento durante lo spettacolo dell’orologio). 

L'orologio astronomico della Cattedrale di Strasburgo
Gli interni della Cattedrale di Notre Dame di Strasburgo

Sul retro della Cattedrale, in Place du Chateau, Palais Rohan è definita la Versailles in miniatura.
Il magnifico edificio è stato in passato residenza dei vescovi della città e soggiorno per Luigi XV e Maria Antonietta.
Ora ospita il Museo Archeologico nel seminterrato, il Museo delle Arti Decorative al piano terra ed il Museo delle Belle Arti di Strasburgo al primo piano.

Il Palazzo Roahn di Strasburgo
Palais Rohan

Sul lato nord della Piazza della Cattedrale, di fronte all’Ufficio Turistico, parte il Petit Train che, attraverso i maggiori punti di interesse, consente un tour panoramico della città vecchia.

Tariffe Petit Train (aggiornamento anno 2024):
– € 8,00 adulti
– € 6,00 ragazzi 6-14 anni

Anche questa volta non possiamo esimerci dal fare questo piacevole giro.

Col trenino e successivamente a piedi, non si rimarrà indifferenti al fascino dei quartieri che comprendono la “Città Vecchia”.
Un susseguirsi di  case a graticcio, finestre fiorite, decori e intagli su legno, facciate dai colori pastello si armonizzano fra loro in un vero e proprio capolavoro.

Il Centro Storico di Strasburgo Patrimonio UNESCO

Ci ritroviamo nel Quartiere di Saint-Thomas, sempre nella cosiddetta “Città Vecchia“.
Qui spicca un bell’esempio di arte gotica Alsaziana, la Chiesa di Saint-Thomas che preserva al suo interno l’organo Silbermann classificato Monumento Storico.

I morsi della fame, vista l’ora, ci fanno ripiegare su un’ottimo locale in zona: Le Thomasien dove assaporiamo l’ennesima Tarte Flambée della nostra vacanza.

Soddisfatti del pranzo riprendiamo la nostra scoperta di Strasburgo e, proseguendo per Rue des Dentelles, raggiungiamo uno dei tesori della città.
Il Quartiere de La Petit France il cui nome trae origine da un antico ospedale che sorgeva qui e che, con tutta la Grand Ile, è stato inserito tra i Patrimoni UNESCO.

Questa è indubbiamente l’area più pittoresca con le sue case a graticcio del XVI e XVII secolo, la moltitudine di gerani alle finestre, i corsi d’acqua, le chiuse ed i ponticelli che uniscono le sponde.

Il Quartiere della Petit France a Strasburgo

Un tempo abitata da conciatori, pescatori e mugnai, La Petit France ha mantenuto inalterato il suo fascino, diventando una delle zone più ammirate ed amate di Strasburgo.
Difficile individuare l’edificio più bello, ogni angolo sembra il tassello perfetto che completa un puzzle. 

La Petit France a Strasburgo e le sue case colorate

All’estremità ovest della Petit France, dove i quattro bracci dei fiume Ill si incontrano, si trova un’altra delle zone più scenografiche della città: i Ponts Couverts, tre ponti collegati tra loro da altrettante torri di guardia.

I ponti coperti di Strasburgo opera difensiva del XIII secolo
Ponti Coperti

Un tempo punti strategici, le torri di guardia risalgono al XII e XIV secolo e fanno parte degli antichi bastioni della città.

A qualche decina di metri dai Ponti Coperti spicca il Barrage Vauban, capolavoro di ingegneria eretto tra il 1686 e 1690 dall’Ingegnere Jaques Tarade su progetto di Vauban e classificato Monumento Storico.

All’epoca chiamato “grande écluse”, il barrage composto da 13 arcate aveva funzioni di sbarramento, ponte coperto e opera difensiva, permettendo l’innalzamento del fiume in caso di attacco, mentre oggi viene usato come polo museale e punto panoramico sulla terrazza dell’ultimo piano.

La diga difensiva di Strasburgo realizzata su progetto di Vauban
Barrage Vauban

Tornati in Place de la Cathedrale ci rechiamo alla biglietteria Batorama che organizza tour in battello lungo l’Ill e prenotiamo una visita.

Esistono vari circuiti di durata variabile tra i 45 minuti e h. 1:15 minuti.
Il tour scelto da noi è “Strasburgo, 20 secoli di storia”.
Tariffe (aggiornamento anno 2024):
– € 15,70 adulti
– € 14,50 ragazzi 13-17 anni
– € 8,70 bambini 4-12 anni

In alta stagione consigliamo di prenotare per tempo visto il grande afflusso di turisti.

Il pontile per l’imbarco si trova dopo il Palazzo Rohan e da qui, lungo il fiume, si attraversa la Petit France per poi raggiungere il Quartiere Neustadt e infine il Quartiere Europeo.

Neustadt,che significa città nuova, è il quartiere costruito dai tedeschi tra il 1871 e 1918, durante l’annessione dell’Alsazia alla Germania.
Gli edifici in stile storicista  (una combinazione di vari stili architettonici) dovevano essere degni da accogliere il Kaiser e tra essi ricordiamo l’Opera, il Palazzo del Reno, la Biblioteca ed il Palazzo Universitario

Il Quartiere Europeo, in netta contrapposizione a quanto visto sin ora, si presenta come un’area moderna che vuol rappresentare il simbolo di rinascita dell’Europa.

