Perigord in camper fino a Bergerac – Estate in Dordogna

Il Perigord in camper è uno di quegli itinerari meno conosciuti ma che hanno il pregio di far innamorare di sé a prima vista; in questo angolo di Nuova Aquitania visiteremo paesi sospesi nel tempo, grotte e siti preistorici, castelli medievali e cucina gourmet che non ci lasceranno indifferenti.



In questo diario di viaggio vi raccontiamo il nostro secondo tour del Perigord in camper, scegliendo tra località non ancora viste e altre che ci avevano particolarmente colpito.

Se volete leggere quali altri siti della Nuova Aquitania avevamo visitato in precedenza potete consultare il nostro Assaggio di Perigord, Lot e Limosino in camper.  


La vacanza sarà in compagnia di amici, Mauro, Roberta ed Elias che divideranno il viaggio con noi in camper mentre per la notte utilizzeranno la loro tenda.   

Va da sé l’esigenza di prenotare anticipatamente i campeggi (che lo consentono) e pianificare in modo abbastanza preciso il viaggio e le mete da visitare.

La partenza è prevista per la serata così da fare il viaggio più lungo di notte, quando i bimbi dormono. 

LUOGHI VISITATI: Albi, Rocamadour, Foret de Singes, Sarlat la Caneda, Domme, Beynac et Cazenac, Forte de Roc de Cazelle, Maison Forte de Reignac, La Roque Gageac, Belves, Monpazier, Bergerac, Mirepoix, Avignone   

– 1° GIORNO: Bernezzo (CN) – Albi (632 Km)

Itinerario 1 Giorno

Raggiungiamo la Francia dal Colle della Maddalena, ormai diventato il nostro valico preferito per raggiungere il Paese d’Oltralpe (eccezion fatta per le destinazioni della Costa Azzurra).

Il  valico è piuttosto agevole anche per i camper, tant’è che viene abitualmente usato dai mezzi pesanti.

Nel nostro articolo Valichi e Trafori per l’Europa potrete scoprire le altre vie per raggiungere la Francia.

Dopo il paese di Tallard è possibile scegliere se prendere l’autostrada ma noi proseguiamo su strade dipartimentali e nazionali sempre scorrevoli ed in ottime condizioni.

Poco prima di Sisteron (circa 6 Km) ci fermiamo al centro commerciale per il rifornimento di Gasolio, tra i più economici in questo tratto di strada. 

In prossimità di Forcalquier prendiamo la deviazione per Avignone che ci permette di abbreviare un po’ il percorso.

Raggiungiamo Albi a metà mattinata e cerchiamo una piazzola al Camping Albirondack, unico che non accettava prenotazioni per una sola giornata.

Il camping, con ambientazione in stile Parco Americano e con piscina, mette a disposizione una navetta al costo di 2,50 per persona a tratta (bambini solitamente gratis), per andare e/o tornare da Albi centro.

A questo si aggiunge la cordialità del personale.

Il Camping Albirondack di Albi
Camping da Albi

Nel pomeriggio ci incamminiamo a piedi per Albi (lungo il percorso suggeritoci dal camping) e prenotiamo la navetta per il ritorno.

Nella piazza della cattedrale parte il Trenino Turistico: noi donne e i due bimbi decidiamo di approfittarne mentre gli uomini preferiscono ritemprarsi al bar.

Albi, la città episcopale, è anche detta “la rossa” per via dei mattoni rossi con cui è stata costruita, ottenuti dall’argilla del fiume Tarn che la attraversa.

Il suo centro storico è stato inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO ed è dominato dalla maestosa Cathédrale Sainte-Cecile.

Nella città vecchia si possono ammirare numerose case a graticcio nonché palazzi signorili edificati nel Rinascimento.

Albi è il capoluogo del Dipartimento del Tarn in Occitania e le sue radici risalgono all’epoca romana seppur vi siano tracce anche celtiche. In epoca medievale si è sviluppata raggiungendo la connotazione attuale.

Il tour in trenino ci permette di poter ammirare i luoghi più suggestivi della città come i tre ponti sul Tarn: il Pont Vieux soggetto a Dazi che ha concorso all’arricchimento di Albi, il Ponte della Ferrovia e il Pont 22 Aout 1944.

Attraversiamo le pittoresche viuzze e passiamo davanti al bel mercato coperto fino a tornare nella Place Sainte-Cecile dove svetta il monumento più importante: la maestosa Cattedrale. 

Edifici a graticcio del centro storico di Albi

La Cattedrale dedicata a Santa Cecilia è un capolavoro dell’arte gotica meridionale ed è la cattedrale di mattoni più grande al mondo. 

A ridosso della Cattedrale il Palazzo della Berbie è uno dei palazzi episcopali più antichi di Francia ed è attualmente la sede del Museo dedicato al pittore Henri de Toulouse-Lautrec.
L’intero complesso fa si che si rimanga affascinati dalla maestosità della piazza. 

Cattedrale
Albi – Cattedrale
Palazzo della Berbie
Albi – Palazzo della Berbie

Per problemi di tempo siamo costretti a rimandare la visita, al Palazzo e alla Cattedrale, ad una futura visita delle città; ci dirigiamo al mercato coperto dove ci attenderà la singolare navetta: un Van Volkswagen azzurro.

– 2° GIORNO: Albi – Rocamadour (152 Km)

Itinerario 2 Giorno

La mattina dopo colazione partiamo alla volta di Rocamadour decidendo di saltare la tappa intermedia di Cordes sur Ciel, ipotizzata inizialmente, così da poter mostrare al meglio ai nostri amici le bellezze di questa città conosciuta da noi già lo scorso anno.

