Itinerario di tre settimane in Belgio in Camper. Diario di viaggio completo con le tappe, le cose da visitare e dove abbiamo sostato in camper.
Dopo aver fatto una prima conoscenza del Belgio durante il nostro tour dello scorso anno In Camper tra Alta Normandia, Alta Francia e Belgio, quest’anno decidiamo di approfondire, dedicandogli quasi l’intera vacanza, ad eccezione di qualche tappa intermedia in Francia e un piccolo sconfinamento in Olanda.
Come sapete amiamo pianificare anticipatamente il nostro itinerario, in modo da ottimizzare i tempi e scegliere le località che a nostro modo di vedere sono imperdibili.
Viaggiando in agosto decidiamo di prenotare in anticipo alcuni campeggi che reputiamo strategici e in cui rischieremo di non trovare posto in quel periodo.
Avremo poi conferma di aver fatto la cosa giusta in quanto proprio questi campeggi, al nostro arrivo, erano completi e non accessibili senza prenotazione.
Come ogni nostro tour che si rispetti, non sono mancati cambi di programma, proprio perché alcune delle località che avevamo considerato “flessibili” e quindi senza prenotazione, si sono rivelate full e ci hanno costretto ad alcune variazioni.
In questo articolo vi racconteremo il nostro viaggio, tappa per tappa, attraverso splendide città delle Fiandre e pittoresche località della Vallonia, interessanti Musei e luoghi storici.
Potrete trovare non solo la descrizione di cosa abbiamo visto ma anche utili informazioni legate ai trasferimenti con mezzi pubblici o alla sosta in camper.
Se volete organizzare anche voi un itinerario in questa sorprendente nazione, o siete semplicemente curiosi di scoprire nuove località attraverso il nostro racconto, non vi resta che proseguire nella lettura.
LUOGHI VISITATI: Digione, Bunker di Hitler, Chimay, Ascensore di Strepy Thieu, Mons, Ypres, Passchendaele Museum, Bredene, Atlantikwall Raversyde, Bruges, Anversa, Lovanio, Lier, Bruxelles, Kinderdijk, ‘s-Hertogenbosch, Roermond, Belgny Mine, Durbuy, Bastogne, Han sur Lesse, Euro Space Center, Sedan, Chalon sur Saone.
SIETE ALLA RICERCA DI UNA GUIDA PER PREPARARVI AL VIAGGIO?
Ecco qui sotto le nostre preferite
– Francia Settentrionale e Centrale: Lonely Planet
– Belgio e Lussemburgo: Lonely Planet
– Olanda: Lonely Planet
– Guide Belgio
- 1. Primo Giorno: Bernezzo – Lago Moncenisio
- 2. Secondo Giorno: Lago Moncenisio – Digione
- 3. Terzo Giorno: Digione – Bunker di Hitler – Chimay
- 4. Quarto Giorno: Chimay
- 5. Quinto Giorno: Chimay – Ascensore Strepy Thieu – Mons – Ypres
- 6. Sesto Giorno: Ypres
- 7. Settimo Giorno: Ypres – Passchendaele Museum – Bredene
- 8. Ottavo Giorno: Ostenda – Atlantikwall Raversyde
- 9. Nono Giorno: Bredene – Bruges – Anversa
- 10: Decimo Giorno: Anversa
- 11: Undicesimo Giorno: Lovanio – Lier
- 12: Dodicesimo Giorno: Bruxelles
- 13: Tredicesimo Giorno: Anversa – Alblasserdam
- 14. Quattordicesimo Giorno: Alblasserdam – ‘s-Hertogenbosch
- 15. Quindicesimo Giorno: ‘s-Hertogenbosch – Roermond
- 16. Sedicesimo Giorno: Roermond – Blegny Mine – Theux
- 17. Diciassettesimo Giorno: Theux – Durbuy – Gossaimont
- 18. Diciottesimo Giorno: Gossaimont – Bastogne – Han sur Lesse
- 19. Diciannovesimo Giorno: Han sur Lesse
- 20. Ventesimo Giorno: Han sur Lesse – Euro Space Center – Sedan
- 21. Ventunesimo Giorno: Sedan – Chalon sur Saone
- 22. Ventiduesimo Giorno: Chalon sur Saone – Bernezzo
– 1° GIORNO: Bernezzo – Lago del Moncenisio (166 Km.)
Decidiamo di partire già il venerdì dopo il lavoro, così da portarci avanti sul piano di marcia e togliere alcuni chilometri dai tanti che ci separano dal Belgio.
L’idea è quella di transitare dalla Francia e salire verso nord.
Optiamo per utilizzare il Passo del Moncenisio come valico di frontiera e pernottare nei pressi dell’omonimo Lago.
Avevamo già percorso questo tragitto durante il nostro primo viaggio in Normandia e ritroviamo gli splendidi paesaggi che lo contraddistinguono.
Il valico è piuttosto agevole anche con un camper e in cima son presenti spiazzi in cui è possibile parcheggiare e sostare con il camper.
Trovate tutte le altre possibilità per oltrepassare il confine nel nostro articolo Valichi e Trafori dall’Italia.
Arriviamo in cima e parcheggiamo in uno degli spiazzi nei pressi del Ristorante Le Savoie; in questa stagione sono molti i camperisti che pernottano nei pressi del lago e troviamo molti stalli già occupati.
Le zone in cui parcheggiare sono però numerose e quindi qualcosa di libero si trova sempre.
Noi preferiamo rimanere lungo la strada per essere comodi alla partenza la mattina successiva.
– 2° GIORNO: Lago del Moncenisio – Digione (457 Km.)
Dopo un piacevole pernottamento al fresco, partiamo alla volta di Digione.
Abbiamo scelto questa località perché si trova idealmente a circa metà strada dal Belgio e perché eravamo curiosi di scoprirla, dopo aver in altre occasioni visitato la sua vicina Beaune.
Decidiamo di percorrere prevalentemente Autostrada perché abbiamo tanti chilometri da fare.
In Francia le strade nazionali e dipartimentali sono scorrevoli e in molte occasioni le abbiamo usate ma, avendo un tragitto molto lungo, preferiamo ridurre un po’ i tempi.
Arriviamo nel primo pomeriggio e cerchiamo una piazzola libera al Camping du Lac Kir e siamo fortunati perché troviamo l’ultima disponibile.
Camping du Lac Kir – Bd. Chanoine Kir 3, 21000 Digione – GPS (47.32126, 5.01125)
Il campeggio dispone di ampie piazzole, di un parco giochi per bambini e di un piccolo bar-ristorazione.
dista circa 2 Km dal centro di Digione che si può raggiungere attraverso un sentiero lungo il fiume.
Attraverso il bel percorso ciclo-pedonale lungo il fiume Ouche ci dirigiamo verso il centro città.
Digione, di cui trovate QUI l’articolo completo, è lo splendido capoluogo della Borgogna che meriterebbe sicuramente più tempo per essere visitato ma noi ci accontentiamo di scoprirne le vie del centro e soffermarci su due delle principali Chiese.
Dopo essere passati vicino al Theatre Dijon Bourgogne, allestito dentro un’antica chiesa, visitiamo la Cattedrale Saint Benigne.
La Chiesa gotica è stata edificata tra il XIII e XIV secolo e conserva nella cripta le spoglie di San Benigno.
Quasi di fronte si trova un altra piccola Chiesa, l’Eglise Saint Philibert, utilizzata per alcune mostre temporanee con interni un po’ decadenti ma, speriamo, in fase di restauro.
Proseguiamo il nostro breve tour percorrendo Rue de la Liberté una delle arterie principali della città, con eleganti negozi e begli edifici.
Procedendo da ovest verso est arriviamo alle vie più pittoresche, ancora caratterizzate da antiche dimore in Pain de Bois del XV secolo e Hotel Particuliers inseriti tra i Monumenti Storici.
Le vie più interessanti sono Rue des Forges, Rue Chouette, Rue Chaudronnerie e Rue Verrerie e ogni scorcio che ci si presenta davanti è un incanto per la vista.
Ed è in questa zona che si trovano altri due simboli di Digione, il primo che visitiamo è l’Eglise de Notre Dame, caratterizzata da una facciata ricca di doccioni e gargoyle che però non sono originali dell’epoca in cui è stata edificata.
Altra particolarità della Chiesa, risalente alla prima metà del 1200, è l’orologio automa che si trova sul tetto; si chiama Jacquemart e proviene dalla cittadina fiamminga di Courtrai, portato in città da Filippo l’Ardito come trofeo di guerra.
A Jacquemart si sono aggiunti nel tempo Jacqueline, Jacquelinet e Jacquelinette.
L’Eglise de Notre Dame è altresì nota perché al suo interno conserva la statua della Madonna nera e perché su uno dei pilastri esterni si trova una civetta in pietra.
La Madonna nera è così chiamata perché in passato, senza una ragione conosciuta, era stata dipinta di scuro.
La civetta è invece diventata simbolo di Digione; si dice che verrà esaudito un desiderio a chi la accarezza con la mano sinistra.
Oggi è diventato anche un percorso cittadino grazie a placche in metallo che si trovano in terra e mostrano al turista il percorso da seguire per la visita completa.
L’altro monumento emblematico della città è il Palazzo dei Duchi di Borgogna, uno splendido complesso del XIV secolo, realizzato per ospitare dapprima i Duchi di Borgogna e successivamente governatori e i Reali di Francia di passaggio.
Il Palazzo si trova di fronte a Place de la Liberation, bella piazza semicircolare e fulcro cittadino.
Oggi l’edificio ospita il Municipio e nell’ala orientale il Museo delle Belle Arti.
Del complesso fa anche parte la Torre di Filippo il Bello, alta ben 46 metri e formata da 316 gradini; dalla sua cima si gode di una splendida vista sulla città.
Concludiamo così la visita di Digione anche perché domani ci aspettano nuovamente tanti chilometri per raggiungere il Belgio.
Se volete approfondire la storia della città e i siti da visitare, potete leggere il nostro articolo Cosa Vedere a Digione se si ha poco tempo.
Da parte nostra possiamo dire che il capoluogo della Borgogna è stato davvero una piacevole scoperta e torneremo sicuramente con più tempo a disposizione.
– 3° GIORNO: Digione – Bunker di Hitler – Chimay (436 Km.)
Lasciamo Digione e ci rimettiamo in marcia verso il Belgio da cui mancano poco più di 400 Km.
Anche in questo caso preferiamo percorrere l’Autostrada: la strada è infatti ancora lunga e abbiamo in previsione una tappa prima di raggiungere la cittadina di Chimay.
A circa 17 Km. si trova Bruly de Pesche il villaggio in cui a giugno del 1940 è stato installato il Quartiere Generale di Hitler.
La vicinanza con il confine francese e la tranquillità tipica di una piccola cittadina delle Ardenne sono state il motivo della scelta di tale località.
Non è necessario prenotare la visita in quanto il Bruly de Pesche non è molto conosciuto e infatti ne abbiamo scoperto l’esistenza solo dopo un’attenta documentazione.
Nel villaggio sono ancora visibili gli edifici, come la Chiesa e la Scuola, che durante l’occupazione nazista sono stati usati dagli stessi tedeschi.
In quel periodo infatti, gli abitanti di Bruly de Pesche e di 28 villaggi limitrofi vengono allontanati e l’intera zona evacuata a favore dei nuovi occupanti.
Il sito del quartiere generale vero è proprio si trova all’interno di una boscaglia e comprende il Bunker di Hitler e due chalet in stile bavarese dov’erano alloggiati gli ufficiali e il dittatore.
Il biglietto può essere fatto in loco o alla caffetteria del villaggio, a pochi passi, e grazie ad un depliant possiamo capire quali sono stati gli edifici protagonisti della vicenda.
All’inizio della visita assistiamo alla proiezione di un filmato che ne racconta la storia mentre gli spazi espositivi ospitano un museo con documenti e oggetti legati alla guerra, ma anche alla vita degli abitanti della regione nel periodo tra il 1940 e 1944.
Non aspettatevi un complesso enorme, il Bunker di Hitler è di fatto un cubo in cemento con due porte blindate per l’accesso, ma è comunque una testimonianza importante di quel tragico periodo.
Tariffe (aggiornate al 2024) del Bruly de Pesche:
– € 6,50 interi,
– € 4,50 ragazzi dai 8 ai 12 anni
Orari indicativi in alta stagione:
– dalle 10:00 alle 18:00, potete consultare il sito ufficiale https://bdp1940.be/fr
Abbiamo parcheggiato il camper in Place Saint Meen, nello sterrato lungo la via.
Bruly de Pesche – Place Saint Meen, 5660 COUVIN – GPS (50.001737, 4.459025)
Conclusa la visita ci spostiamo verso Chimay dove trascorreremo due notti per rilassarci un po’ e recuperare dai tanti Km. percorsi.
CHIMAY
Troviamo una piazzola nel Camping Communale de Chimay distante circa 500 mt. dal centro.
Il campeggio dispone di ampie piazzole su prato erboso, allaccio luce e acqua ma a nostro avviso andrebbe un po’ ammodernato nella parte del blocco sanitari.
Camping Communal de Chimay – All. du Prince, 6460 Chimay – GPS (50.045574, 4.309552)
Accanto al Campeggio c’è anche un’area camper con allaccio corrente
Poco prima di cena facciamo una prima esplorazione della cittadina.
Chimay è il capoluogo del Principato di Chimay, risalente al XI secolo ma tutt’ora esistente.
I Riquet sono l’ultima famiglia discendente del principato e sono ancora residenti nello splendido castello di cui la Principessa Elisabeth de Caraman et de Chimay ne è la nobildonna indiscussa.
Altro motivo di fama per Chimay è il formaggio e la birra trappista, una delle 11 riconosciute come tali, prodotta nell’Abbazia di Notre Dame de Secourmont.
L’Abbazia non è visitabile mentre lo spazio adibito alla vendita di birra e formaggio, alla degustazione e a piccolo museo è L‘Espace Chimay che si trova a 7 Km. dalla cittadina.
Una birra per essere classificata trappista dev’essere prodotta dai monaci in un’abbazia trappista o questi ne devono essere i supervisori.
per tale motivo sono pochissime quelle che possono fregiarsi di tale titolo.
Il nucleo storico di Chimay è piccolo e compatto.
Raggiungiamo la Grand Place che è di fatto il fulcro della cittadina.
Su di essa si affacciano eleganti edifici, la Collegiale Saints Pierre et Paul, il Palazzo di Giustizia e il Municipio.
Al centro della piazza si trova la Fontana dei Principi, realizzata nel 1852 con quattro statue raffiguranti i membri dell’attuale famiglia nobiliare.
Il Municipio presenta una facciata del 1724 e nel sottosuolo nasconde ancora delle antiche cantine e un piccolo mercato coperto.
Ad est, oltre la Collegiale si trova la Place du Chapitre che prende il nome dal Capitolo dei Canonici secolari di Saint Monegonde, fondato nel X secolo per i primi signori di Chimay ma soppresso con la Rivoluzione.
Il canonico secolare è un religioso che non deve fare voto di povertà e abita in una casa singola vicino alla chiesa.
Ad ovest della Grand Place superata la Porte Triomphale si dirama Rue du Chateau.
La porta in stile toscano risale al 1610 ed è formata da tre arcate.