Progettati da architetti di fama mondiale, in questo quartiere si trovano il Parlamento Europeo, la Corte Europea dei diritti dell’uomo, il canale televisivo Arte e il Consiglio d’Europa.

Parlamento Europeo
Strasburgo – Parlamento Europeo


Il tour è consigliato sia a chi ha poco tempo a disposizione ma anche a chi vuole scoprire la città sotto una visuale diversa.

La città vanta infine numerosi altri Musei e attrattive che richiederebbero più tempo e che noi ci limitiamo a segnalare in parte:

  • Il Musée Historique all’interno di un mattatoio del XVI secolo;
  • il Musée Tomi Hungerer;
  • il Musée Alsacien dislocato in tre case del XVI e XVII secolo;
  • le Vaisseau museo della scienza;
  • il Parc de l’Orangerie. 

E’ ora di riprendere il pullman per il rientro.
Strasburgo ci ha semplicemente stregato, è una città dalle mille sfaccettature capace di mantenere il suo fascino antico pur adattandosi ai tempi, ed è una città vivibile e facilmente visitabile a piedi, in grado di regalare splendidi scorci e offrire un’atmosfera unica.

– 12° GIORNO: Obernai – Hatten – Lembach –  Oberbronn (129 Km)

Itinerario 12 Giorno

La giornata sarà nuovamente dedicata a siti storici legati alla Prima e Seconda guerra mondiale.

HATTEN

Lasciamo Obernai per dirigerci a nord e precisamente ad Hatten dove si trova il Musée del’Abri.

Tariffe Museo de l’Abri (aggiornamento anno 2024):
– € 9,00 adulti
– € 5,00 bambini 6-12 anni

Fuori dal sito un ampio parcheggio consente la sosta, anche notturna dei camper.

L’area fa parte delle vestigia della Linea Maginot e presenta materiale e veicoli militari.

Nato per salvaguardare la memoria e la storia del comune di Hatten, drammatico protagonista dell’operazione Nordwind tra il 9 e il 21 gennaio 1945 nel quale venne distrutto per l’85%, il sito si compone di un Museo, di un’area espositiva esterna e di un Bunker. 

Il sito dell'Abri di Hatten

Il Museo è ripartito su alcuni capannoni in cui sono ospitate collezioni di modellini, fotografie e rappresentazioni di scene di guerra e di vita quotidiana attraverso il supporto di manichini e oggetti.

Una delle scenografie del Museo de l'Abri di Hatten

L‘Area Espositiva esterna propone una collezione di mezzi militari francesi, tedeschi e russi (mezzi blindati, carri armati, aerei).
A questa si aggiunge una zona chiamata Bosco dei Souvenir dove sono stati piantati 114 alberi a rappresentare le  altrettante vittime della zona.

Alcuni dei veicoli esposti nell'area esterna dell'Abri di Hatten

Il Bunker, secondo noi la parte più interessante, presenta una facciata di 60 metri.
Con due ingressi e quattro fessure per mitragliatrici era in grado di ospitare fino a 220 uomini.
Attualmente conserva al suo interno 28 elementi perfettamente restaurati e disposti nelle varie sale espositive.

Manichini e scene nel bunker de l'Abri di Hatten

 

LEMBACH

Conclusa la visita ci spostiamo a Lembach dove abbiamo in programma, nel primo pomeriggio, la visita del Four a Chaux

Tariffe Four a Chaux (aggiornamento anno 2024):
– € 8,00 adulti
– € 5,00 ragazzi 6-17 anni

Fuori dal sito un ampio parcheggio permette la sosta anche ai camper.

La Fortificazione del Four a Chaux di Lembach

Il Forte, situato su collina calcarea a sud del villaggio di Lembach, viene costruito tra il 1930 e il 1935 ed è classificato tra gli edifici maggiori della Linea Maginot, atti ad assicurare protezione prima della Seconda Guerra Mondiale.

Il nome deriva da un antico forno a Calce, si estende su una superficie di 26 ettari, comprende quasi 5 Km di gallerie 30 metri sottoterra e poteva ospitare quasi 600 uomini. 

Una delle gallerie del Four a Chaux di Lembach

Aperto al pubblico dal 1983 permette al visitatore di scoprire le installazioni d’epoca ed il loro funzionamento.
Sono presenti i dormitori, le cucine, i bagni e l’infermeria ed è l’unico forte con un piano inclinato per il trasporto dell’equipaggiamento e delle munizioni. 

L'infermeria all'interno dell'ouvrage del Four a Chaux di Lembach
Alcune munizioni esposte nel Four a Chaux di Lembach

Anche questo secondo Forte, così come il primo, merita una visita e lo raccomandiamo vivamente agli appassionati del genere.
Risulta interessante anche per le famiglie con bambini ma bisogna tenere presente che è necessario camminare parecchio.

E’ giunta l’ora di ripartire e cercare un campeggio dove trascorrere la notte.
Ad Oberbronn troviamo il Camping Oasis che ha ancora alcune piazzole camper disponibili; bella struttura con molti servizi a disposizione, tra cui la piscina, in una bella location circondata dai Vosgi. 