Una volta arrivati, raggiungiamo subito il campeggio Le Paradis du Campeur già prenotato.

Il campeggio si trova all’Hospitalet, la parte alta di Rocamadour, molto comodo perché vicino al paese e collegato ad esercizi commerciali (Bar, Ristoranti, Negozi); dispone inoltre di una piscina.

Dopo pranzo scendiamo a piedi verso il centro di Rocamadour che già dall’alto offre una vista mozzafiato.

La splendida vista sul Borgo arroccato di Rocamadour
Rocamadour

Rocamadour è il secondo sito più visitato di Francia dopo Le Mont-Saint-Michel e fa parte del circuito dei più bei villaggi di Francia nonché Patrimonio Mondiale dell’Unesco

Situato nella Valle della Dordogna è arroccato su una falesia calcarea che domina il Canyon dell’Alzou; si trova sul percorso del Cammino di Santiago de Compostela ed è pertanto meta di pellegrinaggio anche per i suoi santuari, primo fra tutti quello della Madonna Nera.

La via principale, colma di negozietti di souvenir, è molto graziosa nonché sempre affollata di turisti.

Vista dal  basso dei santuari di Rocamadour e del castello

Dopo aver salito i 216 gradini della Grande Scalinata, si arriva ai sette santuari fra i quali la Cappella di Notre-Dame che custodisce una statua della Madonna Nera, la Basilica del Santo Salvatore e la Cappella di Saint-Michel.
Nei pressi della Cappella di Notre Dame si trova la Tomba di San Amadour.

Al Sagrato dei Santuari si può arrivare anche prendendo l’ascensore.
Aperto fino alle 19:00/20:00 a seconda del periodo;
tariffa (aggiornamento anno 2024):
– € 2,80 sola andata
– € 4,40 andata e ritorno
– gratis -8 anni

combinato 2 ascensori:
– € 4,30 sola andata
– € 6,30 andata e ritorno

Architettura medievale dei santuari di Rocamadour

Dai santuari, percorrendo la Via Crucis o prendendo un secondo ascensore, si raggiunge il castello.

Ascensore per il castello: aperto fino alle 19:00/20:00 a seconda del periodo;

tariffa (aggiornamento anno 2024):
– € 2,80 sola andata
– € 4,40 andata e ritorno
– gratis -8 anni

combinato 2 ascensori:
– € 4,30 sola andata
– € 6,30 andata e ritorno

Visita delle mura del castello:
– € 2,00

Facciata del Castello di Rocamadour
Castello di Rocamadour

La nostra tappa successiva è la Foret des Singes che si trova all’Hospitalet a circa 200 m. dal campeggio.

Tariffe (aggiornamento anno 2024):
€ 11,00 adulti
€ 7,00 bambini 5-14 anni
E’ possibile usufruire di uno sconto presentando il coupon presente sulle brochure che abbiamo preso alla reception del campeggio.

Per aggiornamenti su orari e tariffe potete consultare il sito ufficiale: https://www.la-foret-des-singes.com/

Uno dei macachi che abitano la Foret des Singes di Rocamadour

Questo sito ospita una foresta di 20 ettari nella quale vivono allo stato libero 150 macachi di Barbarie che è possibile osservare nel loro habitat e offrirgli dei popcorn rilasciati dai custodi all’ingresso del parco.

Per i bambini e’ sicuramente immancabile: una meta divertente ed insolita.

Nella Foresta delle Scimme di Rocamadour si possono dare popcorn ai macachi.
Famigliola di Macachi di Barbarie alla Foresta delle Scimmie di Rocamadour

Memori delle cene consumate lo scorso anno allHostellerie Bellevue, decidiamo di ritornare e prenotiamo con un po’ di anticipo un tavolo.

Anche questa volta non veniamo delusi sia dall’ottimo cibo che dal buon prezzo pagato. 

Rocamadour ci conferma nuovamente di come sia a giusta veduta il secondo sito più visitato di Francia.

Terminiamo parlando del Rocamadour AOP il famoso formaggio di latte crudo di capra, che prende il nome dal luogo in cui viene prodotto.
Oltre che nei negozi, numerose sono le fattorie in cui è possibile acquistarlo.

– 3° GIORNO: Rocamadour – Sarlat la Caneda – Domme – Beynac et Cezenac (73 Km)

Itinerario 3 Giorno

La prima meta della giornata è la medievale e magnifica Sarlat la Caneda.

Giunti alla periferia della città, visto il grande traffico, seguiamo i cartelli che indicano la presenza di un parcheggio gratuito (Parking du Lycée Pré de Cordy – Av. Josephine Baker) con navetta a pagamento.

Parking du Lycée Pré de Cordy – Avenue Josephine Baker
Navetta: € 3,00 adulti A/R, gratis bambini -12 anni.
Il servizio è attivo nei mesi estivi di maggior affollamento

Il bel villaggio medievale di Sarlat la Caneda
Sarlat la Caneda

Sarlat la Caneda si trova nel centro del Perigord nero ed è una splendida cittadina medievale ricca di pittoresche stradine, palazzi gotici e rinascimentali.
Nonostante la calca di turisti che la visita ogni giorno, riesce a mantenere intatta l’atmosfera d’un tempo.

La crescita del suo centro si colloca in età medievale ma la valorizzazione più importante risale agli anni settanta del XX secolo quando una sua ristrutturazione l’ha riportata ai fasti di un tempo.

Gli edifici in pietra e travi di legno di Sarlat la Caneda

 

L’aspetto più bello della città è proprio il passeggiare senza meta tra le sue splendide stradine lasciandosi proiettare in un’atmosfera fiabesca.

