Visitare il Lago di Bolsena e i suoi dintorni durante una settimana in camper. A cavallo di Lazio, Toscana e Umbria alla scoperta di paesi e cittadine medievali dal fascino immutato, con la degna conclusione di San Marino.
Questa anomala estate 2020 PostCovid ci ha portato ad organizzare un Tour sul Lago di Bolsena e dintorni in camper.
Avendo infatti una sola settimana di vacanza abbiamo optato per una meta un po’ più ravvicinata ma che, al contempo, ci permettesse di visitare più località nell’arco di pochi chilometri.
Il Lago di Bolsena ed i suoi dintorni ci sono sembrati la location ideale.
Per soddisfare i bisogni di tutta la famiglia, abbiamo deciso di sostare per l’intera vacanza nel Camping Blu International di Bolsena.
Abbiamo poi noleggiando sul posto un’auto per l’esplorazione e visita dell’area circostante, senza dover muovere il camper giorno per giorno.
LUOGHI VISITATI: Bolsena, Orvieto, Civita di Bagnoregio, Pitigliano, Viterbo, Bomarzo e il Sacro Bosco, San Marino.
- 1. Primo Giorno – Bernezzo/Bolsena e giro del Lago
- 2. Secondo Giorno – Bolsena/Orvieto/Bolsena
- 3. Terzo Giorno – Bolsena
- 4. Quarto Giorno – Bolsena/Civita di Bagnoregio/Orvieto/Bolsena
- 5. Quinto Giorno – Bolsena/Orvieto/Pitigliano/Bolsena
- 6. Sesto Giorno – Bolsena/Viterbo/Bolsena
- 7. Settimo Giorno – Bolsena/Sacro Bosco/Bomarzo/Bolsena
- 8. Ottavo Giorno – Bolsena/San Marino
- 9. Nono Giorno – San Marino/Bernezzo
- 10. Vino Est, Est, Est
- 11. Indirizzi Utili
– 1° GIORNO: Bernezzo – Bolsena (644 Km)
Per evitare caldo e traffico il nostro Tour per il Lago di Bolsena in camper inizia durante la notte.
Percorriamo la A33, quindi la A21 e infine la A1 fino ad Orvieto (scegliamo di non immetterci sull’Autostrada ligure visti i tanti lavori in corso) e raggiungiamo, verso l’ora di pranzo, il Camping Blu International di Bolsena precedentemente prenotato.
Il campeggio dispone di ampie piazzole di diversa ombreggiatura, blocchi sanitari recenti, piscina, market e bar/ristorante aperto per la cena; l’ottima posizione fronte lago consente di avere una spiaggia direttamente collegata al camping.
Bolsena dista meno di 2 Km ed è raggiungibile anche a piedi in circa 20 Min. attraverso un viottolo lungolago.
Nel primo pomeriggio ritiriamo la nostra auto noleggiata presso l’Autospazio Bolsena i cui proprietari, gentilissimi, si rendono disponibili a venirci a prendere in campeggio per il disbrigo delle pratiche, nonché a riportarci dopo la restituzione, a conclusione della vacanza.
A bordo della Panda, nostra compagna di viaggio per l’intera vacanza, decidiamo di fare la prima escursione, compiendo il giro del lago.
Il Lago di Bolsena si trova nell’alto Lazio, in prossimità di Umbria e Toscana ed è il quinto d’Italia per dimensioni nonché il più grande d’Europa tra quelli di origini Vulcaniche.
Situato nella caldera del complesso vulcanico Vulsinio, ha una forma pressoché rotonda ed è lambito per la parte est dalla strada consolare Cassia.
GIRO LAGO DI BOLSENA
Il percorso circolare ha una lunghezza di 52 Km che noi effettuiamo in senso antiorario immettendoci sulla SR2 in direzione nord.
Poco prima di Borghetto imbocchiamo la SS489 e quindi la SP114 che costeggia la sponda ovest sino a Capodimonte, da qui attraverso la SP8 raggiungiamo Montefiascone per poi reimmetterci sulla SR2 e tornare a Bolsena.
La strada è estremamente panoramica con begli scorci sul lago e sulle sue spiaggette i cui turisti si dedicano al relax e a qualche bagno rigenerante.
A nord del lago, alcune deviazioni conducono a:
- Borghi di San Lorenzo Nuovo che rappresenta un tipico esempio di urbanizzazione del ‘700
- Grotte di Castro comune abbarbicato su una rocca di tufo che vanta alcune Necropoli Etrusche;
- Gradoli di origini medievali e tra i più pittoreschi della zona, dalla rinomata produzione vinicola e olearia.
Il primo paese che incontriamo sulla nostra strada è invece Capodimonte, arroccato su un promontorio direttamente affacciato alla sponda sud occidentale del Lago.
Di origini etrusche, ha subito il dominio dei signori di Bisenzio, del comune di Orvieto, dei Vescovi di Montefiascone e infine della Signoria Farnese di Castro.
A Capodimonte segnaliamo la possibilità di visitare il Palazzo Farnese, la Collegiata di Santa Maria Assunta e il Museo della Navigazione.
Sono meno di 3 i chilometri che separano Capodimonte dal successivo paese di Marta.
Questo suggestivo villaggio di pescatori sorge sulla sponda sud del lago ed ha caratteristiche medievali con i suoi viottoli e piazzette, una bella Torre dell’Orologio, il Santuario della Madonna del Monte e il Palazzo Farnesiano accanto al Municipio.
A sud Ovest, sulla cima più alta dei monti Volsini, si erge infine la cittadina medievale di Montefiascone, che gode di una scenografica vista sul lago.
Tra i principali edifici spicca la Chiesa Romanica di San Flaviano del XI secolo disposta su due piani, il Duomo con l’imponente cupola seconda in grandezza solo a quella di San Pietro a Roma e la Rocca dei Papi sede di mostre ed esposizioni.
Vanto di Montefiascone è il rinomato vino Est, Est, Est!! che si può trovare in vendita sia nel paese che nei comuni limitrofi.
Due sono le isole del Lago: l’Isola Martana che conserva i resti dell’antica fortezza e l‘Isola Bisentina che annovera 7 chiese datate tra il XV e XVI secolo.
Entrambe le isole sono private e non sono visitabili ma è possibile partecipare ad un tour del lago in battello, che consente di circumnavigarle.
I battelli partono sia dall’abitato di Capodimonte che da quello di Bolsena offrendo percorsi di diversa durata.
Da Montefiascone riprendiamo la SR2 che, attraverso un percorso panoramico con splendida vista lago dall’alto, ci riporta a Bolsena e al campeggio.
Per cena decidiamo di provare il ristorante/pizzeria del camping, che si rivela un’ottima soluzione con buon rapporto qualità prezzo.
– 2° GIORNO: Bolsena – Orvieto (TR) – Bolsena (46 Km)
La mattina del secondo giorno la dedichiamo alla visita di Orvieto che, seppur in Umbria, dista circa 23 Km da Bolsena.
Lungo la strada, poco prima di arrivare a destinazione, una terrazza panoramica offre la possibilità di splendidi scatti sull’intera cittadina di Orvieto.