Vista sul Panorama di Oberbronn ed i Vosgi

– 13° GIORNO: Oberbronn – Fort de Schoenenbourg –  Obernai (109 Km)

Itinerario 13 Giorno

La mattina sarà dedicata alla visita dell’ultima fortificazione bellica di questa vacanza: il Fort de Schoenenbourg, considerato una delle principali strutture della Linea Maginot.

Gallerie sotterranee del Forte di Schoenenbourg

Tariffe Fort de Schoenembourg (aggiornamento anno 2024):
– € 10,00 adulti
– € 5,00 ragazzi 6-18 anni

Il sito ha ampi parcheggi anche per i camper.
Visitabile autonomamente (si può chiedere una guida cartacea in italiano da restituire al termine del tour) o con visita guidata.

Il Forte di Schoenenbourg è stato  il più bombardato tra quelli della Linea Maginot a partire dal 14 maggio 1940 ma è riuscito sempre a difendersi e a rispondere agli attacchi.
I soldati hanno deposto le armi solo a seguito dell’ordine dell’Alto Commando francese con l’entrata in vigore dell’armistizio.

Ritroviamo una struttura completa ed equipaggiata con tutti gli strumenti originali, ragion per cui rientra tra i Monumenti Storici.  

Percorrendo le lunghe gallerie sotterranee si raggiungono le camerate corredate da locali sanitari, cucine, dispense, infermeria e officine elettriche.

Una delle camerate presenti nel Fort de Schoenenbourg

Sono altresì presenti posti di comando, una cappella, un blocco di combattimento con la torretta a cannone. 

Una delle tante gallerie che collegano gli elementi del Fort de Schoenenbourg
Torretta di tiro del Fort de Schoenenbourg

L’itinerario percorso è di circa 3 Km; il Forte è quello che abbiamo preferito e lo consigliamo anche per la più ampia libertà di movimento, non dovendo seguire una visita guidata.

Concluso il nostro tour decidiamo per un cambio di programma: l’idea iniziale era quella di spostarci in Germania e ridiscendere attraverso la Foresta Nera ma il poco tempo che avremmo potuto dedicare ci fa optare per tornare a Obernai e approfondire, con una seconda giornata di visita, la conoscenza di Strasburgo.  

Sostiamo nuovamente al Camping Municipale Le Vallon de l’Ehn concedendoci una mezza giornata di totale relax.

– 14° GIORNO: Obernai – Strasburgo – Obernai (125 Km)

Come la volta precedente, ci rechiamo a Strasburgo con il bus, opzione che reputiamo comoda ed economica. 

Arrivati nel capoluogo Alsaziano la nostra prima tappa è la Cattedrale in quanto abbiamo intenzione di salire sulla sua balconata panoramica.

L’accesso alle scale avviene da Place du Chateau, attraverso un ingresso separato a quello della Chiesa ed è gestito dalla Fondazione de l’Oeuvre.

Tariffe Balconata della Cattedrale (aggiornamento anno 2024):
– € 8,00 adulti
– € 5,00 bambini

La salita di 66 m. avviene attraverso 332 scalini di una scala a chiocciola (consigliato pertanto un buono stato di salute) e si arriva alla piattaforma dove è situata la casa dei custodi, utilizzata in passato anche come punto strategico per la lotta agli incendi.

Panorama dalla balconata della Cattedrale di Strasburgo

La fatica è ampiamente ripagata dallo strepitoso panorama che si apre dinnanzi a noi: una vista sui tetti della città semplicemente unica.

Goethe, relativamente alla Cattedrale, disse che “la chiave della sua bellezza è nella sua verticalità”, Victor Hugo la definì “un capolavoro di grandezza e leggiadria”, noi possiamo affermare che essa rientra a pieno titolo tra i tesori di Strasburgo, un gioiello da mirare e rimirare.

Conclusa la visita alla terrazza passeggiamo, senza una meta precisa, tra le vie della Grande Ile, apprezzando ulteriormente angoli e scorci che la città sembra voler mostrare solo poco per volta al suo visitatore, forse timida o forse consapevole che la bellezza per essere apprezzata va saggiata a piccole dosi. 

Raggiungiamo la Petit France e ci soffermiamo ad osservare i battelli che superano le chiuse, incredibili opere idrauliche che consentono la salita e la discesa da un canale all’altro.

I canali delle chiuse di Strasburgo

Si è fatta ormai ora di pranzo e la decisione di tornare a Le Thomasien è unanime.

Dopo pranzo ci spingiamo nuovamente fino al Barrage Vauban e saliamo sulla terrazza panoramica sita all’ultimo piano, da cui possiamo ammirare una deliziosa prospettiva dei Ponts Couverts e del paesaggio circostante.

Ponti coperti e torri di Strasburgo

Luogo che merita di essere visto è la Place Gutemberg se non altro per l’antico Municipio in stile Rinascimentale ora diventato Camera di Commercio.
Realizzata nel 1100 prende il nome dal noto Johannes Gutenberg di cui è presente una statua, che negli anni 30 del XV secolo si trasferì a Strasburgo e mise a punto la stampa a caratteri mobili.
Nel periodo natalizio la Piazza ospita uno dei Mercatini di Natale della città. 

Place Gutenberg di Strasburgo dedicata al famoso personaggio

Prima di riprendere il bus per Obernai concludiamo la nostra giornata con una rapida esplorazione di alcune importanti Gallerie di Negozi situate in Place Kleber tra cui la Gallerie Lafayette.