Bell'edificio in pietra gialla nel centro di Sarlat la Caneda

Tra i monumenti più interessanti, la Cattedrale di San Sacerdos, la Casa Natale di Etienne de la Boetie, la Lanterna dei Morti e il Maniero di Gisson

Dopo qualche acquisto di souvenir e dell’immancabile Foie Gras, di cui Sarlat è patria indiscussa, ci dirigiamo al Ristorante Le Chevaliers de la Tour scoperto lo scorso anno.

L’ottimo rapporto qualità/prezzo lo ritroviamo anche in quest’occasione ed ampiamente soddisfatti, dopo un’ultima passeggiata, torniamo alla fermata autobus per prendere la navetta e tornare al camper.

Sarlat continua ad essere uno dei nostri luoghi preferiti qui nel Perigord, sicuramente non mancherà una terza visita.

DOMME

Nel primo pomeriggio partiamo quindi alla volta di Domme, una delle famose bastide di queste zone. 

Poco fuori dal centro è presente un parcheggio camper ben segnalato, adatto anche a sosta notturna.
Tariffa € 3,00 sosta diurna con servizi di C/S

Domme
Domme – Porta

Abbarbicata su una falesia, la bastide di Domme si affaccia sulla Valle della Dordogna e, protetta dalle sue mura duecentesche, accompagna il turista in un viaggio nel passato, con le sue porte imponenti e le torri massicce usate un tempo come prigioni.

Per Bastide si intende un centro abitato, fondato alla fine del Medioevo, con una pianta generalmente rettangolare.
Domme possiede invece una pianta trapezoidale, insolita per una bastide.

L’ingresso nella città avviene solitamente dalla Porta Des Tours (le altre porte, tutte degne di nota, sono Porta del Bos e Porta de la Combe).
Nelle torri di questa porta vennero imprigionati i Cavalieri Templari di cui è ancora possibile vedere all’interno numerose iscrizioni intagliate.

Estremamente piacevole è passeggiare per il centro, tra palazzi antichi e semplici abitazioni, fino a raggiungere il Municipio e l‘Ufficio del Turismo che hanno sede nella splendida Maison du Gouverneu, situata in Place de la Halle fulcro del borgo.

Vicino al municipio sono anche visitabili le grotte.

Una delle caratteristiche vie del centro di Domme
Place de la Halle fulcro della vita cittadina di Domme

Arrivati in Place de Halle vediamo la partenza del trenino e ne approfittiamo per fare un piacevole tour che ci permette farci un’idea complessiva del luogo.

Concluso il giro torniamo verso la Porta des Tours dove visitiamo le Prigioni Templari. 

Le Prigioni templari sono a pagamento e possono essere visitate in poco tempo.
Tariffe (aggiornamento anno 2024):
– € 4,50 adulti
– € 2,50 bambini

Ritorniamo al camper per la nostra ultima destinazione della giornata: Beynac et Cazenac dove pernotteremo per tre giorni. 

BEYNAC ET CAZENAC

Il campeggio scelto è Le Capeyrou anch’esso prenotato anticipatamente.

Il Camping Le Capeyrou a Beynac et Cazenac è uno dei più belli di tutta la Dordogna

Il Camping è inserito nella top ten dei campeggi d’Europa; dispone di piscina con vista sul famoso castello, di piazzole ampie e di blocchi sanitari molto puliti. 

Subito all’esterno si trovano gli esercizi di vendita beni di prima necessità mentre il centro paese è a circa 200 mt.

Appena arrivati veniamo attratti dal panorama: alzando gli occhi svetta a picco il Castello e a fianco del campeggio scorre placida la Dordogna, fiume classificato tra i più puliti d’Europa.

Le Chateau de Beynac et Cazenac svetta sulla Dordogna

Beynac è un delizioso paesino che offre scorci da cartolina con il castello che si affaccia sulla Dordogna e le belle case ornate di fiori. Le sue origini non sono medievali bensì più vecchie con ritrovamenti risalenti all’età del bronzo.

Scorcio del Villaggio di Beynac et Cazenac

– 4° GIORNO: Beynac et Cazenac – Grotte su Roc de Cazelle – Maison Forte de Reignac – Beynac et Cezenac (51 Km)

Itinerario 4 Giorno

La giornata di oggi prevede due tappe nella Valle del Vézère, area abitata fin dalla preistoria e ricca di siti trogloditi e grotte.

Partiamo alla volta delle Grottes du Roc de Cazelle.

Il sito archeologico delle Grotte du Roc de Cazelle
Grottes du Roc de Cazelle

Le Grottes du Roc de Cazelle si trovano nei pressi di Les Eyzies-de-Tayac-Sireuil e sono un parco preistorico con ricostruzioni delle vita dei nostri antenati proprio nel luogo in cui hanno realmente vissuto.

E’ in questa valle che è stata scoperta la celebre statuetta conosciuta come Venus de Sireuil.

Si potranno ammirare rifugi sopra le rocce, grotte e habitat nei quali sono stati raccolti strumenti e armi di uomini preistorici di 12.000 anni fa.

Il sito è popolato da sempre, abitato in epoca preistorica, poi è stato scavato e vi si è costruito un castello nel medioevo e infine è stato riutilizzato e trasformato all’inizio del secolo in un abitazione civile.

Tariffe per ingresso al parco (aggiornamento anno 2024):
– € 9,50 adulti
– € 5,50 bambini 5-13 anni
Il sito fa parte del circuito Pass VisitPerigord di cui potrete leggere a fine articolo.