Percorriamo l’SP53 e quindi la SR71 fino a destinazione, da dove seguiamo le indicazioni per il parcheggio coperto “Parcheggio Orvieto Percorso Meccanizzato”, in prossimità delle scale mobili che conducono al centro.
Per chi si muovesse in camper segnaliamo l’area camper dall’altro lato cittadino, vicina alla funicolare (indirizzo a fondo articolo).
Lasciamo il parcheggio e, attraverso una serie di comode scale mobili, raggiungiamo il centro storico.
Orvieto è una cittadina umbra della provincia di Terni che sorge su una rupe di tufo dominando la valle sottostante.
I primi insediamenti umani risalgono all’età del Bronzo ma sarà con gli etruschi, dal X secolo a.C., che l’area inizierà il suo graduale sviluppo commerciale ed economico raggiungendo l’apice nel V e IV secolo a.C.
Sotto il dominio bizantino, la città riprende la sua crescita, con l’edificazione di fortificazioni, torri e palazzi ed oggi conserva un mix di importanti tesori che spaziano dall’epoca etrusca a quella medievale.
Ci incamminiamo tra i suoi antichi viottoli, su cui si affacciano importanti edifici fino a raggiungere Piazza della Repubblica con edifici storici tra cui il Palazzo del Municipio e la Collegiata dei Santi Andrea e Bartolomeo dal particolarissimo campanile dodecagonale.
La Chiesa, a croce latina, conserva al suo interno opere del ‘300, ‘600 e ‘800 ed una cripta.
Proseguiamo lungo il bel Corso Cavour fino alla Torre del Moro, crocevia tra i quattro quartieri e dalla cui sommità si può godere di una splendida vista sulla città e sulla vallata circostante; accanto alla Torre, ed il suo orologio, si trova il Palazzo dei Sette, che deve il nome ai sette magistrati ospitati in epoca medievale.
Da qui imbocchiamo Via del Duomo, raggiungendo uno dei simboli di Orvieto: Il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta.
Edificato a partire dal 1290 su volere del Papa Niccolò IV in stile Romanico e successivamente con elementi gotici, venne completato solo a metà del 1500.
La facciata è semplicemente splendida, con i suoi bassorilievi dedicati al Nuovo e Antico Testamento e considerati tra i più pregevoli di tutta l’architettura gotica, il rosone, le statue in bronzo, i mosaici e le guglie.
La Basilica è chiusa al pubblico fino al primo pomeriggio e così non riusciamo a visitarne gli interni, caratterizzati da tre navate, dalla Cappella del Corporale e dalla Cappella di San Brizio.
L’ingresso a pagamento di € 5,00 consente l’ingresso al Duomo, al Museo dell’Opera del Duomo, al Museo Emilio Greco e ai Sotterranei
Nell’area circostante la Cattedrale, è possibile visitare il Museo dell’Opera del Duomo, che racconta i momenti di costruzione dell’edificio, il Museo Emilio Greco ospitato nel Palazzo Soliano di origine trecentesca, il Palazzo Papale che ospita il Museo Archeologico ed il Palazzo Faina al cui interno si trova il Museo omonimo con oggetti archeologici.
Ritorniamo sui nostri passi riprendendo Corso Cavour e dirigendoci verso l’estremità est della città dove si trovano la Fortezza Albornoz e il Pozzo di San Patrizio.
Il bel corso è caratterizzato da negozi, locali e alcuni palazzi dalle notevoli facciate.
La lunga coda presente per l’accesso al Pozzo di San Patrizio ci fa desistere dalla visita, rimandandola ai giorni successivi, e ci soffermiamo sul bel panorama godibile dopo aver superato la Porta Rocca e raggiunta la Fortezza Albornoz in cui si trovano ora i giardini pubblici.
Della fortezza, che in passato vantava fossato, ponte lavatoio e torri, rimane ben poco ma la vista dall’alto è superba.
Si è ormai fatta ora di pranzo, ritorniamo sui nostri passi e ci dirigiamo alla Trattoria La Grotta dove avevamo prenotato un tavolo.
Ottima la cucina tipica proposta tra la quale gustiamo deliziosi “umbrichelli“, una pasta lunga tradizionale; il conto assolutamente contenuto è la ciliegina sulla torta.
Riprendiamo la nostra esplorazione della città raggiungendo Piazza del Popolo in cui spicca il Palazzo del Popolo del XIII secolo con torri e merletti; nato come residenza per il Capitano del Popolo è ora adibito a centro congressi.
La nostra ultima meta è il quartiere medievale con il Pozzo della Cava di cui, la mattina, avevamo acquistato i biglietti nella rivendita nei pressi del Duomo.
Il Quartiere medievale, il più antico, si trova nella parte ovest della città ed è caratterizzato da splendide abitazioni in tufo, viottoli acciottolati in pendenza, archi e porticati.
Una vera delizia per gli occhi che rimanda ad un tempo passato e dove è possibile assaporare l’autentica atmosfera.
Nel Quartiere si trova la più antica Chiesa di Orvieto: la Chiesa di San Giovenale costruita nel 1004 sui precedenti resti di una chiesa paleocristiana.
E’ prevalentemente in stile romanico anche se presenta alcuni elementi gotici; gli interni, che non riusciamo a visitare trovandola chiusa, conservano affreschi medievali del XII secolo.
Il Pozzo della Cava si trova in un complesso sotterraneo scavato nel tufo, nella parte opposta della città rispetto a quello di San Patrizio ed è più antico rispetto a quest ultimo.
Il Pozzo, riadattato su volere di Papa Clemente VII tra il 1527 e 1530, fa parte di una sezione più ampia di origine etrusca, attualmente composta da nove stanze. Rimase in funzione fino al 1646 e venne riscoperto solo a seguito di una ristrutturazione della zona nel 1984, periodo in cui furono riportate alla luce le altre grotte con reperti etruschi, medievali e rinascimentali.
Tra le 9 stanze è possibile oggi ammirare la fornace, i “butti” una sorta di pozzi adibiti a gettare i rifiuti, una tomba etrusca, una cisterna e cunicoli etruschi, una cantina medievale.
Tariffe Pozzo della Cava (aggiornamento anno 2024):
– € 4,00 intero
– € 2,50 ridotto
– bambini fino a 5 anni gratisOrari:
09:00-20:00 (chiusura la seconda metà di gennaio e lunedì
Dal 23 dicembre al 10 gennaio si tiene IL PRESEPE NEL POZZO
Ci congediamo da questa cittadina che ci ha affascinato sin dalla prima vista e facciamo rientro in campeggio dove trascorriamo il resto della giornata in totale relax.
Dopo cena raggiungiamo in auto il centro di Bolsena, parcheggiando nell’ampio parcheggio centrale a pagamento e andiamo alla scoperta del suo lungolago.
La zona fatta di locali, spiaggette, hotel e dal porticciolo si rivela animata e ottima per una gradevole passeggiata serale.
– 3° GIORNO: Bolsena
Abbiamo ormai appurato che, viste le alte temperature, la mattina e la sera sono i momenti migliori per andare alla scoperta di nuove località e così, anche in questa giornata, dopo colazione ci mettiamo in viaggio.