Il Castello è l’indiscusso simbolo di Chimay, dimora dei Principi di Chimay, un tempo alla corte dei Duchi di Borgogna.
L’edificio è stato realizzato a partire dal XI secolo, su uno sperone roccioso che si affaccia a strapiombo sulla vallata Eau Blanche.
Nel corso dei secoli ha subito varie modifiche e ammodernamenti come la struttura in pietra del XV secolo.
Uno degli elementi principali del castello è il Teatro realizzato nel 1863, in sostituzione ad uno precedente, su ispirazione di quello presente nel castello di Fontainbleau.
Purtroppo troviamo il castello già chiuso mentre l’indomani, lunedì, sarà uno dei due giorni di chiusura settimanali.
A malincuore dobbiamo rinunciare alla sua visita che era uno degli elementi cardini del nostro soggiorno in questa città.
Tariffe (aggiornate al 2024) Castello di Chimay:
– € 10,00 interi,
– € 8,00 ragazzi dai 7 ai 11 anni
Orari indicativi:
– dal 01 luglio al 10 settembre: chiuso lunedì e venerdì 11:00-16:00
– dal 11 settembre al 29 dicembre: solo su prenotazione
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al sito ufficiale: https://www.chateaudechimay.be
E’ ormai tardo pomeriggio e rientriamo in campeggio per la cena e per la notte.
– 4° GIORNO: Chimay
Al nostro risveglio la giornata si presenta piovosa e lo rimarrà per quasi tutta la giornata.
Impareremo presto che qui in Belgio le stagioni si alternano all’interno di un unico giorno: il vento porta rapidamente nuvole e pioggia, ma altrettanto velocemente le fa diradare.
Ne approfittiamo così per prendercela comoda, dedicando la mattina ad un po’ di spesa presso il Supermercato Delhaize, una delle principali catene alimentari belghe.
Nel pomeriggio torniamo in centro per visitare la Collegiale Saints Pierre e Paul che, come già detto, si affaccia sulla Grand Place.
All’origine della Collegiale dovrebbe esserci la fondazione, nel X secolo, del Capitolo dei Canonici ad opera del Signore di Chimay.
La chiesa in stile gotico ha una navata centrale a cinque campate e cappelle laterali e un coro datato 1250.
Nel coro è ancora visibile un altare maggiore in marmo e le lapidi funerarie delle ultime due famiglie dei Principi di Chimay.
Sempre all’interno si può ammirare il bel mausoleo di Charles de Croy con decorazioni in alabastro.
La torre campanaria a bulbo è stata realizzata tra il 1732 e 1742 e conserva un carillon unico nel suo genere; non possiede infatti il mi bemolle e annovera 26 campane.
Conclusa la visita della Collegiale, ci spostiamo all’Ufficio Turistico per raccogliere alcune informazioni prima di partecipare al Tour in Trenino.
Le Petit Train Touristique propone un’escursione nei villaggi limitrofi fino a raggiungere Virelle, famosa per essere una delle rare zone umide dell’Europa Occidentale dove nidificano e transitano numerose specie di uccelli.
Tariffe aggiornate Trenino turistico di Chimay:
– € 5,00 interi,
– € 3,00 ragazzi dai 6 ai 12 anniPartenza dalla Grand Place
Partenze:
– aprile, maggio, giugno e settembre tutti i weekend 14:30
– luglio e agosto tutti i giorni 14:30 e 16:00
A Virelle si trova l’Aquascope, uno spazio museale all’aperto che permette di conoscere non solo le varie specie di uccelli ma anche la vita che ruota attorno allo stagno, sia in profondità che in superficie.
Tariffe (aggiornate al 2024) Aquascope:
– € 10,00 interi,
– € 6,00 ragazzi dai 6 ai 12 anni
Orari indicativi:
– da aprile a giugno: chiuso lunedì 10:00-17:00
– luglio e agosto: tutti i giorni 10:00 – 18:00
Per maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale: https://www.aquascope.be/
Concluso il tour sul trenino decidiamo di rientrare in camper perché il tempo peggiora e il vento e la pioggia si fanno più insistenti.
– 5° GIORNO: Chimay – Ascensore Strepy Thieu – Mons – Ypres (185 Km.)
Il tempo sembra migliorare e noi lasciamo Chimay alla volta della prima tappa di giornata.
Ci dirigiamo a nord verso l’Ascensore di Strepy Thieu distante circa 60 Km. da Chimay.
L’ascensore Funicolaire di Strepy Thieu è un’opera grandiosa e rappresenta il più grande ascensore per barche in Europa e il secondo al mondo.
Con un dislivello di 73 metri ed un’altezza di oltre 100 metri da terra è a tutti gli effetti una delle più colossali opere di ingegneria civile mai realizzate.
Tale opera ha permesso di potenziare la navigazione delle barche nel Canal du Centre, classificato Patrimonio Unesco.
In passato infatti era già possibile navigarlo grazie alla realizzazione di altri 4 Ascensori: Houdeng-Goegnies, Houdeng-Aimeries, Strepy-Bracquegnies, Thieu.
Il Canal du Centre è stato in origine progettato per unire la Mosa alla Schelda e permettere il passaggio delle barche facilitando il commercio fluviale.
Gli storici ascensori idraulici sono 4 e appartengono ad una delle più importanti opere ingegneristiche del secolo scorso.
La funicolare di Strepy-Thieu è invece stata messa in funzione nei primi anni 2000 ed è oggi visitabile al suo interno, attraverso un centro di interpretazione posto all’8 piano.
Da parte nostra non potevamo farci sfuggire la visita di questo capolavoro, la cui durata è di circa 1 ora.
Il percorso espositivo inizia dal 8° piano dove sono raccolti modellini e oggetti legati alla navigazione, dal 1830 ad oggi, con la possibilità di interagire con alcuni elementi.
A completamento di questa prima esperienza assistiamo a un filmato che racconta la costruzione e il funzionamento dell’ascensore.
Da qui ci spostiamo nel corridoio da cui si ha una grandiosa vista sulla sala macchine.
Prima di concludere la visita raggiungiamo il 5° piano da cui, grazie ad un’area finestrata, godiamo di uno splendido panorama sull’intera vallata e possiamo vedere l’ascensore in funzione.
Gli ascensori sono in realtà uno per lato e noi assistiamo all’arrivo di una chiatta.
Il processo è molto semplice: la chiatta arriva e si posiziona all’interno di una sorta di vasca che verrà successivamente fatta scendere dall’ascensore.
Vogliamo vederne l’intero funzionamento e quindi una volta ritornati all’ingresso attendiamo la discesa della chiatta.
L’intera operazione dura all’incirca 6 minuti, conclusa la quale la chiatta può nuovamente ripartire e percorrere la parte più bassa del canale.
Tariffe (aggiornate al 2024) Ascensore Strepy Thieu:
– € 10,00 interi,
– € 8,00 ragazzi dai 13 ai 18 anni
– € 5,50 bambini dai 4 ai 12 anni
Orari indicativi:
– da aprile a inizio novembre: chiuso lunedì 10:00-18:00
Per maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale: https://www.canalducentre.be/
Altra attività interessante che però si effettua soltanto dal mercoledì alla domenica (e noi siamo a Strepy Thieu il martedì) è l’escursione in barca sul Canal du Centre.
Il tour dura circa 2 ore e mezza e inizia proprio da Strepy Thieu a bordo di un battello; da qui si percorre il canale e si raggiungono gli ascensori 4 e 3.
Si visita quindi la sala macchine dell’ascensore 3 e si prende infine un trenino che lungo il Canale riporta il visitatore a Strepy Thieu.
Tariffe (aggiornate al 2024) Escursione Canal du Centre:
– € 18,00 interi,
– € 15,00 studenti
– € 12,00 bambini dai 4 ai 12 anni
Partenze:
– da aprile a inizio ottobre: chiuso lunedì e martedì 10:00 e 14:00
Per maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale: https://www.canalducentre.be/
Lasciamo Strepy Thieu che è quasi ora di pranzo e decidiamo pertanto di fermarci a Mons per una breve visita e per il nostro primo pasto belga.
MONS
Per la sola visita in giornata scegliamo di parcheggiare preso il Parking de Delestage gratuito a circa 1,5 Km dal centro storico.
Parking de Délestage – Saint fiacre, 7000 Mons – GPS (50.453276, 3.969735)
Mons è una deliziosa cittadina medievale della Vallonia, capoluogo della provincia dell’Hainaut.
Abbarbicata su una collina ha origini romane in quanto si è sviluppata attorno ad un castrum.
Protagonista sia nella Prima che nella Seconda Guerra Mondiale è stata in buona parte distrutta e ci sono voluti anni per riportarla alla bellezza che possiamo apprezzare oggi.
Grazie anche alla realizzazione di alcuni musei moderni, Mons è diventata meta turistica di primaria importanza e richiederebbe, per una visita accurata, più tempo di quello che abbiamo noi.
Per questa volta quindi ci accontentiamo di una passeggiata per il centro, lasciando da parte l’accesso ai musei e agli altri monumenti d’interesse.
Dal parcheggio proseguiamo su Avenue Reine Astrid fino a raggiungere Rue d’Havré che ci porta direttamente sulla Grand Place.
Questa piazza è il fulcro vitale di Mons nonché la piazza del Mercato; attorno ad essa si affacciano splendidi edifici storici datati tra il XV e XVIII secolo con numerosi caffé all’aperto.
Sempre sulla Grand Place si innalza l’Hotel de Ville, il municipio in stile gotico risalente al XV secolo, che purtroppo durante la nostra visita troviamo sotto restauro e quindi coperto da impalcature.
La piazza, insieme alla Sala Saint Georges, il Jardin du Mayeur e la collegiata di Saint Wudru ospitano la mostra all’aperto dello scultore spagnolo Jaume Plensa, caratterizzata da sculture monumentali suddivise in questi spazi espositivi.
Sono per la maggior parte volti e busti di donna sulla Grand Place, e maschili nel giardino Mayeur.
Alle spalle della Grand Place si innalza il Beffroi, una delle torri campanarie del Belgio inserita tra i Patrimoni Unesco e unica in stile barocco.
Realizzata in arenaria e calcare, viene eretta nel 1661 al posto della precedente torre dell’Orologio e successivamente restaurata a metà del 1800.
I due edifici di culto principali sono invece la Collégiale di Saint Waldru e l’Eglise Saint Elisabeth.
La prima si trova non distante dal Beffroi, è considerata uno dei massimi esempi di stile gotico barbantino e ha richiesto quasi due secoli per essere completata.
I lavori sono infatti iniziati nel 1450 e si sono conclusi nel 1621.
Dedicata a Santa Valdetrude, la suora che ha dato l’avvio alla nascita del Capitolo di Mons, vanta al suo interno pregevoli opere d’arte: dipinti, arazzi, il reliquiario della Santa, sculture, stalli lignei del coro e magnifiche vetrate del XVI secolo.
La Chiesa di Santa Elisabetta è invece ubicata a nord rispetto la Grand Place, risale al XVI secolo in stile gotico ma è stata successivamente modificata in stile barocco.
Passeggiamo infine per le due vie acciottolate Rue de la Coupe e Rue de la Chausée che dipartono a sud della Grand Place: ricche di negozi e di gradevoli edifici rappresentano la parte più animata della città insieme alla piazza.
Tra i musei degni di nota, che a malincuore non abbiamo tempo di visitare, vi segnaliamo il Memorial Museum, il Musée Francois Duesberg e il Musée du Doudou.
Il Memorial Museum o Museo della Guerra di Mons racconta la storia militare della città e dei dintorni dal Medioevo a oggi, con particolare attenzione alle due guerre Mondiali.
Gli oggetti esposti sono circa 5.000 e sono completati da testimonianze dell’epoca.
Tariffe (aggiornate al 2024) Memorial Museum:
– € 9,00 interi,
– € 6,00 ridotto
– gratuito bambini -12 anni
Orari indicativi:
– dal martedì alla domenica 10:00-18:00
Per maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale: https://www.monsmemorialmuseum.mons.be/
Il Museo di arti decorative Francois Duesberg si trova di fronte alla Collegiata di Saint Wudru e non lontano dalla stazione ferroviaria, ed ospita una collezione che le è valso un prestigioso riconoscimento dalla Guida Michelin.
Tra gli oggetti raccolti si possono ammirare orologi (una collezione unica al mondo), porcellane, bronzi e gioielli.
Orari indicativi:
– martedì, giovedì, sabato e domenica 15:00-18:00
Per maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale: http://www.duesberg.mons.be/
Il Muséee Doudou, infine, si occupa di mantenere viva la tradizione della Ducasse e del Doudou, una festa ormai storica che si tiene in città e che dura una settimana.
Tale festa è stata considerata Patrimonio immateriale dell’Unesco e culmina con la processione del carro d’oro che porta, per le vie del paese, il reliquiario della santa patrona Valdetrude.
Durante la manifestazione, nella Grand Place, si svolge il combattimento chiamato Lumecon, tra San Giorgio e il Drago.
Tariffe (aggiornate al 2024) Musée Doudou:
– € 9,00 interi,
– € 6,00 ridotto
Orari indicativi:
– dal martedì alla domenica 10:00-18:00
Per maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale: http://www.museedudoudou.mons.be/
Lasciamo Mons e ci dirigiamo ad Ypres (o Ieper in fiammingo), città che ci ospiterà per due giorni.
YPRES
Per essere sicuri di trovare posto, avevamo prenotato in anticipo una piazzola al Camping Jeugdstadion, ottimo campeggio a poco più di 500 mt. dal centro città.
Camping Jeugdstadion – Bolwerkstraat 1, 8900 Ypres – GPS (50.84694, 2.89730)
Il campeggio dispone di ampie piazzole in erba con stallo su autobloccante, allaccio luce e acqua in piazzola.
Il campeggio offre anche un’area camper su asfalto
dista circa 500 mt. dal centro di Ypres che si può raggiungere attraverso un sentiero ciclo pedonale
Poco prima di sera partiamo in perlustrazione della città, imbocchiamo il sentiero ciclo pedonale e in 5 minuti arriviamo nei pressi del Voetgangersbru, ponte pedonale di accesso alla murata città di Ypres.
Le origini di Ypres risalgono al X secolo, quando erano già presenti un dominio Carolingio e un mercato che, una volta uniti, formano nel XI secolo il borgo attuale.
La posizione strategica tra Bruges e Lille rende la città uno dei principali centri commerciali, soprattutto nel settore dei tessuti, già dal XII secolo, portando dapprima alla realizzazione di un castello e poi alla cinta muraria su volere di Filippo d’Alsazia.
La città è stata protagonista negli anni di numerosi conflitti tra cui la Prima Guerra Mondiale che ha causato la quasi totale distruzione.
Dopo un primo momento di tentennamento si è deciso di ricostruirla minuziosamente, un’attività che è durata oltre 40 anni.
Oggi possiamo ammirare Ypres in tutto il suo originale splendore compresa la cinta muraria con tanto di fossato attorno.
Dopo il ponte ci immettiamo in Sint Jacobsstraat una delle vie che conduce direttamente al Grote Markt.
Lungo la via facciamo tappa a Sint Jacobskerk, Chiesa di Ypres realizzata nel XII in stile romanico e successivamente rimaneggiata in stile gotico tra il XIV e XV secolo.