Orari orientativi:
– da metà novembre a vacanze febbraio 11:00-17:00
– vacanze febbraio, marzo, ottobre, novembre 10:00-18:00
– vacanze di natale 10:00-17:00
– aprile, maggio, giugno, settembre 10:00-19:00
– luglio e agosto 10:00-20:00

Per aggiornamenti su orari e tariffe potete consultare il sito ufficiale: https://rocdecazelle.com/

Fuori dall’ingresso è presente un ampio parcheggio utilizzato anche per i camper.

L’habitat è stato ricostruito fedele alle abitudini locali e alla storia del Perigord.

Scena di vita preistorica ambientata alle Grotte du Roc de Cazelle

Numerose sono le scene di vita rappresentate degli antenati, nelle quali viene mostrato come vivevano, cacciavano, mangiavano, costruivano, decoravano.

Una delle grotte all'interno del sito Roc du Cazelle

All’interno delle grotte e nella parte più elevata, ecco le fortificazioni medievali fino a raggiungere il 1966, anno in cui una coppia di agricoltori investì nella costruzione di una casa monolitica.

Gli attrezzi da lavoro della casa monolitica alla Grotte du Roc de Cazelle

Il giro è molto piacevole ed interessante, adatto anche ai bambini che sicuramente non si annoieranno.

Terminiamo la visita prima di pranzo e decidiamo di fermarci al chiosco presente sul sito.

MAISON FORTE DE REIGNAC

Rifocillati ripartiamo alla volta della Maison Forte de Reignac.

La Maison Forte de Reignac costruita nella falesia
Maison Forte de Reignac

La Maison Forte de Reignac è un castello inserito nella roccia su cui si eleva.

Più grande di quello che si potrebbe pensare vedendolo dall’esterno, la facciata nasconde sale sotterranee impressionanti, un grande salone d’onore, una sala delle armi, una cucina, camere, cappella, prigione, fossato, cantina.

Oltre alla sua protezione naturale presenta numerosi elementi di difesa.

La Valle del Vézère dalla Maison Forte de Reignac

In questo luogo eccezionale aperto al pubblico nel 2006, vengono presentati anche reperti di epoca preistorica scoperti sul posto.

Gli interni del castello/falesia Maison Forte de Reignac nel Perigord

Alla fine del percorso si può visitare un’esposizione sul tema “La Tortura e la pena di morte dal Medioevo ad oggi” .

In questa collezione sono inseriti più di sessanta autentici strumenti di tortura, di esecuzione capitale nonché di stampe e quadri d’epoca.

L'esposizione degli strumenti di tortura alla Maison Forte de Reignac

La particolarità di questa casa forte ci ha affascinato e la riteniamo uno dei siti da non perdere nella visita del Perigord.

Tariffe di ingresso, compreso museo (aggiornamento anno 2024):
– € 10,90 adulti
– € 7,10 ragazzi 15-17 anni
– € 4,90 bambini 4-14 anni

Orari indicativi di apertura (aperto tutto l’anno):
– dal 22 dicembre al 7 gennaio 10:00-18:00 (1/01 13:00-18:00)
– febbraio, marzo, ottobre e fino 11 novembre 10:00-18:00
– aprile, maggio, giugno, settembre 10:00-19:00
– luglio, agosto 10:00-20:00
– dal 12 novembre al 21 dicembre 10:00-17:30

Per ulteriori aggiornamenti su orari e tariffe potete consultare il sito ufficiale: https://www.maison-forte-reignac.com/
Il sito fa parte del circuito Pass VisitPerigord di cui potrete leggere a fine articolo.

L’ampio parcheggio vicino al sito è adatto anche ai camper.

Terminata la visita rientriamo in campeggio ripercorrendo strade che attraversano piacevoli paesaggi del Perigord disseminati di castelli e splendide dimore.

Dimore storiche del Perigord

– 5° GIORNO: Beynac et Cazenac – La Roque Gageac – Beynac et Cezenac (9 Km)

Dedichiamo la giornata alla visita della La Roque Gageac e a un giro in bagarre

Il villaggio dista meno di 5 Km dal campeggio e decidiamo così di raggiungerla a piedi per evitare il traffico, che ogni giorno si dirige in questa nota località. 

Alla reception del campeggio ci forniscono le indicazioni per percorrere una stradina lungo il fiume e non dover utilizzare la statale che non è proprio adatta ai pedoni, soprattutto se si ha un  passeggino come noi.

Dal campeggio c’è un passaggio diretto che ci porta sul viottolo che fiancheggia il fiume, da qui intraprendiamo la nostra camminata.

Il percorso è molto tranquillo, pianeggiante e quasi sempre ombreggiato e ci permette di assaporare un altro aspetto di questa fantastica regione.

Campi di tabacco
Perigord – Campi di tabacco

Il panorama che ci si offre davanti è delizioso con la vista del Castello di Castelnaud e del Castello di Fayrac.   

Veduta dell'imponente Chateau de Castelnaud dalla Dordogna

Raggiungiamo La Roque Gageac con molta meno fatica di quella prevista facendo solo un piccolo pezzo finale lungo la strada principale.

La Roque Gageac è situata ai piedi di una falesia lungo il fiume della Dordogna ed è classificata tra i più bei villaggi di Francia nonché luogo più visitato dopo Le Mont Saint Michel e Rocamadour.

Gode di un microclima quasi mediterraneo e difatti si possono vedere palme, banani, piante di limoni ed arance.

E’ abitata sin dalla preistoria ma il suo maggiore sviluppo lo conobbe nel periodo gallo romano; la fortezza troglodita che venne costruita grazie alla sua posizione privilegiata rimase inespugnata.

Nel gennaio 2010 si staccò una frana che distrusse in parte il forte, facendolo chiudere al pubblico per ragioni di sicurezza.