Il tragitto è breve, per oggi la visita sarà orientata alla cittadina di Bolsena; lasciamo nuovamente l’auto nello stesso parcheggio della sera prima e ci avviciniamo alla parte bassa della cittadina.
Bolsena è una cittadina situata sulla Via Francigena su un colle dei Monti Volsini e ha dato il nome al lago su cui si affaccia.
Di origini etrusche, seppure alcuni resti di palafitte ritrovati nel lago la datano ancora più anticamente, venne fondata nel III secolo dopo la distruzione di Velzna, la precedente capitale etrusca vicino all’attuale Orvieto.
Contesa tra la famiglia Monaldeschi della Cervara e la Chiesa, la cittadina ha saputo conservare il suo aspetto d’un tempo, mantenendo un nucleo compatto con edifici che vanno dall’epoca medievale a quella rinascimentale.
Dolcemente degradante verso il lago, la parte bassa è quella più recente ed è da qui che iniziamo la nostra visita.
Il quartiere medievale si inerpica conservando pressoché intatte le abitazioni tufacee e il suo splendido castello che domina dall’alto.
Nella città bassa sorge la Collegiata di Santa Cristina, eretta nell’XI secolo in stile romanico, che conserva all’interno numerose opere d’arte; alla Collegiata è associato il Miracolo del Corpus Domini avvenuto nel 1263 e sempre a questo edificio sono collegati i due eventi più noti di Bolsena: Il Corpus Domini del 18 giugno e la Rievocazione dei Misteri di Santa Cristina del 23 e 24 luglio.
Saliamo quindi verso la zona medievale fatta di incantevoli stradine e pittoreschi edifici adornati di fiori e rampicanti; mentre passeggiamo l’impressione è quella di essere tornati indietro nel tempo.
All’estremo limite orientale si trova la vecchia chiesetta del SS. Salvatore con il campanile la cui cupola è coperta di maioliche mentre sul lato opposto sorge la Rocca.
Svettante su tutto la Rocca Monaldeschi della Cervara, edificata tra il XII e XV secolo che, dopo aver visto anni di abbandono, venne restaurata a partire dal 1912 ed è dal 1990 sede del Museo Territoriale del Lago di Bolsena; ad esso, nel 2011 si è aggiunto l’Acquario di acqua dolce.
Entriamo nel Museo e dopo aver pagato il biglietto, iniziamo dal suo cortile esterno, dove oltre ad un lapidario con elementi dell’arte funeraria etrusca, è possibile effettuare i camminamenti di ronda, fare il giro delle quattro torri e godere di una splendida vista sul panorama sottostante.
Al piano terra vengono illustrati i periodi legati alla formazione del bacino vulcanico del lago, alla preistoria, protostoria ed epoca etrusca. Sono esposti reperti archeologici, plastici e pannelli esplicativi.
Il primo piano è dedicato ai reperti provenienti da Volsinii, la città etrusca fondata dai superstiti di Velsena tra cui terrecotte, affreschi e ceramiche, la cui area archeologica si trova poco distante.
Il piano interrato ospita infine l’Acquario di acqua dolce, dove in grandi vasche nuotano pesci, crostacei, molluschi e anfibi caratteristici del Lago di Bolsena.
Concludiamo così la nostra visita della cittadina che ci ha piacevolmente stupiti per la sua capacità di mantenere le proprie origini e radici nonostante il notevole sviluppo turistico degli ultimi anni.
– 4° GIORNO: Bolsena – Civita di Bagnoregio – Orvieto – Bolsena (61,9 Km)
Anche in questa giornata decidiamo di partire dal campeggio di prima mattina, meta: Civita di Bagnoregio, uno dei borghi più noti e classificato tra i “Borghi più belli d’Italia”.
La frazione di Civita non può essere raggiunta in auto ma si deve parcheggiare nella vicina Bagnoregio, dove sono presenti vari punti sosta e da dove parte una navetta che conduce fino al Belvedere, da cui si dovrà proseguire a piedi.
Il nostro arrivo di buon ora ci consente di parcheggiare nell’area più vicina, ossia in prossimità del Belvedere e ciò ci permette di non dover prendere la navetta o allungare ulteriormente il cammino.
Civita di Bagnoregio è una frazione di Bagnoregio situata nella valle dei calanchi e soprannominata “La città che muore” a causa della lenta ma costante erosione che sta subendo la collina su cui è disposta e la valle circostante.
Abitata da meno di 20 persone, è completamente pedonale ed è raggiungibile da un lungo ponte in cemento armato; solo i residenti o le persone autorizzate possono arrivare su cicli e motocicli in orari prestabiliti.
Fondata dagli etruschi circa 2500 anni fa, Civita vantava ben cinque porte di accesso mentre ora è rimasta unicamente la Porta di Santa Maria.
Il colpo d’occhio lascia senza fiato, la cittadina sembra sospesa a mezz’aria tanto da aver ispirato artisti come Hayao Miyazaki, il più grande sceneggiatore di anime vivente, per il suo capolavoro “Laputa, castello nel cielo” ed essere stata location per alcuni film noti, tra cui il recente “Puoi baciare lo sposo“.
Dal Belvedere si ha la migliore panoramica su Civita ed è da qui che si possono ottenere i migliori scatti; scesi alcuni gradini e dopo una rampa in discesa si arriva alla biglietteria e quindi al ponte.
I turisti, per accedere alla frazione, devono pagare un biglietto di € 5,00 che ha lo scopo di contribuire al restauro e mantenimento del luogo (il biglietto può essere fatto anche nel punto turistico di Via Matteotti dove partono le Navette)
Superata la Porta d’ingresso di Santa Maria non possiamo che rimanere affascinati da tanta bellezza, un gioiello medievale dove tutto sembra essere perfettamente al suo posto: casette in pietra dalle tinte calde, la piazzetta principale con la chiesa, il mulino, un tripudio di fiori, archi e scalinate.
Il centro del borgo ruota attorno alla graziosa Piazza San Donato, particolare per l’assenza di pavimentazione, su cui si affaccia il Duomo omonimo che custodisce un crocifisso ligneo.
Da segnalare inoltre il Palazzo Allemanni che ospita il Museo Geologico e delle Frane.
Indubbiamente la bellezza e particolarità di Civita sta nel passeggiare tra le sue stradine, ancor più se durante le ore meno affollate dai turisti. La scelta di visitarla al mattino presto si è rivelata vincente e ci ha permesso di godere appieno del suo fascino ammaliante.
Conclusa la visita ci rimettiamo in marcia dirigendoci verso Orvieto, con la speranza di trovare meno coda al Pozzo di San Patrizio.
Anche in questa occasione non abbiamo fortuna ma prima di tornare al campeggio scegliamo di pranzare nuovamente in questa bella cittadina.
La nostra scelta ricade su un locale diverso dal precedente ma anche questa volta il cibo si rivela ottimo e altrettanto il conto finale.
Sazi e soddisfatti torniamo in campeggio.
– 5° GIORNO: Bolsena – Orvieto (TR) – Bolsena (61,9 Km) + Bolsena – Pitigliano (GR) – Bolsena (64,3 Km)
Oggi vogliamo assolutamente riuscire a visitare il Pozzo di San Patrizio, ci mettiamo nuovamente in marcia la mattina presto così da arrivare ad Orvieto prima dell’apertura dell’attrazione.