Come la maggior parte degli edifici è stata distrutta durante la Prima Guerra Mondiale ma in seguito ricostruita.
Ne ammiriamo gli interni dove spiccano le grandi vetrate, il pulpito scolpito e un bel fonte battesimale.
Riprendiamo quindi la nostra passeggiata verso la piazza principale, la splendida Grote Markt che rappresenta il cuore pulsante di Ypres.
Su di essa si affacciano molti dei principali edifici della città, anche loro ricostruiti dopo il primo conflitto mondiale, come il Lakenhalle, il vecchio mercato dei tessuti, il Municipio e il Palazzo di Giustizia.
Decidiamo di fermarci in centro per la cena ma optiamo per un hamburger veloce e poco impegnativo.
Prima di tornare in camper raggiungiamo la Porta di Menin, la più nota porta di accesso alla città, sulla cui base in pietra sono scritti i nomi dei soldati del Commonwealth dispersi durante la Guerra.
Tutte le sere alle ore 20:00 nei pressi della Porta si tiene il Last Post: una commemorazione a ricordo dei caduti in guerra, tenuta dai trombettieri.
La sua particolarità è data dal fatto che ogni volta, fin dal 1928, la scenografia varia in qualche aspetto, come l’accompagnamento da una banda militare, da cadetti o suonatori di cornamusa.
il nostro consiglio:
nonostante si tenga ogni sera, il last post è seguito sempre da numerosi turisti e, se si vuole vedere lo spettacolo da vicino, vi conviene arrivare con una mezz’ora d’anticipo come abbiamo fatto noi.
– 6° GIORNO: Ypres
Questa giornata la dedichiamo interamente ad Ypres e alla sua conoscenza più approfondita.
Raggiungiamo il centro mediante il solito sentiero ciclo-pedonale ma questa volta passiamo dalla Porta di Menin e proseguiamo su Menenstraat fino alla Grote Markt.
Il secondo impatto con questa splendida piazza e soprattutto con il Lakenhalle è sorprendente.
Come prima tappa scegliamo di visitare la Sint Maarten, la Cattedrale della città, anch’essa ricostruita dopo la Grande Guerra.
Questa Chiesa viene edificata per la prima volta nel 1230 e conclusa nel 1370 ed è un perfetto esempio di stile gotico.
Quasi totalmente rasa al suolo è ricostruita dal 1922 usando anche materiale originale e oggi si ripresenta come un tempo.
Dell’esterno spicca non solo la parte absidale ma anche la Torre che con i suoi 100 metri è tra le più alte del Belgio.
Gli interni sono a tre navate e conservano importanti opere d’arte e alcune tombe come quella del Conte Roberto III di Bethune, il Leone delle Fiandre.
Lasciata la Cattedrale ci spostiamo verso Lakenhalle che è uno dei più begli edifici visti sino ad ora.
Questa enorme struttura, su cui svetta la splendida torre, è stata realizzata nel 1370 in prossimità del fiume Ieperslee ormai insabbiato.
Ypres in passato è stato uno dei più importanti centri tessili e i mercanti proprio al Lakenhalle, scaricavano dalle loro navi mercantili le balle di lana che venivano poi immagazzinate.
All’estremità orientale, appoggiato all’edificio, si erge lo Stadhuis o Municipio che è altrettanto incantevole.
Gli interni del Lakenhalle ospitano l’Ufficio del Turismo, l’In Flanders Field Museum, uno dei più bei musei di Guerra mai visti, e una caffetteria.
Accedendo al Museo è possibile, con un piccolo sovrapprezzo, salire anche sulla Torre ma noi preferiamo dedicarci interamente all’esposizione.
L’In Flanders Museum, grazie a suoni, video e postazioni interattive, racconta la Grande Guerra in un modo assolutamente unico, offrendo al visitatore un’esperienza multisensoriale.
Se dovete scegliere un’unica attività a Ypres allora il nostro consiglio è quello di optare per questo museo.
Tariffe (aggiornate al 2024) In Flanders Museum:
– € 12,00 interi,
– € 7,00 ridotto 19-25 anni
– € 6,00 ragazzi 7-18 anni
– € 26,50 famiglia
Orari indicativi (chiuso 01/01, 24/12, 25/12, 31/12, più altre eventuali chiusure):
– dal 16 novembre al 31 marzo (chiuso il lunedì) 10:00-17:00
– dal 1 aprile al 30 settembre: dal lunedì al venerdì 10:00-18:00 e sabato, domenica 10:00-17:00
– dal 1 ottobre al 15 novembre (tutti i giorni) 10:00-17:00
Per aggiornamenti su chiusure, orari, tariffe e maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale: https://www.inflandersfields.be/
Concludiamo la visita che si è fatta ormai ora di pranzo e pertanto rientriamo in campeggio.
Nel pomeriggio torniamo verso il centro per andare alla scoperta di alcune cose che ancora vogliamo vedere.
Grazie all’opuscolo preso in mattinata all’Ufficio del Turismo possiamo vedere quali sono i punti principali delle mura cittadine; sul depliant è indicato il tragitto per percorrere l’intera cinta muraria e soffermarsi su alcuni punti storici.
Dopo aver nuovamente raggiunto il centro attraverso il ponte Voetgangersbru, ci dirigiamo a sud in Aalmoezenlestraat e quindi in Houten Paard.
Qui si trova il Birrificio Kazematten Brewery inserito all’interno delle antiche casematte di Ypres; attraverso una visita guidata si può conoscere la produzione di questa birra e unitamente vedere da vicino gli interni della fortificazione.
Proseguiamo verso sud fino a raggiungere la Rijselpoort o Porta di Lille, la più antica porta di accesso alla città, risalente al XIV secolo e caratterizzata da due torri Borgognone.
Ad ovest, su uno dei vecchi bastioni, si trova uno dei tanti cimiteri di guerra del saliente di Ypres: il Ramparts Cemetery Lille Gate.
Il cimitero oggi ospita solo più le spoglie di 198 soldati del Commonwealth.
Riprendiamo la nostra esplorazione della città percorrendo Rijselstraat fino a Sint Pieterskerk altro bell’edificio di culto probabilmente realizzato dove un tempo si trovava una chiesa risalente all’anno 1000.
Sint Pieterskerk è stata edificata nel 1400 ma più volte ricostruita, soprattutto a seguito della sua distruzione durante la Prima Guerra Mondiale.
Proseguiamo la nostra passeggiata lungo le vie di Ypres che ancora non conosciamo, dedicandoci anche all’acquisto delle nostre prime praline di cioccolato Belga, uno dei prodotti per eccellenza di questa nazione.
Per cena optiamo per il ristorante In ‘t Klein Stadhuis, proprio in Grote Markt, un locale che serve piatti della tradizione, tra cui una delle più buone Carbonnade Flamande mangiate.
Quale miglior modo per concludere il nostro soggiorno a Ypres, cittadina che ci ha meravigliosamente stupito?
– 7° GIORNO: Ypres – Passchendaele Museum – Bredene (88 Km.)
Oggi si parte per nuove mete nel nostro tour del Belgio in camper: visiteremo dapprima il Museo Passchendaele e quindi raggiungeremo Bredene sul Mare del Nord dove pernotteremo due notti.
Il Museo Passchendaele si trova a circa 8 Km. da Ypres e fa parte del Saliente di Ypres, l’ambia zona che è stata teatro di Battaglia durante la Prima Guerra Mondiale.
Questo Museo si trova all’interno di un più ampio complesso che sorge nel villaggio di Zoonebeke uno dei luoghi in cui si è combattuta la Grande Guerra e precisamente la Terza Battaglia di Ypres o più comunemente chiamata Battaglia di Passchendaele.
Nei pressi del sito si trova un ampio parcheggio gratuito in cui è possibile sostare anche con il camper, quello di riferimento è il P2 (il P1 ha disco orario e ci sembra più scomodo per i camper).
Parking Museum Passchendaele – Berten Pilstraat, 8980 Zonnebeke
Il complesso di Passchendale si trova nel parco del Castello di Zonnebeke e comprende oltre al Museo, una parco memoriale di libero accesso in cui si trovano, tra gli altri, il Giardino Memoriale Belga, il Memoriale Tedesco e il Giardino Memoriale Neozelandese.
Dal 1989 il Museo si è ampliato ed è ora ospitato nel Castello di Zonnebeke, un maniero in stile normanno realizzato su un precedente castello distrutto.
Dopo aver acquistato i biglietti iniziamo la visita nella sezione museale tradizionale, i cui oggetti ripercorrono la storia della Battaglia di Passchendaele.
Gli elementi di maggior rilievo sono però la riproduzione di un rifugio sotterraneo, con tanto di suoni e scenografie con manichini, e la parte esterna nella quale è stata ricreata una trincea con i reperti originali.
Se siete amanti della storia questo museo è davvero da non perdere.
Tariffe (aggiornate al 2024) Passchendaele Museum 1917:
– € 11,50 interi,
– € 6,00 ragazzi 7-18 anni
Orari indicativi:
– tutti i giorni 10:00-17:30
– eccezionalmente chiuso dal 20/11/2023 al 01/02/2024
Per aggiornamenti su chiusure, orari, tariffe e maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale: https://passchendaele.be/
Conclusa la visita al Museo riprendiamo il camper e ci dirigiamo a Bredene, una delle località più turistiche del mare del nord.
Memori dello scorso anno, dove non avevamo trovato un posto libero, abbiamo deciso di prenotare un campeggio in anticipo anche perché l’intenzione è di sostare due notti e utilizzare l’indomani il Tram del Littorale.
Il Campeggio scelto è il Camping Duinzicht posto nella zona dei campeggi, molto vicino alla spiaggia e anche ai negozi.
Camping Duinzicht – Rozenlaan 23, 8450 Bredene
Il campeggio è molto grande e ha ampie e belle piazzole con attacco luce e acqua.
Buono il blocco sanitario (docce a gettone)
Bredene è una tipica cittadina turistica di mare con negozi di abbigliamento, locali e una bella passeggiata.
Non conserva particolari attrattive da visitare ma è perfetta per un po’ di relax visto che gode di una delle più belle spiagge sabbiose del litorale.
Dopo esserci recati all’Ufficio del Turismo per acquistare i biglietti per il Tram, trascorriamo il pomeriggio passeggiando senza una meta precisa.
– 8° GIORNO: Ostenda – Atlantikwall Raversyde
Questa giornata sarà interamente dedicata alla costa Belga.
Attraverso il Tram du Littoral, la cui linea, che copre l’intera costa, rappresenta la più lunga d’Europa, visiteremo alcune località tra cui la fortificazione più grande della nazione.
Per il tram è possibile acquistare un biglietto singolo oppure il giornaliero che consente di salire e scendere per l’intera giornata.
Noi scegliamo questa seconda opzione decisamente conveniente.
Tram du littoral:
– € 2,50 biglietto singolo
– € 7,50 giornaliero
La prima tappa è la cittadina di Ostenda, la principale della costa nonché l’unica frequentata durante l’intero arco dell’anno.
Il suo centro è stato quasi totalmente distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale ma conserva ancora alcuni begli edifici in bell’epoque.
La Chiesa di Sint Petrus en Paulskerk è il monumento più emblematico ed imponente grazie al suo aspetto neogotico che la rende più antica di quello che è realmente.
Essa è infatti stata realizzata alla fine del 1800 su volere del Re Leopoldo II, sulle ceneri di una precedente chiesa ormai distrutta.
Altro luogo che merita una visita è il vecchio porto dove si trovano ancorate alcune barche ora trasformate in Musei, come il Mercator, un veliero del 1932 e l’Amandine, ultimo peschereccio in funzione fino agli anni 70.
Riprendiamo nuovamente il Tram diretti al complesso difensivo dell’Atlantikwall.
ATLANTIKWALL RAVERSYDE
Nella località di Middelkerke si trova il più esteso complesso di bunker del Belgio: l’Atlantikwall Raversyde.
Scendiamo alla fermata del tram Raversyde posta direttamente sul lungomare e dopo aver oltrepassato, tramite una scalinata, la duna di sabbia, ci dirigiamo verso il sito che dista meno di 10 minuti a piedi.
Questa enorme area comprende bunker, punti d’osservazione e postazioni d’artiglieria della Prima Guerra e della Seconda Guerra Mondiale e rappresenta una delle partite meglio conservate dell’intero Muro Atlantico.
Dopo la biglietteria si accede ad un piccolo spazio espositivo prima di uscire nuovamente all’aperto.
Seguendo le indicazioni poste sul percorso si procede prima con la visita delle fortificazioni più antiche, utilizzate nel primo conflitto (Batterie Aachen) e successivamente con quelle della Seconda Guerra (Batterie Saltzedel).
L’intero sito è posto in una location naturale di unica bellezza e ci ritroviamo totalmente immersi nella storia che, seppur tragica, merita di essere conosciuta e ricordata.
Passiamo da un bunker all’altro, molti dei quali allestiti con scenografie e manichini, e superiamo sottopassaggi e lunghi tunnel.
La visita dura all’incirca 2 ore ma è così interessante e coinvolgente che quasi non ci accorgiamo del tempo che passa.
Tariffe (aggiornate al 2024) Atlantikwall Raversyde:
– € 10,00 interi,
– € 4,00 ragazzi 7-18 anni
Orari indicativi, da metà marzo a metà novembre:
– giorni feriali (chiuso lunedì) 10:30-17:00 (ultimo ingresso 15:15)
– weekend, vacanze scolastiche e giorni festivi 10:30-18:00 (ultimo ingresso 16:15)
Per aggiornamenti su chiusure, orari, tariffe e maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale: https://www.raversyde.be/
L’ultima tappa di giornata è la cittadina di Nieuwpoort, dove ci fermeremo per il pranzo.
Sempre lungo la costa, si trova a circa 11 Km. dall’Atlantikwall, e non lontano dal confine Francese.
E’ una delle più graziose località costiere del Belgio e, anche se è stata quasi totalmente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale, vanta una bella piazza centrale su cui si affacciano case con i frontoni a gradoni.
Passeggiamo senza una meta precisa, godendoci una piacevole atmosfera e andando alla ricerca di un locale per il pranzo.
Ci rendiamo conto che in queste zone i prezzi nei locali sono decisamente sopra la media e pertanto ci accontentiamo di una pizza veloce.
Rientriamo in campeggio che è già metà pomeriggio, pienamente soddisfatti di questa insolita escursione in tram.
– 9° GIORNO: Bredene – Bruges – Anversa (113 Km.)
Lasciamo la costa alla volta di un’altra delle località principali del nostro Tour in Belgio in camper.
Siamo infatti diretti ad Anversa dove soggiorneremo per 4 notti e ci muoveremo con il treno per visitare altre grandi città quali la capitale Bruxelles, Lovanio e Lier.
Abbiamo scelto questa base perché ideale per andare alla scoperta dei dintorni, essendo molto ben servita dai mezzi pubblici.
Il nostro check-in al campeggio è previsto per il pomeriggio e così decidiamo di fare una tappa intermedia a Bruges, città che già conosciamo ma che è sempre incantevole.
Volendo fermarci solo per qualche ora, optiamo per un parcheggio a pagamento molto vicino al centro in Predikherenrei; non è sicuramente economico ma è comodo.