Vista panoramica sulla Roque Gageac dalla Dordogna
La Roque Gageac

Tra le dimore di maggior spicco troviamo Palazzo Tarde che con la sua mole domina il villaggio e lo Chateau de la Malartrie, costruito sul sito di un antico insediamento di lebbrosi chiamato appunto “la maladrerie”.

Chateau de la Malartrie
La Roque Gageac – Chateau de la Malartrie
Palazzo Tarde
La Roque Gageac – Palazzo Tarde

Facciamo una piacevole passeggiata nel paesino sempre affollato di turisti e apprezziamo anche il piccolo mercato mattutino.

Prenotiamo quindi il viaggio in Gabarre per una pittoresca crociera sul fiume e, in attesa della partenza, pranziamo con un panino.

Per il nostro giro in Gabarre optiamo per la Gabares Norbert.

Tariffe Gabares Norbert (aggiornamento anno 2024):
– € 11,90 adulti
– € 9,50 bambini -13 anni

Orari indicativi:
dal 30 marzo al 2 novembre 9:30-18:00

Per ulteriori aggiornamenti su orari e tariffe potete consultare il sito ufficiale: https://www.gabarres.com/

Il tour fa parte del circuito Pass VisitPerigord di cui potrete leggere a fine articolo.

La Gabare è una fedele replica delle imbarcazioni che nel 18° secolo venivano usate per il trasporto merci tra l’Alvernia e Bordeaux (vino, pellame, formaggio, castagne, foraggio, carbone, carta) e che ora è utilizzata per mini crociere turistiche lungo il fiume. 

Dopo pranzo ci imbarchiamo per il nostro tour di un’ora che percorrerà il fiume Dordogna in un tragitto di 6,5 Km.

Vista panoramica dal fiume Dordogna sulla Roque Gageac

Il giro in Gabare è un’esperienza davvero piacevole che consigliamo a tutti e che permette la scoperta della Dordogna da una prospettiva insolita e molto più tranquilla. 

Ritornati sulla terraferma ci dedichiamo all’acquisto di qualche souvenir prima di rientrare in campeggio dove trascorriamo la serata in totale relax.

La Roque Gageac è imperdibile per chi decide di andare alla scoperta del Perigord, la sua bellezza ci ha letteralmente incantato.

Alla Roque Gageac è presente un’Area Camper in ottima posizione ma sempre molto frequentata.
Se scegliete di raggiungerla vi consigliamo di farlo di prima mattina.

– 6° GIORNO: Beynac et Cazenac – Belves – Monpazier – Bergerac (87 Km)

Itinerario 6 Giorno

Lasciata quest’incantevole zona del Perigord, ci dirigiamo verso la prima meta della giornata: Belves.

Prima del centro è presente un ampio parcheggio segnalato e gratuito dove è possibile parcheggiare anche con il camper.

La Piazza di Belves in giorno di mercato
Belves

Belves, città medievale dell’XI Secolo, è arroccata su uno sperone roccioso ed è anche chiamata città delle 7 torri o “città del Papa“. 

Nella parte vecchia chiamata “Le Castrum” si ha modo di ammirare il bel Mercato Coperto tipico delle bastide, il Castello del XVI secolo, le mura, la chiesa e alcune dimore degne di nota come la Casa Gotica. 

Prendendo parte ad una visita guidata organizzata dall’ufficio del turismo è anche possibile visitare le abitazioni troglodite delle vicinanze.

Le vie medievali del centro storico di Belves

Passeggiamo nei caratteristici vicoletti della città vecchia e ci concediamo un caffè nella piazza del mercato prima di tornare al camper e ripartire.

MONPAZIER

La seconda meta della giornata è Monpazier che raggiungiamo ancora in mattinata.

Vicino al centro c’è un parcheggio gratuito, accanto a dei giardinetti per i bimbi, dove è possibile parcheggiare e sostare con camper.

Vista panoramica sulla bastide di Monpazier

Monpazier è un borgo o bastide molto suggestivo di poco più di 500 abitanti ed è considerato la più tipica e ben conservata bastide del sud ovest della Francia. 

Questa cittadina nasce nel 1284 per volere di re Edoardo I di Inghilterra e solo con il regno di Carlo V di Francia passa definitivamente in mani francesi.

Monpazier è di una bellezza senza tempo, con tre porte di accesso che ne interrompono le fortificazioni e con oltre 30 monumenti classificati come Monumenti Storici.

Vie del centro storico di Monpazier

La cittadina è a forma di quadrilatero, con arcate in stile gotico, case medievali e del cinquecento che si affacciano sulla piazza mentre la struttura del suo mercato è rimasta intatta. 

Merita una visita anche la Chiesa di Sant Dominique caratterizzata da un’unica navata con volta a vela.

Piazza
Monpazier – Piazza

Passeggiamo per i vicoli, ammiriamo la chiesa e rimaniamo estasiati dalla piazza.
Possiamo a pieno titolo affermare che questa bastide ci ha positivamente impressionato ed è quella che ci è piaciuta maggiormente, ne consigliamo assolutamente la visita. 

BERGERAC

Ripartiamo per la nostra meta finale della giornata, Bergerac, ripromettendoci di tornare e pranzare in uno dei localini di questo stupendo villaggio.

Raggiunta la cittadina, ci dirigiamo al Camping Municipale La Pelouse che avevamo in precedenza prenotato.

Facciamo il check in e ci sistemiamo in una bella piazzola lungo la Dordogna. 

Il Camping è essenziale, con bagni puliti e molto comodo per il centro, raggiungibile a piedi in 10 min.