In questa occasione troviamo parcheggio in Piazza Cahen, proprio di fronte al sito.
La biglietteria si trova in prossimità dell’ingresso.
Tariffe Pozzo San Patrizio (aggiornamento anno 2024):
– € 5,00 intero
– € 3,50 ridotto.
Possibilità di riduzione presentando il biglietto di ingresso ad altri siti cittadini.
Orari:
– da novembre a febbraio 10:00-16:30
– marzo-aprile-settembre-ottobre 9:30-18:30
– da maggio ad agosto 9:00-19:30
Il Pozzo di San Patrizio è un capolavoro dell’ingegneria idraulica, opera di Antonio da Sangallo che lo realizzò tra il 1527 e 1537 su commissione del Papa Clemente VII rifugiatosi ad Orvieto dopo il “Sacco di Roma”.
Il pozzo, che doveva servire come approvvigionamento idrico, ha una profondità di 58 m. e 248 gradini.
La caratteristica più incredibile, soprattutto per l’epoca, è la presenza di un sistema di scale elicoidali in discesa e salita, realizzati in modo da non incontrarsi e agevolare il traffico.
Uno tra i siti di maggior spicco di Orvieto, merita a nostro avviso la visita e vi consigliamo scarpe comode con suola non troppo scivolosa.
Dopo essere rientrati in campeggio per il pranzo e avervi trascorso buona parte del pomeriggio, ripartiamo alla volta di Pitigliano nella vicina Toscana, a poco più di 30 Km da Bolsena.
PITIGLIANO
Pitigliano è un caratteristico borgo del grossetano, che si sviluppa su uno sperone di tufo apparendo come un piccolo e pittoresco presepe.
Di origine etrusca come testimoniano i numerosi reperti rinvenuti, viene invece collegato ai conti Aldobrandeschi a metà dell’anno mille.
Per secoli Pitigliano è stato poi governato dagli Orsini ed oggi, classificato tra i borghi più belli d’Italia, è diventato una nota meta turistica grazie al suo centro storico splendidamente conservato.
Dopo aver parcheggiato lungo Via San Michele, la cittadina ci si presenta dinnanzi con un magnifico colpo d’occhio; attraversiamo Porta della Cittadella edificata nel XVI secolo come rafforzamento delle mura difensive e da qui ci immettiamo in Via Cavour dalla quale è possibile ammirare alcune arcate dell’Acquedotto Mediceo.
Opposto all’acquedotto si staglia il maestoso Palazzo Orsini, un tempo Rocca degli Aldobrandeschi ed eretto tra il XI e XII secolo.
Attualmente il Palazzo ospita il Museo Diocesano ed il Museo Civico Archeologico con ingresso a pagamento.
Sempre in Piazza della Repubblica costeggiata in parte dal Palazzo fortificato, troviamo la particolare Fontana delle Sette Cannelle del XVI secolo.
All’estremità della piazza dipartono le due vie che correndo quasi parallele, vanno a formare insieme ai vicoletti trasversali, il nucleo medievale.
Un incanto per gli occhi, tra palazzi storici, viste a strapiombo sulla valle, scalinate, arcate e balconi fioriti.
Lo stesso Ghetto Ebraico che è valso a Pitigliano il soprannome di Piccola Gerusalemme, si trova in quest’area: della comunità che si insediò dal XVI secolo vi sono ancora la Sinagoga, la Macelleria kasher, il Bagno Rituale, la Cantina e il forno delle Azzime.
Sempre nel centro storico, i due edifici di culto che incontriamo sono il Duomo, ossia la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, di epoca medievale ma successivamente rimaneggiata e la Chiesa di San Rocco del XV secolo ma ormai sconsacrata.
Si è fatta ora di cena e ci avviamo verso la Locanda del Pozzo Antico in cui, previdenti, avevamo prenotato un tavolo al nostro arrivo.
Pici toscani, crostoni e tagliata sono alcune delle prelibatezze che è possibile assaporare in questo tipico locale.
Se state programmando una visita di Pitigliano, il nostro consiglio è quella di organizzarvi per vederla anche alle luci della sera, quando i turisti vanno via ed i colori assunti dagli edifici del centro, regalano un’atmosfera letteralmente magica.
Se il tempo a disposizione è maggiore, meritano una visita le Vie Cave e il Museo Archeologico all’aperto Alberto Manzi.
– 6° GIORNO: Bolsena – Viterbo – Bolsena (59,2 Km)
Uno dei prodotti tipici della zona attorno al lago di Bolsena è il vino, e tra questi troviamo il rinomato “Est, Est, Est!“.
Prodotto nella cittadina di Montefiascone, questo vino bianco è di colore giallo paglierino con profumi intensi ed adatto sia a primi che a secondi di carne e pesce.
Ovviamente non potevamo farci mancare l’acquisto di qualche bottiglia da portare a casa e, in mattinata, ci rechiamo presso l’Azienda Agricola Villa Puri il cui negozio si trova proprio di fronte alla Rocca di Bolsena, in Via Guglielmo Marconi.
Il tardo pomeriggio lo dedichiamo ad un’altra località imperdibile nella zona, la cittadina e capoluogo di provincia: Viterbo.
Viterbo, conosciuta anche come Città dei Papi in quanto divenuta citta-pontificia nel XIII secolo, è capoluogo dell’omonima provincia, sita nella zona della Tuscia.
Le sue origini antiche sono dimostrate dai rinvenimenti di tracce prima neolitiche e quindi etrusche.
Passata sotto il dominio romano e longobardo, dal XI secolo vede una graduale crescita fino a raggiungere il culmine della sua importanza nel XIII secolo, entrando nel disegno papale di Papa Innocenzo III.
E’ proprio a Viterbo che è nato il conclave e nella stessa città se ne sono tenuti addirittura 5; ma sarà lo stesso allontanamento dell’ultimo Papa Martino IV, trasferitosi ad Orvieto, a portare anche al suo lento declino.
Oggi, Viterbo, conserva uno splendido centro protetto da mura, il quartiere medievale più grande d’Europa ed un complesso papale tutto da visitare.
Raggiungiamo la cittadina nel tardo pomeriggio e parcheggiamo presso il Parcheggio del Sacrario, vicino al centro storico.
Per chi si muovesse in camper a Viterbo si trova l’Area Comunale gratuita con C/S in Via Maresciallo Romiti
Iniziamo la visita della cittadina da Piazza del Plebiscito dove si trovano due eleganti palazzi, tra cui il Palazzo dei Priori, che ospitano il Municipio e la Prefettura.
Proseguiamo per Via S. Lorenzo da dove raggiungiamo, per prima, Piazza del Gesù, su cui si affaccia l’antica Chiesa di San Silvestro risalente all’anno mille, e successivamente Piazza della Morte con la fontana di San Tommaso.
Via San Lorenzo continua fino al Complesso Papale simbolo della città posto sul Colle di San Lorenzo
Questo che è il punto più alto di Viterbo, è stato frequentato anche da romani ed etruschi ma è nel Medioevo che si sono realizzati i capolavori presenti tutt’ora.