Domani inizieremo il nostro viaggio di ritorno e non potevamo concludere in modo migliore il soggiorno in Alsazia.
Strasburgo è stata la maggior sorpresa della vacanza, una città dal fascino ineguagliabile.

– 15° GIORNO: Obernai – Berna (209 Km)

Itinerario 15 Giorno

Siamo ormai quasi al termine della nostra vacanza e dobbiamo iniziare il rientro.
Per spezzare il viaggio optiamo per una tappa intermedia nella Capitale Svizzera di Berna dove, qualche giorno prima, avevamo prenotato una piazzola al Camping di Eichholz.

Superiamo agevolmente e senza code la dogana e poco prima di pranzo raggiungiamo il Campeggio situato nella periferia di Berna, comodo al centro e con belle piazzole in erba .
Buone tariffe se consideriamo di essere in Svizzera.
Il camping offre inoltre un pass per viaggiare gratuitamente durante il soggiorno su tutti i mezzi pubblici della città.

Vista sulla città di Berna
Berna

Nel primo pomeriggio partiamo alla scoperta della città, prendendo il tram che ferma poco distante dal campeggio e in una decina di minuti siamo in centro.

Berna è capitale Svizzera nonché capoluogo dell’omonimo Cantone.
Sorge su una penisola circondata dal fiume Aare e conserva un bel centro storico medievale tanto da essere stato inserito nell’elenco dei Siti Patrimonio dell’Unesco

Di lingua tedesca, la città viene fondata alla fine del 1100 dal Duca Berthold V di Zahringer e diventa capitale nel 1848.
Nonostante il suo ruolo di primaria importanza commerciale ha saputo conservare al meglio il suo passato, armonizzando la parte antica con l’innovazione ed il tipico carattere elvetico fatto di pulizia e ordine.

Berna offre al turista molteplici spunti di visita, dai musei ed edifici del centro ai suoi dintorni immersi nella natura.
Noi abbiamo solo una mezza giornata a disposizione ed optiamo per una passeggiata rilassante tra le sue vie.

Il bel nucleo medievale con le sue strade acciottolate, le eleganti piazze, le fontane, le appariscenti statue e gli edifici in pietra può trarre in inganno e farci credere di essere in una piccola cittadina e non in un grande centro urbano.

Scendiamo dal tram alla Bern Bahnhof, la stazione dei tram e degli autobus, e da lì partiamo alla scoperta della città. 

Il primo imponente edificio che raggiungiamo è il Palazzo Federale progettato dall’architetto Han Hauer con una grande cupola decorata con vetro a mosaico al cui interno sono ospitati il Consiglio Nazionale con la Camera Alta ed il Consiglio degli Stati con la Camera Bassa.

Palazzo Federale
Berna – Palazzo Federale

La Piazza su cui sorge il Palazzo è la Bundesplatz che si collega alla Barenplatz, altra bella e ampia piazza, dove si erge la Torre Kafigturm del 1200, anche chiamata Torre delle Prigioni.  

Dalla Torre ci immettiamo in Marktgasse, una delle vie principali della città su cui si affacciano eleganti edifici e si incontrano le tipiche fontane medievali di Berna.

Caratterizzate da personaggi colorati, intagli minuziosi e pilastri elaborati, le 11 fontane Bernesi sono uno degli elementi distintivi della città.
Ognuna con la sua storia ed un significato, realizzate per celebrare eroi, valori sociali o eventi storici: la Anna-Seiler-Brunnen ricorda Anna Seiler che donò un ospedale alla città, la Schutzenbrunnen è dedicata ai tiratori e raffigura il portabandiera dei tiratori in armatura.       

Schutzenbrunnen
Berna – Schutzenbrunnen

Al termine della Marktgasse si innalza uno degli altri simboli della città, la Torre dell’Orologio, chiamata dagli abitanti Zytglogge ed eretta nel XII secolo.
Un tempo prima porta occidentale, sulla facciata est presenta un orologio astronomico utilizzato da Albert Einstein per elaborare la sua teoria della relatività.
Quattro minuti prima dello scoccare di ogni ora, uno spettacolo con carillon e personaggi, attira lo sguardo dei turisti.

Zitglogge
Berna – Zitglogge

Superata la Torre dell’Orologio ci immettiamo nella Kramgasse (letteralmente negozio alimentare), bella via e fulcro vitale di Berna, con edifici in stile barocco.
Qui, al numero civico 49 si trova la Casa in cui visse Albert Einstein che ora ospita un piccolo museo a lui dedicato.
Altrettanto particolari le statue dislocate sulle facciate di alcune case.

Una delle vie principali del centro storico di Berna

Non dimentichiamo le ormai note fontane tra cui: la Zahringerbrunnen che raffigura un orso in posizione eretta con un elmo e tra le zampe uno scudo ed una bandiera e la Samsonbrunnen (Fontana di Sansone), donata dalla corporazione dei Macellai, che rappresenta l’eroe biblico intento ad afferrare la bocca di un leone.


Al estremità orientale, la Kramgasse si congiunge alla Gerechtigkeitsgasse, altra storica via di Berna, sulla quale si trova la Gerechtigkeitsbrunnen (Fontana della Giustizia) una statua bendata femminile, che impersona la giustizia, e che tiene tra le mani una spada ed una bilancia, mentre ai suoi piedi si trovano un papa, un re, un imperatore ed un sultano.    