Dopo pranzo ci dirigiamo in centro paese con l’intenzione di far acquisti dei conosciuti vini del posto.

Panorama sulla cittadina di Bergerac

Bergerac, il cui nome fa immediatamente pensare a Cyrano de Bergerac, celebre commedia di Rostand scrittore e drammaturgo del Seicento, è una bella località di 26 mila abitanti dislocata vicino alla placida Dordogna.

Il centro che si sviluppa partendo dalle sue rive, presenta piazze, strade, case e palazzi affascinanti 

Il centro di Bergerac con la statua di Cyrano

La Piazza più grande è Place Pellisiere con la sua bella fontana e vista sulla Chiesa di Saint Jacques mentre è un piacere passeggiare per Rue Saint Clar e i suoi vicoletti, con case costruite con materiali semplici.

Edificio notevole è la chiesa in stile neogotico di Notre Dame eretta tra il 1856 e 1865 in cui svetta il campanile alto 80 m. 

La Chiesa di Notre Dame di Bergerac con il campanile alto 80 mt.

Per gli amanti del vino questa piacevole cittadina, non troppo battuta dagli itinerari turistici, è una meta da non perdere.

Il centro storico, piccolo e compatto può essere un piacevole intermezzo durante un viaggio nel Perigord.

– 7° GIORNO: Bergerac – Mirepoix (273 Km)

Itinerario 7 Giorno

Lasciata Bergerac partiamo alla volta di Mirepoix che ci permetterà di avvicinarci lentamente a casa.

Anche qua optiamo per percorrere strade normali non a pedaggio.

Dopo esserci fermati in un centro commerciale a pranzare e fare un po’ di spesa, nel primo pomeriggio raggiungiamo il paese di Mirepoix ed il suo Camping Les Nysades già prenotato.

Il camping è carino, pulito, dotato di una piscina e un piccolo bar e a pochissimi minuti dal centro paese.

Splendido scorcio sulla piazza di Mirepoix
Mirepoix

Mirepoix è uno dei luoghi più incantevoli dell’Ariege e deve, probabilmente, il suo nome ad un termine Occitano che significa “Mira i pesci”; alcuni sostengono dovuta al fatto di sorgere vicino ad un fiume, altri dal fatto che i pesci da osservare fossero quelli arrivati in paese a seguito di un’inondazione.

Il paese conta poco più di tremila abitanti e la sua origine risale al X secolo; un paio di secoli più tardi durante la Crociata contro gli Albigesi, Simon de Monfort se ne impossessa. Il feudo era infatti da tempo legato al catarismo e quindi di opposta fazione rispetto agli sfarzi della Chiesa Romana.

Della cinta muraria un tempo esistente, rimane visibile solo la Porta d’Aval.

Il paese, seppur di dimensioni ridotte, non manca di mostrare al turista un patrimonio notevole: l’Ancienne Cathedrale Saint Maurice, la cui unica navata interna di 22 metri risulta la seconda in Europa, l’Ancien Palace Episcopale, la Maison de Consuls casa costruita nel cinquecento e sede dei magistrati locali nelle cui assi in legno sono scolpite oltre cento figure.

Chiesa
Mirepoix – Chiesa
Maison de Consuls
Mirepoix – Maison de Consuls

Il vero gioiello nonché centro cittadino è la Place Maréchal Leclerc sotto i cui portici si trovano graziosi negozi, botteghe e bar e che presenta in un angolo, la Halle, una grande struttura a gazebo in ferro, costruita per sostituire quella precedente in legno.
La Halle, in stile Baltard, è usata ancora oggi nei giorni di mercato.

Passeggiando per le vie del borgo ci pare di essere stati catapultati in un tempo passato o in un libro di fiabe, tutto è magico anche se il mercato e il gran numero di turisti lo rende affollato.

Mirepoix ci è rimasto nel cuore, senza dubbio una delle perle di questo viaggio.

Torniamo in campeggio per un tuffo in piscina e per la cena.

– 8° GIORNO: Mirepoix – Avignone (330 Km)

Itinerario 8 Giorno

La mattina, dopo colazione, partiamo in direzione dell’ultima tappa della nostra vacanza: Avignone.

Anche in questo caso percorriamo il tragitto fuori autostrada e ci fermiamo per pranzo in un centro commerciale dopo Montpellier.

Arriviamo a destinazione nel primo pomeriggio e ci dirigiamo al Camping Bagatelle di cui avevamo già la prenotazione.

Il camping dispone di un buon blocco igienico, di ampie e ombreggiate piazzole, di due ristoranti e un market con generi di prima necessità; è subito al di là del fiume nel rione Bagatelle ed è pertanto comodissimo al centro che si raggiunge in 10 minuti a piedi.

Nel circondario esistono anche parcheggi gratuiti e area camper ma personalmente consigliamo il camping, decisamente più tranquillo.

Dopo una doccia ed un po’ di relax, ci dirigiamo in centro.

Vista Panoramica della città di Avignone

Avignone è considerata la capitale della Provenza e con la sua cinta muraria ricorda i fasti di un passato che l’ha vista primeggiare come centro d’arte, cultura e soprattutto come città papale, quando nel 1305 Papa Clemente V scelse di trasferirne qui la sua sede che venne mantenuta per circa settant’anni.

La dislocazione sulle sponde del Rodano la rende ancora più spettacolare agli occhi del turista.

La storia della città risale al Paleolitico ma furono i romani a consolidarne il villaggio e a trasformarlo in Avenio. 

Il centro, racchiuso da mura, è caratterizzato da vie tortuose, piazzette all’italiana e dal magnifico e imponente Palazzo dei Papi, di architettura medievale e in stile gotico, considerato tra i più belli di tutto il continente. 