Il Palazzo dei Papi viene eretto a partire dal 1257 per ospitare i Papi, fuggiti da una Roma ormai diventata troppo pericolosa.
Con un unico biglietto si può Accedere al Polo Monumentale Colle del Duomo costituito da: Palazzo dei Papi, Cattedrale e Museo
Le tariffe (aggiornamento anno 2024):
– € 10,00 intero,
– € 8,00 ridotto ragazzi 12-18 anniOrari indicativi:
– da aprile a ottobre tutti i giorni 10:00-19:00
– da novembre a marzo (chiuso martedì) lunedi-venerdì 10:00-13:00 e 15:00-1800 sabato e domenica 10:00-18:00
Accediamo all’edificio attraverso una scalinata e da qui possiamo visitare l’Aula del Conclave, nota per essere stata la sede del primo Conclave, la Loggia dei Papi di squisita bellezza e la Sala Gualterio arricchita da affreschi rinascimentali.
Accanto al Palazzo dei Papi, si innalza imponente la Cattedrale di San Lorenzo edificata, su una precedente chiesa sempre dedicata al Santo, in occasione dell’elevazione a diocesi della città del 1192.
L’edificio è in stile romanico ma la facciata che risale al 1570 è in stile rinascimentale; il campanile bicolore è invece gotico.
L’interno è caratterizzato da tre navate, da un pavimento cosmatesco e varie opere scultoree e pittoriche tra cui un bel fonte battesimale in marmo.
Il terzo ed ultimo elemento del Polo Monumentale è il Museo del Colle del Duomo, fondato in occasione del Giubileo del 2000.
Il Museo si divide in tre sezioni: archeologica con reperti in gran parte rinvenuti durante la realizzazione del Museo, storico-artistica con opere provenienti dalle parrocchie afferenti alla diocesi di Viterbo e di arte-sacra con paramenti, reliquari, calici ed altri oggetti utilizzati nelle funzioni religiose.
Lasciato il Complesso Museale e riportata l’audioguida alla biglietteria, proseguiamo la nostra visita della città nel quartiere San Pallegrino: Il quartiere Medievale considerato il più grande d’Europa.
La zona è un susseguirsi di case torri, scalinate e cortili interni, balconi adorni di fiori, archi e botteghe artigianali; il Palazzo degli Alessandri è uno di quegli edifici che maggiormente attira l’occhio e gli scatti fotografici.
Per la cena fatichiamo un po’ a trovare un tavolo libero tra i locali del centro, alla fine veniamo premiati con un posto presso Il Labirinto che dispone di un bel dehors nella Piazza del Gesù.
Viterbo si conferma altrettanto bella alle luci della sera, ci concediamo un’ultima passeggiata e una romantica vista presso la fontana del Palazzo dei Priori.
– 7° GIORNO: Bolsena – Sacro Bosco – Bomarzo – Bolsena (87,8 Km)
Per il nostro ultimo giorno sul lago di Bolsena programmiamo la visita al Sacro Bosco di Bomarzo, divertimento assicurato per i bambini, e del borgo stesso.
Il Sacro Bosco si trova a circa 1 Km dall’abitato di Bomarzo, in Località Giardino ed è anche definito “Il Parco dei Mostri”, a causa delle bizzarre e curiose strutture disseminate nell’area.
Il sito viene realizzato nella seconda metà del XVI dal Vignola, per volere del conte Vicino Orsini, uomo amante della letteratura e della filosofia, con funzione di giardino delle meraviglie.
La particolarità del sito sta nella presenza di enormi sculture, statue gigantesche di animali ed improbabili figure grottesche.
Alla morte di Orsini il Bosco cade nel dimenticatoio fino alla sua riscoperta negli anni Cinquanta, con la creazione di un percorso agevolato per la visita.
Parcheggiamo nel ampio piazzale gratuito antistante l’ingresso, in cui possono sostare anche i camper, e ci dirigiamo alla biglietteria.
Le tariffe per il Sacro Bosco (aggiornamento anno 2024):
– € 13,00 intero
– € 8,00 ridotto 4-13 anni.Gli orari:
– novembre/febbraio 09:00-17:00
– marzo/settembre 9:00-19:00
– ottobre 9:00-18:00
Dopo l’ingresso ed un primo percorso verso l’interno si raggiunge il vero e proprio Giardino da cui fanno capolino due Sfingi.
Da qui, attraverso una rigogliosa vegetazione con arbusti, alberi, fiumiciattoli e cascatelle andiamo alla scoperta delle magiche sculture a cui si affiancano curiose epigrafi.
Incontriamo i resti di un Mausoleo, imponenti statue, un’enorme tartaruga, un elefante, ma anche colonne, obelischi, una bizzarra casa pendente con due stanze e vasi giganti.
La struttura più conosciuta è probabilmente l’Orco: un mascherone infernale che dietro le sue fauci nasconde una piccola grotta.
L’ultimo elemento del Sacro Bosco è il Tempio, situato su una radura.
Inutile dire che Tommy si diverte un mondo, incuriosito da queste buffe realizzazioni.
Lasciato il Sacro Bosco risaliamo verso il borgo di Bomarzo; lungo Via Madonna della Valle è presente un piazzale adatto ai camper ma noi, essendo in auto, ci avviciniamo maggiormente al centro medievale.
Bomarzo si estende tra le pendici dei Monti Cimini e la Valle del Tevere mentre il centro vero e proprio è situato su uno sperone roccioso.
Le sue origini non sono ancora chiare ma di certo il territorio è stato popolato sia da Etruschi che dai Romani come testimoniato dai numerosi ritrovamenti nella zona.
Dal XIV secolo le vicende della famiglia Orsini si fondono con quelle del Borgo: si realizza la Porta Nuova, vengono costruite e trasformate alcune chiese mentre l’inizio dell’edificazione di Palazzo Orsini avviene a partire dal XVI secolo.
Lasciamo l’auto nell’ultimo parcheggio prima del centro e da qui percorriamo a piedi Via Principe di Piemonte che ci conduce ai piedi del Palazzo Orsini.
Imbocchiamo Via del Castello e superata Porta Nuova raggiungiamo l’imponente struttura che nel XVI secolo venne appunto, su volere di Giovanni Corrado Orsini, eretta come ampliamento e modifica ad una precedente struttura difensiva.
Accediamo al Palazzo (ingresso € 2,00 adulti) da cui possiamo ammirare i begli affreschi della Sala Consiliare e le stanze al primo piano, oltre all’elegante scalone.
A inizio della visita possiamo assistere ad un interessante e completo video legato alla storia del borgo e dei suoi dintorni.
Dagli ampi finestroni è visibile la riserva di Monte Casoli ed il suo abitato rupestre caratterizzato da grotte.
Concludiamo la visita di Palazzo Orsini per andare alla scoperta del minuscolo ma affascinante borgo medievale.
Vicoletti e strette stradine su cui si affacciano edifici medievali in tufo e pietra, scale, fiori e balconi: tutto armoniosamente incastonato in un contesto d’altri tempi.
La Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, conosciuta come il Duomo, si trova nel cuore del borgo e conserva all’interno le reliquie di Sant’Anselmo.