Fontana di Berna
Berna – Fontana

Siamo ormai giunti in prossimità della Fossa degli Orsi che sorge al di là di uno dei ponti sul fiume Aare.
In un’ampia area di 6000 mq. vivono Finn, Bjork e Ursina i tre orsi simbolo della città, che possono tranquillamente usufruire di grotte, cespugli e di uno stagno affiancato al fiume. 

Secondo la leggenda, il fondatore Duca Berthold V di Zahringer catturò un orso nella zona in cui sorge ora la città, dandogli così il nome Berna (da “Bar” orso) in suo onore.

Uno dei tre orsi ospitati nella Fossa degli Orsi

Dalla Fossa, oltre l’Ufficio Turistico, un ascensore panoramico collega la parte alta con quella bassa che costeggia l’Aare e dove molti Bernesi amano trascorrere qualche momento di relax, anche solo per una pausa pranzo.

Da questa zona si può scoprire quella che è l’attività più amata dagli abitanti di Berna e ormai divenuta famosa, soprattutto nei mesi estivi: il bagno nel fiume che, grazie alla limpidezza e purezza delle sue acque, continua a mantenere viva la tradizione.
Esistono dei punti esatti in cui tuffarsi e lasciarsi trasportare dalla corrente fino ad un secondo punto di uscita.
Potrebbe sembrare cosa semplice ma in realtà può risultare pericoloso e pertanto è consigliabile solo a nuotatori esperti e conoscitori del luogo.

Vista panoramica dal ponte che attraversa il fiume Aare

Ritorniamo sui nostri passi e, dopo aver riattraversato il ponte, ci immettiamo su un’altra delle strade principali: la Junkerngasse.
 
Lungo questa via si raggiunge il Duomo dedicato a San Vincenzo di Saragozza; imponente edificio in stile tardo gotico la cui guglia di 100 m. è la più alta di tutta la Svizzera ed è visibile da lontano, caratterizzando lo skyline della città.

Iniziato nel 1421 venne terminato soltanto quattro secoli dopo; presenta interni riccamente decorati e offre la possibilità, a chi è pronto a salire i 254 gradini della torre, di godere di un panorama mozzafiato. 

La nostra passeggiata per Berna si è conclusa e noi rientriamo al campeggio.

Città a tratti austera, quasi a voler rispettare i rigidi dettami che contraddistinguono le località Svizzere, ma al contempo vivace, a misura d’uomo e fiera.
Città che richiederebbe un po’ più di tempo per essere pienamente apprezzata ma che anche con una toccata e fuga ci ha regalato la sua impronta ed il suo fascino.

– 16° GIORNO: Berna – Bernezzo (442 Km)

Itinerario 16 Giorno

Oggi è l’ultimo giorno del nostro viaggio e dopo colazione ci mettiamo in marcia diretti verso casa.

Vista sul Lago di Ginevra


Ripercorriamo la strada dell’andata oltrepassando il confine tra Svizzera e Italia attraverso il Colle del Gran San Bernardo.
Il tempo è bizzarro e durante il tragitto si alternano pioggia e sole, purtroppo quando raggiungiamo il Colle il meteo non ci assiste e ci fa desistere da una sosta che già avevamo dovuto saltare in precedenza.

Colle del Gran San Bernardo e la statua
Colle del Gran San Bernardo


Durante la discesa le nuvole si dileguano in parte e decidiamo di fermarci nuovamente ad Aosta per il pranzo.

Nel pomeriggio arriviamo a casa, concludendo definitivamente la nostra vacanza.
Semplice fare una valutazione del nostro viaggio, abbiamo trascorso due settimane alla scoperta di luoghi meravigliosi e intensi; una vacanza non fatta di continue corse ma che ci ha consentito ugualmente di spaziare da paesini fiabeschi a città stupefacenti, da siti di interesse storico a momenti di relax.
Il meteo è stato clemente concedendoci di godere appieno delle giornate a nostra disposizione. 

Un’Alsazia da scoprire e da vivere anche in camper, e al di fuori dei classici itinerari più pubblicizzati, con le sue tradizioni sempre forti e salde.

Noi di ViaggiamoHg a Strasburgo

Alsazia in Camper: Informazioni Pass Cittadini

MULHOUSE CITY PASS

Il Mulhouse City Pass è una tessera che costa € 19 per gli adulti e € 14 per i ragazzi/bambini e da diritto ad accedere gratuitamente ad una delle 9 attrazioni indicate e a tariffa ridotta in altre 12, a viaggiare gratuitamente per 3 giorni sulla rete di trasporti pubblici, ad un tour guidato, ad un aperitivo presso alcuni ristoranti selezionati e a sconti presso l’Ufficio del Turismo, gite ricreative e culturali. 

Il Pass può essere acquistato alla reception del Campeggio della Città, all’Ufficio Turistico e online. 

Per maggiori informazioni o per l’acquisto: https://www.tourisme-mulhouse.com/fr/reservez/mulhouse-city-pass.html

COLMAR CITY PASS

La Colmar City Pass è una tessera che costa € 32 per gli adulti e € 28 per i ragazzi/bambini da 9-17 anni e da diritto ad accedere gratuitamente ed illimitatamente per 7 giorni ai 6 Musei della cittadina oltre che ad un Tour sul Trenino Turistico Vert e una gita in barca alla Petit Venise con la compagnia Sweet Narcisse. 