Bruges l’avevamo ampiamente visitata lo scorso anno e ne abbiamo parlato nel nostro articolo Bruges: cosa vedere in un giorno.
C’era però un’attività che non eravamo riusciti a fare e che questa volta non vogliamo perderci, il Tour in barca tra i canali.
Ci sono numerose compagnie che propongono un Boat Tour che dura circa 35-40 minuti.
Il prezzo è sempre lo stesso e anche il tragitto è orientativamente il medesimo: percorre i canali Groenerei e Dijver e permette di osservare gli scorci più caratteristici e insoliti della città.
Sapete che proprio con un boat tour si può raggiungere uno dei luoghi più fotografati di Bruges?
Stiamo parlando della zona attorno a Huidenvettersplein.
Tariffe orientative Boat Tour:
– € 12,00 interi
– € 7,00 ridotti
Conclusa l’escursione in barca decidiamo di passeggiare senza una meta precisa perché, si sa, ogni volta che si torna a Bruges si incontrerà sempre un angolo che non si era visto prima.
Ne è un esempio la birreria e shop 2be che è quasi un must da visitare, con le sue centinaia di bottiglie di birra esposte lungo il corridoio interno prima dell’ingresso.
Proseguiamo nel nostro gironzolare fino all’ora di pranzo, il tempo inizia a peggiorare e noi cerchiamo riparo in uno dei tanti locali che si affacciano sul Burg.
ANVERSA
E’ arrivato il momento di lasciare Bruges e così ci rimettiamo in viaggio alla volta di Anversa e del suo City Camping.
Il Campeggio si trova nel quartiere Sint Anne al di là del fiume Schelda e rappresenta un’ottima soluzione per visitare sia la città che i dintorni.
Attenzione!!
Il City Camping Antwerp si trova nella zona ambientale di Anversa ed è pertanto necessario effettuare precedentemente la registrazione alla lez per non incorrere in multe anche salate.
per tutte le informazioni e la registrazione potete consultare il nostro articolo Viaggiare in Belgio: tutte le informazioni utili da sapere.
Abbiamo scelto questo punto d’appoggio per poi muoverci con il treno nei prossimi giorni e pertanto avevamo prenotato in anticipo una piazzola; cosa decisamente azzeccata visto che al nostro arrivo è al completo.
Il campeggio non è molto grande, dispone di piazzole su erba e un blocco sanitari un po’ datato ma essenziale.
La mattina è presente una piccola bakery per pane e brioche.
City Camping Antwerp – Jachthavenweg 6, 2050 Anversa – GPS (51.234012, 4.392751)
A circa 300 mt. dal campeggio si trova il molo che permette di raggiungere il centro di anversa con waterbus in circa 5 minuti.
Dopo esserci sistemati e riposati decidiamo di fare una prima esplorazione di Anversa.
Il centro della città è facilmente raggiungibile attraverso il waterbus che prendiamo dal Molo distante circa 300 mt. a nord del campeggio (costo del biglietto € 1,00 A/R).
E’ quasi sera e pertanto la nostra intenzione è quella di avere un primo approccio con la città.
La fermata di riferimento, che è anche la prima, è quella di Steen Plein e una volta scesi dal waterbus siamo praticamente in centro.
Passiamo di fianco al Het Sten, il castello restaurato che ospita anche l’Ufficio del Turismo e percorriamo Suikerrui, via su cui si affacciano tantissimi locali e che ci porta direttamente sulla piazza principale, il Grote Markt.
La Piazza è una meraviglia, con edifici dai frontoni a gradoni e uno splendido Stadhuis (Municipio).
Non lontano svetta la maestosa Cattedrale gotica, ricca di opere di Rubens, pittore che qui ha vissuto fino alla sua morte.
Ci limitiamo ad una passeggiata senza mete precise ma già possiamo affermare che Anversa ci piace; è certamente diversa da città come Bruges o Gand ma ha una sua spiccata personalità che non può passare inosservata.
Facciamo felice Tommy e, prima di rientrare in campeggio ci fermiamo a cenare presso la catena KFC.
Domani torneremo in centro per una visita decisamente più approfondita.
– 10° GIORNO: Anversa
La giornata di oggi si presenta nuvolosa e con minaccia di pioggia ma ci attrezziamo per bene e già in mattinata raggiungiamo il centro di Anversa.
Come il giorno prima prendiamo il waterbus e in circa 5 minuti siamo alla fermata di Steen Plein.
Anversa è la seconda città del Belgio, è considerata capitale della moda, dei musei e dell’arte e vanta il principale porto della nazione.
Le sue origini risalgono all’epoca di Carlo Magno, quando viene edificato un forte poi distrutto dai Vichinghi.
A seguito dell’insabbiamento del fiume Zwin e al relativo declino di Bruges, Anversa acquisisce un ruolo di primaria importanza commerciale e diventa addirittura la prima città a possedere una borsa valori.
Negli anni è stata oggetto di numerose battaglie, la prima Guerra Mondiale ha colpito duramente la città e la sua economia, ma riesce a mantenere intatto il suo meraviglioso centro, fatto di vie acciottolate e splendidi edifici.
Nel 1928 viene eretto il Torengebouw, il più alto grattacielo in Europa per l’epoca.
Oggi è una città in costante ammodernamento come dimostrano le tante opere di ristrutturazione che vediamo sparse un po’ ovunque.
Il primo edificio su cui ci soffermiamo è l’Het Steen, il castello medievale del 1200 che rappresenta anche la struttura più antica di Anversa.
Viene modificato nel XVI secolo su volere di Carlo V e negli anni diventa dapprima residenza del Marchese di Anversa, quindi prigione e successivamente sede del Museo della Navigazione.
All’interno è ospitato l’Ufficio Turistico con negozio di souvenir e alcune stanze visitabili che non sono però di particolare interesse.
Proseguiamo verso il Grote Markt, la vecchia piazza del mercato, su cui spicca la Fontana di Brabo, il leggendario eroe che avrebbe dato il nome alla città.
Sulla piazza si affacciano gli antichi palazzi delle Corporazioni del XVI e XVII secolo e lo Stadhuis in stile rinascimentale completato nella metà del 1500.
Quasi a dividere la Grote Markt dalla Groenplaats, altra importante piazza con la Statua di Rubens, si innalza la maestosa Cattedrale di nostra Signora, la Onze-Lieve Vrouwekathedraal, considerata la più bella di tutto il Belgio.
La sua realizzazione ha richiesto più di 150 anni: è stata iniziata nel 1352 e conclusa nel 1521 in stile gotico brabantino.
La torre campanaria con i suoi 123 metri è una delle più alte d’Europa ed è inserita nella lista dei Patrimoni Unesco.
Gli interni vantano una serie di capolavori d’arte sacra nonché alcune tele di Rubens e l’ingresso è a pagamento.
Tariffe (aggiornate al 2024) Cattedrale Anversa:
– € 12,00 interi,
– gratuito -18 anni
Orari indicativi:
– giorni feriali 10:00-17:00
– sabato 10:00-15:00
– domenica 13:00-17:00
Il dedalo di viuzze che si estende tra la Cattedrale, il Grote Markt e i primi dintorni, invoglia a camminare senza una meta, fino a perdersi tra i tanti negozi e gli scorci curiosi e pittoreschi.
Anche noi ci lasciamo trasportare dall’ispirazione, senza una meta precisa.
Groenplaats è la piazza più vivace, con una delle principali fermate della Metropolitana, negozi e locali e la partenza di un bus/trenino turistico.
Il percorso dura all’incirca 40 minuti e consente il passaggio tra i principali luoghi turistici della città.
Visto il meteo poco amichevole optiamo per prendere questo mini bus d’epoca.
Il bus ci porta verso nord costeggiando il fiume Schelda fino all’area portuale dove si trova il MAS, il Museo d’Arte in stile moderno che, con i suoi 10 piani, offre anche una vista sulla città.
Da qui proseguiamo verso il centro e le sue tante vie e i quartieri nei primissimi dintorni della Città Vecchia.
E’ decisamente un buon modo per raggiungere zone che normalmente non si visiterebbero e permette di farsi un’idea di massima della città.
Con la pioggia è poi un’ottima alternativa ad una visita tradizionale.
E’ ormai pomeriggio quando concludiamo il nostro tour; decidiamo di fermarci per il pranzo e qualche acquisto prima di rientrare in campeggio.
– 11° GIORNO: Lovanio – Lier
Fortunatamente la giornata di oggi si presenta da subito più clemente ed è buona cosa visto che abbiamo intenzione di utilizzare i mezzi pubblici, per raggiungere altre caratteristiche città delle Fiandre.
Le mete previste saranno Lovanio e, sulla via del ritorno, Lier.
Arriviamo in centro di Anversa con l’ormai abituale waterbus e una volta in Groenplaats prendiamo la metro fino alla Stazione.
La stazione di Anversa, realizzata in stile neogotico, è classificata tra le 5 stazioni ferroviarie più belle al mondo.
I treni sono molto frequenti e al nostro arrivo troviamo subito quello che raggiungerà Lovanio, la città universitaria nostra prima tappa di giornata.
Lovanio è la capitale del Brabante Fiammingo, dista pochi chilometri da Bruxelles e oltre ad essere una vivace località è anche un centro di produzione della birra.
Le prime notizie storiche di una sua presenza risalgono al 884 e già nel XI secolo, grazie alla sua posizione e la vicinanza con il fiume Dyle, diventa il più importante centro del Ducato di Brabante.
Negli anni accresce la sua fama anche da un punto di vista tessile, nel XV secolo nasce la prima storica università mentre nel XVIII secolo può vantare il più grande gruppo mondiale di produzione della birra.
Anche se in parte devastata da entrambi i conflitti Mondiali, conserva ancora edifici storici di notevole interesse.
Arrivati alla Stazione di Lovanio percorriamo la Bondenotenlaan, una delle principali arterie che ci permette di arrivare direttamente al Grote Markt, la piazza del mercato.
La struttura di questa piazza è simile in tante città delle Fiandre: vi si affacciano generalmente splendidi edifici delle antiche corporazioni e i più importanti monumenti della città come il Municipio o Stadhuis.
Lo Stadhuis di Lovanio è un autentico capolavoro ed è probabilmente il più bello di tutto il Belgio.
E’ stato realizzato in stile gotico brabantino tra il 1439 e il 1469 e presenta una facciata riccamente decorata con guglie e 236 statue.
In realtà questo è il terzo municipio edificato: il primo si trovava in altra posizione mentre il secondo era un insieme di edifici accorpati.
Gli interni, visitabili tramite visita guidata, presentano belle sale con travi in legno a soffitto e numerose tele.
L’altro edificio degno di nota della Grote Markt è la Collegiata di San Pietro, la principale Chiesa di Lovanio eretta nel 1425 in gotico brabantino su una precedente in stile romanico, di cui rimane solo la cripta.
La Chiesa ha subito numerosi danni sia durante la Prima che con la Seconda Guerra Mondiale e ha richiesto successivi restauri.
Gli interni a croce latina sono a tre navate e sono tutt’ora ricchi di opere d’arte.
Sempre sulla piazza del mercato sorge un altro splendido edificio in stile tardo-gotico che è chiamato la Tavola Rotonda.
La sorte di questa struttura non è stata delle più felici in quanto dopo una sua prima costruzione nel 1480, per ospitare le riunioni di alcune corporazioni, viene più volte distrutta e ricostruita.
L’ultima realizzazione risale al 1930 seppur nuovamente restaurata dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Proseguiamo la nostra visita di Lovanio spostandoci a sud dove sorge un’altra splendida piazza: l’Oude Markt.
Questo è il luogo perfetto per fermarsi a sorseggiare una birra o gustare qualche stuzzichino.
I tradizionali palazzi con frontoni a gradoni, che si affacciano sulla piazza, ospitano infatti numerosi locali per cui non c’è che l’imbarazzo della scelta e anche noi scegliamo questo luogo per il pranzo.
Prima di lasciare la città non possiamo tralasciare l’Universiteitsbibliotheek, imponente palazzo in stile fiammingo, sede della biblioteca universitaria.
L’edificio si trova in Monseigneur Ladeuzeplein ed è stato ricostruito dopo l’incendio avvenuto durante la Prima Guerra Mondiale.
Degna di nota è l’alta torre in stile scandinavo che può essere visitata unitamente alla biblioteca.
Tariffe (aggiornate al 2024) Torre Biblioteca + Audioguida:
– € 8,00 interi,
– gratuito -12 anni
Orari indicativi (chiuso 01/01 e 25/12):
– giorni feriali 9:00-18:00
– sabato e domenica 10:00-18:00
Altro luogo che meriterebbe una visita, ma che noi saltiamo per questioni di tempo, è il Beghinaggio posizionato a sud della città e perfetto per una passeggiata rilassante tra angoli verdi, casette con frontoni a gradoni e stradine acciottolate.
LIER
Ritorniamo verso la Stazione pronti a raggiungere la seconda meta di giornata, la cittadina di Lier.
Questa graziosa cittadina si trova a circa 20 Km da Anversa e vanta un centro completamente circondato da un canale.
Usciti dalla Stazione percorriamo la Antwerpsestraat fino a raggiungere il Grote Markt, la piazza del mercato tradizionale per ogni città fiamminga.
La piazza è caratterizzata da edifici in stile barocco, dallo Stadhuis con il campanile inserito tra i siti Patrimonio Unesco e la Sint Jacobskapel, cappella risalente al 1383 anche se più volte restaurata a seguito di incendi e guerre.
Il Municipio, realizzato nel 1369 come indicato sulla torre, ha uno splendido piano terra visitabile, in cui è ospitato l’Ufficio Turistico.
Proseguiamo quindi continuando verso est e raggiungiamo il pittoresco canale e il ponte Hoogbrug con vista sul Binnenete.
Oltrepassato il ponte avanziamo ancora in Rechtestraat fino al principale edificio di culto di Lier: Sint Gummaruskerk.
La Chiesa in stile gotico fiammeggiante è stata edificata tra il XIV e XVI secolo ed è dedicata a San Gummaro, il patrono della città.
Gli interni conservano splendide vetrate del XV secolo e numerose opere d’arte.
Da non dimenticare, durante una visita di Lier, la Torre del XIV secolo chiamata Zimmertoren, nota per il suo orologio astronomico che mostra, allo scoccare delle 12:00 i primi Reali del Belgio e i sindaci della città fino al 1930.
La torre è visitabile insieme ad un museo annesso che conserva un altro orologio astronomico.
Tariffe (aggiornate al 2024) Zimmertoren:
– € 5,00 interi,
– € 2,00 ragazzi 6 – 15 anni
Orari indicativi (chiuso lunedi):
– tutti i giorni 10:00-12:00 e 13:00-17:00
Come ogni città fiamminga che si rispetti, anche Lier ha il suo Beghinof che è considerato uno dei più belli del Belgio
Si è ormai fatta l’ora di rientrare, prendiamo il Treno diretti ad Anversa e da qui la Metropolitana e infine il waterbus.
– 12° GIORNO: Bruxelles
Questo è il nostro ultimo giorno ad Anversa e lo dedichiamo interamente alla visita di Bruxelles.
Anche in questo caso ci rechiamo alla stazione e raggiungiamo la Capitale Belga in treno.