Palazzo dei Papi
Avignone – Palazzo dei Papi

Nella stessa piazza del Palazzo dei Papi, si trova il medievale Petit Palais, oggi sede di un importante museo.

Non distante si trova l’altro gioiello della città, il Pont Saint Bénézet il notissimo Ponte d’Avignone, entrato a far parte del Patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco. 

Il ponte Saint Benezet e la città di Avignone

Tutto il centro è da visitare, passeggiando per le sue viuzze e scoprendo i vari angoli che la città riserva.

Di notevole rilievo la Cattedrale Notre-Dame de Dome e la scenografica via Rue de Tentouriers, il Museo Lapidario e il Museo Calvet.

Avendo visitato più volte la città, decidiamo di prendere il Trenino Turisticoche permette anche ai nostri amici di avere una visione panoramica di questo patrimonio.

Il Tour in trenino ha partenza da Place du Palais ogni 30 minuti e durata di 45 minuti.
Tariffe (aggiornamento anno 2024):
– interi € 10,00;
– ridotto bambini 4-12 anni € 6,00

Lo consigliamo a tutti perché è uno dei tour in treno più completi tra quelli sinora fatti ed è davvero piacevole farsi trasportare per questa cittadina dalle innumerevoli sfaccettature.

Terminato il tour ci fermiamo a cenare in uno dei tanti localini attorno alla bella e affollata Place de l’Horologe

Rientriamo in campeggio godendoci l’atmosfera notturna che alle luci soffuse dei lampioni proietta questa città indietro nel tempo. 

– 9° GIORNO: Avignone

Questo sarebbe stato il giorno del rientro, ma essendo ferragosto decidiamo di restare ancora una giornata ad Avignone trascorrendola in totale relax.

Dedichiamo la mattinata ad una passeggiata in centro e agli ultimi acquisti di souvenir, nonché ad un po’ di spesa per il pranzo e la cena e decidiamo di passare il resto della giornata in camping per ritemprarci. 

– 10° GIORNO: Avignone – Bernezzo (341 Km)

Itinerario 10 Giorno

Partiamo la mattina con destinazione casa, percorrendo per intero strada normale e fermandoci solo per il pieno di gasolio e qualche acquisto per il pranzo.

Arriviamo a destinazione nel pomeriggio, senza particolari problemi di traffico, stanchi ma felici.

Per riassumere la vacanza possiamo dirci ampiamente soddisfatti, abbiamo assaporato il meglio che il Perigord potesse offrirci con una settimana di tempo ed abbiamo scoperto delle vere e proprie perle che ci hanno incantato.
Il Perigord ha ancora molto da offrire ed un viaggio futuro ci porterà alla scoperta di nuovi luoghi e all’approfondimento di alcuni di essi visti troppo velocemente.

E’ una zona che offre tantissime opportunità venendo incontro ai gusti di tutti: grotte, siti preistorici, castelli, paesi medievali, prelibatezze enogastronomiche, natura e molto ancora.

ViaggiamoHg alla Roque Gageac

Perigord Pass

Il Perigord Pass è una tessera prepagata valida 1 anno dall’emissione che da diritto ad accedere a 11 siti del Perigord Noir a tariffa ridotta del 20% rispetto all’ingresso standard.

Esistono due tipi di Pass (aggiornamento anno 2024):
– Decouverte che ha un costo di € 48
– Avantage che ha un costo di € 96.
Si acquista online e successivamente è sufficiente mostrare tale pass alle biglietterie sul quale verrà scalato l’ingresso a tariffa ridotta.
Quando la tessera sarà azzerata si potrà pagare il restante in contante.

Per maggiori informazioni o per l’acquisto:
http://www.visites-en-perigord.com/index.php/fr/pass  

Gastronomia

Il Perigord è patria dei gourmet con le sue innumerevoli tipicità:

– tra i formaggi ricordiamo il Rocamadour AOP di latte crudo di capra;
– tra le carni e suoi surrogati il Fois Gras, Paté e Terrine de Canard o Oie;
– i tartufi neri del Perigord nero
– le noci con le quali vengono prodotte torte, dolci, olio e liquori
– i vini del Perigord Purple tra cui quelli di Bergerac e Bordeaux.

Come organizzare un viaggio nel Perigord

Quando organizziamo un tour itinerante, partiamo sempre con un po’ di anticipo e ci documentiamo con guide cartacee e online, al fine di scegliere le mete che riteniamo più interessanti in base al tempo a disposizione.

La guida da cui iniziamo a prendere spunto è quasi sempre la Lonely Planet, punto fisso per molti turisti on-the road. 

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Ovviamente ogni viaggio che si rispetti avrà dei cambi di rotta dell’ultimo minuto ma partire con un programma di massima permette di ottimizzare i tempi e non perdersi nulla.

Un altro passo fondamentale è quello di studiare l’itinerario su una cartina o, come facciamo noi, su Google Maps: organizzare le mete lungo un tragitto immaginario lineare e non fare a zig-zag, è sicuramente un ottimo modo per risparmiare tempo e gasolio.

Un ultimo consiglio?
Quando studiamo le mete che vorremo visitare, ci appuntiamo sempre le attrazioni da no perdere e ovviamente i campeggi o le aree camper che troveremo lungo il tragitto. Per i campeggi sfruttiamo anche questa volta Google Maps mentre per la ricerca di Aree Sosta trovate vari siti come Campercontact o App come Caramaps o Park4night.

Ricordatevi che la Francia è disseminata di Aree e campeggi anche nei paesi più piccoli. 