Il Pass può essere acquistato all’Ufficio Turistico, presso i Musei Unterlinden e Village Hansi oppure online. 

Per maggiori informazioni o per l’acquisto: https://citypass.tourisme-colmar.com/presentation

ALSACE PASS

Questo Pass è una tessera che consente l’accesso gratuito a 60 siti turistici dislocati in Alsazia e riduzioni e sconti presso altri partner associati.
5 giorni (utilizzabile entro 14 giorni)
€ 65,00 per gli adulti
€ 45,00 per i ragazzi/bambini fino a 12 anni

3 giorni (utilizzabile entro 14 giorni)
€ 50,00 per gli adulti
€ 30,00 per i ragazzi/bambini fino a 12 anni

48 ore a
€ 40,00 adulti
€ 25,00 bambini

24 ore
€ 30,00 adulti
€ 20,00 bambini
l’opzione Batorama costa € 5 in più. Esistono infine un Pass Strasburgo e Nord Alsazia e il Pass Inverno. 

Il Pass può essere acquistato in numerosi Ufficio Turistici oppure online. 

Per maggiori informazioni o per l’acquisto: http://www.pass-alsace.com  

Alsazia in Camper: Curiosità

ENOGASTRONOMIA

Fiore all’occhiello dell’Alsazia sono indubbiamente i suoi vini, principalmente bianchi, conosciuti in tutto il mondo e che, per tradizione, indicano sull’etichetta della bottiglia il nome dell’uva con cui sono stati prodotti.

  • Il Gewurztraminer rappresenta l’eccellenza della zona e viene utilizzato principalmente per aperitivi, dessert o accompagnamento ai formaggi;
  • Il Resling è uno dei quattro vitigni più nobili ed è indicato per pesci, carni bianche e la tradizionale Choucroute;
  • Il Pinot Grigio o Tokai d’Alsazia è un vino molto corposo ideale con fois gras, selvaggina e arrosti;
  • Il Pinot Bianco e il Sylvaner grazie alla loro leggerezza e freschezza sono adatti per pesce, frutti di mare e salumi;
  • Il Moscato non dolce come quelli del sud, è adatto per gli aperitivi.
  • Il Cremant d’Alsace è un vino frizzante, realizzato con il metodo Champenois principalmente dai vitigni di Pinot.
  • Il Pinot Nero è l’unico a bacca nera utilizzato per la realizzazione di rossi, rosé e del Cremant d’Alsace.  

La Cucina Alsaziana, a causa della sua vicinanza con la Germania, risente molto dell’influsso della Foresta nera presentando molte specialità in comune ad essa.
I luoghi migliori per assaggiarle sono le birrerie (bierstub) e vinerie (winstub).

Da provare assolutamente:

  • Choucroute uno dei piatti più tipici, costituito da crauti e vari pezzi di carne di maiale (salsiccia, stinco di maiale, pancetta, prosciutto);
  • Tarte Flambée (Flammkuchen) una sorta di pizza bianca molto sottile condita con panna acida, cipolle, pancetta e formaggio bianco, a cui si aggiungono numerose varianti;
  • Baecheoffe uno stufato di verdura e carne;
  • Coq au riesling ossia gallo cotto in vino alsaziano;
  • Fois gras nato proprio in questa regione e servito con il pan d’epices (pan speziato)
  • Gugelhupf il tipico ciambellone diffuso ovunque
  • Pan d’epices il tradizionale pan di spezie che vede in Gertwiller il suo luogo simbolo.

CICOGNE

Le cicogne sono uno dei simboli dell’Alsazia e non è difficile scorgerle nei loro nidi sui tetti di chiese e case, passeggiare tra le strade dei paesi, nei campi o tra le vigne.

La leggenda narra che un tempo c’era un laghetto accanto alla Cattedrale di Strasburgo dove si trovavano le anime dei bimbi che dovevano venire al mondo; qui uno gnomo, guardiano delle anime, dalla sua barca d’argento doveva delicatamente pescare di volta in volta le anime dei bimbi che venivano successivamente affidate alle cicogne, che con cura dovevano trasportarle nelle culle dei futuri genitori.

Al di là delle leggende, questo animale è tutt’oggi particolarmente apprezzato e venerato perché essendo carnivoro libera i campi dagli animali più insidiosi; si dice altresì che la famiglia che dimora nella casa dove la cicogna farà il nido, godrà di fortuna e serenità. 

LEGGENDE

Se amate le leggende allora non potrete perdervi una visita in Alsazia alla scoperta delle sue tradizioni e dei suoi racconti.

A Natale potrete scorgere Hans Trapp e Christkindel, oppure correre dietro all’omino di pan di zenzero che tanto non verrà mai raggiunto perché “lui è l’omino di pan di zenzero”.

A Riquewihr l’incontro con la Strega vi porterà fortuna, come del resto quello con le cicogne.

Il 6 dicembre arriva il tanto atteso Saint Nicolas, più famoso di Babbo Natale.

E per tutto il resto del’anno partite alla scoperta di Sant’Ottilia, di Huna e dei tanti personaggi che hanno contribuito alla nascita di splendide località.