Siamo consapevoli che una giornata scarsa non sarà sufficiente a visitare al meglio la città e pertanto ci organizziamo in modo da vedere in modo più approfondito il centro e successivamente, grazie ad un bus turistico, andare alla scoperta degli altri siti degni di nota.
La Stazione Ferroviaria Bruxelles Central è posta praticamente in centro e si rivela pertanto comodissima.
L’origine di Bruxelles risale, secondo leggenda, al 695 d.C. con la nascita di un insediamento su un’isola paludosa con il primo nome di Bruocsella.
Nel 1100 Bruocsella era già diventata la capitale del Ducato di Brabante e nel XV secolo era un fiorente centro tessile.
Il periodo più buio della città risale alla fine del 1600 quando viene bombardata dall’esercito francese che provoca la distruzione di tantissimi edifici compresa la Grand Place.
L’unico monumento a rimanere in piedi è stato l’Hotel de Ville ma nell’arco di pochi anni l’intera città viene ricostruita.
Nuova ricchezza arriva nel ‘900 grazie alla Rivoluzione Industriale e alla Colonizzazione del Congo mentre nel Dopoguerra diventa quartier generale della NATO e della CEE.
Ad un primo impatto Bruxelles già ci piace: vivace, ricca di locali e negozi affacciati su incantevoli vie.
La prima meta è la Grand Place un autentica meraviglia architettonica che compare ai nostri occhi quasi per caso; sembra infatti nascondersi al visitatore fino all’ultimo momento.
Sulla Piazza si affacciano alcuni capolavori come l’Hotel de Ville, la Maison du Roi e i palazzi delle corporazioni realizzati tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700.
L’Hotel de Ville è stato costruito tra il 1444 e il 1480 ed è l’unico edificio scampato al bombardamento del 1695.
Si presenta con una facciata in pietra riccamente decorata e con una guglia sulla cui cima è posizionata la statua di San Michele, patrono della città.
La Maison du Roi si trova quasi di fronte al Municipio ed è un’altra incredibile opera, in stile neogotico, caratterizzata da un tripudio di guglie, decori e archi.
Ha accolto i Reali di Spagna, ospitato il Mercato del Pane mentre oggi è sede del Museo della Città di Bruxelles.
Tariffe (aggiornate al 2024) Museo della Città di Bruxelles:
– € 10,00 interi,
– gratuito ragazzi -18 anni
Orari indicativi (chiuso lunedi, 01/01, 01/05, 13/10, 01/11, 11/11, 25/12):
– da martedì a domenica 10:00-17:00
Tra gli edifici delle Corporazioni, in quello che ospitava i Birrai ha oggi sede il Museo de la Brasserie, esposizione dedicata alla produzione della birra.
Il dedalo di viuzze che si sviluppa attorno alla Grand Place è chiamato Ilot Sacré dal cui nome si comprende come questa in passato fosse un’isola sul fiume Senne.
Lasciata la piazza ci immergiamo nella magica atmosfera di questi vicoli tra i tanti locali e negozi di souvenir.
Passeggiamo tra vie come Rue de Bouchers e Rue de Petit Bouchers, ci soffermiamo nei pressi della Statua di Everard ‘t Serclaes, che leggenda vuole porti fortuna a coloro che la toccano e raggiungiamo la Galeries Saint Hubert.
Quest’ultima è la Galleria di negozi più antica d’Europa ed è stata realizzata in stile neoclassico con pilastri in marmo; i negozi al suo interno sono uno più bello dell’altro e sembrano delle autentiche opere d’arte.
Altro luogo imperdibile del centro storico è la Manneken Pis, una fontana che rappresenta un bambino intento a fare pipì.
Questa fontana, che tra l’altro è solo una copia (l’originale è conservato nel Museo della città di Bruxelles), si trova al fondo dell’affollata Rue Charles Buls ma possiamo dirvi che probabilmente passerebbe inosservata se non fosse per la sua fama.
E’ infatti piccolina e non particolarmente appariscente.
La Manneken Pis è diventata un vero e proprio simbolo di Bruxelles tanto da avere un suo guardaroba, usato in alcune occasioni importanti, che è inserito tra le collezioni presenti nel Museo della Città.
Lo sapevate che oltra alla Manneken pis, in città si trovano anche la Jeanneken Pis (la bambina che fa pipì) e Zinneke (il cane che fa pipì)?
Si è ormai fatta ora di pranzo e dopo un buon pasto in uno dei tanti locali che propongono menù tradizionali, ci dirigiamo in Boulevarde de l’Imperatrice, non lontano dalla Stazione Centrale, dove si trova la Partenza del Bus Turistico.
Esistono due linee, una rossa che percorre la zona a sud est e una blu che sale a nord fino all’Atomium.
Con il biglietto giornaliero di questo Bus Hop-on Hop-off è possibile prendere una o entrambe le linee e salire e scendere, a proprio piacimento, nei pressi delle fermate poste lungo il percorso, per poi risalire sul bus successivo.
potete acquistare, come abbiamo fatto noi, i biglietti per il bus turistico in anticipo -> QUI IL LINK
Scegliamo di percorrere la linea Rossa non essendo sicuri di avere tempo per percorrere entrambi i tragitti.
La prima tappa è la Place Royale in cui si radunano un buon numero di Musei: il Museo delle Belle Arti, il Museo Magritte, il Museo Belvue, il Museo Oldmaster.
Sempre su questa piazza ammiriamo l’Old England, un edificio storico di inizio 1800 con una facciata nera ed elementi in ferro battuto, la Statua di Goffredo di Buglione e la Chiesa di San Giacomo che è la Cattedrale delle Forze Armate.
La fermata successiva è in Notre Dame du Sablon dove sorge l’omonima Chiesa gotico-fiammeggiante realizzata per la corporazione degli arcieri.
Poco distante si trova la Place du Petit Sablon con 48 statue di bronzo rappresentanti ciascuna una corporazione medievale.
Ancora più avanti fa mostra di se il grandioso Palazzo di Giustizia (attualmente sotto restauro) che all’epoca della sua realizzazione, nella seconda metà del 1800, era l’edificio più grande al mondo.
Dalla terrazza dietro il palazzo si ha una vista sul quartiere più basso di Marolles, raggiungibile anche tramite un Ascensore.
Proseguiamo ancora verso sud dove si trovano i quartieri di Saint Gilles e Ixelles caratterizzati da edifici Art Nouveau di particolare interesse architettonico come il Museo Horta.
I Giardini e l’Abbazia de la Chambre sono un angolo verde che sembra lontano anni luce dalla frenesia del centro; qui si trova l’Abbazia del 1200 ancora ottimamente conservata.
Raggiungiamo quindi il Quartiere EU e il Cinquantenario dove si susseguono edifici dell’Unione europea come il Parlamento Europeo, una struttura in vetro azzurro, e il Palazzo Justus Lipsius, sede del Segretariato generale del Consiglio Europeo.
Il Cinquantenaire è invece un arco trionfale che assomiglia a quello più famoso di Berlino.
Sempre in questo quartiere si trovano alcuni Musei come il Museo di Arte e Storia e il Museo di Storia Militare.
Sono possibili visite al Parlamento Europeo ma noi purtroppo non abbiamo il tempo per parteciparvi.
Siamo ormai quasi alla fine dell’Itinerario Rosso del Bus Turistico, e rientrando verso il punto di partenza, passiamo nuovamente nei pressi della Place Royale ma con vista migliore sul Palazzo Reale.
Il Palazzo Reale è stato edificato nel XIX secolo su ordine del Re Guglielmo I anche se negli anni successivi ha subito restauri e ampliamenti.
Dal 1831 non è più la residenza dei Reali che ora vivono a Laeken, un palazzo alla periferia di Bruxelles.
Oggi l’edificio ospita uffici, ministeri e stanze per i capi di stato in visita ed è visitabile dal 21 luglio a inizio settembre.
Orari visita Palazzo Reale dal 21/07 a inizio settembre (chiuso lunedì):
– da martedì a domenica 10:30-17:00
Concludiamo il Tour che è ormai tardi per intraprendere anche l’itinerario della linea Blu.
Quello che ci rammarica maggiormente è non poter vedere l’Atomium che è uno dei simboli della città ma ci rifaremo sicuramente in un prossimo viaggio.
Prima di lasciare Bruxelles però, non possiamo dimenticare la visita alla Concattedrale di San Michele e Santa Gudula che si trova proprio nei pressi della fermata del Bus.
Nel luogo in cui sorge oggi il maggiore luogo di culto della città, si trovava già nell’anno Mille una Collegiata dedicata a San Michele; questa era tra l’altro la zona principale, nodo di importanti vie di comunicazione.
Nel 1226 viene però decisa la costruzione di un edificio più grande che rispecchiasse i canoni dell’epoca.
Si realizza così una maestosa struttura in pietra bianca di stile gotico-barbantino, la cui facciata con due torri ricorda molto quella di Notre Dame de Paris.
L’interno è formato da una pianta a croce latina con tre navate e ai lati le cappelle tra cui quella del Santissimo Sacramento, in cui si trova il Tesoro della Cattedrale, e quella della Vergine della Liberazione.
Tra gli elementi da ricordare ci sono il bel pulpito in stile barocco, antiche vetrate realizzate tra gli inizi del 1500 e metà del 1600 e tre organi di cui il principale risale al 2000.
Purtroppo per noi si è ormai fatta l’ora di rientrare ad Anversa; lasciamo Bruxelles con un po’ di dispiacere perché ci ha davvero stupito e, nonostante le recensioni poco positive che avevamo letto, ci è rimasta nel cuore come una delle città più belle del Belgio.
Sicuramente ritorneremo in futuro, magari con più calma, per visitare quanto abbiamo dovuto tralasciare e approfondire ciò che ci ha maggiormente entusiasmato.
– 13° GIORNO: Anversa – Alblasserdam (107 Km.)
Quest’oggi lasceremo solo temporaneamente il Belgio per dirigerci in Olanda, dove trascorreremo tre giorni e avremo modo di fare una prima conoscenza con questa nazione che da tempo volevamo visitare.
Lasciamo quindi Anversa e ci dirigiamo ad Alblasserdam, cittadina in cui si trova l’area sosta comoda per la visita degli iconici mulini di Kinderdijk.
Alcuni lavori stradali proprio ad Anversa ci obbligano ad una piccola deviazione che ci fa allungare di circa una decina di chilometri e ci porta ad attraversare il Liefkenshoektunnel, un tunnel che passa sotto il fiume Schelda, che è tra l’altro l’unico a pedaggio in tutto il Belgio.
La distanza dalla nostra destinazione non è molta e pertanto arriviamo prima di pranzo.
L’Area Sosta scelta è la più conosciuta per visitare i mulini ed è l’Area Sosta Camper Kinderdijk posta nel comune di Alblasserdam ma ben servita sia da ciclabili che mezzi pubblici per arrivare al sito.
Camperpark Kinderdijk – Poldersemolenweg 6, 2952 Alblasserdam
L’area dispone di begli spazi in piano, allaccio corrente elettrica, servizi e docce (docce con moneta), c/s
Il pagamento avviene tramite un totem mentre l’elettricità, facoltativa, si paga inserendo monete direttamente dalle colonnine.
Nel primo pomeriggio siamo pronti per andare a vedere i tanto agognati mulini che raggiungeremo con il bus.
Dopo la rotonda, appena usciti dall’Area, si trova la fermata; da qui è necessario prendere prima il bus 416, scendere ad una tra le fermate Plantage, Makado, Scheldplein e quindi prendere il 489 che porta direttamente al sito.
Kinderdijk è un sito composto da 19 mulini autentici e tuttora funzionanti che sono stati inseriti tra i siti Patrimonio Unesco.
Questi rappresentano l’esempio di come gli Olandesi sono riusciti a strappare la terra al mare attraverso il drenaggio dei polder, scaricando le acque sotterranee nel fiume vicino.
Il nome significa diga dei bambini e sembra avere origine dall’alluvione del 1421.
Alcuni di questi mulini sono stati trasformati in abitazioni e l’intera zona può essere visitata liberamente o pagando il biglietto che da diritto ad alcuni extra.
Noi scegliamo questa seconda soluzione che ci consente di visitare l’interno di due mulini, Nederwaard e Blokweer ora adibiti a museo, accedere alle stazioni di pompaggio per scoprirne il funzionamento e salire a bordo di due tipologie di barche.
Tariffe (aggiornate al 2024) Mulini di Kinderdijk:
– € 19,50 interi,
– € 8,00 ragazzi 4 – 12 anni
Orari indicativi per le attrazioni a pagamento (chiuso gennaio, febbraio e 25/12):
– da marzo a ottobre 9:00-17:30
– novembre e dicembre 10:30-16:00
Per maggiori informazioni, tariffe e orari aggiornati potete consultare il sito ufficiale https://kinderdijk.nl/
La prima barca è una sorta di Hop-on Hop-off con fermate nei pressi dei due mulini visitabili, si può scendere, visitare il mulino e riprendere la barca successiva.
Il secondo tour invece non prevede fermate e effettua una mini crociera lungo il canale.
Iniziamo la nostra visita dall’edificio in cu si trova la biglietteria e un grande negozio di souvenir.
Decidiamo poi di prendere la barca che effettua le fermate e scendiamo al primo mulino museo, il Nederwaard.
Gli interni sono a più piani collegati da ripide scale e permettono non solo di osservare i meccanismi della pala ma anche di ammirare gli arredi, avendo sempre avuto una funzione anche abitativa.
Procediamo poi a piedi verso il secondo mulino museo, decisamente diverso dall’altro.
Il tragitto è ciclo pedonale e occorre fare un po’ d’attenzione alle tante bici; il percorso che copre l’intero sito è invece lungo 5,7 Km.
A Kinderdijk si trovano varie tipologie di mulini tra cui quelli con la calotta rotante che sono tra i più alti.
Dal Mulino Blockweer prendiamo nuovamente la barca; questo ci regala una vista panoramica complementare rispetto a quella avuta a piedi e ci consente di scattare innumerevoli foto.
La splendida giornata contribuisce alla bellezza del luogo che non solo ci lascia incantati ma supera le già altissime aspettative che avevamo.
Un luogo unico e magico che coniuga lo splendore del paesaggio alla caparbietà e abilità dell’uomo, in perfetta armonia con la natura.
Rientriamo all’area sosta che è quasi sera, puntuali per la cena in camper.
– 14° GIORNO: Alblasserdam – ‘s-Hertogenbosch (107 Km.)
Dopo aver iniziato con il botto la nostra visita dell’Olanda, proseguiamo questa seconda giornata con un’altra meta che si preannuncia interessante.
Stiamo parlando della cittadina di ‘s-Hertogenbosch che, vista la complessità del nome, è più comunemente chiamata Den Bosch.
La città è il capoluogo del Nord Brabante ed è nota, oltre che per le sue bellezze naturali ed architettoniche, per aver dato i natali al pittore Jheronimus van Aken diventato famoso come Hieronymous Bosch.
Troviamo posto nell’Area Camper Camperplaats Den Bosch distante meno di 2 Km. dal centro e quindi comodissima.
Camperplaats Den Bosch – De Fuik 199, 5223 ‘s-Hertogenbosch
L’area dispone di begli spazi in piano con spiazzo verde in cui posizionare il tavolo, allaccio corrente elettrica, servizi, docce, lavandini stoviglie e c/s.