Terminata la nostra esplorazione riprendiamo la macchina per il rientro in campeggio; nel primo pomeriggio ci attende la riconsegna del noleggio.
Trascorriamo il resto della giornata in campeggio e festeggiamo la nostra ultima serata cenando nuovamente al ristorante in loco.
– 8° GIORNO: Bolsena – San Marino (238 Km)
Siamo quasi al termine della nostra vacanza e come tappa intermedia scegliamo di spingerci verso la Repubblica di San Marino.
Per qualche motivo il nostro navigatore, giunti in prossimità di San Sepolcro ci indica come via quella del Valico di Viamaggio che probabilmente si presenta come la strada più breve ma è anche parecchio impegnativa, tra tornanti e pendenze.
Raggiungiamo finalmente San Marino e dopo aver cercato invano posto nel parcheggio P10, occupato più da auto che da camper, ci spostiamo al Parcheggio/Area Sosta P13 in località Borgomaggiore, notevolmente più adatto ai camper.
Il Parcheggio gratuito si presenta su più terrazzamenti con piazzole in piano, carico/scarico e bagni, in posizione tranquilla ed in prossimità della funicolare (circa 300 mt.).
La Repubblica di San Marino, la più antica al mondo esistente, è un piccolo stato senza sbocco sul mare incastonato tra l’Emilia Romagna e le Marche.
Ha origini antichissime con un primo reperto risalente al 5.000 a.C., mentre le origini della repubblica sono datate, secondo tradizione, al 301 d.C. quando il tagliapietre Marino, fuggito alle persecuzioni contro i cristiani, instaurò una piccola comunità sul Monte Titano.
Dal 1291 la Chiesa riconosce la Repubblica e nel 1463 il territorio si allarga annettendo le cittadine di Domagnano, Fiorentino, Serravalle e Montegiardino.
L’indipendenza del piccolo stato è stata messa in pericolo più volte ma nonostante ciò permane tutt’oggi e, dal 1988, San Marino è membro del Consiglio d’Europa.
La Repubblica è divisa in 9 castelli: la città di San Marino, Domagnano, Fiorentino, Serravalle, Montegiardino, Borgo Maggiore, Acquaviva, Faetano, Chiesanuova.
San Marino evidenzia da subito un’atmosfere da fiaba con torri che si innalzano tra cielo e terra, un saliscendi di stradine acciottolate, botteghe, guardie in divisa verde e arancione e tonalità che riportano ad un tempo passato.
Dal 2008 il centro storico ed il Monte Titano sono stati inseriti tra il patrimonio UNESCO.
Lasciato il camper, prendiamo la funicolare per raggiungere il centro storico.
Il costo del biglietto della funicolare è di (aggiornamento anno 2024):
– € 5,00 A/R interi
– bambini -1,20 m. gratis.
Le incantevoli viuzze medievali, su cui si affacciano una moltitudine di negozi e botteghe, sono da preludio ha quanto di meglio ha da offrire la città.
Numerose sono le attrazioni da visitare: noi iniziamo la nostra vista dalle torri, simbolo indiscusso di San Marino.
La prima che incontriamo sul nostro cammino è la Torre Guaita dove scegliamo di pagare il biglietto Multi-Museo.
La Tariffa Multimuseo è di (aggiornamento anno 2024):
– € 11,00 e permette l’ingresso alla Prima Torre, Seconda Torre, Museo San Francesco, Palazzo Pubblico (se aperto), Museo di Stato, Galleria d’Arte Moderna e contemporanea, Museo del Francobollo e della Moneta. ( in alternativa è possibile l’ingresso ad uno o due musei).
La Torre Guaita è la prima fortificazione eretta sul Monte Titano e, così come indica il suo nome “fare la guardia”, insieme alla doppia cinta muraria aveva funzioni difensive.
Modificata in più occasioni, ebbe un ruolo da protagonista nel XV secolo durante la guerra contro i Malatesta e venne, tra l’altro, adibita a carcere per alcuni secoli.
Superata la porta di accesso, raggiungiamo il cortile su cui si affaccia la Chiesetta di Santa Barbara e da cui una scalinata ci conduce alla cinta muraria che offre una vista sensazionale sul circondario.
In ultimo visitiamo le piccole stanze della prigione mentre il Mastio non è al momento accessibile.
Collegata attraverso il Passo delle Streghe, la seconda fortificazione che raggiungiamo è la Torre Cesta risalente al XIII secolo, che aveva funzione di accogliere il corpo di Guardia.
Oggi la Torre ospita il Museo di Armi antiche con più di 700 esemplari che possiamo ammirare nelle sue quattro sale oltre a godere, anche qui di una vista mozzafiato; la torre sorge infatti sullo sperone più alto del Monte Titano.
Da qui è possibile vedere la Terza Torre, il Montale, in posizione più defilata e non visitabile all’interno.
Conclusa la visita ci dirigiamo verso uno degli altri simboli della città: Piazza della Libertà in cui sorge il Palazzo Pubblico, anche detto Palazzo del Governo.
Il Palazzo Pubblico, sorvegliato dalle guardie in uniforme verde e rossa, è la sede degli organi istituzionali ed amministrativi nonché il luogo in cui si svolgono le cerimonie ufficiali.
Viene eretto alla fine del 1800 sul precedente Palazzo Vecchio e presenta una splendida torre dell’orologio, una facciata in pietra arenaria su cui spicca il balcone centrale dove vengono annunciati i nuovi Capitani Reggenti per il semestre.
Siamo fortunati e lo troviamo aperto al pubblico; possiamo così ammirare al piano terra l’atrio con i numerosi stemmi, fregi e busti mentre al primo piano la Sala del Consiglio in cui spicca un dipinto del Santo fondatore, la Sala del Congresso e delle Udienze.
Il prossimo edificio protagonista della nostra escursione è la Basilica del Santo, il principale luogo di culto della città, ricostruita nel 1826 nell’area di una precedente chiesa del 500.
La facciata in stile neoclassico si presenta con alcune colonne corinzie mentre gli interni a tre navate, conservano sei altari e le reliquie del Santo Patrono.
Numerosi sono gli altri Musei della città (Museo di Stato, Museo dei Vampiri, Museo delle Cere, Museo della Tortura, Museo delle Curiosità…).
Noi, causa tempi limitati, prima della chiusura decidiamo di visitarne ancora uno e optiamo per il Museo della Tortura.
Il Museo raccoglie più di 100 elementi utilizzati tra il XVI e XVII secolo come strumenti di tortura oltre ad una sala che ospita la mostra sulle Torture Rituali ancora utilizzate in alcune parti del mondo.
Pur apparentemente macabro, attraverso la sua visita è possibile rendersi conto di quanto accadeva in passato e di quanto purtroppo si verifica tutt’oggi in alcune nazioni.
Si è fatta ora di cena e andiamo alla ricerca di un locale in cui trascorrere l’ultima parte della giornata prima del rientro in camper.
Ci fermiamo all’Hotel Ristorante Bellavista da dove possiamo godere di un panorama mozzafiato e dove gustiamo una buona pizza e affettati con piadina tipica.
Dopo cena ci concediamo un’ultima passeggiata nel centro prima di congedarci definitivamente dalla città e da questa vacanza.