Alsazia in Camper: Indirizzi Utili

DORMIRE

  • Parcheggio Morlon (Svizzera), Route du Lac – MOLRON (GPS 46.626561, 7.095642) FREE
  • Camping de l’Ill, Rou Pierre de Coubertin 1 – 68100 MULHOUSE (GPS 47.734597, 7.324131)
  • Camping Riquewihr, Route du Vin 1 – 68340 RIQUEWIHR (GPS 48.162374, 7.317160)
  • Camping de l’Ill, Allée du Camping 1 – 68180 COLMAR (GPS 48.079147, 7.386524)
  • Camping Municipal Vallon de l’Ehn, Rue de Berlin – 67210 OBERNAI (GPS 46.464988, 7.467482)
  • Camping Oasis, Rue du Frohret 3 – 67110 OBERBRONN (GPS 48.928966, 7.603591)
  • Campingplatz Eichholz, Strandweg 49 – 3084 WABERN – BERNA (GPS 46.992758, 7.455368)

MANGIARE

– Restaurant au Cerf, Grand Rue 81 – 68150 RIBEAUVILLE (GPS 48.195800, 7.317501)

– Le Tir Bouchon, Rue du General de Gaulle 29 – 68340 RIQUEWIHR (GPS 48.167008, 7.297132) 

– La Dime, Rue du General de Gaulle 49 – 68340 RIQUEWIHR (GPS 48.167079, 7.296371)

– Schwendi Bier Und Wiestub, Place de l’Ancienne Douane 25 – 68000 COLMAR (GPS 48.076305, 7.359627)

– Restaurant de la Tour, Place de la République 1 – 68230 TURCKHEIM (GPS 48.086440, 7.278311)

– Le Thomasien, Rue des Dentelles 12 – 67000 STRASBURGO (GPS 48.580644, 7.743343)

SOSTARE

  • Parcheggio Telecabina Aosta-Pila, Via Paravera 8 – 11100 AOSTA(GPS 45.732519, 7.319226) FREE
  • Parcheggio Ecomusée d’Alsace, Chemin du Grosswald – 68190 UNGERSHEIM (GPS 47.852638, 7.287210) FREE
  • Parcheggio Riquewihr, Avenue Méquillet – 68340 RIQUEWIHR (GPS 48.166864, 7.294568) TARIFFA ORARIA


SHOPPING

– Féerie de Noel, Rue du Cerf 1 – 68340 RIQUEWIHR (GPS 48.167142, 7.296019)

– Le Village Hansi, Rue des Testes 28 – 68000 COLMAR (GPS 48.078689, 7.354989)

 

SITI UTILI
https://www.citedutrain.com/
https://www.tourisme-mulhouse.com/
https://www.ecomusee.alsace/fr/
https://www.tourisme-alsace.com/it
https://tourisme-colmar.com/fr/
https://citypass.tourisme-colmar.com/lang/fr
https://kutzig.fr/http://www.otstrasbourg.fr/it/
https://www.lignemaginot.com
https://www.bern.com/it/home

38 comments

  1. molto bello e dettagliato il tuo diario. Ho viaggiato con te ripercorrendo le strade di quei paesini alsaziani dai nomi impossibili e dall'aria romantica non solo per le cicogne. Ho adorato l'Alsazia quando ci sono stata ma grazie al tuo articolo ho scoperto un sacco di località che non ho visitato e che mi fanno venire voglia di tornare

  2. Ti ringrazio. In effetti l'Alsazia riserva delle sorprese meno note ma che meritano di essere scoperte. Anche io spero di ritornarci per esplorare nuove località.

  3. Per tutta la mia infanzia e adolescenza ho attraversato l'Alsazia due volte l'anno in auto per andare dai parenti in Belgio, ma non ci eravamo mai soffermati su di essa, spero di visitarla appena possibile.

  4. E' una zona che merita e vale assolutamente una visita. I Paesi che sembrano usciti da un libro di favole per bambini e altri luoghi davvero degni di nota nonché ricchi di storia.

  5. Ho sempre sognato un viaggio in America in camper ma leggendoti ho capito quanto sia possibile fare viaggi in camper anche in Europa. Il ritmo slow è quello che mi piace di più in questi casi e poi avete scelto un itinerario molto fiabesco!

  6. Il camper ti permette di battere più a tappeto i vari paesi e cittadine in un arco di spazio più ristretto, cosa che non accade ad esempio se si viaggia in aereo o in auto. Così la Francia che per alcuni può essere uno o due viaggi, per noi camperisti diventa meta di più uscite dedicate ognuna ad una regione (o parte di regione) diversa.

  7. Avete fatto un giro davvero bello. Mi sono segnata il link di questo post per rileggermelo tutto con calma e decidere eventualmente l'itinerario per uno dei prossimi tour on the road che farò con mio marito.

  8. Che meraviglia questo viaggio! L'Alsazia mi attira moltissimo con le sue cittadine così fiabesche e anche per i musei che hai descritto così bene. Spero un giorno di organizzare un bel viaggio da quelle parti!! Grazie

  9. Grazie!!! L'Alsazia era una meta che volevo visitare da parecchio tempo, poi noi essendo camperisti andiamo spesso in Francia e ogni anno lo dedichiamo ad una porzione diversa. Offre davvero tanto e soprattutto in un area circoscritta che ti permette di giare in modo più rapido senza dover fare grandi spostamenti.