Il pagamento avviene attraverso un totem, l’elettricità è facoltativa e si paga a parte, sempre dal totem.
Questa volta scegliamo di utilizzare le bici per raggiungere il centro città che è collegato all’Area da una bellissima ciclabile, così come in gran parte dell’Olanda.
La città di ‘s-Hertogenbosch risale al XII secolo quando Enrico I gli concede lo status di città.
Due secoli dopo è già un fiorente centro commerciale, grazie all’industria tessile, a quella degli organi e delle campane e all’agricoltura, ed è tra i 4 centri più grandi del Ducanto di Brabante.
Alla fine del 1700 viene conquistata dalle truppe francesi mentre durante la Seconda Guerra Mondiale è sede di uno dei lager nazisti chiamato Campo di concentramento di Herzogenbusch.
Oggi ‘s-Hertogenbosch è una deliziosa cittadina con un centro medievale scampato ai bombardamenti, una rete di canali sotterranei chiamata Binnendieze che la rende unica e assolutamente da non perdere e alcuni tratti di fortificazioni ancora intatti del XVI e XVII secolo.
Raggiungiamo il centro e posiamo le bici all’inizio di Vilsstrat; procediamo quindi a piedi per goderci al meglio l’atmosfera del luogo.
Sin da subito ci rendiamo conto di essere in una vivace cittadina con incantevoli vie acciottolate, su cui si affacciano tradizionali edifici in stile fiammingo, negozi e numerosi locali.
Arriviamo al Markt, la piazza centrale sulla quale si trovano lo Stadhuis (Municipio) del XVII secolo e il De Moorian che, realizzato nel XII secolo, rappresenta l’edificio in mattoni più antico ed è oggi sede dell’Ufficio Turistico.
Altro punto di interesse che raggiungiamo passeggiando tra le tante belle vie del centro, ma senza seguire una mappa, è la Cattedrale di San Giovanni che rappresenta la più grande chiesa in stile gotico-barbantino dell’Olanda.
La Chiesa è stata costruita a partire dal 1380 e ha la particolarità di possedere una torre campanaria in mattoni rossi, in netto contrasto con il resto dell’esterno.
Gli interni sono invece a 5 navate con sculture e decori interessanti e alcune opere di rilievo tra cui il pulpito, l’organo, il fonte battesimale e la Cappella del Sacramento.
‘s-Hertogenbosch vanta anche un buon numero di Musei interessanti che tralasciamo, per dare più spazio alla visita del centro storico di cui siamo rimasti affascinati.
Il Museumwartier è una sorta di complesso Museale che comprende il Noordbrabants Museum e lo Stedelijk Museum.
Il primo ripercorre la storia di tutta la regione e nei suoi vari settori accoglie, tra gli altri, dipinti di Van Gogh.
Il secondo è invece più orientato all’arte contemporanea.
Per gli amanti di Bosch è imperdibile il Jheronimus Bosch Center, un museo realizzato in una Chiesa che ospita circa 40 copie delle sue opere, disegni e riproduzioni e l’allestimento dello studio dell’artista.
Per noi si è fatta ora di pranzo e nel centro di Den Bosch non abbiamo che l’imbarazzo della scelta tra i tanti locali presenti.
Ci imbattiamo nella Korte Putstraat, una viuzza costellata da ristoranti e ci fermiamo qui per un pasto veloce ma che si rivela ottimo.
Nel pomeriggio, una delle attività che non vogliamo assolutamente perderci e il tour in barca tra i tipici canali della città.
‘s-Hertogenbosch infatti è circondata dal fiume Dommel ma è anche attraversata da una fitta rete di canali, in parte sotterranea, chiamata Binnendieze che la rende unica.
Esistono varie tipologie di escursioni in barca, quella sul fiume e quella più tipica sul Binnendieze che è la nostra scelta.
L’imbarco avviene in Molenstraat ma la biglietteria a cui veniamo indirizzati si trova lungo il Dommel a circa 150 mt. dove c’è il punto di imbarco per le crociere sul fiume.
Siamo fortunati e troviamo ancora un posto per l’ultima crociera del pomeriggio; i posti infatti sono limitati e si corre il rischio di trovare tutto completo.
La rete di canali del Binnendieze si è formata con la realizzazione di una seconda cinta muraria dovuta all’ingrandirsi della città, posta oltre i fossati che delimitavano la prima cinta di mura già esistente.
Questo ha fatto sì che buona parte dei canali venissero coperti con la costruzione di nuovi edifici creando una serie di gallerie e passaggi.
Nel 1800 viene realizzato un canale più grande per ospitare le barche che a loro volta si stavano ingrandendo; il Binnendieze, ormai in disuso, cade in uno stato di abbandono totale.
Nel 1973 viene avviata un’importante operazione di restauro durata ben 25 anni per riportare la rete di canali al loro stato originale.
Abbiamo già effettuato altri tour in barca ma questo è senz’altro il più particolare: passare sotto i cunicoli, sapendo di avere al di sopra una chiesa o una casa, è qualcosa di decisamente insolito e affascinante.
Tariffe (aggiornate al 2024) Tour sul Binnendieze:
– € 11,00 interi,
– € 5,50 ragazzi 4 – 12 anni
Orari indicativi :
– lunedì 14:00-17:20
– da martedì a domenica 10:20-17:20
Il tour ha una durata di circa 50 min.
Per maggiori informazioni, tariffe e orari aggiornati potete consultare il sito ufficiale https://dagjedenbosch.com/en/activities/historical-boat-tour-on-the-binnendieze/
Concludiamo il tour che è ormai tardo pomeriggio e non ci resta che riprendere le bici e tornare al camper.
La cittadina è stata davvero una piacevole sorpresa che ci sentiamo di consigliare vivamente a chi si appresta a visitare l’Olanda.
– 15° GIORNO: ‘s-Hertogenbosch – Roermond (88 Km.)
Questa ultima giornata nei Paesi Bassi prevedeva la visita di Maastricht ma avendo letto, il giorno precedente, che tutte le aree e campeggi cittadini erano al completo, cambiamo meta.
Non vogliamo allontanarci troppo dal tragitto iniziale, dovendo poi rientrare nella parte bassa del Belgio, e pertanto optiamo per la cittadina di Roermond.
Troviamo posto al Camping Jachthaven, situato su una lingua di terra tra la Mosa, nei pressi del complesso nautico e a circa 2 Km. dal centro.
Le piazzole disponibili sono solo più quelle su prato, dove non c’è corrente elettrica, ma vista la difficoltà nel trovare sistemazioni in questo periodo, ci accontentiamo.
Camping Jachhaven – Hatenboer 51, 6041 Roermond
Il campeggio è enorme ed è dedicato prevalentemente per stanziali.
Noi abbiamo sostato nella zona prato che non ha corrente.
Dopo esserci sistemati prendiamo nuovamente le bici e raggiungiamo il centro città.
Roermond è una città del Limburgo centrale posta lungo il fiume Mosa.
Le sue origini in qualità di città risalgono alla prima metà del 1200; assume nei secoli successivi un importante ruolo commerciale e diventa sede della Diocesi di Roermond.
E’ stata pesantemente colpita dalla Seconda Guerra Mondiale e da un terremoto nel 1992 ma conserva ancora intatti alcuni importanti edifici del centro storico, comprese le due chiese principali.
Il nucleo storico non è molto grande e si visita facilmente in un paio d’ore.
Il primo grande edificio in cui ci imbattiamo è la Sint-Christoffelkathedral, la Cattedrale di San Cristoforo la cui torre campanaria è stata ricostruita dopo essere stata distrutta dai tedeschi.
Poco più avanti si trova il Markt, la piazza del Mercato, su cui si affaccia lo Stadhuis.
L’altra piazza principale, vivacizzata da numerosi locali con tavolini all’aperto, è la Munsterplein.
Ed è in questa piazza che si erge il secondo edificio di culto della città, la Munsterkerk risalente al XIII secolo, oltre ad un bel chiosco e a un giardino sul retro della Chiesa.
Dopo essere andati alla scoperta delle vie principali della città, ci ritroviamo in questo luogo dove ci fermiamo per il pranzo.
Gli amanti dello Shopping potranno divertirsi al Designer Outlet Roermond.
Nel pomeriggio torniamo in campeggio e tentiamo la fortuna provando a spostarci ugualmente a Maastricht.
Le indicazioni di tutto esaurito erano corrette e non troviamo una piazzola libera né nelle due grandi Aree Sosta e neppure nel campeggio.
Proviamo ad andare ad Aquisgrana che sarebbe la meta successiva ma, anche qui, è tutto al completo; rinunciamo e torniamo a Roermond dove trascorriamo la notte.
– 16° GIORNO: Roermond – Blegny Mine – Theux (95 Km.)
Abbandonata del tutto l’ipotesi di visitare Aquisgrana, che rimandiamo ad un futuro viaggio, rientriamo in Belgio e ci dirigiamo verso la prossima meta dell’itinerario.
Ci troviamo di fatto poco oltre il confine, presso le miniere di carbone di Blegny Mine, una delle quattro site in Belgio e classificate Patrimonio dell’Unesco.
Il parcheggio del sito dispone anche di un’area sosta per camper con sosta gratuita consentita fino a 24 h.
Blegny Mine è l’unica delle quattro miniere di carbone le cui gallerie sotterranee sono visitabili, scendendo tramite il pozzo originale.
E’ anche quella rimasta in funzione più a lungo e precisamente fino al 1980.
E’ possibile scegliere tra la visita della Miniera, il giro in trenino turistico e il biglietto combinato che prevede entrambe.
Tariffe (aggiornate al 2024) Blegny Mine:
Miniera
– € 16,00 interi,
– € 14,00 over 60 e ragazzi 13 – 18 anni
– € 11,00 ragazzi 6 – 12 anni
Trenino Turistico
– € 7,00 interi,
– € 5,00 ragazzi 6 – 12 anni
Tariffa Combinata
– € 20,00 interi,
– € 17,00 over 60 e ragazzi 13 – 18 anni
– € 13,50 ragazzi 6 – 12 anni
La visita non è permessa ai bambini al di sotto del metro di altezza.
La temperatura nella miniera è di 15° gradi, sono suggeriti abbigliamento e calzature comodi.
Aperture indicative:
– dal 01/05 al 08/09 tutti i giorni
– weekend e giorni festivi nel resto dell’anno da febbraio a novembre
Visite in francese: 11:00-13:30-14:30-15:30
Per maggiori informazioni, tariffe e orari aggiornati potete consultare il sito ufficiale https://www.blegnymine.be/
Noi optiamo per il biglietto combinato e partecipiamo alla prima visita guidata della mattina.
Prima di accedere al sito veniamo dotati di caschetto e giacca e da qui scendiamo nelle viscere della miniera attraverso un ascensore che ci porta a 30 metri sottoterra.
La miniera ha iniziato la sua storia nel XVI secolo e prosegue la sua estrazione fino al 31 marzo 1980 con una breve sospensione di 30 anni, a causa del cambio di società.
Dal 2012 è stata inserita tra i Patrimoni Mondiali Unesco insieme alle altre 3 miniere della Vallonia: Grand Hornu, Bois du Luc e Bois du Cazier.
La visita è accompagnata da una guida (noi optiamo anche per l’audioguida visto che è la prima volta che ne troviamo una in italiano) che ci racconta la storia del sito, di come veniva effettuata l’estrazione e delle metodologie studiate per evitare l’accumulo di gas mortali.
Durante il percorso scendiamo alcune rampe di scale fino a raggiungere la profondità di 60 metri.
Durante la spiegazione la guida ci mostra alcune macchine originali ed il loro funzionamento.
Una volta risaliti alla luce del sole, la visita prosegue con le metodologie per il viaggio del carbone, la sua pulitura, la cernita e lo stoccaggio.
La visita dura all’incirca h. 1,30
Concludiamo il tour che è ora di pranzo; il complesso di Blegny Mine ha al suo interno anche un bar/ristorante e noi ne approfittiamo prima del giro sul Trenino Turistico.
L’escursione sul Petit Train ha una durata di 50 minuti e ci conduce attraverso il villaggio di Dalhem e nella verde area bucolica del Pays de Herve.
Il tempo uggioso non ci permette di godere appieno del paesaggio circostante ma è comunque un’occasione rilassante per ammirare la zona.
Lasciamo Blegny Mine e ci dirigiamo al Camping du Panorama nei pressi della cittadina di Theux, in cui siamo riusciti a trovare una piazzola per la notte.
Camping du Panorama – Rue Panorama 7, 4910 Theux
Il campeggio è dedicato prevalentemente a stanziali, le piazzole sono in erba e il blocco sanitari dignitoso (docce con gettone)
– 17° GIORNO: Theux – Durbuy – Gossaimont (84 Km.)
Oggi vogliamo prendercela più con calma e dedicarci alla visita di una sola località per poi andare in campeggio e sfruttare l’occasione per fare il bucato.
La nostra meta è Durbuy, pubblicizzata come “la più piccola città del mondo“.
In realtà, ad oggi, non è davvero la più piccola ma in ogni caso con i sui 400 abitanti non può certo vantarsi di essere una metropoli.
Questa deliziosa cittadina della provincia del Lussemburgo, annidata tra le anse del fiume Ourthe, sprizza romanticismo da tutti i pori, con le sue case in pietra chiara, le vie acciottolate e i tanti locali ben curati.
Le sue origini di città risalgono al 1331 ed oggi seppur di ridotte dimensioni, è affollata dai turisti che vogliono trascorrere una mezza giornata all’insegna del relax e del buon cibo.
Troviamo posto nell’area di parcheggio a pagamento Philippart, a pochi passi dal centro.
L’attività più piacevole è quella di passeggiare tra le sue stradine e soffermarsi tra gli incantevoli scorci e particolari che si mostrano ad ogni angolo.
Ci sembra quasi di fare un salto indietro nel passato anche perché, essendo arrivati abbastanza presto, la località non è ancora affollata e ci fa respirare un’atmosfera d’altri tempi.
Tutto è perfettamente inglobato nel contesto romantico, compresi i negozietti e i ristoranti che, dal buon numero, ci danno l’idea dei tanti turisti che presto arriveranno.
A completare il quadro ci sono una piccola chiesetta e il castello.
L’attuale Castello di Durbuy è stato costruito nel 1731 per il Conte Ursel ed è passato nelle mani dei tedeschi e quindi degli americani che lo hanno trasformato, per un breve periodo, in ospedale militare.
Questa è però l’ultima ricostruzione di un castello che già esisteva nel 900 d.C. e che più volte è stato raso al suolo e ricostruito.
Oggi appartiene ancora ai conti Ursel, è residenza privata e purtroppo non è visitabile.
Gli altri siti da prendere in considerazione sono il Museo di Arte Contemporanea, ospitato nell’edificio chiamato Halle aux Blés, e il grande Parco Topiario che raccoglie circa 250 piante-scultura dalle forme varie (sirene, elefanti e coccodrilli) e 39 aiuole.
Tariffe (aggiornate al 2024) Parco Topiario:
– € 5,00 interi,
– € 1,00 ragazzi – 12 anni
Orari indicativi:
– da marzo a ottobre (escluso aprile) 10:00-18:00
– novembre 10:00-17:00
– dicembre (tutti i weekend e vacanze) 10:00-16:00
Spettacolo naturale è il cosiddetto anticlinale, anche chiamato La Falize, una formazione calcarea molto particolare formatasi da diversi strati geologici.