– 9° GIORNO: San Marino – Bernezzo (506 Km)
La nostra vacanza sul Lago di Bolsena in camper è ormai giunta al termine.
Ripartiamo da San Marino diretti verso casa, che raggiungiamo nel primo pomeriggio senza, fortunatamente, incontrare traffico sulla nostra strada.
Al termine del nostro soggiorno ci sentiamo di raccomandare il campeggio da noi scelto la cui cortesia e disponibilità di tutto il personale si uniscono ad un buon rapporto qualità prezzo.
Noleggiare l’auto in loco si è rivelata per noi un’ottima decisione; non doverci muovere costantemente in camper per visitare le varie località, in considerazione ai pochi giorni a nostra disposizione, e la più facile percorribilità delle strade della zona, caratterizzate da numerose curve e continui saliscendi ci ha risparmiato tempo e fatica.
Questa porzione di Italia, che ancora non conoscevamo, ci ha affascinato e convinto a ritornare per poter approfondire le località che, in questa occasione, abbiamo dovuto tralasciare.
Lago di Bolsena in Camper: Vino Est, Est, Est
L’insolito nome di questo vino sembrerebbe provenire da una leggenda legata all’anno 1111.
Enrico V di Franconia si stava recando, insieme al vescovo Johannes Defuk, dal Papa Pasquale II per ricevere il titolo di Imperatore del Sacro Romano Impero.
Il vescovo, amante del vino, era preceduto nel viaggio dal suo coppiere che aveva il compito di trovare i luoghi, sulla loro strada, che offrissero il vino migliore.
Una volta trovati egli avrebbe dovuto scrivere accanto alla porta la dicitura “Est” (c’è) ma, una volta raggiunto Montefiascone, rimase così colpito dalla bontà del vino prodotto, da ripetere la parola Est ben tre volte.
Nasce così l’ “Est, Est, Est!” mentre Defuk, concluso il suo compito, tornò a Montefiascone dove vi rimase fino alla morte.
Lago di Bolsena in Camper: Indirizzi Utili
– Blu International Camping, Via Cassia KM 111 650 – 01023 Loc. Pietre Lanciate BOLSENA (VT) (GPS 42.631437, 11.994692) Tel. +39 0761 798855
– Parcheggio P13 – Via Bigelli 15 – 47893 SAN MARINO (GPS 43.940937, 12.442337)
– Trattoria La Grotta, Via Luca Signorelli 5 – 05018 ORVIETO (TR) (GPS 42.717849, 12.111086)
– Locanda del Pozzo Antico, Via Generale Orsini 21 – 58017 PITIGLIANO (GR) (GPS 42.633631, 11.665399)
– Il Labirinto, Via San Lorenzo 46 – 01100 VITERBO (GPS 42.415774, 12.103901)
– Hotel Ristorante Bellavista, Contrada del Pianello 42/44 – 47890 CITTA’ DI SAN MARINO (GPS 43.937447, 12.446149)
– Parcheggio Orvieto Percorso Meccanizzato – 05018 ORVIETO (TR) (GPS 42.716701, 12.105286) A PAGAMENTO
– Parcheggio di Piazza Cahen – Piazza Cahen – 05018 ORVIETO (TR) (GPS 42.721611, 12.119645) A PAGAMENTO CON PARCHIMETRO
– Area Camper Orvieto – Str. della Direttissima 63 – 05018 ORVIETO (TR) (GPS 42.725484, 12.126688) Tel. +39 0763 300161 A PAGAMENTO
– Bolsena Parcheggio – Viale Nord Colesanti 14/1 – 01023 BOLSENA (VT) (GPS 42.643830, 11.985457) A PAGAMENTO CON PARCHIMETRO
– Pitigliano Parcheggio- Via San Michele – 58017 PITIGLIANO (GR) (GPS 42.633260, 11.671903) A PAGAMENTO CON PARCHIMETRO
– Parcheggio del Sacrario – Piazza Martiri d’Ungheria – 01100 VITERBO (GPS 42.418058, 12.103423) A PAGAMENTO
– Sacro Bosco Parcheggio – Località Giardino – 01020 BOMARZO (VT) (GPS 42.491534, 12.244474)
– Bomarzo Parcheggio – SP Bomarzese – 01020 BOMARZO (VT) (GPS 42.490297, 12.251697)
– Parcheggio camper Bomarzo – Via Madonna della Valle – 01020 BOMARZO (VT) (GPS 42.489730, 12.249283)
SHOPPING E VARIE
– Autospazio Bolsena (noleggio auto), Via Acqua della Croce 10 – 01023 BOLSENA (GPS 42.641679, 11.991069) Tel. +39 0761 798345
– Azienda Agricola Villa Puri (vino Est, Est, Est!), Via Guglielmo Marconi – 01023 BOLSENA (GPS 42.646286, 11.985854)
http://www.inorvieto.it/
https://www.pozzodellacava.it/
https://www.visitbolsena.it/
https://www.archeoares.it/palazzo-dei-papi-2/
https://www.bomarzo.net
https://www.visitsanmarino.com/
avete fatto un giro meraviglioso alla scoperta di alcune regioni e luoghi che alla fine si considerano raramente per le vacanze. Anche io quest'anno ho riscoperto l'Italia e ne sono davvero felice!
Concordo, è stato un bell'itinerario con il vantaggio di avere località molto vicine tra loro.
Un itinerario davvero interessante e ricco di cose da vedere; devo dire che mi entusiasma molto. Prima o poi piacerebbe anche a me vedere queste cose!
Effettivamente erano zone che da tempo mi interessava visitare ma non si era mai presentata l'occasione. Quest'anno avendo poco tempo a disposizione abbiamo rinunciato ad andare in Francia e ho cercato un posto che avesse varie località vicine, in modo da poter visitare senza macinare km da un paese all'altro. Davvero bei posti.
Un itinerario meraviglioso in una zona che conosco troppo poco. Prenderò spunto dalle tue esperienze per organizzarmi e ripetere il tuo viaggio.
Bellissimo itinerario! E' sempre un piacere leggere i tuoi racconti. Orvieto e Bomarzo bellissimi, li ho amati!
Ti ringrazio. Sono luoghi che mi sono davvero piaciuti e in cui tornerò perché ho dovuto tralasciare, per ragioni di tempo, alcune località.
Anche io non conoscevo la zona seppure alcune località le avevo da tempo nella lista dei desideri e confermo che è stata davvero una bella sorpresa.
Il vostro è stato un tour davvero interessante. Mi ha incuriosito molto Orvieto, il suo borgo sembra molto bello. Di questi luoghi sono stata solo a San Marino. 🙂 Grazie per la tua guida, la savo per un prossimo viaggio.
Orvieto è davvero bellissima ma anche tutte le altre mete non sono state da meno. Ci hanno sorpreso in positivo.
Avete fatto davvero un bel giro e avete visitato tanti bellissimi posti, dei quali conosco solo alcuni.
Abbiamo visitato anche noi questa zona un paio di anni fa e devo dire che è stupenda. Civita di Bagnoregio un incanto e non di meno il Lago e Palazzo Orsini
Concordo, davvero una bellissima zona con tantissime località degne di nota.