  10. Sono davvero dei bellissimi posti che meritano una visita. Se riuscissi almeno, oltre a Colmar, a visitare un paesino o due sarebbe il top. Io ti consiglio Kaysersberg o Riquewihr.

  11. Ti ringrazio. I paesini sono davvero splendidi e devo dire che dovessi fare una classifica, seppur Colmar sia molto bella, altre località mi hanno sorpreso maggiormente (forse Colmar me l'aspettavo tutta una bomboniera e invece ho trovato due o tre zone fantastiche e il resto più nella media). Strasburgo come città mi ha stregato, non me l'aspettavo così bella.

  12. Un itinerario davvero perfetto da fare in camper, ave fatto davvero delle tappe interessanti. Noi non abbiamo mai provato il camper, ma ci piacerebbe.

  13. Il camper è da provare, un tipo di vacanza diversa ma che può dare anche tante soddisfazioni. Noi grazie a lui riusciamo a visitare un'area in modo capillare, scoprendo anche luoghi magari meno noti nei viaggi classici.

  14. Erano anni che volevo visitarla e ci sono riuscita solo la scorsa estate ma l'attesa ha meritato. Luoghi che sembrano usciti da un libro di favole per bambini… e non solo.

  15. Io vorrei visitarla nel periodo Natalizio dove credo dia il meglio di se. L'unica cosa che mi trattiene sempre un po', a parte avere giorni sufficienti a disposizione, è la possibilità di freddo che io non amo particolarmente. Però prima o poi devo assolutamente andarci anche in questa stagione.

  16. L'Alsazia ha davvero tanti paesini meritevoli che spesso uno non conosce. Siccome, prima di ogni viaggio, amo studiare l'itinerario e documentarmi per bene, mi rendo conto di quante siano le località di una certa regione o area che uno scopre solo in questi frangenti.

  17. Complimenti per il post, pieno di informazioni utili e interessanti, anche per chi non viaggia in camper! L'Alsazia sembra davvero uscita da una fiaba, quasi fosse il paesino di Belle nel cartone Disney La Bella e La Bestia.

  18. Ti ringrazio e concordo sul fatto che l'Alsazia sia una zona davvero piacevole e idilliaca. Da poco ho anche pensato di integrare il mio blog inserendo non solo i diari completi (che talvolta risultano un po' troppo lunghi) ma anche i singoli articoli sui vari luoghi che visitiamo… sarà un lavorone ma prima o poi riuscirò a completarlo.

  19. Non sai che piacere leggere il post e ritrovarci l'Ecomuseo d'Alsazia… in quella zona sono stata in gita di classe alle medie ed è stato il mio primo viaggio all'estero. Dell'Ecomuseo mi ricordo la classe ricostruita, che hai fotografato anche tu, e poco altro, comunque era fantastico! E le cicogne sui comignoli 🙂

  20. Figurati che l'Ecomuseo non era neppure in previsione tutto subito, poi siamo riusciti ad incastrarlo nel tour e devo dire che mi ha entusiasmato. L'unica sfortuna era il tempo brutto quel giorno e quindi abbiamo potuto sfruttare solo una parte della mattinata. Spero di ritornarci con più calma

  21. Questo viaggio è veramente interessante, tocca delle tappe che non avremmo mai considerato. Noi non abbiamo mai viaggiato in camper ma forse lo possiamo organizzare in auto…e poi non sapevamo che vicino a Colmar ci fosse una statua della libertà! Dopo aver visto l'originale in America e quella a Tokyo, dobbiamo assolutamente recuperare questa mancanza.

  22. Credo che viaggiare in camper sia un modo molto divertente per scoprire una destinazione. Forse quest'anno ne approfitterò per esplorare un po' il nostro stivale (se ce lo permetteranno!). Anche l'Alsazia però mi ispira moltissimo come destinazione, spero di poterci andare in futuro!

  23. Il camper ti permette indubbiamente di visitare in modo più approfondito una zona senza passare da una città all'altra, ma soffermandosi anche su paesini più piccoli e ravvicinati. L'Alsazia in tal caso è perfetta.

  24. Grazie mille per i complimenti! Sapere che il nostro diario può essere utile e di spunto a chi sta pianificando un viaggio ci fa davvero piacere e ci invoglia a scrivere nuovi articoli.

  25. Salve, grazie per le informazioni precise e dettagliate!! La linea Maginot sarà parte della meta della nostra vacanza. Noi vorremmo visitare la linea Maginot ( selezionando a fatica fra le vostre indicazioni, ma in famiglia ci sono gusti differenti!!!), Strasburgo, Colmar e dintorni e abbiamo 6/7 notti, viaggiamo in macchina da Modena è fattibile? Grazie Serena

    1. Buongiorno Serena. Innanzitutto grazie per i complimenti.
      Anche con 6/7 notti è fattibile, andando a selezionare un po’ l’itinerario. Potrete dedicare un giorno a Colmar, uno a Strasburgo e per il tempo restante selezionare qualche paesino e qualche struttura della Linea Maginot. Questi sono visitabili anche solo in qualche ora, quindi per ogni giorno potete inserire un paio di paesi, oppure una struttura più un paese. Se proprio dovete fare una scelta tra le strutture militari non perdetevi Shoenembourg.

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