In alcune ore del giorno è infine possibile partecipare ad un Tour sul Petit Train Touristique che conduce dalle vecchie mura della città fino al Belvedere.
A poco meno di 3 Km da Durbuy vi segnaliamo il Parco Avventura che è il più grande di tutto il Belgio.
Conclusa la nostra tranquilla passeggiata a Durbuy riprendiamo il camper e ci dirigiamo al Camping Floreal Gossaimont, anch’esso prenotato il giorno prima.
Il campeggio è grande, con ampie piazzole e blocchi sanitari recenti.
Ne approfittiamo per concederci un po’ di relax e fare finalmente il bucato.
Camping Floreal – Gossaimont 1, 4990 Lierneux
Il campeggio è molto ampio con grandi piazzole su erba e buoni blocchi sanitari.
E’ anche presente un piccolo bar con ristorazione, giochi per bambini e gioco di bocce
– 18° GIORNO: Gossaimont – Bastogne – Han Sur Lesse (118 Km.)
Anche quest’oggi trascorreremo l’intera giornata nelle Ardenne e andremo alla scoperta di un pezzo di storia di questa zona.
La prima meta è infatti Bastogne, cittadina protagonista della Seconda Guerra Mondiale e più precisamente della Battaglia delle Ardenne che rappresenta l’ultima offensiva del Terzo Reich iniziata il 15 dicembre 1944.
Il 21 dicembre del 1944 la città viene accerchiata dalla Panzerdivision trovando però l’estrema difesa da parte della 101^ Divisione Aerea statunitense che non solo resiste ai nazisti ma permette l’avanzata, in suo aiuto, della 3^ Armata statunitense comandata dal Generale Patton.
5 giorni dopo la città viene liberata mentre i tedeschi si ritirano completamente il 14 gennaio 1945 lasciando però una Bastogne completamente distrutta.
I principali Musei di Bastogne, dedicati alla Battaglia delle Ardenne, sono tre: Il Bastogne War Museum, il 101st Airborne Museum e il Bastogne Barracks.
Ci troviamo in città il lunedì e purtroppo solo il primo risulta aperto.
Il 101st Airborne Museum, come si può dedurre dal nome, è dedicato a questa leggendaria squadra, alla sua storia e ad una raccolta di oggetti ad essa legati.
Si trova in un edificio realmente utilizzato dai tedeschi e nel seminterrato accurati effetti speciali ricreano un bombardamento.
Tariffe (aggiornate al 2024) 101st Airborne Museum:
– € 12,00 interi,
– € 7,00 ragazzi 7 – 12 anni
Orari indicativi (chiuso lunedi):
– da martedi a domenica 10:00-17:00
Per orari, tariffe aggiornate e ulteriori informazioni potete consultare il sito ufficiale https://www.101airbornemuseumbastogne.com/
Il Bastogne Barracks è anch’esso dedicato all’offensiva delle Ardenne, si trova in una caserma utilizzata dagli alleati e conserva un’importante collezione di mezzi militari tra cui molti carriarmati.
Tariffe (aggiornate al 2024) Bastogne Barracks:
– € 12,00 interi,
– € 9,00 ragazzi 6 – 18 anni
Orari indicativi (chiuso gennaio):
– da giugno a settembre da mercoledì a domenica 10:00-16:00
– altri periodi dell’anno weekend 10:00-16:00
Per orari, tariffe aggiornate e ulteriori informazioni potete consultare il sito ufficiale https://bastognebarracks.be/
Noi raggiungiamo il Bastogne War Museum posto a meno di 3 Km. dal centro, nei pressi del Mardasson Memorial, il monumento commemorativo dedicato agli americani morti e dispersi.
Vicino al Museo si trova un ampio parcheggio a pagamento in cui è possibile parcheggiare anche con il camper.
Il Museo si trova in una moderna struttura ed è considerato il principale memoriale del Belgio relativo alla Seconda Guerra Mondiale.
Il suo progetto interattivo lo rende fruibile anche ai bambini ed espone la storia in modo coinvolgente ed insolito.
Tariffe (aggiornate al 2024) Bastogne War Museum:
– € 22,00 interi,
– € 12,50 ragazzi 6 – 18 anni
– € 5,00 parcheggio
Orari indicativi:
– tutti i giorni dalle 9:30 alle 17:00/18:00/19:00 in base al periodo
Per orari, tariffe aggiornate e ulteriori informazioni potete consultare il sito ufficiale https://www.bastognewarmuseum.be/
Una volta entrati ci ritroviamo immersi nel racconto di questo conflitto, con particolare attenzione alla Battaglia delle Ardenne, attraverso terminali con cui interagire e spettacoli multisensoriali e in 3d.
Non siamo di fronte ad una semplice esposizione di oggetti e documenti ma veniamo coinvolti e catapultati in questo terribile periodo che ha stravolto la vita di migliaia di persone.
Durante il percorso di visita si assiste a tre diverse proiezioni prima di scendere al piano interrato dove è posta la nuova esperienza chiamata Generations45.
Lo spettacolo ci accompagna nella storia personale di due veterani dopo la guerra, uno tedesco e uno americano.
Concludiamo il nostro percorso di visita al Museo dopo aver trascorso all’interno circa un’ora e mezza, che è letteralmente volata.
Il nostro biglietto però comprende anche la visita al Bois Jacques, uno dei campi di battaglia che si trova a circa 4 Km.
Riprendiamo pertanto il camper e ci spostiamo verso il nuovo sito.
Se siete in camper il nostro consiglio è quello di parcheggiare nello spiazzo a circa 600 mt. dal sito in quanto il parcheggio sul posto è adatto solo alle auto.
Il Bois Jacques è stato anche l’ambientazione della miniserie Band of Brother ed è uno dei luoghi più commoventi che abbiamo visto.
Possiamo renderci conto da vicino di come era l’area in cui si è svolto il conflitto, della difficoltà dei soldati nel muoversi in questi terreni difficili e della durezza di quei giorni terribili.
All’ingresso è presente un QRCODE che permette di scaricare sul proprio smartphone un’applicazione di realtà aumentata, da utilizzare in alcuni punti segnalati lungo il percorso.
Lasciamo il sito e ci spostiamo nel centro di Bastogne dove parcheggiamo nel grande e gratuito Parking General Patton.
Parking General Patton – Place du General Patton, 6600 Bastogne
La città non ha particolari attrattive architettoniche in quanto è stata ricostruita quasi totalmente a seguito dell’Offensiva del dicembre 1944.
Il punto principale è la Place General Mc. Auliffe in cui si trova il famoso Sherman Tank.
Attorno alla piazza ci sono anche numerosi ristoranti e noi ne approfittiamo per la pausa pranzo.
Se siete amanti dei Musei, a Bastogne potete visitare il Museum en Piconrue dedicato alla vita nelle Ardenne tra il 1850 e 1950.
HAN SUR LESSE
Dopo pranzo ripartiamo alla volta del villaggio di Han sur Lesse e al suo campeggio Le Pirot in cui abbiamo prenotato per 2 notti essendo ormai ferragosto.
Camping le Pirot – Rue de Charleville, 5580 Han sur Lesse
Il campeggio non è molto grande ma è delizioso, posto lungo il fiume Lesse è praticamente in centro al paese.
Le piazzole sono ampie e in erba con un buon blocco sanitario.
Il piccolo villaggio di Han sur Lesse è prevalentemente famoso per le sue Grotte, considerate le più belle di tutto il Belgio, che attirano ogni giorno centinaia di turisti.
Le grotte, che visiteremo il giorno seguente, sono un vero e proprio complesso formato anche da un Parco Animali, da un museo e alcuni punti ristoro.
Dopo esserci sistemati siamo curiosi di vedere il villaggio e decidiamo di fare una passeggiata nel suo piccolo centro.
Respiriamo fin da subito un’atmosfera rilassata e questo ci colpisce positivamente, facendoci innamorare immediatamente del luogo.
La nostra attenzione viene catturata da un’insegna che pubblicizza La Maison de la Vie Paysanne & des Métiers Oubliés e senza esitazione scegliamo di visitare questo insolito museo.
Il Museo espone oltre 90 scene di vita e mestieri del 1900 con 200 manichini splendidamente abbigliati e oltre 5000 oggetti e utensili del passato.
Ci sembra di essere tornati indietro di un secolo e rimaniamo a bocca aperta per l’accuratezza con cui vengono rappresentate le scene e l’attenzione dei dettagli.
E’ sorprendente vedere come esistessero così tanti mestieri, molti dei quali ormai estinti o totalmente stravolti e modernizzati.
Anche Tommy rimane affascinato da questa incredibile esposizione, dove vede per la prima volta alcuni oggetti che, se un tempo erano il quotidiano, oggi sono ormai scomparsi.
Tariffe (aggiornate al 2024) Museo antichi mestieri:
– € 10,00 interi,
– € 7,00 ridotti
riduzione del 50% se in possesso dei biglietti per le grotte
Orari indicativi (chiuso il lunedì tranne luglio e agosto):
– da marzo a ottobre 13:00-19:00
Felici per questa scoperta ed entusiasti dal delizioso villaggio, decidiamo di fermarci per la cena presso la Taverne du Centre.
Il locale è carino e la cena si rivela con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
– 19° GIORNO: Han Sur Lesse
Oggi è ferragosto e trascorreremo l’intera giornata ad Han sur Lesse dove abbiamo in programma di visitare il grande complesso delle Grottes de Han.
Abbiamo fatto il biglietto on-line il giorno prima per poter risparmiare qualcosina sulla tariffa, anche perché acquistando il pass completo, la cifra è altina.
Ci sono tre possibili opzioni: Biglietto solo Grotte, Biglietto solo Parco Animali oppure Pass Hann (grotte + parco).
Per quanto riguarda la visita alle Grotte, si può scegliere tra la visita Scoperta che dura h. 1:15 e ha 367 gradini e la visita Traversata di h. 2:00 con 510 gradini.
Noi ci orientiamo sulla prima che, scopriremo, è anche la più gettonata.
Tariffe (aggiornate al 2024) Domain des Grottes de Han:
Pass Han
– € 41,50 interi,
– € 31,50 ragazzi 4-11 anni
Grotte
– € 29,00 interi,
– € 22,00 ragazzi 4-11 anni
Parc Animalier
– € 29,00 interi,
– € 22,00 ragazzi 4-11 anni
Orari indicativi (in base al periodo):
– dalle 9:30/10:00 alle 16:00/17:30
La temperatura nelle grotte varia tra i 9° e 13° gradi; suggeriamo almeno una maglia maniche lunghe e calzature comode.
Per maggiori informazioni, orari, tariffe e acquisto biglietti potete consultare il sito ufficiale: https://grotte-de-han.be/
Quando accediamo al complesso ci rendiamo conto della sua vastità.
Una splendida zona verde con scorci sul fiume Lesse, numerosi punti ristoro, l’ingresso alle Grotte e l’area di partenza dei Safari Car.
Ci dirigiamo quindi al punto d’incontro del nostro Tour Decouverte.
La visita avviene con l’accompagnamento di una guida, che parla francese e fiammingo, e che ci porta tra gallerie e sale maestose, attraversando la riviera sotterranea.
Queste gallerie, che sono tra le più belle d’Europa, sono state infatti completamente scavate dal fiume Lesse, che l’attraversa per 2 Km., e usate migliaia di anni fa dall’uomo preistorico come rifugio.
Il percorso si articola su circa 1,5 Km dei 14 Km attualmente scoperti.
L’unica parte artificiale che percorriamo è la prima, chiamata Galleria delle Fontanelle.
La seconda parte, definita sala delle misteriose, testimonia la presenza di vita nella grotta ed è costellata da fossili di animali marini.
Proseguiamo il nostro percorso raggiungendo la sala del trofeo, una concrezione alta 7 metri; questa zona è attraversata dal fiume Lesse che, durante le piogge invernali, straripa fino a toccare il soffitto.
La sala della cupola è invece l’ambiente più alto: sono infatti 145 i metri che separano il fiume dal culmine del soffitto.
Tale sala si è venuta a creare con lo scioglimento del calcare e con il crollo, in più occasioni, del soffitto stesso.
La quinta sala è definita sala dei drappeggi ed è una delle più belle di tutte le grotte.
Il fondo della sala rappresenta il punto in cui si è sotto la cima della montagna con ben 115 metri di roccia sopra di noi.
Oltre questo ambiente un gruppo di speleologi e sub ha scoperto alla fine degli anni ’50 un altro km. di gallerie.
Prima di concludere la visita, sulle pareti della grotta viene proiettato uno spettacolo di luci e suoni, altamente suggestivo, chiamato Origin.
Usciti dalle grotte ci spostiamo verso l’area di partenza dei Bus Safari per la visita del Parc Animalier.
Questo parco animali ha un’ampiezza di ben 250 ettari e accoglie circa 650 animali che vivono liberi nel loro ambiente.
E’ nato nel 1970 con l’intenzione di conservare il patrimonio faunistico e reintegrare le specie in via d’estinzione.
E’ possibile visitare il Parc Animalier a piedi, coprendo un percorso lungo circa 6 Km., o a bordo di un Safari Car, un camioncino-pullman che è anche la nostra scelta.
All’interno del parco possiamo osservare lupi, volpi, stambecchi, cervi, renne, marmotte, cinghiali, avvoltoi, cavalli, cicogne e gli orsi bruni, che rappresentano la maggiore attrazione del parco.
Non tutti gli animali sono visibili perché gli spazi sono ampi e spesso questi sono nascosti o mimetizzati.
Nel nostro caso ad esempio non vediamo né le linci né le volpi.
Gli orsi bruni si trovano in un’area verso la fine del percorso; scendiamo dal Safari car e facciamo un piccolo percorso a piedi per vederli da vicino; dopo circa un quarto d’ora risaliamo sul successivo Bus per concludere la visita.
Si è fatta ormai ora di pranzo e optiamo per mangiare al ristorante Le Pavillon, il punto ristoro posto all’uscita delle Grotte e all’arrivo del Safari Car, che offre ottimi piatti in un bell’ambiente stile art-decò.
Prima di lasciare definitivamente il complesso visitiamo la piccola esposizione PrehistoHan in cui viene raccontata la storia degli scavi archeologici fatti nel sito più di 60 anni fa e mostrati gli oggetti ritrovati.
Tra i reperti osserviamo armi, gioielli, monete e ceramiche; sembra incredibile che tutto ciò fosse presente proprio in quest’area.
Nonostante il prezzo non proprio economico possiamo senz’altro affermare che l’esperienza totale ha meritato; è stata interessante sia per noi grandi che anche per Tommy e ci sentiamo davvero di consigliarla a tutti.
– 20° GIORNO: Han Sur Lesse- Euro Space Center – Sedan (72 Km.)
Siamo ormai arrivati al momento del rientro e oggi lasceremo il Belgio.
Prima di salutarlo però abbiamo un’ultima meta che ci attende: l’Euro Space Center, un parco a tema spaziale.
Questo parco insolito prevede una serie di attrazioni al chiuso, interamente dedicate allo spazio e sicuramente interessanti per i bambini.
Il parcheggio del sito è molto ampio ed è accessibile anche dai camper.