L'idea è di tornare per visitare anche quelli che abbiamo dovuto tralasciare per mancanza di tempo.
Anche io ho visitato la Tuscia ed il lago di Bolsena questa estate e ne sono stata molto soddisfatta. Bolsena, in particolare, mi ha stupita per la sua bellezza!
Concordo con te, Bolsena è davvero carina. Io sono stata stupita dal fatto che ci siano così tante località,a poca distanza tra loro, che meritano di essere visitate.
I tuoi post sono sempre molto lunghi e particolareggiati. Perfetti anche se non si viaggia in camper perchè sono organizzati benissimo.
Direi che avete fatto un gran bel giro! Io ho visitato Civita di Bagnoregio, Bolsena e Pitigliano, ma credo dovrò tornare per visitare anche le altre attrazioni perché quel che ho visto mi è piaciuto molto!
Io vorrei tornare per visitare ad esempio Vitorchiano che mi ispira molto ma anche le città di Sovana e Sorano vicino a Pitigliano, che sembrano dei gioielli, almeno dalle foto.
Ti ringrazio tantissimo. Ora dovrò lavorare agli articoli sulle singole mete, dettagliandole un po' di più e per non stufare chi non vuole leggersi l'intero diario. Grazie ancora per i complimenti.
Conosco bene queste zone essendo umbra e vivendo proprio vicino al confine con il Lazio. E' sempre bello vedere che le persone apprezzano questi bellissimi luoghi, a volte poco conosciuti!
Si sono zone veramente belle e in cui tornerò sicuramente, anche perché per mancanza di tempo ho dovuto tralasciare molti luoghi che vorrei invece visitare.
Un bellissimo giro e poi in camper puro senso di libertà, non l'ho mai provato ma m'ispira molto!
Sono bei luoghi da visitare sia in camper che in auto.
Ho visto proprio ieri un video su YouTube in cui si parlava del Lago di Bolsena, dopo aver letto il tuo articolo mi è venuta ancora più voglia di andarci! Mi sembra ci siano davvero tanti posti interessanti da visitare nei dintorni senza spostarsi troppo. Lo valuto per una settimana di vacanza o un weekend lungo
In effetti quello che ci è piaciuto particolarmente è proprio la vicinanza dei vari luoghi che, nell'arco di 20/40 Km al massimo sono raggiungibili.
Bellissimo tour in alcune delle zone più interessanti d'Italia, alcune ho avuto la fortuna di vederle, altre vorrei proprio scoprirle!
La zona di Bolsena è davvero bella, infatti sto già organizzando un piccolo on the road per la fine del mese. Non vedo l’ora! 😻
È una zona che non conosco ma mi piace questo itinerario. Per di più ci sta venendo la voglia di provare a noleggiare un camper!
Anche per noi è stata la prima volta che la visitavamo e ci è piaciuta multo tant'è che sicuramente torneremo.
Si hai ragione, io vorrei tornare per visitare i paesi che abbiamo dovuto tralasciare per mancanza di tempo
Merita davvero, è una zona che offre davvero tantissimo.
Quanto è bello il Lago di Bolsena, è uno di quei luoghi dove rilassarsi per qualche giorno. Pensa che sono del Lazio ma ci sono stata solo un paio di volte!
Hai ragione è molto bello ed è stato davvero una piacevole scoperta per noi. Guarda ti capisco, io sono del Piemonte e ad esempio non sono mai stata sul Lago Maggiore o d'Orta.
La Tuscia viterbese è una zona veramente speciale. Nel raggio di poche decine di chilometri si può trovare davvero un patrimonio turistico molto ricco e diversificato.
Ciao non ho mai viaggiato in camper, ma vedo che offre più libertà di viaggiare in posti diversi. Affascinanti i luoghi che hai visitato, alcuni li conosco ed ho rinverdito la memoria, grazie
Il camper secondo me offre la possibilità di visitare in modo più approfondito una zona, soffermandosi anche su paesi che verrebbero altrimenti esclusi.
Concordo, a distanza di pochi chilometri si trovano tanti tesori del nosro patrimonio.
La provincia di Viterbo é una vera meraviglia!
Questa è una zona che conosco pochissimo, e in effetti l'idea di arrivare in camper e poi affittare una macchina per potersi muovere è davvero ottima. Temo solo un po' il caldo nei mesi estivi, ma io sopporto poco il sole e le alte temperature quindi forse dovrei scegliere queste mete in autunno 😉
Molto curiosa la mostra sulle Torture Rituali: avevo visitato una mostra simile anni fa dalle parti di Siena se non ricordo male. Sicuramente un po' macabro ma comunque interessante.
Anche noi sopportiamo poco il caldo e difatti solitamente andiamo verso il nord della Francia ma quest anno, i pochi giorni a disposizione ci hanno obbligato a modificare tutto. Noleggiare l'auto ci ha permesso di visitare nelle ore più fresche e restare in campeggio e piscina durante le ore più calde.
Un bel itinerario alla scoperta di bellezze nostrane
Davvero un bellissimo itinerario tra destinazioni che, secondo me, meritano una visita almeno una volta nella vita! Ottimi spunti!
Concordo con te. Sono località che meritano davvero una visita.
Volevo solo avvisarti che ho passato il link di questo articolo fiume ad un'amica camperista che voleva fare un giro da quelle parti e quasi piangeva per la commozione. 😉
Ma ti ringrazio tanto!!! Spero possa fornirle qualche spunto per il viaggio.
Avete fatto un bellissimo giro! Sono stata in quelle zone l'anno scorso per un weekend, mi avete dato degli spunti per tornaci!
Abbiamo davvero scoperto una meta strategica con tantissimo da visitare, tant'è che stiamo meditando un ritorno per poter così vedere quello che avevamo dovuto tralasciare.
Avete fatto un bellissimo itinerario in una zona che conosco solo parzialmente. Adoro il Duomo di Orvieto ma non sono mai stata a Bolsena ad esempio. Le tue foto della città sembrano delle cartoline, potrebbe essere una bella meta anche per l'autunno
Si concordo, credo che in autunno sia perfetta, soprattutto per le temperature meno elevate. Bolsena è davvero carina.
Avete fatto un giro meraviglioso ed interessante, descritto come sempre i modo completo ed accattivante. Attingero' dal tuo blog per girare quella parte della Tuscia. Grazie
Ti ringrazio per i complimenti e sono contenta possa essere spunto per i vostri viaggi.
Ciao! Ho fatto un bellissimo giro in Toscana per le vacanze dell'anno scorso e ora ho proprio in programma un giro, sempre in camper tra sud della Toscana e Tuscia per fine agosto-primi di settembre e porterò il tuo diario con me visti i numerosi spunti molto interessanti. Stiamo tutti riscoprendo o riapprezzando stupende zone della nostra bella Italia…unico aspetto positivo del covid…Grazie per i suggerimenti!!
Sono contenta che il nostro diario possa esserti di aiuto e ti auguro di riuscire a fare uno splendido giro. Come dici tu la nostra è una nazione bellissima e non manca di luoghi spettacolari. Facci sapere cosa avrai visitato che prenderemo spunto a nostra volta.