Indirizzi Utili

DORMIRE

  • Albirondack Camping Lodge & Spa, Allée de la Piscine 31 – ALBI (GPS 43.933724, 2.165657) Tel. +33 5 63 60 37 06 
  • Camping Le Paradis du Campeur, L’Hospitalet – ROCAMADOUR (GPS 44.804824, 1.628399) Tel. +33 4 66 60 07 00
  • Camping Le Capeyrou – BEYNAC ET CAZENAC (GPS 44.838233, 1.148654) Tel. +33 5 53 29 54 95
  • Camping La Pelouse, Rue Jean Jaques Russeau 8 bis – BERGERAC (GPS 44.849059, 0.476786) Tel. +33 5 53 57 06 67
  • Camping Le Nysades, Route de Limoux – MIREPOIX  (GPS 43.088798, 1.886621) Tel. +33 5 61 60 28 63
  • Camping Bagatelle, Allée Antoine Pinay 25 – AVIGNONE (GPS 43.953532, 4.798656) Tel. +33 4 90 86 30 39

MANGIARE

– Hostellerie Bellevue, L’Hospitalet – ROCAMADOUR (GPS 44.8060277, 1.6244731)

– Restaurant Les Chevaliers de la Tour, Rue Albéric Cahuet 15 – SARLAT LA CANEDA (GPS 44.889183, 1.216437)

SOSTARE

– Parking du Lycée Pré Cordy – Av. Josephine Baker – SARLAT LA CANEDA (GPS 44.869281, 1.205607) A PAGAMENTO

– Parcheggio Belves , Esplanade de la Brèche – BELVES (GPS 44.776960, 1.007014) FREE

– Area Sosta Le Pradal – DOMME – (GPS 44.80053, 1.22156) C/S + Elettricità A PAGAMENTO

 

SITI UTILI

http://www.visites-en-perigord.com
https://www.vallee-dordogne.com
https://www.albi-tourisme.fr/
https://www.pyreneescathares.com/

28 comments

  1. Non so perchè, ma la Francia con i suoi paesini semplici ma spettacolari, mi ricordano un pò la mia amata Irlanda. Lontano dallo snobisml della capitale e delle grandi città, trovo che sia una nazione davvero fantastica

  2. Questa è una zona davvero fantastica e che va vista almeno una volta nella vita. Non è molto conosciuta ma chi ci è stato poi la considera tra le più belle di Francia.

  3. A noi la Francia piace tantissimo perché ogni regione ha le sue peculiarità che la rendono unica e diversa da quelle vicine. Di fatto sembra sempre di visitare uno stato diverso.

  4. Luoghi di una bellezza disarmante. Noi stiamo ancora valutando se comprare o meno il camper. Abbiamo puntato un motorhome della Laika niente male. La mia paura sono gli spostamenti una volta fermato il mezzo nell’area sosta. Non tutti i camping mettono a disposizione navette, e in bici se piove come si fa? Sarà che ancora non sono narrata nell ottica della vita en plain air, ma ci sto pensando seriamente a fare il salto!

  5. Abbiamo scoperto il Périgord qualche anno fa, leggendo una rivista di viaggi: le foto di La Roque Gageac mi hanno rapito e, detto fatto, ho organizzato una visita ddi questi luoghi incantevoli, sebbene poco conosciuti dagli italiani. Merita davvero!

  6. Non conosco quella parte di Francia, io ho fatto i castelli della Loira e poi Avignone. Ritorno dalla Costa Azzurra. L'ho fatto molti anni fa, e mi era abbastanza piaciuto ma non più di tanto. Il vostro è stato interessante. Le foto sono molto belle.

  7. Io credo che dipenda anche da come si utilizza il camper. Noi ad esempio ci consideriamo dei camperisti anomali perché preferiamo, pur facendo turismo itinerante, sostare in campeggi o in aree simili ai camping mentre non facciamo sosta libera e annessi. Allo stesso tempo utilizziamo il camper come mezzo per andare a visitare luoghi che ci interessano e non al contrario come alcuni che danno priorità al muoversi con il camper e poi… non importa dove si va. Siccome io amo pianificare sempre le mie uscite cerco soluzioni che ci permettono di visitare i centri o perché i campeggi sono vicini o perché raggiungibili con mezzi pubblici o altro.

  8. Zone assolutamente da scoprire, riservano sorprese ad ogni angolo e soprattutto c'è una varietà di proposte (turismo enogastronomico, grotte, siti preistorici, castelli, città medievali, natura) che difficilmente si trovano tutte assieme in un'area così ristretta.

  9. È già il secondo articolo che leggo sul Perigord in questo 2020 e non lo conoscevo proprio!
    Da amante della francia non posso certo perdermelo! Lo consigli sempre in estate come viaggio?

  10. Sono stata ad Avignone tanti anni fa, ma il vostro post mi ha fatto venire voglia di raggiungerlo con un road trip immersivo come quello che avete fatto voi. Davvero ispirante.

  11. Ti ringrazio. Ogni volta che apro una guida sulla Francia e mi soffermo su una regione particolare, capisco che merita un viaggio a se stante vista la mole di località che offre. Il Perigord poi è da non perdere.

  12. Il Perigord è bello in ogni stagione. Noi per questioni di ferie dal lavoro possiamo fare la "vacanza lunga" solo ad agosto ma questa regione dev'essere altrettanto bella sia in autunno che in primavera, e credo anche in inverno.

  13. giusto giusto tre anni fa in questo periodo ho fatto il tour della Dordogna, una regione che non conoscevo e che mi ha affascinato per la dolcezza dei suoi paesaggi e per la bellezza dei villaggi così medioevali da sembrare davvero usciti da un'altra epoca.

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