Anche in questo caso acquistiamo i biglietti online risparmiando qualcosa; il prezzo è effettivamente abbastanza alto, soprattutto per le attrazioni proposte, ma visto il particolare tema trattato decidiamo di far felice Tommy.
Tariffe (aggiornate al 2024) Euro Space Center:
– € 33,00 interi,
– € 29,00 ragazzi altezza >110 cm.
Per i bambini sono possibili dei tour immersivi di due giorni ma a nostro avviso è necessario conoscere bene il francese o il fiammingo.
Orari indicativi (in base al periodo):
– dalle 9:00 alle 16:00
Per maggiori informazioni, orari, tariffe e acquisto biglietti potete consultare il sito ufficiale: https://www.eurospacecenter.be/
Una volta entrati ci troviamo in un primo spazio in cui ci sono una serie di monitor touch screen che propongono quiz che vanno dalle nozioni spaziali a quelle di memoria e logica.
Il secondo spazio è quello che detiene la maggior parte delle attrazioni ma alcune sono unicamente destinate alle scuole o a chi prenota il tour immersivo.
Tra le esperienze che si possono vivere ci sono la caduta nel vuoto, la simulazione di guida e la passeggiata sulla Luna e su Marte.
In un’altra sezione si trova un cinema 5D e una specie di percorso tra le varie epoche e avvenimenti spaziali della storia.
Nel complesso è presente anche un ristorante dove consumiamo un pasto veloce prima di rimetterci in viaggio.
SEDAN
La seconda e ultima tappa di giornata è la cittadina di Sedan che si trova già in Francia, ma a soli 10 Km. dal Belgio, nota per il suo imponente castello.
Molto comoda al centro è l’Area di Sosta che rientra nel circuito Camping Car Park.
Questo circuito di cui vi avevamo già parlato in altri articoli, prevede un buon numero, in espansione, di aree sosta camper disseminate per la Francia, a cui si accede con una tessera ricaricabile.
La tessera può essere acquistata la prima volta al totem di una qualsiasi area, successivamente sarà sufficiente utilizzare tale tessera e caricare l’importo desiderato.
La ricarica può avvenire anche online e alcune strutture permettono la prenotazione.
Aire Camping-Car Park – B.de Fabert, 08200 Sedan
L’area si trova in riva al fiume Mosa a 10 minuti a piedi dal castello.
Comprende allaccio elettrico e servizi di C/S.
Sedan si trova nella Regione del Grand Est, Dipartimento delle Ardenne, e come già anticipato è nota principalmente per il suo castello-forte, considerato la più grande fortezza medievale d’Europa.
La città è stata fondata nel 1424 e per due secoli è rimasta sotto il dominio della nobile famiglia de La Tour d’Auvergne.
Nella seconda metà del 1800 è protagonista dell’omonima battaglia di Sedan contro l’esercito prussiano e Napoleone III viene fatto prigioniero dalle truppe tedesche.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, data la sua vicinanza con il Belgio, sarà una delle prime città francesi a cadere sotto le mani naziste.
Dopo esserci sistemati con il camper in piazzola, partiamo a piedi diretti al castello, motivo della nostra visita di questa cittadina.
Il Castello di Sedan, risale come la città stessa, al 1424 anche se con gli anni viene ingrandito e rimaneggiato.
Si trova in posizione leggermente dominante sulla città, essendo posto su uno sperone roccioso.
Tra le varie modifiche e ammodernamenti interviene anche il celebre architetto militare Vauban che realizza la Porta dei Principi.
Dopo aver acquistato il nostro ticket alla biglietteria del castello, possiamo proseguire con un tour libero seguendo i vari cartelli indicatori.
Per prima cosa assistiamo alla proiezione di un filmato che ne racconta la storia.
La vera e propria visita inizia dalla parte esterna dove ammiriamo i bastioni, i camminamenti e alcuni trabucchi.
Ci spostiamo quindi all’interno con una prima vista su come vivevano i soldati e la salita sulla torre da cui si ha una bellla vista sulla città.
Proseguiamo con l’attraversamento delle sale più nobili dove viene rappresentato, con manichini e scenografie, il matrimonio tra Charlotte de Marck e Henri de la Tour d’Auvergne.
L’ultima parte della visita si articola tra gli oggetti del Museo di Sedan, la cantina e le antiche cucine dove ora si trova un Caffé.
In alta stagione durante la giornata vengono proposte animazioni storiche e spettacoli particolarmente interessanti per i bambini, come quello di cavalleria.
Tariffe (aggiornate al 2024) Castello di Sedan:
– € 11,50 interi,
– € 8,00 ragazzi 6 – 15 anni
Orari indicativi (in base al periodo):
– alta stagione 10:00-19:00
– media stagione 10:00-18:00
– bassa stagione 12:00/13:00-18:00
Per maggiori informazioni, orari, tariffe potete consultare il sito ufficiale: https://www.chateau-fort-sedan.fr/
Il Castello di Sedan non ha deluso le nostre aspettative; gli spazi da vedere sono numerosi e ben curati.
Il processo di ammodernamento del percorso di visita è in atto da alcuni anni, come abbiamo avuto modo di scoprire, con ottimi risultati.
Facciamo un’ultima passeggiata tra le vie del centro prima di rientrare al camper, visti i tanti chilometri che ci attenderanno domani.
– 21° GIORNO: Sedan – Chalon sur Saone (456 Km.)
Oggi è di fatto iniziato il nostro viaggio di rientro: percorreremo circa metà della strada che ancora ci separa da casa.
Come tappa intermedia abbiamo scelto Chalon sur Saone, una cittadina che ancora non avevamo avuto modo di vedere ma che sembra davvero carina.
Chalon sur Saone è una gradevole località della Borgogna, nel dipartimento Saona e Loira, posta lungo il fiume Saone e con un ricco patrimonio architettonico.
Siamo nel centro della Francia e le temperature sono decisamente più alte rispetto a quelle a cui ormai eravamo abituati, scegliamo pertanto di sostare nel Camping du Pont de Bourgogne, così da godere dell’ombra e della possibilità di tavolino all’aperto.
Camping du Pont de Bourgogne – Rue Julien Leneveu 12, 71380 Chalon sur Saone
Il campeggio dispone di ampie piazzole ombreggiate, un buon blocco sanitari, giochi bimbi e un bar/ristorazione.
Arriviamo in campeggio per l’ora di pranzo e visto il caldo ci godiamo un po’ di relax sotto la veranda.
Nel tardo pomeriggio le temperature sono più accettabili e decidiamo di andare in esplorazione della città.
Il centro si trova a circa 1,5 Km. e con una piacevole passeggiata lungo il fiume, dopo aver attraversato il Ponte di Borgogna, arriviamo a destinazione in circa 15 minuti.
Chalon sur Saone ha una storia che risale a circa 3000 anni fa ed è sempre stata un centro commerciale florido grazie alla sua posizione lungo il fiume.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, trovandosi di fatto al confine tra la Francia sotto il dominio nazista e quella libera, è stata un luogo importante per la Resistenza.
Il centro città è compatto e si gira piacevolmente a piedi, percorrendo le sue vie acciottolate, tra eleganti palazzi e case a graticcio, e curiosando tra i tanti negozi, molti dei quali di dolciumi.
Dopo aver percorso il lungo-fiume raggiungiamo Place Saint Vincent, il cuore pulsante di Chalon sur Saone.
Sulla piazza si affacciano la Cattedrale omonima e numerosi locali e caffè.
La Cattedrale di Saint Vincent è in stile gotico e presenta una facciata in pietra con due torrioni mentre gli interni sono a tre navate, con volte a crociera e belle vetrate.
Dopo la visita della Cattedrale percorriamo le vie più caratteristiche tra cui Rue Saint Vincent che poi diventa Rue du Chatelet, la Grand Rue, Rue aux Fèvres e le altre vie minori.
Raggiungiamo prima Place de l’Hotel de Ville su cui si trova anche la bella Chiesa di Saint Pierre e quindi Place General de Gaulle da cui si scorge uno dei vari obelischi presenti in città.
Restiamo affascinanti da questa vivace cittadina che nonostante la gente, mantiene un’atmosfera rilassata e senza fronzoli.
Noi ci siamo unicamente dedicati alla visita della Cattedrale e delle vie del centro ma, con un po’ più di tempo, meritano attenzione:
- il Musée Nicéphore-Niépce, dedicato a cului che è considerato l’inventore della fotografia, ed ospitato in un edificio del XVIII secolo;
- il Musée su Souvenir du Combattant che raccoglie una serie di oggetti dedicati alla guerra
- Il Musée Denon dedicato alla pittura
Concludiamo il nostro girovagare che è ormai ora di sera e per chiudere al meglio la nostra vacanza scegliamo di fermarci in uno dei locali di Place Saint Vincent dove mangiamo un’ottima cena Borgognona.
Questo è il perfetto coronamento di una vacanza emozionante e ricca di esperienze.
– 22° GIORNO: Chalon sur Saone – Bernezzo (540 Km.)
Siamo ormai giunti all’ultimo giorno del nostro Tour in Belgio in camper che dedicheremo unicamente al rientro.
Visti i tanti chilometri non abbiamo previsto tappe intermedie.
Salutiamo di prima mattina Chalon sur Saone e ci mettiamo in viaggio.
Percorriamo prevalentemente Autostrada e optiamo per il traforo del Frejus per accorciare un po’ il percorso.
Tirando le somme di questo nostro viaggio non possiamo che essere soddisfatti.
Abbiamo avuto modo di visitare tantissime località: città affascinanti, villaggi pittoreschi, siti e monumenti storici, location naturali incredibili.
Il Belgio ci ha confermato di essere una Nazione tutta da visitare, non solo fatta dalle città che tutti conosciamo, ma anche di luoghi meno noti ma altrettanto interessanti e meravigliosi; con un offerta per tutti i gusti e per tutte le età.
L’Olanda si è presentata un po’ come ce l’aspettavamo, semplicemente wow, e ora non ci resta che iniziare a programmare una vacanza proprio in questa terra.
Indirizzi Utili
- Parcheggio Lago Moncenisio, D1006 – 73480 VAL CENIS (GPS 45.239501, 6.952227) Gratuito
- Camping Du Lac Kir – Bde Chanoine Kir 3 – 21000 DIGIONE (GPS 47.32124, 5.01124) Tel. +33 3 80 22 03 91
- Camping Communal de Chimay- All. du Prince – 6460 CHIMAY (GPS 50.045574, 4.309552) Tel. +32 60 51 12 57
- Camping Jeugdstadion – Bolwerkstraat 1 – 8900 YPRES (GPS 50.84694, 2.89730) Tel. +32 57 21 72 82
- Camping Duinzicht – Rozenlaan 23 – 8450 BREDENE (GPS 51.248344, 2.966929) Tel. +32 59 32 38 71
- City Camping Antwerp – Jachthavenweg 6 – 2050 ANVERSA (GPS 51.233563, 4.392741) Tel. +32 32 19 81 79
- Camperpark Kinderdijk – Poldersemolenweg 6 – 2952 ALBLASSERDAM (GPS 51.85912, 4.67601) Tel +31 65 32 19 901
- Camperplaats Den Bosch – De Fuik 199 – 5223 ‘S-HERTOGENBOSCH (GPS 51.693901, 5.279187)
- Camping Jachthaven – Hatenboer 51 – 6041 ROERMOND (GPS 51.197729, 5.971022) Tel +31 47 53 36 727
- Camping du Panorama – Rue du Panorama 7 – 4910 THEUX (GPS 50.537441, 5.807831) Tel +32 87 54 26 27
- Camping Floreal – Gossaimont 1 – 4990 LIERNEUX (GPS 50.31235, 5.81766)
- Camping Le Pirot – Rue de Charleville – 5580 HAN SUR LESSE (GPS 50.126857, 5.184726) +32 84 37 72 80
- Aire Camping Car Park – B.de Fabert – 08200 SEDAN (GPS 49.698738, 4.938139)
- Camping du Pont de Bourgogne – Rue Julien Leneveu 12 – 71380 CHALON SUR SAONE (GPS 46.784267, 4.872266) Tel. +33 67 32 57 363
MANGIARE
- Le Saint Germain – Grand Place 12 – 7000 MONS (GPS 50.45469, 3.95291) Tel. +32 65 33 54 48
- In ‘t Klein Stadhuis – Grote Markt 32 – 8900 YPRES (GPS 50.851604, 2.886150) Tel. +32 57 21 55 42
- Taverne du Centre, Rue De Grottes 7 – 5580 HAN SUR LESSE (GPS 50.12517, 5.18839) Tel. +32 47 04 44 246
- Bruly de Pesche, Place Saint Meen -5660 COUVIN (GPS 50.001737, 4.459025) GRATUITO
- Parking Strepy Thieu – Val Saint Pierre – 7070 LE ROEULX (GPS 50.477056, 4.106183) GRATUITO
- Parking de Délestage, Saint Fiacre – 7000 MONS (GPS 50.453276, 3.969735) GRATUITO
- Parcheggio Passchendaele Museum – Berten Pilstraat – 8980 ZONNEBEKE -GRATUITO
- Parcheggio Bruges – Predikhenrenei – 8000 BRUGES (GPS 50.206853, 3.217153) A PAGAMENTO CON PARCHIMETRO
- Camperplaats Blegny Mine – Rue Lambert Marlet – 4670 BLEGNY (GPS 50.685872, 5.723183) GRATUITO
- Parcking Philippart – Neuve Voie 8 – 6940 DURBUY (GPS 50.349428, 5.451804) A PAGAMENTO CON PARCHIMETRO
- Parking General Patton – Place du General Patton – 6600 BASTOGNE (GPS 49.998395, 5.716216) GRATUITO
https://www.destinationdijon.com/
https://bdp1940.be/fr
https://www.chateaudechimay.be
https://www.aquascope.be/
https://www.canalducentre.be/
https://www.monsmemorialmuseum.mons.be/
http://www.duesberg.mons.be/
https://www.inflandersfields.be/
https://passchendaele.be/
https://www.raversyde.be/
https://kinderdijk.nl/
https://www.hetnoordbrabantsmuseum.nl/
https://designmuseum.nl/
https://jheronimusbosch-artcenter.nl/
https://dagjedenbosch.com/en/activities/historical-boat-tour-on-the-binnendieze/
https://www.blegnymine.be/
https://www.101airbornemuseumbastogne.com/
https://bastognebarracks.be/
https://www.bastognewarmuseum.be/
https://grotte-de-han.be/
https://www.eurospacecenter.be/
https://www.chateau-fort-sedan.fr/
Hai consigli per fare il viaggio a settembre (piovoso?)
Noi ci siamo stati ad Agosto e abbiamo trovato in prevalenza giorni di pioggia, spesso intermittente e quindi siamo sempre riusciti a visitare quello che ci interessava. Come tutte le zone del nord e influenzate dall’oceano, vedi Normandia o Bretagna, il tempo non è mai scontato. L’anno prima però su tre settimane tra Alta Francia e Belgio non abbiamo incontrato un giorno di pioggia. Direi che va anche a fortuna. Il nostro consiglio è quello di portarvi dietro giacche antipioggia e vento perché l’ombrello non serve molto, soprattutto se tira vento, e qualche abito di vario peso in modo da vestirvi a cipolla.